Libere Risonanze: giugno 2007

11 giugno, 2007

300 non è solo un film

Quando si sceglie di stare soli si viene chiamati single. Quando si sta in due si diventa una coppia. In tre si ci si costituisce in una manifestazione.

La sinistra ha ormai non solo perso la sua sfida di governo, la sua credibilità, il suo onore (?) ammesso che l'abbia mai avuto, la sua faccia, la sua "onestà intellettuale" (su cui vi sarebbe molto da obbiettare - vedi caso Visco), la sua identità (a causa dell'operazione PD) e la sua capacità di penetrazione sul territorio.

La sinistra ha perso anche le piazze ed il suo elettorato.

Due milioni di persone in piazza per le manifestazioni della CDL contro il governo (più un'altra cifra degna di nota per quanto riguarda la manifestazione di Casini) ed un'altra batosta per il FamilyDay poco tempo orsono. Come si suol dire, poche ma buone.

Domenica ci si aspettava un afflusso di 150.000 persone per manifestare contro Bush. Sì e no gli organizzatori hanno ammesso che vi erano 80.000 persone (ma la procura ha affermato che ve ne fossero 20.000): facciamo 50.000 e non se ne parli più.

Bestiale legnata invece per l'altra manifestazione, in cui leaders sinistri che non volevano sfilare contro la sinistra "riformista" e si guardavano con drammatiche occhiate che esprimevano panico e sconcerto. Lì non c'era nemmeno trippa per i classici quattro gatti, 300 persone al massimo (e di questi pensiamo che almeno 150 fossero giapponesi con le loro macchine fotografiche).

Pertanto, credo con buona ragione di poter coniare una nuova strofa da sostituire al più tradizionale "Avanti, popolo..." dell'Internazionale: "Avanti Gianni, Roberto, Claudio e Piero".

I quattro gatti succitati, appunto.

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07 giugno, 2007

Extraterrestri ed extramentecatti

La notte dell'altroieri ero qui a scrivere sul mio computer ed improvvisamente nel mio giardino ho sentito un gran baccano. Esco allarmato in vestaglia e ciabatte topomorfe e noto cerchi nell'erba, una gran puzza di zolfo, fumo intenso ed una schiera di luci intermittenti.

Al centro, un disco volante incastrato.

Esce un omino verde alto come un bimbo di dieci anni ed attiva un meccanismo sul polso che traduce in italiano strani suoni sibilanti.

Con una voce un pò metallica inizia a parlarmi:
"Buongiorno sssignore, ssono Kexruknik Kellik e vengo da Orione III" dice "il mio dissco volante è caduto qui nel ssuo giardino ed ora è incagliato: non sso come fare, vorrebbe esssere cossì gentile da chiamare qualcuno per disssincagliarlo?"

"Buongiorno signor Kellik, Le dò il benvenuto in Italia" rispondo "ma purtroppo nessuno si presterà a spostare il Suo disco per via dei sindacati; sa, far lavorare la gente per un compenso aggiuntivo di 103 € è un pò difficile".

"Ah" risponde "allora ssi potrebbe sssostituire il CRIOJET del disssco. Con quello riuscirei a sssmuovere la terra per farlo partire" e mi fa vedere il pezzo guasto.
"Mi spiace Signor Kellik" dico "ma le fabbriche meccaniche italiane sono fallite così come tutte le altre. Sa, la politica del governo..."
"Capissco" dice "anche noi abbiamo un governo e i parlamentari di tutto l'universso ssono attaccati alla loro poltrona". "Comunque" continua "potrei fare una telefonata, sssa, telefono casssa...cossì me ne vado prima che qualcuno venga a ssapere che qui c'é un alieno".

"Eh, Signor Kellik, purtroppo il telefono è spiato, ormai con le leggi del governo spiano tutti e non si può avere la benché minima privacy".
"Oh, peccato!" dice "allora sssi potrebbe aver un pieno di corrente? Magari i motori ripartono e possso fare con quelli di velocità impulssso".

"Purtroppo Signor Kellik, non si può fare" aggiungo "le politiche del governo hanno eliminato le centrali nucleari ed ora un pieno costa 7000€".
Lui fa un rapida conversione di valuta con la spaziocalcolatrice e diventa verde chiaro: "7000€ !!! Ma sssono 341.000 jan!!!"
"Eh sì, caro Signore purtroppo per colpa di Prodi siamo messo così" dico, sempre più dispiaciuto.
"Dio mio" interloquisce (Dio è Dio in tutto l'universo, N.D.R.) "allora devo asssolutamente raggiungere ssubito la mia base di Lione e comperare un altro disssco".
"Non può" obbietto "perché non abbiamo voluto la TAV".
Lui inizia a piangere "lo ssapevo, in quesssto posssto di adrem non dovevo metterci piede!".
"Signor Kellik" rispondo "deve spostare il disco entro stanotte perché nel caso in cui se ne accorgano le fanno pagare la tassa sui rifiuti, quella sull'occupazione del suolo pubblico ed il superbollo".
"E come faccio?" mi chiede "i miei jan non valgono niente qui perché il vostro cambio è troppo alto!"
"Signor Kellik" gli rispondo "mi spiace, davvero non so che dirLe".
Mentre sto parlando mi accorgo che un extracomunitario entra nel disco e mette fuori un cartello con su scritto "DO NOT DISTURB, ALLAH AKHBAR!"

"Che ci fa quella perssona nel mio dissco?" mi dice.
E subito io: "Signor Kellik, purtroppo un extracomunitario è entrato nella sua nave spaziale ed ora il suo disco è occupato abusivamente ma regolarmente, secondo le ultime disposizioni del governo. Inoltre da ora dovrà pagare l'ICI sui compartimenti interni al disco perché lei continua ad esserne il proprietario e perché da questo momento esso è diventato immobile".
"Ma come!" protesta "il dissco è mio! Chiamate la polizia, mettetelo in galera!".
"Purtroppo" gli dico "con la nuova legge sull'indulto il ladro non è più punibile. Se vuole, il massimo che può fare, Signor Kellik, è di rimanere qui e trovarsi un lavoro, sempre che ci riesca...".
Allora mi chiede: "ed almeno potrò ssposarmi, avere una famiglia con una Orioniana?".
"No, Signor Kellik, ormai qui si sposano solo gli omosessuali" gli dico, non senza qualche reticenza.

"Devo far qualcosssa. Esspatriare. Vado negli SSStati Uniti e lì con la tecnologia avanzata che hanno troverò il pezzo!" mi dice.
"Purtroppo anche questo è impossibile, caro Signore. Gli Stati Uniti non vogliono più saperne degli italiani".
"Ma io non sono un ITALIANO!!!" protesta.
"No, Signor Kellik, Lei è qui da 10 minuti e per legge ha acquisito il diritto di cittadinanza, può votare e far levare i crocefissi dalle scuole".

Kellik scoppia in lacrime. Io gli spiego che può sempre arruolarsi nella Guardia di Finanza, avrà un posto sicuro alla Corte dei Conti. "Oppure faccia il politico" gli spiego "qualsiasi cosa si dica in Parlamento Lei metta una croce sul sì".

Lui cammina nervosamente su e giù per il giardino pensando: ad un certo punto s'illumina.
"Ce l'ha una radio?" mi chiede.
"Certo", gli dico e glie la dò. Lui la smonta, l'attacca al suo traduttore, tira fuori qualche chip e la collega con il circuito esterno parabolico che punta verso Orione III.

"Drtt zzvafr emwhre oleg ssmerfik, kaia kertuld" fa al microfono.
"Che succede?" Gli chiedo. "Cos'ha detto alla Sua gente?".

"Ebbene", mi dice "ho appena richiesssto l'arrivo di tutta la flotta assstrale, tanto le leggi sull'immigrazione lo permettono. Tra trenta sssecondi, grazie ad un ssalto assstrale ssaranno tutti qui per prelevarmi e portarmi via, sssparato come un lasser. La ringrazio e per la gentilezza Le lassscio il mio sssenssore per vissualizzare gli essseri viventi cretini. Lo usssiamo per non perder tempo ad aver rapporti con le popolazioni culturalmente retrograde, ssa com'é, noi non amiamo rapportarci con i fessik (com'é che dite voi?). Lei mi ssembra una brava perssona, Le ssservirà! Auguri e di nuovo, grazie!".

A questo punto un rombo infranse il suono notturno delle cicale ed un raggio teletrasportatore smaterializzò il signor Kellik. La flotta era arrivata in suo soccorso. Alla fine nel giardino rimasi solo, con la bocca spalancata e con tre gatti spaventati a morte. Tornai alla consolle e notai che il sensore aveva una presa USB. Lo collegai al mio PC ed aspettai un pò. Lentamente si materializzò una foto di gruppo, che con i minuti si fece sempre più chiara. Uomini con la cravatta e donne brutte apparivano sullo schermo mentre la definizione andava a migliorare nei dettagli: "Nuovo Consiglio dei Ministri 2006: con noi per un'Italia più moderna" c'era scritto sotto.

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05 giugno, 2007

Uomini seri (ma solo di faccia)


Domani barbecue di Prodi che va direttamente sulla graticola del Senato.

Non so se la data del 6 Giugno sarà da ricordare come la nuova Festa della Liberazione (che quindi non si svolgerà più il 26 Aprile). Magari domani sera saremo qui ancora a protestare ed il Regime a fare i comodi suoi alla faccia dei cittadini: sta di fatto, però, che nelle prossime ore la tirannide è a rischio e che speriamo tutti di vederla crollare miseramente come avrebbe già dovuto fare tre mesi or sono in coincidenza con il voto sull'Afghanistan.

Vi è però un elemento di novità che può alimentare questa speranza: le ultime forche caudine elettorali.

A molti partiti, stufi di perdere consensi per colpa delle sciagurate politiche dittatoriali delle formazioni più grosse, potrebbe convenire lo scioglimento di questo esecutivo ed il rinvio ad elezioni anticipate. I partiti in questione sono appunto quelli piccoli, Italia dei Valori, Udeur, Radicali & SDI.

Gli elementi che mi fanno riflettere su questa affermazione sono vari ed ognuno di essi è ugualmente valido, se analizzato individualmente sulla base delle convenienze di ogni singolo partito.

Innanzitutto una considerazione comune a tutti quanti i partiti di sinistra eccetto Margherita e DS: il PD deve ancora nascere ed è alla metà del guado. Andare ad elezioni ora sarebbe come prenderlo con le braghe calate.

Ovviamente una situazione simile farebbe dirottare una fetta consistente dell'elettorato di sinistra verso i partiti minori, magari (e specialmente) quelli degli elettori scontentati dall'operazione di fusione. Tra questi potrebbero trarne vantaggio, appunto, i tre suddetti partiti, i quali potrebbero avere un'occasione quasi irripetibile per poter portarsi a casa un pò di deputati e senatori in più.
Ma l'eventualità di far saltare il banco potrebbe essere anche opera di quei senatori che non si riconoscono più in Prodi o che si fossero adeguati alla fusione dei due partiti senza però approvarne l'operazione. Basterebbe qualche franco tiratore ed il progetto del PD si sfascierebbe miseramente.

Ma torniamo al discorso inerente ai tre partitini:

  • L'UDEUR sempre più scontento della politica anticlericale del governo potrebbe avere l'occasione d'oro per mandare tutto a ramengo e non dover più barcamenarsi tra la sua tradizione ecclesiastica e decisioni collegiali volte a promulgare ciò che alla Chiesa sta più inviso. L'UDEUR potrebbe cioé ricavare da questo sabotaggio un beneficio notevole, tornando a fare ciò che è nato per fare, un partito cattolico di centro.

  • I radicali e lo SDI: dopo la stra-fallimentare esperienza insieme lo SDI i radicali potrebbero separarsi definitivamente e correre soli. Se consideriamo poi che i radicali sono i primi detrattori di un governo che li vede come servi della gleba, buoni solo per far numero e se consideriamo il fatto che le loro idee sono diametralmente opposte a quelle dell'UDEUR con cui litigano come cani e gatti capiamo come il voto di domani possa essere per Pannella importantissimo al fine di azzerare una situazione divenuta ormai insostenibile. Ricordiamo infatti che tra i radicali sono più le manifestazioni di ostilità nei confronti dell'esecutivo che non quelle di appoggio.
  • L'Italia dei Valori: questo partito è l'unico che ha un motivo di diniego adducuble all'argomento della votazione di domani. Infatti Di Pietro, pur essendo con i sinistri e dovendosi chinare a logiche politiche perverse è pur sempre un magistrato. Talvolta (anche se molto sporadicamente) questo magistrato mi trova parzialmente d'accordo con le sue tesi. Nel caso Speciale anche Di Pietro si è reso conto della porcata commessa dalle sinistre e quindi potrebbe (scrivo "potrebbe" perché dai politici sinistri c'é da aspettarsi di tutto) anche decidersi a votare la sfiducia nei confronti del governo. Inoltre tra le righe delle ultime elezioni amministrative potrebbe esserci anche un surplus di motivazione: quello di Di Pietro sarebbe l'unico partito a non risentire del bailamme in seno alla sinistra poiché, come le ultime elezioni hanno mostrato, non solo ha tenuto ma ha anche guadagnato qualcosina in termini elettorali. Questo partito, quindi, da eventuali elezioni anticipate avrebbe tutto da guadagnare.

Infine, da ultima ma non per ultima, vi è il problema "Prodi"esteso a tutta la maggioranza: quanti senatori vorranno continuare a vedere i propri partiti dissanguarsi per colpa di un Presidente del Consiglio a dir poco totalmente inadatto per quella carica?

Ah, a proposito, dimenticavo: vista la numerosa schiera delle cariatidi che reggono l'attuale governo, c'é un'ultimissima considerazione da preventivare. Chi ci dice che entro domattina alcuni di loro non passino a miglior vita?

Non sarebbe una sorpresa se Prodi pagasse a tutti quanti i senatori a vita un bel check-up dai migliori primari della capitale, il tutto da eseguirsi in nottata.

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04 giugno, 2007

La distanza tra due dignità


E' di oggi la notizia che il Generale Speciale, ex-comandante della Guardia di Finanza ha rifiutato l'incarico "riparatore" offertogli da Prodi in seguito alla vicenda Visco.

Una sola considerazione s'impone: è grazie alle forze dell'ordine che l'Italia non naufraga, solo esse permettono al nostro paese di chiamarsi ancora "civile". Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia, Forze Armate. Sono loro i nostri angeli, le persone che dobbiamo ringraziare ed emulare.

La differenza tra la Dignità (con la D maiuscola) del Generale Speciale e lo squallore di un governo accattone che fa carte false pur di rimanere in sella è abissale e drammatica: vorremmo al governo tanti generali come il NOBILUOMO in questione, che tutti noi in questo difficile momento abbracciamo idealmente.

Invece ci ritroviamo comandati da un branco di XXXXXXX. La parola omessa sceglietela voi tra i numerosi aggettivi che la lingua italiana mette a disposizione.

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03 giugno, 2007

Il Presidente taglianastri

In questi giorni ho sentito ripetere più volte una frase inesatta, ovvero "la democrazia è in pericolo". Ebbene questa frase non solo è inesatta ma anche del tutto fuorviante: la democrazia in Italia non può essere in pericolo perché è già abbondantemente morta e sepolta.

Bene fa Berlusconi a ricordare che le istituzioni sono tutte occupate dalle sinistre perché qualunque porcheria il governo faccia viene insabbiata con la complicità degli alti vertici sinistri che infestano il paese come piattole.

Non a caso quando si vuole dare una connotazione negativa si dice "ha un aspetto sinistro" o "è avvenuto un sinistro sull'autostrada" per indicare una sciagura, che in questo caso, essendo capitata al paese, più sinistrato di così non potrebbe essere.

Buona parte della magistratura è sotto il controllo delle sinistre, pertanto addio inchieste, si indaga solo su reati inesistenti tutti volti a criminalizzare l'avversario politico.
Il parlamento, ormai una caricatura di quello che dovrebbe essere un esecutivo, è in ostaggio della sinistra la quale galleggia mercanteggiando ed accattonando voti.
Il Presidente della Camera e quello del Senato sono sinistri, dovrebbero essere neutrali ma fanno discorsi da leaders di partito.
La RAI è ormai una succursale della Pravda.
Le elezioni amministrative vengono sistematicamente ignorate e si snobba la conta dei voti per quelle del 2006 per paura di scoprire se l'attuale parlamento sia abusivo o meno.

In questa incredibile presa dei gangli vitali del paese da parte del Soviet Supremo l'unica figura che potrebbe portare un pò di equilibrio è il Presidente della Repubblica. A lui sarebbe demandata la salvaguardia dello Stato.

Ho sperato che il Presidente Napolitano fosse uomo imparziale: niente da fare, prevale il DNA sinistro anche in questo caso.

Quando Prodi si dimise, Napolitano fece di tutto per fingere di credergli pur di preservare l'attuale governo in carica: si fece un pò di teatrino e dopo la farsa dei dodici punti gli diede nuovamente l'incarico invece di spedirlo dritto a casa.

Ora la questione del generale Speciale, un uomo d'onore della GDF che tutti stimiamo: appena deposto manu politica senza aver commesso alcun reato ma anzi facendo il suo mestiere parte il merchandising dei trasferimenti: io ti trasferisco e ti dò un posto di primo piano se tu abbandoni le indagini su Visco. Dittatura stalinista, come argomentavamo prima in perfetto stile sinistro.

E Napolitano? Sembra venire da Urano. "Non vuole essere invischiato" e così scarica il barile. "Io non sono competente" dice-

Mi chiedo chi più del Presidente della Repubblica possa avere competenze nel garantire la democrazia quando essa è calpestata: forse dovrei far indagare sulla vicenda al mio elettrauto?

Cosa presiede Napolitano, un carrozzone competente solo per il taglio dei nastri durante le feste popolari o per il passamano delle targhe d'argento dei premi letterari? E' questo il compito del Presidente della Repubblica?

Perché allora dovremmo parage profumatamente una figura istituzionale del tutto passiva ed in sostanza inutile?

Caro Presidente (ma poi mica tanto caro) Le ricordo una famosa frase di Truman, uno che a suo tempo ebbe le cosiddette palle quadrate: "Lo scaricabarile finisce QUI", disse.
Esattamente dove Lei non ha nemmeno cominciato.

Malta, lezione di determinazione

Da troppo tempo ormai l'Europa tutta si trova a che fare con clandestini che entrano nel nostro territorio e che delunquono impuniti. Rapine, stupri, droga, chi più ne ha più ne metta. Le nostre città sono a dir poco invivibili, i nostri figli non sono sicuri nemmeno fuori dal portone e le donne se rientrano a casa con mezz'ora di ritardo rischiano la violenza sessuale.

Oggi Malta ha rispedito a casa alcuni naufraghi che avevano cercato di sbarcare clandestinamente sulle sue coste evitando di accoglierli sul suo territorio ed in pratica lasciandoli a mollo. E' questa la corretta linea da seguire, impedire con ogni mezzo che i clandestini mettano piede sul suolo europeo perché una volta arrivati non li si può più cacciare via. Per ogni clandestino che arriva vi è un quartiere che perde la sua vivibilità.
E' in questo modo che si combatte l'immigrazione: chi parte lo faccia a suo rischio e pericolo.

Subito si è scatenata la vergognosa indignazione dell'Europa, ipocrita ed in linea con la dabbenaggine che sta facendo a pezzi la nostra comunità, indignazione ovviemente diretta nei confronti di un paese piccolo, mentre il servilismo nei confronti dei terroristi, dei paesi arabi e/o dittatoriali che tagliano le gole rimane una costante di cui quest'Europa si fregia senza vergogna.

Un'Europa rivoltante e squallida, come i suoi governanti.

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