Libere Risonanze: luglio 2009

24 luglio, 2009

Scandali radiocomandati

Non so se lo avete notato ma vi è un grosso difetto statistico che fa capo alle chiacchere che ciclicamente si riferiscono al nostro Presidente del Consiglio. Siccome un difetto statistico costituisce una grave falla in ogni teorema accusatorio, da esso si può evincere che le accuse a Berlusconi siano emerite idiozie.

Vi sono tre modi, infatti, di dichiarare o denunciare un fatto: si può ricorrere alla divulgazione della verità, ovvero, prove incontestabili alla mano, che il racconto associato ad un accadimento sia perfettamente corrispondente al suo effettivo sviluppo.

Poi vi sono le balle: con la balla, prove alla mano, si nega o si ribalta la verità contenuta nella suddetta prova.

In terzo luogo vi sono le stronzate. La stronzata è particolarmente amata dalla sinistra perché non necessita di prove in quanto non è la prova che fa la notizia ma al contrario è la notizia che fa la prova.

Con la stronzata ognuno può dire ciò che gli tira. Grillo può dire che Veronesi è il Dottor Cancro perché percepisce soldi dalle industrie farmaceutiche, i noglobal che sono stati caricati dalla polizia mentre mettevano dei fiori nelle canne dei fucili, i giornali scandalistici e la sinistra che Noemi e Berlusconi se la sono fatta per chissà quanto tempo.

La stronzata è la voce da cortile incontrollata, il passaparola, il bisbiglio all'orecchio. Poco importa che poi gli stessi protagonisti che si tirano in ballo smentiscano decisamente. Anche quando si prova che la stronzata è una balla, stronzata rimane e la vittima viene condannata a prescindere.

Che ne so, sarebbe come se uno dicesse che una certa donna è una baldracca e che alcune sere dalle 11 a mezzanotte riceve degli uomini a casa sua. Magari lei era a letto a dormire e magari l'infamatore si becca una denuncia ma la stronzata continua ad amplificarsi e l'alone di mistero della leggenda metropolitana rimane anche se si accerta la verità, figuriamoci se non si riesce ad avere un alibi perché magari si è effettivamente a letto a dormire.

C'é però un modo abbastanza attendibile per capire quando una stronzata è tale: la ciclicità e la perseveranza della stessa da un certo momento in poi.

Se Berlusconi fosse un ladrone egli avrebbe ladrato da una vita ed avrebbe iniziato ad avere dei guai con la giustizia non appena avesse costituito la sua prima società. Invece Berlusconi viene additato come ladro e corruttore solo DOPO essersi presentato come uomo del centrodestra. Da qual momento è stato tutto un crepitare di indagini, di accuse, di sospetti e di illazioni. Ovvero un sacco di stronzate, visto che invece l'imprenditore-tipo che si presenta nelle liste della sinistra non viene toccato da nessuno, men che meno dalla magistratura.

Parimenti se Berlusconi fosse stato un pedofilo od un maniaco sessuale, si sarebbe rivelato tale da tempo immemorabile. Invece dopo il caso Noemi è stato tutto un vomitar di veline, ballerine, baldracche a pagamento e scatti fotografici "compromettenti" che invece si risolvono in fumo. Insomma, tutta l'attività sessuale pseudodepravante viene concentrata dopo il primo caso, che si è rivelato una stronzata pure esso. Qualcosa indubbiamente non quadra.

Così pure siamo costretti ad assistere ciclicamente alla menata del conflitto d'interessi: pare che in questo momento tale argomento non importi a nessuno ma potete star sicuri che vicino ad un'elezione la storia del conflitto d'interessi tornerà fuori dal cilindro e sarà presentata al volgo come "un importantissimo ed urgentissimo provvedimento da varare". Questa è una stronzata ciclica ovvero, usando una crasi, una ciclostronzata.

Ebbene, azzardo a questo punto una previsione: non appena la sinistra si accorgerà che, a forza di propinare alla sua plebe la storia del maniaco sessuale, il volgo si stuferà di ascoltare, il ciclo finirà e di Berlusconi depravato non parlerà più nessuno, come se improvvisamente egli fosse guarito da chissà quale turba mentale. La stronzata infatti funziona e si espande finché qualcuno la accetta ma la stronzata è anche un boomerang.

Detto questo vorrei proporre un test: visto che i parlamentari di sinistra sembrano essere tutti anime candide con "sani principi morali" avanzo un proposta: facciamo un bel test antidroga a quelli di loro che si ergono a moralisti. Le Iene l'avevano fatto ed i risultati furono clamorosi ma fu impedito loro di proseguire nell'inchiesta. Chissà perché, vero? E questa non è una stronzata.

Inoltre, visto che sono emiliano e Bologna è una città bella rossa, chiediamo al volgo sinistro bacchettone e moralista che tanto si scatena contro Berlusconi chi ci sia al volante di quelle immense colonne di macchine che ogni sera si fermano sui viali per rimorchiare le battone.

Possibile che i puttanieri siano tutti di destra?
Magari, fosse così! Considerando il numero di auto ferme per permettere al conducente di concordare i prezzi delle "prestazioni professionali", in Emilia vinceremmo col 90% dei consensi...

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21 luglio, 2009

Oggi Educazione Civica

Che Di Pietro non conoscesse a fondo la grammatica italiana lo sapevamo. Memorabili sono i suoi sfondoni e le sue sgrammaticature di cui ampiamente su Youtube si può trovare una carrellata più che esplicativa.

Che Di Pietro fosse un politico di bassa lega (lega con la L minuscola) lo si è percepito fin dalla sua discesa in campo, un onere prettamente assunto per l'esclusivo scopo di colpire Berlusconi, non essendo egli capace di condannarlo per via giudiziaria.

Oggi, però, c'é una novità: scopriamo che il magistrato - dico, MAGISTRATO - non conosce bene nemmeno la costituzione!

Il monito di Napolitano nei confronti del trebbiatore (forse l'unica cosa che secondo me gli riesce magnificamente) è stato esplicito con un discorso che suona più o meno così: "vi sono leaders politici che mi accusano di non esercitare poteri che di fatto non ho".
Come dire: il trebbiatore prenda un librettino di educazione civica e se lo studi.

Certo che per un magistrato questa è una bella figura di mer.., è come se il primario di un ospedale dicesse ad un medico di studiarsi cosa sono virus ed un batteri perché è ignorante in materia. Una figura da seppellirsi dalla vergogna, insomma: infatti il trebbiatore ha incassato il montante senza replicare.

Ora, non che io voglia puntualizzare troppo, però mi chiedo come abbia fatto uno che non conosce la costutizione ad eserciatre la professione di magistrato. E poi parlano "dell'inutilità della riforma della giustizia": vi fareste mai giudicare da uno che nemmeno conosce quali siano le competenze del Presidente della Repubblica?

Siamo messi bene!

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20 luglio, 2009

La mia conquista della Luna

Italia, ore 4.57 del 21 Luglio di quarant'anni fa.

Avevo quattro anni, ero un bimbo gioioso e molto espansivo, amavo ciò che amavano tutti i bambini normali, i gelati, i giocattoli, le coccole della mamma. La mia è sempre stata una famiglia invidiabile, io figlio unico ed i miei genitori che da sempre si amano e si rispettano. Sono uno di quei fortunati cresciuti e vissuti in una famiglia armoniosa, solida, sana e compatta.

Mio padre, quando ero bambino, comprò la mia prima enciclopedia della Fratelli Fabbri che ancora ricordo e che ancora conservo, si chiamava "Conoscere". L'intelligenza di mio padre, medico, fu quella di coinvolgermi nell'apprendimento fin da quando iniziai ad assimilare: a quattro anni sapevo già scrivere, già molto prima di andare a scuola. Il mio appuntamento serale era di sedermi accanto a lui, che apriva Conoscere e mi leggeva un argomento a caso, spiegandomi con sobrietà scientifica ogni tipo di materia. Mi leggeva di fisica, di matematica, di astronomia, di preistoria, di storia, di letteratura, di antiche e misteriose civiltà che scoprirono il fuoco, il bronzo, la scrittura, che costruirono piramidi, templi, enormi navi con cui spingersi oltre l'immaginabile.

La mia mente fluttuava mentre mio padre, nonostante fosse sfinito da pesanti giornate di lavoro, ogni sera leggeva per ore sottoponendosi volentieri alla raffica di domande con le quali io immediatamente lo tempestavo.

I miei disegni a scuola erano del tutto diversi da quelli degli altri bambini: loro disegnavano mamma, papà, il gatto, la casa. Io disegnavo astronavi, aerei, automobili, animali preistorici, sistemi stellari, sconosciuti alieni e città perdute. Mi affascinava anche la biologìa ed in particolare le formiche, esseri così piccoli che sembravano avere nel DNA un senso dell'organizzazione innato. Disegnavo formicai sezionati come quelli che vedevo sull'enciclopedia e li strutturavo come mi era stato spiegato.

A quattro anni sapevo a memoria tutte le capitali del mondo e poiché mio padre è anche un pianista che mi crebbe a suon di sinfonie, ascoltavo Mozart, Strawinsky, Beethoven, Strauss, Mussorgsky con la naturalezza, l'adorazione e l'entusiasmo con la quale un bimbo può ascoltare lo Zecchino d'Oro.

Ricordo che, quando uscì al cinema, i miei genitori mi portarono a vedere "2001 Odissea nello Spazio" un film di S.Kubrick. Quello fu la mia Bibbia, ne rimasi affascinato e terrorizzato al tempo stesso ma lo rivedetti almeno una quarantina di volte e tutt'ora ogni tanto me lo gusto con lo stesso stato d'animo di allora.

Ma fu quella notte del 21 Luglio che cambiò la mia vita. Vidi la telecronaca di un evento che sconvolse la mia esistenza. Già a quell'età conoscevo perfettamente il sistema solare, le sue dinamiche, la sua evoluzione, le teorie e le ipotesi più o meno plausibili, conoscevo perfino la composizione dei gas all'interno dei pianeti perché già mi avevano spiegato tutto su molecole ed atomi e capivo il significato di vuoto interstellare nonché i suoi effetti annullatori sulle onde sonore. Insomma, guardavo la Luna già con occhi da piccolo scienziato, avevo un telescopio e passavo ore a scoprire stelle e pianeti. Alle 4.57 Tito Stagno annunciò che l'uomo aveva calcato la superficie lunare ed io, bimbo vivace, curioso e sognatore, non ero qui: ero sulla Luna con Armstrong.

Ebbene, da quel giorno sono passati quarant'anni. Ho amato le poesie che grandi scrittori mi regalarono quando studiai al Liceo Classico. Ho amato la precisa, logica e razionale intelligenza con cui l'essere umano costruì la sua evoluzione tecnologica quando diventai ingegnere. Ho amato scoprire i rapporti che regolano commerci e scambi, gli usi ed i costumi di paesi lontanissimi e diversissimi quando costituii le mie società ed iniziai a viaggiare.

Una cosa però è rimasta costante nella mia vita: l'emozione e la voglia di conoscere di un bambino che, con l'unica astronave possibile per i suoi mezzi, calcò quella notte il suolo lunare insieme agli uomini.

Da quel momento quel bambino cominciò ad accostare suoi i sogni alla realtà ed iniziò a diventare anch'egli uomo.

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14 luglio, 2009

NO ALLA CENSURA MEDIATICA!

Questo Blog aderisce allo sciopero contro la censura nei confronti della libertà di espressione prevista dall'assurda e liberticida legge Alfano.

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13 luglio, 2009

Grillo e nel PD non cambia niente

Certo che alcuni comici oltre ad essere emeriti incompetenti sono anche dei bei presuntuosi.

A me Grillo in veste di comico (ovvero quando non parla di politica) è perfino simpatico, è indubbiamente bravo e fa ridere. Il problema è che uno così fa ridere anche quando parla di cose serie, con la differenza che invece di seguire il copione ci mette proprio del suo.
La sua comicità a seconda del contesto in cui parla è assolutamente antitetica: da comico Grillo fa ridere perché il suo è il lavoro che sembra su misura per lui, da politico Grillo fa ridere perché intraprende il lavoro che più gli è ostico in assoluto. Un dettaglio non da poco.

Personalmente non ho mai avuto alcuna prevenzione nei confronti di veline, soubrettes o calciatori che si buttano in politica. In fondo Reagan e Schwarzenegger erano attori ma si sono costruiti una carriera politica di grande successo. Se uno è bravo in un lavoro non è detto che non lo sia anche in un altro.

Il problema però sta in quel "non è detto". Per alcuni la versatilità è una risorsa, per altri invece è un dramma, se si considera che certi uni dicono montagne di fesserie e non se ne accorgono neppure.

Grillo insieme a Di Pietro sono gli esempi di quanto due persone che facevano un certo mestiere una volta diventati politici abbiano scelto una strada per essi improponibile. Lo dimostra il fatto che questi due personaggi non sanno fare politica e quindi cercano di sostituire il vacuum di proposte (o proposte assurde) aiutandosi con il loro vecchio mestiere: Di Pietro cerca di combattere Berlusconi con la magistratura di sinistra e forcaiola, Grillo con la macchietta e la facile risata. Inutile dire che la magistratura forcaiola non porta avanti le istanze di un paese né lo fa uno show da palcoscenico.

Ve l'immaginate Grillo che organizza un G8 e va a colloquio con Obama, con Medvedev, che presiede una riunione della NATO o stila le nuove regole economiche mondiali? Ve l'immaginate Di Pietro che al G8 parla un perfetto russo, se non fosse per il fatto che cerca di parlare l'italiano?

Comunque sia io spero vivamente che Grillo diventi davvero il leader del PD: il centrodestra avrebbe la stragrande maggioranza assicurata per altri cinquant'anni.

E per divertirsi, dopo le risate regalate da Prodi, Veltroni e Franceschini, si può andare al Circo di Piazza Sant'Anastasia a bere un calicino per vedere "esibirsi" chi davvero è del mestiere. Contro i precedenti comici vi sarebbe alcun confronto...

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12 luglio, 2009

Partito Defloratori?

Se prendessimo come metro quello della sinistra, ora avremmo gioco facile: potremmo dire che il PD è un partito che annovera stupratori, violentatori, molestatori. Equazione semplice, no?

Due giorni fa è stato preso il violentatore di Roma, od almeno così la polizia pensa. Le prove, certo, sono difficilmente confutabili: le immagini girate da una telecamera e l'esame del DNA non lasciano scampo. Ricordiamo inoltre che tale violentatore fu già condannato per analogo reato (poi, ovviamente, scarcerato dai giudici che non ne fanno una buona).

Ebbene, dicevo che se le parti fossero invertite tutta l'opposizione sarebbe partita all'attacco, perché se i sinistri danno per buoni teoremi inventati su Berlusconi e scandali inesistenti su escorts e meretrici varie, figuriamoci cosa avrebbero avuto da dire su un caposezione del PDL o della Lega che avesse causato per davvero un simile scandalo. Berlusconi sarebbe stato crocifisso al volo e così i suoi elettori.

Ma noi, per fortuna nostra, non siamo di sinistra.

Noi non combattiamo con le armi del gossip e del chiacchericcio da cortile, noi non pensiamo che le responsabilità del singolo siano imputabili ai milioni di elettori che come lui votano o che appartengono della sua stessa fede politica né ai leaders del suo partito. Noi combattiamo sì vigorosamente e ferocemente, ma con la parola, con l'intelligenza dei distinguo e con i fatti concreti.

Estendere quest'episodio all'intero PD per trarne un vantaggio politico sarebbe stupido, prima di tutto perché non sarebbe giusto farlo e poi perché questa tattica come abbiamo visto è controproducente.

Noi ci battiamo come leoni quando l'opposizione difende gli stupratori ed i delinquenti, quando sancisce il diritto per gli stranieri di poter soggiornare qui come fantasmi, quando approva gli indulti e quando inciucia con giudici che mandano fuori questa gentaglia invece di tenerli al fresco.
Possiamo dire che certe tragedie sono il prodotto di una pessima politica ed in gran parte responsabilità di chi la sostiene, ma non possiamo estendere le malefatte del singolo con riflettendole su un intero partito.

Sono sicuro che l'elezione a caposezione di quel personaggio sia stata una svista o magari un errore commesso in buona fede. Non posso pensare che un partito (a meno che non sia di sinistra estrema che elegge anche Casarini e tifa per Bin Laden) abbia una stretta connivenza con certi personaggi, sempre che quel personaggio sia effettivamente il responsabile di ciò che gli attribuiscono.

In questo sta la differenza tra noi e loro: noi ragioniamo con il cervello, loro con la bile.

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10 luglio, 2009

Le balle hanno gambe corte

Avevano detto che il G8 sarebbe stato un fallimento. Erano balle.
Avevano detto che Berlusconi sarebbe stato snobbato da Obama. Altre balle.
Avevano detto che l'Italia sarebbe stata cacciata dal G8. Una montagna di balle.
Avevano detto che non si sarebbe raggiunto alcun accordo. Balle su balle.
Avevano detto che l'Italia non sarebbe contata nulla. Balle all'ennesima potenza.

Questo governo è l'unico da sempre sotto la lente d'ingrandimento, è l'unico che deve passare ogni volta per le forche caudine ed è l'unico a doversi difendere per ogni provvedimento, attività o decisione intrapresa.
Questo perché la sinistra ed i suoi giornali sono pronti con i cannoni puntati in ogni occasione, sia che si promulghi una legge condivisibile sia che di organizzi un qualsivoglia evento.

Il problema della sinistra, però, è che i cannoni sparano prima del tempo e quando il centrodestra schiva le ogive e contrattacca, i figli di Stalin sono costretti a rotte che fanno concorrenza alla peggior Caporetto.

D'altra parte li capisco: è così forte la voglia che qualcosa vada male che le armi di distruzione di massa della sinistra devono essere usate prima che il governo o Berlusconi agisca, in quanto se gli si lasciasse il tempo per lavorare egli trionferebbe in lungo ed in largo.
Però questa tattica militare porta in dote alla sinistra effetti ancor più devastanti: a forza di gridare "al lupo, al lupo" e di venire costantemente sputtanati dai fatti, i sinistri non solo fanno figure nauseanti ma non vengono nemmeno più presi sul serio dagli italiani.

Ormai sono così frequenti gli scandali attribuiti a Berlusconi e puntualmente annichiliti dalla verità che quando la sinistra grida contro il governo la maggioranza degli italiani pensa "toh, ecco un'altra fregnaccia dei soliti villani".

Se non fosse per il fatto che i sinistri pur di gettar mérde (per usare un francesismo) su Berlusconi leverebbero il tappo che tiene a galla l'Italia, la cosa potrebbe far sorridere, invece questo atteggiamento da mentecatti provoca solo nausea e danni per tutti noi, danni che poi il governo è come al solito chiamato a riparare.

Comunque mentre l'esecutico macina vittorie, consensi e voti, c'é qualcuno a cui piace avere le gambe corte: e quel qualcuno non è certo Brunetta.

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07 luglio, 2009

Bada, Badante!

Sembra che il mondo dei clandestini inizi e finisca con una categoria precisa: le badanti.

Poiché in Italia la sinistra non riesce a far pignucolare gli italiani con l'immagine del negretto che arriva su un barcone povero, scalzo ed affamato perché essi ne hanno piene la palle di quartieri off-limits, di spacciatori, di rapinatori, di stupratori e di topi d'appartamento, occorreva trovare nell'immaginario nazional-popolare la solita icona che spreme l'animo con storie da libro Cuore perché si sa, l'italiano è mammone ed ha la lacrimuccia facile.

Tra tutte le categorie di immigrati la più adatta a questo ruolo è la badante. La badante nell'immaginario è la classica donnona grassa che sbriga le faccende e lava i piatti, fa il bagno agli anziani e li porta su e già da una scala.
Subito il pietismo s'incunea: i provvedimenti sull'immigrazione sono sbagliati, non vorrete mica bastonare questo esempio di solerzia e di altruismo?
Poco importa che la badante sia pagata due euro l'ora, che faccia letteralmente la fame, che non abbia contributi né diritti, che possa anche essere picchiata o licenziata su due piedi: la badante deve rimanere così com'é, in quel limbo di semivita che da sempre la caratterizza.
Gli stessi che offrono questo futuro alle badanti, però sono quelli che abbaiano tutti i santi giorni con i loro sindacati perché non si vedono riconosciuti fino in fondo i loro diritti, perché pensano di essere sfruttati o perché la loro età pensionabile viene spostata in avanti nel tempo.

Bell'esempio di coerenza, complimenti sinistra!

Poi, dulcis in fundo, vi è il trionfo della spapla (diciamo così in ferrarese quando uno sta per mettersi a piangere ed assume con la bocca quella caratteristica conformazione contratta): i vecchietti. Poveri e dolci vecchietti - larimuccia - che sono lì, inoffensivi e bisognosi, come faranno senza badante clandestina? Come faranno, poverini, se la badante non sarà più una ladra senza volto, se non fregherà più la pensione di nascosto o peggio, se non sarà più una troia e rifiuterà di farsi sposare per mettere le mani sulla cittadinanza e sui suoi beni?

Povero vecchietto, come farà a farsi fregare? Qui occorre un bel sighiozzo collettivo, un piagnisteo generalizzato, un ettolitro di lacrime ed un fazzoletto grande tre ettari.

La verità è che se non si è duri e fiscali i pericoli sono molti: per la badante che non è garantita in nulla e per l'assistito che, non avendo ella né un volto uno straccio di professionalità, può uscirne danneggiato non solo economicamente ma anche fisicamente.

Si vuole una badante? Si proceda così: la badante rientri nel suo paese e poi venga invitata a lavorare qui. In questo modo ella avrà un regolare contratto, una casa, un'identità certa e tutti i suoi diritti. Pagherà le tasse ma avrà la sua brava pensione. Inoltre solo le badanti professionalmente serie potranno esercitare la loro professione, le altre rimarranno a casa loro.

Ad un italiano che inizia a lavorare si chiede il curriculum e si fanno le pulci in maniera esasperante. Perché per le badanti straniere dovrebbe essere diverso?

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06 luglio, 2009

Estremisti contro

Mai e poi mai appoggio la Cina, paese nel quale il dissenso è soffocato nel sangue e le libertà personali sono assai limitate od addirittura inesistenti. Ma allo stesso tempo mai e poi mai appoggio l'Islam radicale, a causa del quale i diritti della donna e dei non musulmani vengono parimenti calpestati ed affogati nel sangue.

Abbiamo visto cosa capita quando un format repressivo come quello islamico viene in contatto con le nostre democrazie: in nome di un non ben definito buonismo ai musulmani è concesso quasi tutto, "perché le loro tradizioni sono secolari e perché derivano dall'interpretazione di un testo sacro".

Così le frustate non fanno poi tanto male, le donne accettano col sorriso le botte ed i burqa, la sharìa può permettersi di condannare a morte, anche dentro i nostri confini, chiunque critichi il modus vivendi dei musulmani o si opponga alle leggi coraniche.
Il regista Van Gogh e Salman Rushdie ma anche Magdi Cristiano Allam ne possono essere testimoni. Anzi, lo sono solo due di loro, visto che il primo è già stato ammazzato per mano dei fanatici religiosi.

Ebbene, la reazione di una democrazia è lenta. Bisogna che si crei una larga opinione pubblica ed anche quando vengono approvate sacrosante leggi contro gli abusi commessi in nome delle tradizioni religiose, c'é sempre una nutrita schiera di deficienti che difendono l'indifendibile e che appoggiano di fatto gli usi e costumi dei carnefici, i quali si sentono autorizzati a scagliarsi impunemente contro le loro vittime predestinate.

Quando però un format violento ed intollerante si scontra con uno ancora più violento e repressivo, allora son dolori.

Ripeto, non che io tifi per la Cina, però in Cina è indubbio che sappiano tenere l'ordine. Se si creano condizioni di tumulto e di protesta e si fa troppo baccano ci si trova in una fossa con la pallottola nel cranio. I noglobal l'hanno capito subito ed infatti, vigliaccamente, protestano nei paesi liberali in cui la mano dello stato è morbida come il velluto e la polizia si deve difendere dall'accusa di aver manganellato dopo essere stata aggredita. Se le "manifestazioni" noglobal si tenessero in Cina, dopo la prima macchina bruciata ci libereremmo finalmente una volta per tutte dei delinquenti che qui imperano e spadroneggiano impuniti e che addirittura vengono mandati in parlamento da certa sinistra. Il problema però è che la Cina reprime con la stessa violenza sia chi protesta per vandalismo o per affermare il suo diritto di esercitare un sopruso sugli altri, sia chi invece dissente pacificamente ed anela a quella libertà che gli spetta di diritto.

Fatte queste considerazioni mi chiedo: senza arrivare ad eccessi come quelli cinesi, non sarebbe bene che anche le democrazie occidentali iniziassero ad imparare un pò di "cura cinese" nei confronti di vandali ed integralisti? Direi di sì.

Se proprio non si vuole introdurre la pena di morte per chi crea caos e terrore vogliamo almeno istituire i lavori forzati a vita? Dalle 8 alla mattina alle 20 della sera a lavorare con i ceppi ai piedi a pane ed acqua, se si lavora si mangia altrimenti a letto a digiuno.

Dopo la "cura cinese" vedremo se certi integralisti avranno ancora voglia di bastonare le loro donne, ammazzare gli "infedeli" e progettare attentati ed allo stesso modo vedremo se in nome dell'anarchìa i soliti "pacifisti" violenti avranno ancora tempo e voglia di mettere a ferro e fuoco le nostre città.

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03 luglio, 2009

Tour Vaticano 2009

Tour Vaticano 2009.

Signori e Signore, Vi presento il Vostro 8x1000 donato alla Chiesa Cattolica.

Come potete vedere, dal finestrino anteriore potrete ammirare lo spot TV in cui, tra preti sorridenti, bambini neri festosi e musiche angeliche, una voce fuori campo dice che la Chiesa Cattolica ha costruito scuole ed aiutato i poveri del mondo grazie al tuo contributo e bla bla bla ... Potrete anche vedere in alto la rappresentazione della principale preoccupazione della Chiesa , ovvero il passaggio delle donazioni dell'8x1000 dall'89,82% all'86% con un calo netto di BEN 3 punti, motivo per cui il clero quest'anno andrà in rovina.
http://www.itnews.it/news/2008/0916164401617/chiesa-allarme-cei-diminuiscono-donazioni-otto-per-mille.html

Se guardate a sinistra potrete vedere la Chiesa cattolica schierata al gran completo che bastona gli italiani perché appoggiano il reato di clandestinità e non intendono aprire le porte a delinquenti, stupratori, assassini e rapinatori di tutto il mondo.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/07/02/199956-oggi_essere_clandestini_reato.shtml

Se guardate a destra vedrete alcuni coglioni che ancora amano farsi bacchettare le dita dall'istituzione suddetta, che approvano le leggi sull'immigrazione e poi la domenica vanno a baciare i santini: se guardate bene ci vedrete tanta coerenza!

Se poi Vi girate, dal finestrino posteriore potrete ammirare dove va a finire il Vostro 8x1000 e le donazioni che fate al Vaticano, oltre ovviamente ai soldi che incassa grazie alle sue banche (no-profit?).
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/30-giugno-2009/san-giovanni-rotondo-pronta-criptadi-padre-pio-ma-scoppia-polemica-1601519720246.shtml

Signore e Signori anche per oggi il tour si conclude qui. Spero che abbiate apprezzato.

Vi ricordo che prima di scendere dal pullman troverete una cassetta delle elemosine dedicata a Sant'Onassis Martire: confidiamo nel Vostro buon cuore, nella Vostra dabbenaggine e soprattutto nel Vostro portafogli...

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