Libere Risonanze: Israele smobilita, Hamas mobilita

30 marzo, 2006

Israele smobilita, Hamas mobilita

--- Vecchio Articolo ---
Ed ora non veniteci a parlare della pace in Medio Oriente, di Israele guerrafondaio e del pacifico popolo palestinese martoriato dalla guerra. La verità è un'altra: metà degli elettori ha votato per i fanatici, per i terroristi, per i kamikaze che da mezzo secolo insanguinano la Palestina con le loro azioni sconsiderate. Nemmeno in Iraq si è verificata una simile debacle. Al-Fatah battuta ed Hamas ai vertici del governo palestinese è una grave minaccia non solo per l'Occidente ma per la stessa pace in Medio Oriente e per tutti quei popoli che usano la diplomazia come mezzo per evitare (per quanto possibile) le guerre. Certo non tutti i palestinesi sono fanatici, come hanno dimostrato le recenti elezioni. Proprio oggi sono state bruciate le bandiere di Hamas da parte dei sostenitori del dialogo, segno che la civiltà di un popolo per fortuna rimane incarnata in parte di esso. Gli errori di Al-Fatah però sono stati, usando un gioco di parole, fatali al vecchio partito Arafat, a cominciare dai gravi abusi di potere commessi prima da Arafat stesso e poi dalla dirigenza del partito dopo la sua scomparsa. Corruzione, nepotismo ed incapacità di fermare gli oltranzisti hanno nuociuto ai moderati tanto che il popolo palestinese si è gettato nelle mani di criminali che propugnano tesi inaccetabili e perseguono obbiettivi degli dei peggiori nazisti. Il popolo palestinese è caduto dalla padella alla brace ed allora s'impone una immediata e secca risposta da parte di tutto il mondo, chiamato ad applicare l'isolamento politico ed economico al fine di dimostrare al popolo arabo che non c'é altra via d'uscita se non il negoziato. E' necessario quindi uno schieramento compatto di governi ed opposizioni in tutto il mondo per mettere al bando questi criminali ed un ostracismo feroce nei confronti dei loro propositi che chiuda loro ogni sbocco politico-economico nelle relazioni con gli altri stati; se noi non possiamo costringere i palestinesi a votare per i moderati è pur vero che nessuno può costringere il mondo a relazionarsi con questo tipo di governo, sanguinario ed integralista. Altresì è necessario un amichevole, concreto e serio aiuto da parte nostra nei confronti dei moderati che li porti ad essere gli unici interlocutori credibili nel panorama mondiale, così da costituire una specie di canale d'accesso privilegiato che sia percorribile solo ed esclusivamente dalle forze democratiche presenti in quella zona geografica. Nel frattempo però Al-Fatah deve fare ammenda dei propri errori e riformarsi profondamente, privilegiando il bene comune dei suoi cittadini anziché il consociativismo del proprio staff politico. Solo così gli aiuti che l'occidente invierà alle popolazioni della Palestina potranno essere tradotti in consensi plebiscitari.