Libere Risonanze: Parigi val bene una massa...

30 marzo, 2006

Parigi val bene una massa...

--- Vecchio Articolo ---
Ci siamo
! Dopo una strenua difesa dei regimi tirannici da parte di Chirac per non dover affrontare problemi di terrorismo e di ordine interno (ricordiamo la vastità della comunità non autoctona della Francia), ora Parigi si trova a fare i conti con gli immigrati e con la loro violenza.

Parigi, da sempre insensibile ai problemi dell'immigrazione clandestina lasciati pilatescamente alla cugina-nemica Italia, da bravo paese colonialista ha da sempre adottato la politica "dell'integrazione" pensando di farla, per un ironico gioco di parole, franca. Ovviamente alla prima alzata di scudi del paese sul fronte interno per far rispettare la legalità è corrisposta una reazione illogica e contraria. Ricordiamo ad esenpio la questione del velo islamico, che tante minacce ha sollevato nei confronti dell'Eliseo. Ed ora una nuova sfida, ovvero quella del vespaio sollevato dalla vicenda dei due ragazzi i quali, per evitare l'arresto da parte delle forze dell'ordine si sono rifugiati in un luogo pericoloso nel quale sono morti folgorati.

Alcune considerazioni quindi s'impongono:

Primo: l'immigrazione, che sia clandestina o meno produce gli stessi risultati, un pò come la moltiplicazione o l'addizione per cui il risultato non cambia invertendo i termini. Non c'é molta differenza infatti tra la sistematica distruzione dei centri d'accoglienza italiani da parte dei clandestini e le aspirazioni neroniane degli immigrati regolari in Francia che in questi giorni hanno messo a ferro e fuoco Parigi.

Secondo: se la Francia è squassata da queste violenze, lo è anche perché non riesce a garantire lavoro alle moltitudini di immigrati che fanno domanda d'impiego. Quello che dalla sinistra è stato il tanto vituperato governo Berlusconi, ricordiamolo, ha diminuito notevolmente la disoccupazione mentre i transalpini sono rimasti al palo e si trovano a fare i conti con questo tragico problema già da qualche anno.

Terzo: gli immigrati, quanto al problema della bassa occupazione, agiscono diversamente dai cittadini francesi. Finora non si è mai assistito a roghi diffusi ed estesi ad interi quartieri per causa di francesi autoctoni. In passato si sono visti scioperi selvaggi, blocchi di strade o ferrovie, qualche manifestazione con rottura di vetrine annessa e subito sedata ma finora non si era registrato da parte dei parigini alcun diffuso problema di ordine pubblico di questa gravità. Tale segnale evidenzia che dopo la grande disillusione del bengodi facile da parte degli immigrati e dal momento che la disoccupazione è la stessa sia per i francesi che per i non-francesi, si possono cogliere sostanziali differenze di civiltà tra le diverse etnie. I francesi protestano ma poi si rimboccano le maniche e comunque s'ingegnano per tirare avanti. Gli immigrati ricorrono ai cerini.

Quarto: le pretese degli immigrati islamici.
  • Gli immigrati islamici vogliono il velo che occulti il volto alle loro donne, in palese contrasto con le leggi sulla riconoscibilità del cittadino.
  • Gli immigrati islamici trattano le donne in modo a dir poco bizzarro, contravvenendo alle leggi sulle libertà e sui diritti personali.
  • Gli immigrati islamici vogliono le scuole coraniche illegali anche se totalmente avulse dal programma di studi nazionale (e poi pretendono che si riconosca ai loro figli la stessa qualifica di un "ingegnere qualsiasi").
  • Gli immigrati islamici vogliono che l'italiano venga insegnato partendo dall'ABC perfino nelle classi liceali, perché arrivando qui senza la minima cognizione della nostra lingua è "loro diritto" essere nelle stesse condizioni di chi lo ha studiato già da quando aveva 5 anni. Questo ovviamente mette in crisi il normale apprendimento del programma statale per il resto della classe.
  • Gli immigrati islamici vogliono potersi fermare cinque volte al dì (anche se stanno lavorando) per pregare e vogliono una stanza tutta loro in azienda o nelle università, perché se questo non viene concesso siamo razzisti.
  • Gli immigrati islamici non tollerano critiche alla loro religione, altrimenti bisogna girare sotto scorta come Salman Rushdie.
  • Gli immigrati islamici vogliono i posti di lavoro garantiti, altrimenti mettono a ferro e fuoco le città.
  • Gli immigrati islamici vogliono centri d'accoglienza a cinque stelle perché altrimenti ci accusano di essere nazisti.
  • Gli immigrati islamici vogliono poter mangiare carne macellata secondo la pratica islamica, ovvero tagliando la giugulare all'animale e lasciandolo morire dissanguato dopo atroci sofferenze. Vorrei sapere che ne pensa Pecoraro Scanio.
  • Gli immigrati islamici non vogliono vedere il Cristo davanti ai loro occhi "perché urta la loro sensibilità".
  • Gli immigrati islamici vogliono le quote studentesche a loro destinate nelle nostre università (a cui spettano di diritto).
  • Ed ora l'ultima chicca: abbiamo scoperto che ora gli immigrati isalmici non possono essere nemmeno inseguiti dalla polizia, perché se lo si fa si deve sperare che essi non si facciano male scivolando su una cacca. Se portate a spasso il cane munitevi quindi di paletta, pena l'ergastolo. E poi non veniteci a parlare dell'inesistenza dello scontro di civiltà !!!

La diplomazia è nefasta perché con il suo inizio corrisponde la fine della sincerità.