Libere Risonanze: Prodi da Vespa ci sta lavorando...

30 marzo, 2006

Prodi da Vespa ci sta lavorando...

--- Vecchio Artilolo ---
Nella notte del 7/2/06 ho avuto l'avventatezza di sorbirmi Prodi da Vespa.

Credevo di arrabbiarmi o di annoiarmi, invece è stata la più bella puntata che ho mai visto per i seguenti motivi:

1) Ho riso come per una comica di Laurel & Hardy. Non ho non sorriso bensì mi sono sganasciato. Mi chiedo perché Prodi non sia stato scritturato dalla Orfei per far ridere il pubblico del circo. In questo, devo ammetterlo, egli è migliorato moltissimo.

2) Vorrei sapere chi è il pazzo che l'ha laureato: "professore" ? Ma di che ? Se all'università avessi avuto come professore uno come lui gli avrei sputato in un occhio: le sue lacune in grammatica e sintassi farebbero accapponare la pelle ad un marocchino residente nel nostro paese da una settimana. In questo è peggiorato di brutto, perfino più di Di Pietro.

3) I giornalisti l'hanno massacrato tanto che ad un certo punto ne ho avuto pietà, quel povero Cristo sbranato dai leoni, gettato dalla sinistra in un'arena in cui è stato fatto a brandelli. Il fatto comico era che lui nello studio di Vespa era l'unico a non rendersene conto. Il pubblico lo guardava come se stesse parlando un marziano e Vespa aveva una faccia talmente perplessa e confusa che da sola costituiva il vero intrattenimento.

4) Prodi ha dato del deficiente a tutta l'Italia. Il suo continuo intercalare di "Siamo matti ?" o "Siete matti ?" certo non lo ha aiutato e lo rendeva un clown a tutti gli effetti. L'abitudine di parlare di politica come al Bar Sport iniziando le frasi con "Ma ragazzi..." ha devastato la sua immagine al punto tale che sembrava stesse parlando in una stalla anziché in televisione.

5) I giornalisti, sconfortati, guardavano attoniti il pover'uomo aggrapparsi agli specchi. Senza programma, senza idee, senza uno straccio di strategìa egli si è fatto spiaccicare dalle domande naufragando miseramente già nei primi 5 secondi.

6) Per tutta la puntata quando gli si è fatto notare argomento per argomento che nella sua coalizione i partiti litigavano tra loro scannandosi, Prodi ha profferito borbottii confusi, alzando le dita, muovendosi sulla poltrona come su una graticola e finendo ogni domanda con la frase "SI' MA CI STIAMO LAVORANDO". E questa è un'altra barzelletta: in 5 anni di governo di centrodestra i sinistri non hanno ancora finito di lavorarci ma sono la consueta armata Brancaleone che si presenta a poche settimane dal voto in un clima di guerra intestina e senza un minimo programma comune.

7) La magica paroletta: bisogna. Prodi sparge questa parola a spaglio, abusandone. Bisogna rilanciare l'economia. Bisogna finanziare la scuola. Bisogna aiutare le famiglie. Bisogna, bisogna, bisogna. Ma come, tecnicamente parlando ? Buio assoluto. Alle domande dei giornalisti Prodi fa come la Falqui: basta la parola: bisogna, appunto !