Libere Risonanze: C'é dirottamento e dirottamento

04 ottobre, 2006

C'é dirottamento e dirottamento

In questo quinquennio abbiamo assistito a vere e proprie carneficine, ad attentati finiti nel sangue ed a dirottamenti sfociati nel dramma. "Dimostrazioni", le chiamavano certe frange dell'Islam (nemmeno tanto piccole), "stragi vigliacche" sarebbe invece la terminologìa più esatta.

Ricordiamoci delle "azioni dimostrative" condotte con i Boeing contro le Twin Towers, le "azioni dimostrative" sventate dall'intelligence inglese sugli aeroporti britannici nell'estate, "l'azione dimostrativa" di quel tale che voleva far saltare l'aereo mediante una certa quantità di esplosivo nascosto nel tacco della sua scarpa.

Ieri abbiamo assistito ad un ennesimo dirottamento, quello condotto dal Sig.Hakan Ekinci ai danni di un aereo turco e, collegando l'Islam al velivolo, tutti abbiamo pensato per il peggio.

Senonché, per fortuna, si scoprì che egli si era convertito alla religione cristiana e gli effetti di tale conversione si sono visti da come Ekinci ha trattato i passeggeri. Nemmeno un graffio.

Anzi, il Sig.Ekinci ha chiesto udienza dal Papa e spero vivamente che il Papa lo ascolti, che un paese occidentale gli dia asilo e che, scontato il doveroso periodo di detenzione per dirottamento, egli possa crearsi una nuova vita in mezzo a noi, condividendo i valori del rispetto per il prossimo tanto cari a noi occidentali.

Una sola considerazione: premesso che non sia mia intenzione incoraggiare azioni illegali come queste, rilevo quanto la differenza tra il comportamento di Ekinci ed i dirottatori cresciuti tra le folle islamiche salti subito all'occhio.

La differenza sta proprio qui: il Sig. Ekinci verrà trattato in maniera civile e verrà fatto il possibile per aiutarlo non perché cristiano ma perché, pur nel contesto di un dirottamento, si è dimostrato a sua volta civile e benevolo nei confronti di innocenti passeggeri.

Spero vivamente che i giudici siano indulgenti e che da questo capitolo della sua vita possa aprirsi un libro fatto di rispetto reciproco con la società che l'ospiterà.

Quanto alla Turchia ribadisco il mio ASSOLUTO NO al suo ingresso nell'Unione Europea: questo paese non è pronto né economicamente, né socialmente.

3 Comments:

Blogger Il Temporeggiatore ha detto...

Non è che a me piacciano molto gli obiettori di coscienza che non vogliono fare il servizio militare, così come non mi piace chi scappa per non combattere la sua battaglia nella sua patria, magari sperando che la sua guerra la faccia qualcun altro.
Ma la situazione in Turchia deve essere veramente critica per i cristiani e spero che la visita di Benedetto XVI possa aiutare la loro situazione.

mercoledì, 04 ottobre, 2006  
Blogger Massimo ha detto...

No a questa Turchia.
UNa Turchia che trovinuovo impulso, stimolato dalla prospettiva di entrare in europa, come quello arrivato dalla rivoluzione laica di Ataturk ... perchè no ? ;-)
C'è tempo da qui al 2015 ...

mercoledì, 04 ottobre, 2006  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ciao Stars e Mons, credo che per un cristiano fare il servizio di leva in Turchia sia terrificante.

Forse è per questo che il ragazzo è fuggito: e come dargli torto ? Qui non si trattava di fare o no il militare ma di subire sevizie dai propri commilitoni.

In questo caso appoggio senza dubbi la diserzione.

giovedì, 05 ottobre, 2006  

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