Libere Risonanze: Base USA, basiti noi.

16 gennaio, 2007

Base USA, basiti noi.

Vicenza si appresta a diventare una città simbolo per l'amiciza che lega italiani e statunitensi. O meglio, solita musica, si dovrebbe apprestare. Come sempre un gruppetto di ottusi pacifinti hanno pensato bene di inscenare il loro penoso show antiamericano contro la costruzione della nuova base a stelle e striscie progettata nelle campagne vicentine.

Ah, gli Stati Uniti ! Questo paese ha dato all'Italia la libertà, la democrazia e la sicurezza, liberandola dalle dittature e ricostruendola grazie al dollaro in seguito al piano Marshall. Poi gli USA hanno difeso per oltre mezzo secolo l'Europa dalle minacce del comunismo: mentre noi eravamo al caldo in casa a goderci il capitalismo più sfrenato gli States hanno combattuto al posto nostro guerre sanguinosissime come Corea e Vietnam senza contare tutto il corollario di guerre intermedie. E noi che facevamo ? Andavamo in piazza ad urlare slogan con le bandiere di Baffone che garrivano nel vento. Poi è arrivato il terrorismo: anche in questo caso USA in prima linea e noi a spiegare tremebondi che eravamo andati in Iraq per compiti di pace. Guai ad urtare la sensibilità dei pacifinti. Che schifo, questa Italia è da odiare, non da disprezzare.

Tutto come al solito: l'italietta dell'ideologia, l'italietta dei boiardi di partito, l'italietta dei falliti e dei burocrati, l'italietta degli ingrati e dei delinquenti, dei rancorosi e degli invidiosi era tutta lì, con il suo schifoso vessillo multicolore a gridare "pace" che nel nuovo vocabolario significa "mettiamocelo proprio lì". Ed il codazzo di acefali non si ferma a Vicenza ma si estende fino al governo che si spacca e strozza Prodi in una manovra a tenaglia.

Una vergogna, quella manifestazione: al di là delle convenienze economiche, al di là delle scelte di campo sarebbe un dovere per l'Italia ammiccare agli USA concedendo il più largo consenso possibile, anche perché ora più che mai occorrono forti scelte strategiche e militari per far capire agli animali di Al Queida che avranno vita breve.

Ma da un presidente debosciato e da un governo che scarcera gli assassini, flirta con i delinquenti, apre le porte ai clandestini, castiga gli italiani onesti, rapina le aziende, tradisce le promesse e si comporta da terrorista difendendo i fantomatici diritti della peggiore feccia che il mondo abbia mai visto aspettarsi gratitudine è un lusso improponibile.

Non so se la base di Vicenza alla fine si farà o no, magari si tureranno il naso e per poter accrescere i conti in banca ancora per un pò i parlamentari della sinistra eviteranno di far cadere il governo varando il progetto. Ma a questo punto la decisione è ininfluente perché questi criminali politici hanno già fatto fare all'Italia una figura talmente meschina da farmi vergognare del mio paese, che in questo momento è in mano a farabutti.

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