Libere Risonanze: Ahi Ahi, che dolor...

29 maggio, 2007

Ahi Ahi, che dolor...

Più chiara di così non poteva essere: una batosta terrificante, oceani di punti percentuale lasciati per strada e nei pochi luoghi in cui la sinistra ha vinto si conferma quasi dovunque con una forbice ridottissima a fronte di elezioni amministrative precedenti che l'avevano vista in grande vantaggio. Se poi confrontiamo il dato con le elezioni politiche di un anno fa il tracollo si fa collasso. Un esempio: Vicenza si tiene la tanto vituperata caserma Dal Molin (scelta appoggiata dalla CDL) ma nel frattempo quasi il 60% dell'elettorato premia la Casa delle Libertà. Ci avevano raccontato che i vicentini avrebbero punito Berlusconi per questo affronto e che non ne potevano più degli yankees che spendevano i loro sporchi dollari in città: a questo punto spero che l'Italia tutta diventi una portaerei statunitense con una pista che parte da Vetta d'Italia fino a Portopalo di Capo Passero.

Comunque, collasso più o collasso meno il dato è incontrovertibile: una debacle politica diffusa su tutto quanto il territorio nazionale aspetta il centrosinistra dietro l'angolo delle elezioni anticipate. Desidererei conoscere la differenza di voti a livello proporzionale, ovvero la somma di tutte le preferenze relative ad ogni comune dell'uno e dell'altro schieramento come se si trattasse di elezioni politiche. Se è vero che la paura fa 90 questi non arrivano nemmeno al 38.

E c'é di più: ora li vogliamo vedere all'opera, sono passati ormai 3 mesi dalla crisi di governo sull'Afghanistan e dei famosi dodici punti stilati da Prodi ancora non s'é vista nemmeno l'ombra. Ma che ci va a fare i governo in parlamento, a scaldare le sedie?

Di questi punti programmatici ci sono da approvare la TAV, i DICO, i rigassificatori, le riduzioni dei costi della spesa pubblica, la previdenza, la legge sul conflitto d'interessi. Tutti argomenti nei confronti dei quali, per un motivo o per un altro molti partiti nel governo si sono già dichiarati ostili: ma se anche per assurdo tali propositi passassero sarebbe un'impresa difficilissima spalmarli sulla totalità di quattro ulteriori lunghi anni, a meno che non si intenda discutere ogni argomento per oltre un anno.

Chi può mai sapere infatti cosa potrebbe capitare in quattro anni? Una nuova guerra? Una crisi internazionale? Un attentato? Rivolte sindacali? Scandali? Un urgente riassetto del DPF? Scioperi selvaggi? Un meteorite che su dirige sull'Italia?

Le vie dell'imprevisto sono infinite tanto quante quelle del Signore e la sinistra per ognuna di esse procede cieca e litigiosa odiandosi dall'interno.

Attualmente la situazione è la seguente: vi sono i dipendenti statali infuriati, l'Alitalia che va a rotoli, i sindacati contestati, intere categorie in rivolta, proprietari d'immobili inferociti, automobilisti vessati, industrie a catafascio, pensionati esasperati, forze dell'ordine frustrate, giudici politicizzati, prezzi alle stelle, tasse mostruose, sprechi inauditi, parlamentari e portaborse clonati come conigli, ospedali-fogne, clandestini in libertà, immigrati che spadroneggiano, violenza capillare, delinquenti graziati, opere pubbliche ferme a marcire, immondizia traboccante, poveracci sempre più poveri e ceto medio alla rovina.

Se non fossimo in democrazia e non conoscessi la pazienza italica direi che saremmo alla vigilia di una rivoluzione, ma credo proprio che la rivoluzione la si farà (come è appena stato dimostrato) dentro la cabina elettorale: il che non so se sia un bene od un male, visto che nel frattempo sta andando tutto allo sfascio e che ai parlamentari di sinistra interessa solamente arrivare ai due anni e mezzo di governo per garantirsi la pensione.

Proletari di tutto il mondo unitevi...e piegatevi a 90° col sedere rivolto verso il governo: ahi, ahi, che dolor...

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