Libere Risonanze: Come ti elimino l'avversario

06 maggio, 2007

Come ti elimino l'avversario

Avete presente quando eravamo bambini e si giocava con le palline dei ciclisti sulla spiaggia o con le automobiline sulle autopiste fatte per terra col gesso? C'era sempre chi, non essendo fortunato o non essendo abbastanza abile, allungava non visto la manina e riposizionava la sua biglia in un punto più favorevole, oppure fulmineamente spostava quella degli altri in modo da rendere più difficoltosa la gara agli avversari. Ebbene, questi bambini, non c'é dubbio, in età adulta sarebbero sicuramente sati ottimi elettori o dirigenti del centrosinistra.

Una volta cresciuti, infatti, questi spregevoli personaggi in barba alle più elementari regole di convivenza e fregandosene completamente di qualunque pudore sarebbero diventati quelli che sono ora: dei taroccatori.

La lista delle armi "non convenzionali" a disposizione di questi pezzenti politici sono infatti molte e ben collaudate: innanzitutto si cerca di deridere l'avversario con comici che fanno della sterile demagogìa la loro bandiera ma che in realtà non sanno nemmeno di cosa stanno parlando. In secondo luogo, se questa prima tattica non funziona ma anzi, l'avversario ne esce più forte di prima in virtù della sua verve, si tenta con la disinformazione. Una lotta che però dura poco, perché con gli anni gli italiani si rendono perfettamente conto di come stiano realmente le cose e tale tecnica di diffamazione, diviene per chi l'ha condotta a poco a poco un devastante boomerang. Allora si tenta con l'inimidazione e con la violenza, si concede cioé alle Brigate Rosse e soci di prosperare (o per lo meno non li si ferma, limitandosi a sterili quanto inutili frasi di circostanza), si legittimano i delinquenti eleggendoli in parlamento e si incattivisce la gente nelle piazze (vedi Noglobal, Centri Sociali e fotografi che spaccano in testa cavalletti). Il pericolo di questa strategìa è però, come puntualmente si è verificato, che sfugga di mano e che finisca per ritorcersi contro quando al governo ci vanno le sinistre. Da qui le minacce ai DS, a Cofferati ed alla sinistra tutta in ostaggio dei cosiddetti "duri e puri". Allora, disperati, pur di potersi attaccare a tutto i sinistri inciuciano con i magistrati che emettono sentenze di condanna già scritte e basate sui sogni. Senonché, dopo un decennio di avvisi di garanzia e sputtanamento (consentitemi il termine perché è il più adatto) riguardando le carte i giudici della corte d'appello - molto più seri e professionali ma soprattutto non pilotabili - emettono il verdetto: l'imputato non solo viene prosciolto per non aver commesso il fatto ma addirittura perché esso non sussiste (ovvero, in parole povere, non esiste il reato!). E mentre i giudici di primo grado invece di essere presi per la toga e sbattuti in galera per trent'anni ancora sono lì a fare i bellimbusti si cerca freneticamente un modo per allungare la mano e spostare la famosa pallina. Ora che al governo ci sono le sinistre ecco la mossa del baro: vogliono varare una legge per impedire ad un cittadino di essere eletto.

Il cittadino è Berlusconi, un uomo che ha avuto la sola colpa di essere stato bravo nel suo lavoro e di aver fatto carriera non grazie agli oscuri giochi della burocrazia di partito ma alla sua capacità imprenditoriale. Berlusconi, secondo i dirigenti della sinistra, dovrebbe lasciare le aziende create in una intera vita ad un gruppo dirigente "estratto a sorte", con il grave rischio di vederle collassare per negligenza, imperizia od (e permettetemi una malizia) un vero e proprio tranello.

Infatti in Italia sappiamo tutti che il termine "BLIND TRUST" è tutto meno che blind (cieco). Lo si vede quotidianamente nei concorsi truccati, nelle aste taroccate, negli innumerevoli casi in cui le istituzioni vengono manipolate e fuorviate. Blind dovrebbe essere la magistratura che invece di essere imparziale viene usata come una clava dalle sinistre e dagli amici degli amici. Blind dovrebbe essere la politica, la quale dovrebbe conservare un rigore morale cristallino ed invece si sbraca nei più volgari ed umilianti giochi di potere. Blind dovrebbero essere gli appalti, di fatto sempre in mano alla mafia. Blind dovrebbero essere le opere pubbliche, pilotate invece dalle amministrazioni più di una vettura di Formula 1.

E' normale quindi sospettare che la sinistra proprio a seguito di questa legge sia decisa ad ogni costo nel rovinare Berlusconi. Basterebbe infatti eleggere un CDA ufficialmente "blind" ma in realtà pilotato dalle sinistre e permettergli di timonare le aziende del leader di Forza Italia, quindi fare in modo di rovinargliele: questa strategìa somiglia moltissimo all'antico inganno del cavallo di Troia e la mano dei sinistri è lì, pronta a spostare la pallina in un modo o nell'altro. O Berlusconi viene eliminato e si tiene le sue aziende oppure sceglie di far politica ma lo si distrugge...

...o credete forse che in Italia, paese in cui si proteggono assassini e terroristi e si mandano in galera gli innocenti questo scenario faccia parte della fantascienza?

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1 Comments:

Blogger Massimo ha detto...

Berlusconi ha un peccato originale: non si è accucciato all'ombra della quercia come i vari De Benedetti.
Intanto in Francia ci hanno dato una lezione: da loro ci sono meno coglioni che da noi ;-)

lunedì, 07 maggio, 2007  

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