Libere Risonanze: Un trans si tocca con un fiore?

28 maggio, 2007

Un trans si tocca con un fiore?

Una donna non la si tocca nemmeno con un fiore. Ad un uomo invece si può tranquillamente tirare uno sganassone, quando ci vuole ci vuole!

Quello che è accaduto in Russia a Vladimir Luxuria è una novità ed abbisognerà di un proverbio più specifico. Dopo il definitivo tramonto di "tra moglie e marito non mettere il dito" perché, secondo ciò che i DICO potrebbero legalizzare si potrà scrivere "tra marito e marito non mettere il dito" - proverbio che tra l'altro si presta ad allusioni di natura fallica, ora la nuova frontiera della reinterpretazione della saggezza popolare è tutta focalizzata su come si possa picchiare un trans: nemmeno con una rosa per i romantici, con un fiore della passione per i clienti, con un ortaggio per i finoc..., oppure come i suoi omologhi maschi?

Mah. C'é da dire che in Russia non hanno fatto effettivamente molti complimenti: facezie a parte ed essendo io contrario ad ogni tipo di violenza fisica come mezzo per contrastare opinioni di qualunque natura, devo ammettere che in questo caso la mia simpatia va all'On.Guadagno (ed un pò al suo coraggio, in quanto almeno lui ha avuto l'audacia di presentarsi in prima persona in Russia a buscarle invece di latrare da qui, al sicuro, come fanno i pacifinti).

Quanto al problema del nuovo proverbio si accettano suggerimenti: "un trans non si tocca nemmeno con un uovo" (visto che ha le hanno tirato addosso l'intera produzione Amadori di una giornata) potrebbe essere un proverbio calzante ma è troppo specifico per l'avvenimento e poi in Italia questo non accade perché le uova meglio tenercele per un bel zabaione dopo una notte di fuoco con la morosa (o la moglie).

Per quanto mi riguarda personalmente, il proverbio è già stato trovato ed osservato scrupolosamente: "un trans non si tocca". Punto.

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19 Comments:

Blogger Massimo ha detto...

L'etichetta dice tutto :-)
I nazionalisti russi hanno fatto ciò che in tanti in Italia vorrebbero fare e, continuando le provocazioni omofile, prima o poi faranno ;-)

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Old Whig ha detto...

Ovviamente i tg Rai hanno descritto il grottesco buffone che siede in Parlamento come una povera vittima, mentre chi gli/le ha tirato uova come dei neonazi...inutile dire che erano solo ragazzi giustamente preoccupati di dove andrà a finire il mondo se si continuerà con porcate come gay pride e idiozie come la parificazione tra famiglia e orrorosi accoppiamenti contronatura.
Se fossi stato un russo, avrei partecipato anch'io al lancio con sommo piacere...e, guarda un po', non sono un neonazista!
Sono solo un conservatore un po' irascibile.
Ora chi glielo dice a quelli della Rai?

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

;-) Direi che Luxuria ha avuto più successo come bersaglio per le uova che come parlamentare...

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Bisquì ha detto...

Certo che la polizia russa poteva aspettare un'altra oretta prima di arrestarli, no?

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

HAHAHAH certo Bisquì !!!

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Goldfrap ha detto...

Mi piacerebbe capire cosa scrivete...Leggere insulti transfobici, e trovare in un blog tutta questa violenza..Spero presto si possa trovare un modo per contrastare l'ignoranza dilagante e il sempre vivo "virus" dell'odio. Per quanto mi riguarda, fate un giro sul mio blog, leggete le sensazoni di chi vive imprigionat* dentro un corpo che non riconosce, che non esita a trovare altre forme per vivere veramente...Spero possiate riflettere e cambiare opinione. Il mio sostegno, lo scrivo per Salo, all'onorevole Luxuria unica rappresentante delle persone transgender in parlamento. Rebecca

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Bisquì ha detto...

Goldfrap,
anche io ho un problema : non mi piace il pisello che mi ha fatto la mamma, è troppo grande ma mica vado in giro a rompere i coglioni a tutto il genere umano!

Il problema è mio e me lo tengo ben stretto o dovrei obbligare chiunque ad assaggiare "l'arnese"?

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Per Goldfrap: non vedo dove sia tutta questa violenza nel mio blog. Mica le abbiamo date noi le botte a Luxuria e se leggi attentamente ho scritto che sono contro la violenza per opinioni o modi di essere.

Diversamente sono a stra-favore della pena capitale (torture comprese) contro i pedofili, i terroristi, i violentatori di donne ma anche di trans - e contro assassini che si macchino ripetutamente di omicidi o che agiscano con efferatezza.

Però, caro Goldfrap il difetto che vi accomuna è quello di voler imporre un modello che a noi non sta bene: se volete andare in giro vestiti da donne fatelo pure, la vita è vostra, purché non esibiate la cosa con cattivo gusto mezzi nudi nelle piazze. Ciò che però non potete pretendere è che altri approvino questo costume come se fosse normale perché se voi avete libertà di fare ciò che vi pare nei limiti della decenza anche noi abbiamo il diritto di ripudiare costumi che non ci paiono confacenti ad una nostra morale, che per voi è perversa come per noi la vostra.

Tutto qui.

Il problema invece è che ci incazziamo quando alcuni vorrebbero equiparare le unioni gay alla famiglia (ma non solo le unioni gay, anche quelle etero). La famiglia caro Goldfrap ha un significato ben preciso secondo il sacramento della Chiesa e pretendere il matrimonio tra omosessuali sarebbe come pretendere di concedere il battesimo ad uno spermatozoo. Con tutti i difetti della Chiesa in questo caso io la difendo a spada tratta.

P.S: il nostro fregarci le mani è soprattutto relativo al fatto che Luxuria, esponente di Rifondazione Comunista sia stato picchiato proprio dai comunisti, non in quanto transgender: questo esattamente come quando l'Annunziata, schierata dalla parte dei serbi e contro l'intervento NATO in Kossovo, veniva ammanettata per due giorni ad un termosifone da coloro che lei difendeva.

Quanto al resto è ovvio che essendo stato l'avvenimento incruento ci si possa scherzare su.

Bye

lunedì, 28 maggio, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

P.S: scusa se ho parlato al maschile, ho fatto un giro sul tuo blog e noto che sei una donna.

Comunque scusa, perché non dovresti vivere la vita sessuale che più ti piace? Mica nessuno te lo impedisce, l'importante è rimanere nei confini della decenza e della legalità!

Se io esco e mi metto a ciucciare la bocca della mia fidanzata in piena piazza dopo un pò arriva un poliziotto e mi caccia via, giustamente, e così pure se ci mettiamo a scorrazzare per la città lei tette al vento ed io perizoma leopardato. Quindi pretendo che questa regola valga anche nei vostri confronti, né più né meno.

Poi quello che fai a letto non mi riguarda, né con chi lo vuoi fare.

Un saluto augurandoti di trovare l'amore che desideri.

Jetset

martedì, 29 maggio, 2007  
Blogger Unknown ha detto...

Personalmente trovo gravi affermazioni del tipo "avrei partecipato anch'io al lancio con sommo piacere..."! Insomma è una Onorevole del Parlamento ITALIANO. Ci sono altri modi per far sentire il proprio dissenso!! Fosse successo in anni meno tranquilli altro che incidente diplomatico internazionale! E' un fatto gravissimo che richiede le scuse del governo Russo (per non aver saputo gestire la situazione) e del capo della polizia (per non aver protetto una nostra parlamentare)!!

martedì, 29 maggio, 2007  
Blogger Unknown ha detto...

Ah, giusto per chiarezza... Mi sembra che i pregiudizi sulle persone gay e transessuali esistano solo perché si fa solo riferimento alle persone sulle strade, oppure al pride...
Come se si paragonassero le donne alle tante prostitute che ogni sera "passeggiano" mezze vestite (che poi sono li mica per i gay...).
Comunque io sono una transessuale, lavoro 8-10 ore al giorno, mi vesto in modo (neutro), decente e che non crea scandalo a nessuno/a, non bacio in pubblico in modo sconsiderato, nessuno/a ha mai avvicinato la parola volgare alla mia persona, ecc...
Non impongo il mio modo di pensare, ma quando mi viene detto "un trans meglio ammazzarlo" mi piacerebbe che non fossi da sola a dovermi difendere.
Ora chiudo, se volete, chiedete pure.

martedì, 29 maggio, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Cara Emilie, fa piacere sentire che tra i trans vi sono anche persone le quali si comportano decentemente e non si esibiscono sulle strade. E' questo quello che volevo comunicare: non mi dà fastidio in sé il fatto che abbiate l'aspetto di un maschio o di una femmina ma l'esibizione volgare di moltissime tue colleghe. Purtroppo sei una mosca bianca e questo lo dovrai ammettere se sei intellettualmente onesta.

Sai, indipendentemente dalla mia percezione della moralità io vado spesso a ballare la Salsa in Romagna: ebbene, se passi per la statale 16, nel tratto che collega Ravenna con Cesenatico ne vedi di tutti i colori, talvolta rischi perfino l'incidente perché la gente distratta non guarda dove va: capirai quindi che per una come te ve ne sono però cento come loro. Bada bene: la mia critica non è solo nei confronti dei trans che si prostituiscono nello squallore di quartieri cittadini ma anche delle prostitute che la notte rendono invivibili le città.

Ma perché le tue colleghe non si organizzano e fanno le loro cose tra quattro mura? Se proprio dovete mostrarvi alla clientela perché non lo fate su internet in un sito ufficiale inaccessibile ai bambini? Lì potreste mostrarvi senza paura di aggressioni e senza proteste da parte dei cittadini che invece devono vivere asserragliati in casa.

Ti invio un saluto ed un ringraziamento per essere intervenuta in prima persona nel mio blog.

P.S: Onorevole, Luxuria? E' di Rifondazione Comunista, un partito che io combatto ferocemente dalla nascita, un partito che in Russia, tra l'altro, deportava i gay nei gulag esattamente come il nazismo nei campi di sterminio. Quindi per la precisione non disprezzo Luxuria in quanto trans, anzi, la trovo dai modi gentili: la disprezzo in quanto comunista. Allo stesso modo, infatti, mi oppongo a gente come Rizzo, Pecoraro, Bertinotti e Diliberto.

Inoltre devo farti notare che hon mi sono mai sognato di scrivere che un trans dovrebbe essere ammazzato, per carità: se leggi più attentamente il mio post capirai che sono contro le violenze per reati d'opinione o per stili di vita, cosa che ho ripetuto più volte nei miei post seguenti.

martedì, 29 maggio, 2007  
Blogger M.P.Vitruvio ha detto...

da http://mpvitruvio.blogspot.com/
Sabato 21 aprile, “maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na).
In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”.
Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo.
In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile".
In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi».
Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».

martedì, 29 maggio, 2007  
Blogger Goldfrap ha detto...

Inoltre devo farti notare che hon mi sono mai sognato di scrivere che un trans dovrebbe essere ammazzato, per carità: se leggi più attentamente il mio post capirai che sono contro le violenze per reati d'opinione o per stili di vita, cosa che ho ripetuto più volte nei miei post seguenti.


Riprendo una parte del tuo post, un trans? Quindi un Ftm? Una donna che sta transizionando al maschile? oppure per colpa della disinformazione che gira sull'argomento volevi dire una trans? Cioè un Mtf? un uomo che transizione al femminile? vedi come mai non siamo qui? Ci battiamo? Facciamo i pride, che poi nei tg esistano solo immagini da "baraccone" da circo con le moira orfei ovuqnue, se vuoi posso, mandarti filmati di "altri pride", dei pride della gente che chiede diritto al lavoro, che chiede diritto ad assistenza sanitaria e medica, di persone che sono OBBLIGATE alla prostituzione. Persone non "strani esseri di un circo arrivato da marte". Se vuoi sono disponibile per mandarti tutto...Invece per bisquì, che dire, forse non hai capito...Il nostro problema principale non è il pene, quello dopo 2anni di terapia ormonale e real life si può rimuovere creando, anzi lasciando spazio alla neovagina. Se fosse solo una questione di pene o non pene, credo nessu* di noi sarebbe in piazza a rivendicare nulla.Noi vogliamo i pari diritti di tutti.Non essere cittadin* di serie B. Volgiamo documenti che rispecchino il nostro essere, vogliamo che ci venga riconosciuta la possibilità di andare in ospedae ed essere trattate come donne o uomini indipendentemente dal nostro sesso biologico, vogliamo...e si ne abbiamo di cosa da chiedere...Cose semplici ed elementari...Ma che ci sono negate. Vi lascio con le parole del libro il piccolo principe: "si vede bene solo con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi...", impariamo a vedere con il cuore, e sarà tutto meno difficile. Rebecca/Goldfrap. Invito sempre tutti a fare un giro sul mio blog, leggete, chiedete e se volte commentate...Non ho paura, non vivo di nascondimenti ne in compartimenti...Rebecca

sabato, 02 giugno, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

1) Oh, Male to Female o Female to Male è una cosa che mi mancava. Grazie per la puntualizzazione ma io parlavo di tutti i trans ovvero coloro che cambiano sesso.

2) Obbligati alla prostituzione, oh, che fesseria. Vi sono moltissimi lavori in Italia che tutti snobbano, nessuno è obbligato alla prostituzione, se si scende un pò dal pero si trova lavoro, l'importante è...cercarlo, non è vero? Od è più comodo aprire le gambe così si guadagna di più? Ma per favore...questa mi dispiace non la bevo.

3) Della parola "pride" si abusa alla grande. Che c'é di pride (ovvero di orgoglio) nell'essere trans? Anche io potrei allora manifestare per un "etero pride" e dire che chi non è etero non ha nulla di cui essere orgoglioso, ma come per i trans sarebbe una stupidaggine perché la vostra, come la nostra, è una condizione dell'essere, di preferenza. Sarebbe come dire che sono orgoglioso di avere i capelli biondi o gli occhi nocciola. Magari posso essere orgoglioso di qualcosa che ho ottenuto con sacrifici e sudore, con la mia capacità intellettiva o di risultati particolarmente eclatanti: una laurea, un successo nel lavoro, una bella famiglia, una vittoria sportiva. Affermare che essere trans od etero è motivo di orgoglio è, ribadisco, una sciocchezza immensa.

Quanto invece al problema che siate trattati con pari diritti sono del tutto d'accordo, sempre che non vogliate l'adozione o che pretendiate di far virare il matrimonio (secondo costituzione riservato ad uomini e donne) fuori dallla sua definizione naturale. Per tutto il resto a me va bene e non ho nulla contro i trans (o le trans, fai tu).

Ciao

domenica, 03 giugno, 2007  
Blogger Goldfrap ha detto...

Sempre io, ormai qui sono di casa mi farete "presidentessa onoraria del blog"? Vedi tu dici che è più facile aprire le gambe, ti ricordo in primo luogo che la maggior parte degli UOMINI ETEROSESSAULI che vanno con prostitute transessuali chiedono rapporti in maniera passiva, lascio da parte però questo aspetto, le pratiche sessuali sono fatti loro. Non è assolutamente vero che per noi è meglio stare in strada, non è assolutamente vero che ci sarebbero altri lavori che non vogliamo fare. Ci sono ragazze transgender, laureate, diplomante, che sono obbligate a fare le prostitute, perchè licenziate dai loro posti di lavoro in quanto Transgender. Ci sono discriminazioni anche per persone che iniziano la transizione e sono obbligate a lasciare il lavoro per non dover subire mobbing. Mobbing sublodolo che ti fa cadere sempre più in basso...Ti fa sentire l'ultima ruota del carro. Ecco perchè non posso accettare che tu pensi che la prostituzione sia per noi il mestiere più facile. No, ci sono storie, ci sono persone che devono sono obbligate a vivere vendendo il proprio corpo. Un corpo che andiamo cercando, che dovrebbe essere un tempio, ma che viene profanato per riuscire a vivere. Sai quando dici "sn una donna transgender" il più delle volte vieni allontanata dalla famiglia, dagli amici, da tutte le persone che fino a prima ti stimavano. Perdi di colpo tutto, per vivere appieno la tua vita. E così, la vendita del tuo corpo diventa l'unica soluzione. Una soluzione odiata, da molte. Soluzione che ci fa rischiare, vedi la cronaca, esiste anche una giornata per ricordare tutte le vittime transessuali. In fine vorrei ricordarti che quando parli del matrimonio, non voglio sconvolgerti, ma le donne e uomini transgender che si operano possono accedere al matrimonio in quanto per lo stato diventiamo legalmente donne o uomini. Quindi esistono persone Transgeder sposate. Sai il matrimonio "laico" in comune (quello in chiesa non lo considero nemmeno, perchè Dio benedirà sicuramente ogni unione basata sull'amore e sul rispetto, che siano due uomini, due donne, un uomo o una donna transgender)dovrebbe essere aperto a tutti, a tutte quelle persone che decidono di mettere in comune la loro vita, nel rispetto di tutte le differenze lo stato DEVE riconoscere anche le altre forme di convivenza. Gazie, e questo devo ammetterlo, di dare la possibilità di parlare, di confrontarsi, anche se abbiamo idee differenti spero che potrai capire meglio, aprire la mente e vedere quanti colori esistono.
Rebecca

domenica, 03 giugno, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Carissima Rebecca,
innanzitutto sappi che qui tu sei sempre la benvenuta, pur se le tue opinioni e le mie a volte confliggono. La tua educazione è davvero molto apprezzata.

Quanto al mobbing, alle violenze, ai soprusi sui transgender da parte della società o di individui, sfondi una porta aperta in quanto sono IN TUTTO E PER TUTTO CON TE. Qui si parla di persone ed in quanto PERSONA sul terrirorio italiano la legalità è sacrosanta. Comunque il mobbing di cui parli non è solamente indirizzato verso i trans. Quanto alla prostituzione, personalmente condanno anche i clienti, non mi piace chi sfrutta le difficoltà altrui per poterne abusare sessualmente. Da parte mia non ho MAI alimentato, nemmeno una volta il sesso mercenario non perché sia un ipocrita puritano ma perché in primis non mi piace farlo senza amore ed in secondo luogo perché non intendo sfruttare le debolezze altrui. Mi sentirei sporco come un delinquente, se ho voglia di sesso sto con la fidanzata e se in quel momento non ho la fidanzata c'é sempre "federica" della quale non mi vergogno perché mi vergognerei molto di più se pur di fare sesso sfruttassi qualche donna.

Inoltre sono d'accordo per estendere le facilitazioni alle coppie, anche se questo lo si può già fare mediante un notaio. Il problema l'hai scritto, il matrimonio è riconosciuto dallo stato nel caso in cui si cambi sesso: però qui non si parla di chi cambia sesso ma si vuole permettere ai gay di sposarsi o peggio, far ottenere diritti e facilitazioni fiscali a chi non ne ha diritto.

Chi impedirebbe a me ed ad un mio amico, un giorno, di fregare lo stato dichiarandoci conviventi? Almeno per quanto riguarda un matrimonio i doveri post-matrimoniali sono piuttosto pesanti, tanto da scoraggiare eventuali truffe. Invece con i DICO si avrebbero solo diritti, di doveri non se ne parla. Per cui, essendo le risorse economiche italiane limitate ed essendo preferibile aiutare che deve tirare avanti una baracca con figli appresso, ogni facilitazione fiscale per gli altri andrebbe ad intaccare le risorse che potrebbero essere destinate ai figli delle famiglie tradizionali. Ecco da dove deriva la mia netta contrarietà per una tale legge.

Un saluto cordiale, a presto.

Jetset

domenica, 03 giugno, 2007  
Blogger Goldfrap ha detto...

Grazie, è vero non siamo (quasi mai) concordi ma è bello potersi confrontare...Per questo ti ringrazio....Comunque sulle coppie omosex che vogliono i pari diritti delle coppie eterosex dove è il problema? Sgravi fiscali, assistere il proprio partner in caso di malattia, senza essere trattati come sconosciuti? E cosa ci sarebbe di male se un giorno tu e il tuo ipotetico amico decideste di fare un PACS(sui DICO non apro bocca, o PACS o nulla...)? Cosa ci sarebbe di male se invece di voi due fossero due vecchiette, che sole decidessero di vivere gli ultimi anni insieme? Sicure che alla fine gli sforzi di una vita non vadano persi, ma rimangano all'amica che ci ha accompagnate nella vecchiaia? Vedi alla fine sono solo patti civili di solidarietà...Solidarietà,che bella parola...
Ps ormai leggero il tuo blog, attento a nn sbagliarmi i termini o arrivo...Grazie di cuore, per aver lasciato che potessi "controbbattere". Rebecca

Pps io aspetto te sul mio blog...

lunedì, 04 giugno, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Carissima Goldfrap,
la mia contrarietà ai PACS l'avevo già rimarcata. Uno sgravio fiscale per il contribuente è un aggravio per le casse dello Stato. Ora, dal momento che lo Stato è quasi alla bancarotta il concedere a tutti agevolazioni fiscali significa 1) levare tali facilitazioni alle famiglie con figli, che ovviamente ne hanno più bisogno 2) il gioco dei PACS si presta alle truffe, come già spiegato in precedenza.

Verrò a trovarti sul tuo blog, contaci. Un bel salutone tutto per te.

lunedì, 04 giugno, 2007  

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