Libere Risonanze: Extraterrestri ed extramentecatti

07 giugno, 2007

Extraterrestri ed extramentecatti

La notte dell'altroieri ero qui a scrivere sul mio computer ed improvvisamente nel mio giardino ho sentito un gran baccano. Esco allarmato in vestaglia e ciabatte topomorfe e noto cerchi nell'erba, una gran puzza di zolfo, fumo intenso ed una schiera di luci intermittenti.

Al centro, un disco volante incastrato.

Esce un omino verde alto come un bimbo di dieci anni ed attiva un meccanismo sul polso che traduce in italiano strani suoni sibilanti.

Con una voce un pò metallica inizia a parlarmi:
"Buongiorno sssignore, ssono Kexruknik Kellik e vengo da Orione III" dice "il mio dissco volante è caduto qui nel ssuo giardino ed ora è incagliato: non sso come fare, vorrebbe esssere cossì gentile da chiamare qualcuno per disssincagliarlo?"

"Buongiorno signor Kellik, Le dò il benvenuto in Italia" rispondo "ma purtroppo nessuno si presterà a spostare il Suo disco per via dei sindacati; sa, far lavorare la gente per un compenso aggiuntivo di 103 € è un pò difficile".

"Ah" risponde "allora ssi potrebbe sssostituire il CRIOJET del disssco. Con quello riuscirei a sssmuovere la terra per farlo partire" e mi fa vedere il pezzo guasto.
"Mi spiace Signor Kellik" dico "ma le fabbriche meccaniche italiane sono fallite così come tutte le altre. Sa, la politica del governo..."
"Capissco" dice "anche noi abbiamo un governo e i parlamentari di tutto l'universso ssono attaccati alla loro poltrona". "Comunque" continua "potrei fare una telefonata, sssa, telefono casssa...cossì me ne vado prima che qualcuno venga a ssapere che qui c'é un alieno".

"Eh, Signor Kellik, purtroppo il telefono è spiato, ormai con le leggi del governo spiano tutti e non si può avere la benché minima privacy".
"Oh, peccato!" dice "allora sssi potrebbe aver un pieno di corrente? Magari i motori ripartono e possso fare con quelli di velocità impulssso".

"Purtroppo Signor Kellik, non si può fare" aggiungo "le politiche del governo hanno eliminato le centrali nucleari ed ora un pieno costa 7000€".
Lui fa un rapida conversione di valuta con la spaziocalcolatrice e diventa verde chiaro: "7000€ !!! Ma sssono 341.000 jan!!!"
"Eh sì, caro Signore purtroppo per colpa di Prodi siamo messo così" dico, sempre più dispiaciuto.
"Dio mio" interloquisce (Dio è Dio in tutto l'universo, N.D.R.) "allora devo asssolutamente raggiungere ssubito la mia base di Lione e comperare un altro disssco".
"Non può" obbietto "perché non abbiamo voluto la TAV".
Lui inizia a piangere "lo ssapevo, in quesssto posssto di adrem non dovevo metterci piede!".
"Signor Kellik" rispondo "deve spostare il disco entro stanotte perché nel caso in cui se ne accorgano le fanno pagare la tassa sui rifiuti, quella sull'occupazione del suolo pubblico ed il superbollo".
"E come faccio?" mi chiede "i miei jan non valgono niente qui perché il vostro cambio è troppo alto!"
"Signor Kellik" gli rispondo "mi spiace, davvero non so che dirLe".
Mentre sto parlando mi accorgo che un extracomunitario entra nel disco e mette fuori un cartello con su scritto "DO NOT DISTURB, ALLAH AKHBAR!"

"Che ci fa quella perssona nel mio dissco?" mi dice.
E subito io: "Signor Kellik, purtroppo un extracomunitario è entrato nella sua nave spaziale ed ora il suo disco è occupato abusivamente ma regolarmente, secondo le ultime disposizioni del governo. Inoltre da ora dovrà pagare l'ICI sui compartimenti interni al disco perché lei continua ad esserne il proprietario e perché da questo momento esso è diventato immobile".
"Ma come!" protesta "il dissco è mio! Chiamate la polizia, mettetelo in galera!".
"Purtroppo" gli dico "con la nuova legge sull'indulto il ladro non è più punibile. Se vuole, il massimo che può fare, Signor Kellik, è di rimanere qui e trovarsi un lavoro, sempre che ci riesca...".
Allora mi chiede: "ed almeno potrò ssposarmi, avere una famiglia con una Orioniana?".
"No, Signor Kellik, ormai qui si sposano solo gli omosessuali" gli dico, non senza qualche reticenza.

"Devo far qualcosssa. Esspatriare. Vado negli SSStati Uniti e lì con la tecnologia avanzata che hanno troverò il pezzo!" mi dice.
"Purtroppo anche questo è impossibile, caro Signore. Gli Stati Uniti non vogliono più saperne degli italiani".
"Ma io non sono un ITALIANO!!!" protesta.
"No, Signor Kellik, Lei è qui da 10 minuti e per legge ha acquisito il diritto di cittadinanza, può votare e far levare i crocefissi dalle scuole".

Kellik scoppia in lacrime. Io gli spiego che può sempre arruolarsi nella Guardia di Finanza, avrà un posto sicuro alla Corte dei Conti. "Oppure faccia il politico" gli spiego "qualsiasi cosa si dica in Parlamento Lei metta una croce sul sì".

Lui cammina nervosamente su e giù per il giardino pensando: ad un certo punto s'illumina.
"Ce l'ha una radio?" mi chiede.
"Certo", gli dico e glie la dò. Lui la smonta, l'attacca al suo traduttore, tira fuori qualche chip e la collega con il circuito esterno parabolico che punta verso Orione III.

"Drtt zzvafr emwhre oleg ssmerfik, kaia kertuld" fa al microfono.
"Che succede?" Gli chiedo. "Cos'ha detto alla Sua gente?".

"Ebbene", mi dice "ho appena richiesssto l'arrivo di tutta la flotta assstrale, tanto le leggi sull'immigrazione lo permettono. Tra trenta sssecondi, grazie ad un ssalto assstrale ssaranno tutti qui per prelevarmi e portarmi via, sssparato come un lasser. La ringrazio e per la gentilezza Le lassscio il mio sssenssore per vissualizzare gli essseri viventi cretini. Lo usssiamo per non perder tempo ad aver rapporti con le popolazioni culturalmente retrograde, ssa com'é, noi non amiamo rapportarci con i fessik (com'é che dite voi?). Lei mi ssembra una brava perssona, Le ssservirà! Auguri e di nuovo, grazie!".

A questo punto un rombo infranse il suono notturno delle cicale ed un raggio teletrasportatore smaterializzò il signor Kellik. La flotta era arrivata in suo soccorso. Alla fine nel giardino rimasi solo, con la bocca spalancata e con tre gatti spaventati a morte. Tornai alla consolle e notai che il sensore aveva una presa USB. Lo collegai al mio PC ed aspettai un pò. Lentamente si materializzò una foto di gruppo, che con i minuti si fece sempre più chiara. Uomini con la cravatta e donne brutte apparivano sullo schermo mentre la definizione andava a migliorare nei dettagli: "Nuovo Consiglio dei Ministri 2006: con noi per un'Italia più moderna" c'era scritto sotto.

Etichette:

4 Comments:

Blogger Goldfrap ha detto...

Che bel sogno...Peccato che l'alieno non abbi capito quanta fortuna.......Uffi ma solo nei sogni si possono realizzare i desideri???

Ps. provocazione(non mi uccidere)

venerdì, 08 giugno, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

;-) Ben, no, si può anche sognare ed a livello personale se sei determinata i sogni possono anche diventare realtà!

venerdì, 08 giugno, 2007  
Blogger Goldfrap ha detto...

I sogni son desideri che posson diventar realtà...(che copiona che sono...)Si hai ragione...E io mi sento abbastanza determinata.

Ps. Non mi parli del G8??? Uffi volevo aprire un dibattito...

venerdì, 08 giugno, 2007  
Blogger Massimo ha detto...

Più che un sogno mi sembra un incubo ... sin troppo aderente alla realtà.
Purtroppo quelli hanno dimostrato di avere una faccia di bronzo tale che con le parole non li scalfiscono minimamente.
Bisognerebbe cominciare a prenderli a schiaffoni ... pensate che musica farebbero due ceffoni ben assestati sulle gote flaccide di Prodi ! :-D

venerdì, 08 giugno, 2007  

Posta un commento

<< Home