Libere Risonanze: Grazia ai delinquenti, morte agli innocenti!

19 dicembre, 2007

Grazia ai delinquenti, morte agli innocenti!

L'ONU vota la moratoria sulla pena di morte e per fortuna per la prima volta mi felicito del fatto che questi buffoni non contino un accidente sullo scenario internazionale. Ogni paese sarà comunque libero, come al solito, di fare ciò che crede sia più giusto.

C'é pena di morte e pena di morte: è indubbiamente da abolire quella per reati d'opinione, per reati cosiddetti "religiosi" o quella riservata agli oppositori politici. Anche la pena di morte contro coloro che si macchino di reati minori (o per i quali non esista l'assoluta certezza della colpa) dovrebbe essere cancellata.

Sembra però che questi distinguo non siano sufficienti, nella proposta dell'ONU la pena di morte viene affossata e rigettata in ogni caso. Si parla di "civiltà" ma dietro di essa si legge ipocrisia e menefreghismo.

D'ora in poi, secondo le linee guida dettate dall'ONU, il peggio potrà accadere solo alla vittima: per il carnefice, male che vada, si presenta l'eventualità dell'ergastolo (ma vedrete che fra qualche anno verrà poposta anche l'abolizione di quest'ultimo).

Fortunatamente, dicevo, tutte le decisioni del Consiglio di "Sicurezza" non sono di fatto vincolanti e contano come il due di coppe, esattamente come quando si discute di clima.

Si rimanda a data da destinarsi la "road map" che dovrebbe condurre alla definitiva abolizione di tale pena, con l'effetto che nei paesi retti da governi incivili come Iran, Corea del Nord e compagnia bella verrà ugualmente applicata la pena capitale proprio nei confronti di coloro che non la meritano; invece nei paesi civilizzati i delinquenti nostrani che spaccano la testa di un bimbo con un badile, che stuprano e sbudellano le donne e che ammazzano di botte due vecchietti per mille euro ci guarderanno dalle sbarre della galera ridendoci in faccia, tanto poi arriva un Clemente qualsiasi che li tira fuori in cambio dei voti.

La rabbia ed il disprezzo che provo nei confronti del mio paese mi fanno ormai sputare su tutto ciò che egli rappresenta nel mondo. Nessuna nazione mi ha mai schifato come questa, nemmeno l'Iran o l'Arabia Saudita: almeno là se rubi le mani te le scordi sul ceppo.