Libere Risonanze: Sicurezza...da morire

20 dicembre, 2007

Sicurezza...da morire

Sotto il sole non cambia nulla: psicologicamente, s'intende, men che meno concretamente. Il decreto "sicurezza" era una specie di aborto nato dalla fervida fantasia della sinistra, che come noto da sempre parteggia per i criminali.

Il decreto che il centrodestra voleva discutere con la sinistra al fine di introdurre severe norme per cacciare gli immigrati pericolosi è invece stato blindato, annacquato una prima volta, poi allungato ulteriormente per non scontentare l'estrema sinistra; incredibile a dirsi, anche così Napolitano (che pure lui è comunista, ricordiamocelo...) lo ha definito "omofobico". Penoso.

Se in parlamento mandassimo i NAS sono sicuro che questo ex-decreto darebbe origine ad una "frode" con i fiocchi: a forza di annacquarlo esso diventa una barzelletta.
Purtroppo e come sempre, a fare le spese dell'incapacità del governo di partorire una qualunque legge intelligente od efficace saranno come al solito i cittadini: ricordate le promesse di Prodi alla vigilia delle elezioni? "L'Italia conoscerà una fase di tranquillità, con un governo serio alla sua guida". Andate per strada e cercate i sinistri: non se ne trova più uno. L'Italia è così tranquilla da ricordare il clima in cui si muovevano le vicende di Roberspierre e Danton: se gli italiani potessero ghigliottinare tutti i politici di sinistra, lo farebbero ben volentieri. Scioperi e manifestazioni si susseguono a ritmo incessante e le contestazioni montano a raffica, tanto che anche un'anziana signora si è presa la briga di contestare Prodi per la strada. Perfino i sindacati, che certo di destra non sono, non sanno più che pesci pigliare e per tema di essere travolti dalla rabbia popolare si tirano fuori. "L'Italia diventerà prospera e conterà di più" aveva detto il Presidente del Consiglio: aspetta e spera. L'Italia è in piena rovina, le tariffe, le bollette, i mutui, le tasse ed i balzelli si moltiplicano in peso impositivo ma anche nel numero. Gli italiani sono disperati, il paese è allo sfascio, non si vede via d'uscita ed il sistema di rateizzazione (leggi indebitamento) è diventato la consuetudine. La Spagna ci ha superato, la cittadinanza si sente come un topo preso con una tagliola: immobile, vulnerabile e senza futuro. "Il governo sarà autorevole e vi sarà armonia tra i partiti che lo compongono" fanfarava Prodi. Non c'é giorno che nel governo non scoppi una lite furibonda e non ci si sputi in faccia ma il governo sta in piedi (e questo i cittadini l'hanno capito) solo in funzione degli stipendi e delle pensioni d'oro che i politici falcemartellati vogliono maturare. Addirittura siamo al paradosso che alcuni esponenti del governo dichiarano in parlmento "questo governo fa schifo ma lo votiamo ugualmente". Sarebbe come se in tribunale il giudice dicesse che il serial killer è colpevole di cento omicidi ma ne votasse la scarcerazione (cosa tra l'altro non infrequente in Italia). Siamo alla schizofrenia assoluta. Prodi poi ci aveva promesso sicurezza e giustizia: quanto alla giustizia chiediamo lumi alla Forleo, a De Magistris ed a Speciale. Quanto alla sicurezza, appena in carica il governo ha votato l'indulto e solo dopo l'ondata di grande rabbia montata a causa di assassinii, stupri e rapine si è annunciato di voler afferrare la spada contro gli immigrati che delinquono.

Spada che si è immediatamente trasformata in un fioretto solo per non dare al centrosinistra l'impressione di promulgare qualcosa di efficace ed intelligente accordandosi col centrodestra. Poi il fioretto si è trasformato in spadino di gomma, come quello che a carnevale si compra ai bambini piccoli perché i comunisti, amici degli assassini, scalpitavano indignati. Alla fine nemmeno quello spadino di gomma è stato concesso, il Presidente della Repubblica ha detto che non voterà il decreto. E quindi siamo disarmati, a mani nude e vulnerabili, visto che con le nuove leggi non possiamo nemmeno più portare in giro per autodifesa le bombolette di spray invalidante. Mi chiedo con che faccia Napolitano si presenterà in televisione quando verrà trasmesso l'augurio di buon anno nuovo. Io so cosa augurargli: che non arrivi ad augurarci anche un buon 2009.

Tra l'altro vi è un'aggravante: i sinistri ci hanno gettato alla mercé di assassini e rapinatori anche mettendo le forze dell'ordine in condizioni di dover elemosinare un litro di benzina.

Quello che già si presentava un decreto debole, dalla deterrenza più psicologica che reale si è trasformato in una dichiarazione di stima per i bastardi che ammazzano e rubano: forse è per questo che i comunisti stimano tanto i loro partiti.

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