Libere Risonanze: Il difetto del caprone

23 febbraio, 2008

Il difetto del caprone

Il difetto del caprone è quello di prendere a cornate qualunque cosa gli capiti intorno o qualunque animale non faccia parte del suo gregge. Così facendo, però, non si accorge di prendere a cornate anche i suoi alleati.

Ultimamente ho letto in giro alcune opinioni di persone che votavano CDL, che si definivano "berlusconiane" e che ora ritengono PDL e la Lega alla stregua di "nuovi alleati della sinistra".

Per un paio di settimane sono stato zitto facendo finta di niente, lasciando correre i feroci strali lanciati contro Berlusconi e Fini da coloro che si sono buttati nelle braccia di Storace. Certo, mentre con alcuni di essi sono stato in grado di disquisire civilmente ed amichevolmente in quanto trattavasi di persone deliziose, con altri lo scontro è divenuto molto acceso, ai limiti dell'ingiuria.
Questo mio post, pertanto, rappresenta una critica garbata nei confronti di chi garbatamente si è mostrato in dissenso con me, un'ingiuria in caso contrario. La guerra non mi incute nessun timore ed anzi, mi spinge a lottare con uguale veemenza contro chiunque intenda sputare sui partiti a cui è appartenuto per anni e che ora continuano a rappresentare il mio pensiero politico.

Questi novelli detrattori, presi da improvvisi attacchi di diarrea antiberlusconiana si esibiscono in assurde considerazioni riguardo le ultime vicende politiche: in particolare ritengono che Berlusconi li abbia "traditi" e che abbia scelto di allearsi con Veltroni per poter comandare a suo piacimento in lungo ed in largo l'Italia.

Ebbene, l'assurdità di tale affermazione sfiora palesemente il ridicolo, visto cosa la sinistra ha cercato e cerchi di fare a Berlusconi: è poi altrettanto assurdo affermare che il PDL si sarebbe spostato a sinistra, perché se uno spostamento del PDL c'é stato, è semmai a destra. L'allontanamento di Casini dal PDL ha spostato l'asse della lista elettorale più verso destra che non verso il centro, checché ne dica Berlusconi il quale in campagna elettorale per acquisire l'elettorato di Casini si definisce di centro. Eppure a costoro fa comodo non accorgersene.

In secondo luogo, queste loro dichiarazioni d'amore e d'affetto verso la nuova destra di Storace sono iniziate da quando Fini e Berlusconi hanno deciso di unirsi e quando l'UDC e La Destra se ne sono voluti andare via. Insomma, pare proprio che invece di essere felici costoro ne abbiano avuto un qualche danno, e, francamente, non si capisce il perché, visto che siamo esattamente nella situazione del passato. Infatti quando la destra era rappresentata da Rauti & Co. essi militavano tranquillamente nelle file del partito di Berlusconi, mentre oggi lo ripudiano sperticandosi per Storace ed Er Pecora, politici che rappresentano le muffe del passato, uno dei quali salvò a suo tempo il governo Prodi dalla caduta anticipata. La destra estrema è sempre stata fuori dal governo di centrodestra e nessuno ha mai avuto da ridire, però le nostalgie di Benito saltano fuori solo ora che invece di chiamarsi Fiamma il partito si chiama La Destra.

Probabilmente da come essi parlano, votavano per Berlusconi non in base a scelte programmatiche od alla propria convinzione personale ma in virtù del semplice anticomunismo, un'ideologia "al contrario" semplice semplice che fa tanto noglobal anche se su versante opposto.

Costoro romanticamente parlano del loro cuore che batte a destra, del sentimento, dell'anima, di presunti ideali integerrimi, di stupidaggini assortite già sentite nella propaganda del ventennio e guardano gli elettori della Lega e di Berlusconi come cugini appestati, gente corrotta di cui vergognarsi come se solo essi fossero i depositari della lotta al comunismo mentre agli altri, quelli che di comunismo ci sono crepati o che lo vedono come fumo negli occhi pur non essendo fascisti, si riserva l'ignominia della vergogna eterna.

Questi "duri e puri" hanno ancora in testa il Duce che idolatrano come un superuomo, ascoltano tutte le canzoni del ventennio e fanno collezione di gadgeds del fascio: poi si definiscono filoamericani (risata sonora). Dicono anche di amare Israele, dimenticando le antiche leggi razziali di cui il loro Idolo si fece promotore. Appena interloquisco mi fanno notare un distinguo: non ce l'hanno con Israele, ce l'hanno con gli ebrei. Grazie aver puntualizzato per questo importante discriminante.
Si schierano come neoguelfi con la Chiesa Cattolica senza se e senza ma (e quando non si conoscono né se né ma comincio a diffidare), la giustificano in tutto e per tutto e se qualcuno si permette di elaborare un dissenso dicono che si è eretici e che si bestemmia. Però poi molti di essi appoggiano, anzi, auspicano con tutte le loro forze la pena di morte. Vanno a votare esaltandosi ma vorrebbero la dittatura, ovviamente quella randello ed olio di ricino che fa al caso loro, mica una dittatura tinta di rosso, che diamine!

Ora attaccano in maniera violentissima il PDL e la Lega ancor più che le sinistre solo perché questi partiti non combattono il comunismo secondo obsoleti ed improponibili schemi ma in maniera moderna, meno nostalgica ma più tattica, efficace ed incisiva. Prova ne sia che il PD & Co. si mettano a ridere di Storace e dei loro adepti ma temano e combattano ferocemente contro Berlusconi. Infatti se le elezioni andranno come sembra, sarà Berlusconi e non Storace a levare ai comunisti il trono del paese, con buona pace dei fascisti ex-CDLlini che finalmente hanno gettato la maschera e che si sono rivelati per ciò che sono: fascisti fuori dal loro tempo.

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1 Comments:

Blogger unedame ha detto...

Caro Jetset,
leggo solo ora questo tuo post, perché prima non mi funzionava il link.
Sono d'accordo su tutto ed ho fiducia solo in Berlusconi e nel suo buon senso.
Speriamo che ci si renda conto che con il progresso del Paese non ci si puo' piu'permettere di scherzare.
Ciao! :-)
Lontana

domenica, 02 marzo, 2008  

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