Libere Risonanze: L'arte di provocar Casini

14 febbraio, 2008

L'arte di provocar Casini

Per un mesetto ho temuto che l'UDC si facesse ancora strada a forza nella coalizione di centrodestra come la pecora nera, il parente indesiderato, il voltagabbana di turno.

Invece, per fortuna, no. Berlusconi ha tenuto duro: "Fòra dal bàl" diciamo a Ferrara, che significa più o meno fuori dalle scatole.

Casini ha scelto di correre da solo in perfetto stile democristiano, ovvero non me ne frega niente se non del mio orticello e stavolta sarà il suo tracollo definitivo perché in tal caso non ce la farà nemmeno a superare la soglia di sbarramento. Giusta fine per un partito ed un leader politicamente doppiogiochisti che hanno sempre rappresentato una spina nel fianco di una coalizione altrimenti coesa e armonica.

Ebbene, ora Casini ed il suo UDC sono nostri avversari come lo sono i comunisti: in seguito a ciò forse il centrodestra perderà qualche regione, anche se non credo molte, ma alla fine l'elettorato dell'ex-CDL voterà quasi tutto compatto per la triade Berlusconi-Fini-Bossi.

Questo è un bel periodo per liberarsi dei democristiani, era ora visto che per quarant'anni essi ci hanno caricato sulle spalle un debito pubblico pari a quello di tutto il terzo mondo.

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2 Comments:

Blogger Massimo ha detto...

Sai che non condivido la scelta di escludere, visto che sono dell'idea che una coalizione debba essere inclusiva.
Ho dei dubbi che Casini, soprattutto se si alleerà con Mastella e recuperando Baccini, non riesca a raggiungere il quorum del 4%. Così come è possibile che anche La Destra raggiunga quel quorum.
Se conti i voti degli uni e degli altri, vedrai che il PdL rischia di perdere metà delle regioni al senato e mentre Veltroni ha imbarcato, con il suo simbolo, Di Pietro, si assotiglia il PdL.
Temo che Berlusconi, nel dichiarare il PdL "di centro, moderato e liberale", abbia dato ascolto a chi ha altri obiettivi che non riportarlo a governare.
Berlusconi, poi, ha sbagliato - anche se è stato onesto e per questo merita rispetto e stima - a dichiarare che farà qualche intesa, dopo il voto, con i comunisti: frase determinante a farmi scegliere di non votare PdL.
Infine Fini. Quante capriole ha fatto quello ? Come ci si può fidare di uno così ?
Naturalmente il tutto sia detto in amicizia ... probabilmente voteremo partiti diversi, poi alcune battaglie resteranno comuni :-)

giovedì, 14 febbraio, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Caro Massimo, io non guardo la forma ma la sostanza. Inutile che ci giriamo intorno, oggi il Fascismo on la F maiuscola, ovvero quel guazzabuglio di vegliardi nostalgici antiebraici so-tutto-io che a me sta tanto sulle palle è improponibile. Per questo sono uscito da quel gruppo che tu conosci. Troppi fascisti incalliti.
Comunque, analizziamo i termini usati da Berlusconi: di centro, certo, un centro ovviamente allargato ad una destra moderna ed efficiente, non un centro ricattatore ed inaffidabile. Ben venga un siffatto centro perché anche se lo si chiama così la politica che persegue è quella di destra, una destra evoluta e non giurassica come quella dei soliti duri e puri. E' un dato di fatto. Democratico: spero che anche tu sia convinto che la democrazia è il sale di uno stato forte e giusto. Mica vorrai trovarti con Hitler o Stalin al comando del paese, no? Su questo non ci sono discussioni, visto che a tutti noi piace aver la possibilità di votare. Moderato: essere moderati non significa certo essere dei calabraghe, guarda negli Stati Uniti (il modello di riferimento di Berlusca) nessun partito è estremista ma quando c'é da prendere le armi e difendersi non ce n'é per nessuno. Moderato significa che il dialogo è la prima risorsa e dev'essere perseguita con ogni mezzo MA sappiamo tutti che quando il dialogo va a puttane occorre fare sul serio ed usare la forza. In fondo Berlusconi ha varato la Bossi Fini, ha varato le leggi sull'autodifesa ed ha partecipato alla guerra d'Iraq. Se non è decisionismo questo... Non a caso il PDL si è alleato con la Lega che quanto a rigidità contro i clandestini ed i delinquenti non è seconda a nessuno. Io infatti voterò per la Lega ma se nella mia regione non si presenterà il mio voto l'avrà Berlusconi, questo è certo.

Quanto poi ai cambiamenti d'umore di Fini, ebbene, di schermaglie ve ne sono state tante ed ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio ma alla fine ha fatto la cosa giusta e questo è quello che conta. Casini invece alla fine (ma anche nella legislatura Berlusconi) si è dimostrato un attaccabrighe e verrà punito come si deve dagli elettori.

Spero vivamente che tu non voglia votare Casini, perché in questo momento io lo considero né più né meno che alla stregua dei rossi.

P.S: è di oggi la notizia che l'apparentamento da te prospettato con la rosa bianca non si farà. Quindi addio quorum...

Ovviamente questo è tutto detto sempre in amicizia! Ciao!

giovedì, 14 febbraio, 2008  

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