Libere Risonanze: Giudici, Napolitano ed unità d'Italia

10 aprile, 2008

Giudici, Napolitano ed unità d'Italia

Ieri Silvio Berlusconi ha rilasciato dichiarazioni al fulmicotone che riguardano i magistrati, il Presidente della Repubblica e l'unità d'Italia. Subito le sinistre hanno sollevato il solito vespaio nei confronti di tutte tre le questioni, con leccata di culo finale ai vari soggetti (magistrati, Presidente ed istituzioni varie).

Punto uno: Berlusconi ha dichiarato che bisognerebbe promuovere test attitudinali e psichici nei confronti dei giudici per garantire la loro piena efficienza ed equilibrio.
Ebbene, questa posizione mi trova parzialmente d'accordo e scrivo parzialmente perché un test attitudinale per i giudici è assai poco. Bisognerebbe invece non solo istituire tali test ma anche regolamentare radicalmente la casta dei magistrati che non pagano mai di persona ed il cui strapotere in Italia è spaventoso. In particolare bisognerebbe introdurre la responsabilità civile e penale del giudice che, per leggerezza, per corruzione o per apatia causa danni ai cittadini.

Quindi non solo Berlusconi ha detto il giusto, ma avrebbe dovuto pigiare molto di più sull'acceleratore ventilando l'introduzione di norme severissime contro i giudici incapaci, incompetenti o peggio, corrotti e scorretti.

Punto due: quanto a Napolitano, Berlusconi ha ragione: l'attuale Presidente non è per nulla imparziale, lo si è visto dal comportamento in occasione dell'incarico a Marini. Pur di non rimandare l'Italia alle urne ha fatto tutto ciò che era in suo potere per favorire la sinistra. E non mi dicano i sinistri che la Presidenza della Repubblica è sempre stata un'istituzione "equilibrata ed imparziale", quando ricordiamo con disgusto l'operato di Scalfaraccio.

Punto tre: vi è poi la vicenda della lettera inviata da Veltroni a Berlusconi in cui si chiede al PDL di "garantire l'integrità e l'unità della nazione" nel caso di vittoria di qualunque schieramento.
A parte che forse Veltroni non conosce la costituzione, visto che l'unità della nazione è sancita dalla costituzione e non dai partiti, questa frase, tradotta dal politichese significa: "sbaraccate la Lega". E' una polpetta avvelenata che Berlusconi ha intelligentemente e sdegnosamente rimandato al mittente, perché la condivisione di una simile affermazione avrebbe significato ammettere che la Lega vuole distruggere l'Italia, quando invece il partito di Bossi vuole semplicemente introdurre il federalismo (e l'apparentamento con il Movimento per l'Autonomia del Sud dimostra che le tesi Veltroniane sono campate in aria).

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2 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao Jetset,
pazzesco quello che ti è successo, ma purtroppo non mi stupisce affatto.
E' semplicemente uno schifo.
Sulla compensazione delle spese legali da parte dei giudici avrei da scrivere libri interi.
La triste realtà è che la compensazione è la normalità anche quando una parte ha torto marcio.
Io sono sicura che se i giudici condannassero davvero al pagamento delle spese legali (senza ridurle sotto i minimi di legge, come fanno quasi sempre) e magari cominciassero a condannare al risarcimento dei danni per lite temeraria, come prevede il codice, le cause d'improvviso si dimezzerebbero.
Perché i laidi non lo fanno?
Qualche idea ce l'avrei.
1) Detestano gli avvocati perché pensano che siano esseri inferiori che guadagnano troppo rispetto a loro (come si sbagliano!!!).
2) Se ne fregano altamente di entrambe le parti e pensano di essere più equi così.
3) Ci sguazzano negli ingorghi dei tribunali, perché più casino c'è, più si possono lamentare e richiedere maggiori fondi e più giudici.
4) Sono laidi, punto e basta.

Qualche parolina poco gentile ce l'avrei anche per quell'avvocato che vi ha sconsigliato di fare causa al giudice.
Se c'erano gli estremi mi sembra una fesseria, anche perché se c'è dolo o colpa grave, non paga lo Stato, ma il giudice.
Sarà anche vero che è pur sempre giudicato da colleghi, ma la soddisfazione di fargli subire l'umiliazione di un processo non me la sarei tolta.
Baci Ba

venerdì, 23 maggio, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Purtroppo, cara Barbara, per il risarcimento danni con i tempi stellari della giustizia non posso far aprire a mio padre (che ha 80 anni ed è diventato sensibile ad ogni piccola lite - tra l'altro è cardiopatico) un contenzioso giudiziario. Fosse stato per me avrei agito, però fortunatamente non mi cambiano la vita cinquantamila euro in più e quindi ho deciso di lasciar perdere.

So che è ingiusto, so che è uno schifo ma talvolta il pragmatismo deve avere una corsia preferenziale, specialmente quando nelle più svariate questioni di mezzo ci vanno anziani, donne o bambini.

Ora ti inserisco subito nel mio blog come "blog consigliato". Mi piace molto il tuo cipiglio ed il tuo modo di ragionare.

Ciao !!!

venerdì, 23 maggio, 2008  

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