Libere Risonanze: Veltroni Banzai!

20 giugno, 2008

Veltroni Banzai!

Veltroni ha deciso: dopo le elezioni siciliane che hanno macinato il Partito Democratico come il pepe ha capito che l'unica cosa da fare per lui e la sua compagine è quella di suicidarsi.

Un bel suicidio collettivo, pubblico, come accade per i bonzi che si danno fuoco nelle piazze, un magnifico botto per deflagrare tutti insieme, appassionatamente.

Probabilmente Veltroni ritiene che ciò che sta facendo sia un furbata; sostituirsi ai comunisti e riempire una piazza in questi tempi di vacche magre gli darà pure un'illusoria soddisfazione. Capirai che significato politico, una piazza la riempiono anche i parenti di Mino Reitano e se in una piazza ci stanno ventimila persone dati alla mano in Italia quasi in sessanta milioni.
Se solo Berlusconi mobilitasse il popolo italiano per una manifestazione di sostegno al governo riempirebbe un territorio vasto come la Russia intera.

Comunque per la stragrande maggioranza degli italiani che hanno buttato a mare le bandiere rosse la scelta di Veltroni è una bella notizia, perché continuando così il PD farà la fine della Sinistra Arcobaleno la quale, puntando alla polemica continua, è stata annichilita dall'elettorato.

Io lo capisco Walter: se si sposta troppo al centro perde un camion di voti, se va a sinistra è il tracollo. E' come un debitore che per sua setssa colpa è inseguito dai creditori: non ha scampo. Il problema non è di natura posizionale (ovvero dell'area in cui collocarsi) ma oggettiva: il messaggio di Veltroni non solo non è più attuale ma viene sistematicamente ripudiato da tutta quell'Italia che è stufa di sentirsi italietta, che in Europa non conta nulla, che deve sopportare le isterìe dei clandestini, che vede le amministrazioni non funzionare in nessun settore, che è vessata e poi derisa dai vari Schioppa, che deve sopportare la condanna di un poveraccio perché ruba al supermercato per mangiare e per contro l'assoluzione di chi, alla guida ed ubriaco, sventra dieci bambini alla volta su un marciapiede. L'operazione iniziata da Veltroni è come quella di cambiare la stalla ad un asino sperando che diventi un cavallo e voler far passare quest'idea tra la gente. Assurdo.

In verità l'italiano è stanco di farsi prendere in giro dai francesi, dai tedeschi, dagli spagnoli e perfino dai romeni, i quali affermano che da noi è un bengodi perché le leggi sono ipergarantiste: in sostanza l'italiano ne ha le palle piene di farsi calpestare ed è stufo di sentirsi considerato dagli stranieri come un buffo suonatore di mandolino. In fondo lo dice anche il nostro inno nazionale "Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi". L'italiano ha scelto di farla finita, ha capito che continuando così si va tutti in bancarotta e che è ora di far giustizia in ogni settore, di azzerare tutto quel lerciume prodotto dalla sinistra: ma il messaggio politico di Veltroni ovvero il "kernel" del suo partito rappresenta proprio ciò che all'italiano sta come una trave in un occhio.

Veltroni, però, non può amettere che il suo movimento politico definito a torto "progressista", di progresso ne incarna esattamente pari a zero, pertanto l'unica cosa che può fare dopo che il popolo sovrano ha entusiasticamente acclamato e rivotato il governo Berlusconi dimostrando di avere stretto un patto di acciaio con l'attuale esecutivo, è di scatenare prima i giudici poi il proprio livore in piazza assieme ai soliti bavosi, cercando di salire qualche punto percentuale e strappando alla Sinistra Arcobaleno quei pochi elettori che rappresentano la creme dell'irrazionalità ideologizzata.

Auguri, Signor Veltroni e grazie per l'autogol: l'interruzione del dialogo non ci spaventa perché la gente è con noi, perché così ci prenderemo giustamente tutto il merito di ciò che stiamo facendo e perché chi insegue è Lei, se non l'avesse capito, e pure con le ruote sgonfie.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

Il suo snobbismo politico ed il suo vomitevole buonismo dialogante hanno distrutto il centro-sinistra italiano e consegnato il paese alla dittatura. Il Pd azzeri immediatamente i vertici e trovi un leader in grado di difendere la democrazia.

www.riberaonline.blogspot.com

lunedì, 23 giugno, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Hai ragione, infatti in tutte le dittature si vota la domenica ed il lunedì fino alla 15...

Mi risulta che a Cuba, in Venezuela, in Cina, in Birmania, in Corea del Nord, in Iran etc... le cose vadano meravigliosamente bene e la gente possa esprimersi liberamente, voti senza costrizioni e manifestando liberamente come fanno taluni con tanto di estintori, salvo poi frignare - ah dimenticavo, alcuni non possono più frignare - quando si beccano una schioppettata peraltro sacrosanta.

In realtà è la sinistra tutta ad essere finita. Quella di Veltroni perché non ha scampo e non sa scegliere, infatti ha perso. Quella massimalista perché sceglie sempre male e pure con violenza, infatti è stata annichilita dagli elettori. Poi entrambe le sinistre latrano che non c'é democrazia. Democrazia c'é, eccome, ed è stata espressa con il voto, il problema è che non c'é la "democrazia" che certi uni desiderano.

La gente non vuole più i sinistri, li ripudia sia insieme che separati. E' così difficile da capire?

lunedì, 23 giugno, 2008  

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