Libere Risonanze: Caos in piazza rossa

09 luglio, 2008

Caos in piazza rossa

Dove ci sono tre sinistri vi sono quattro opinioni.

E' questo che emerge dal caos terrificante in cui una sinistra impazzita e senza più strategìe si è ficcata con le sue mani. L'attuale crisi delle sinistre è ancora più grave di quella che si presentò non appena andò al governo, perché almeno in quel frangente esse avevano il problema di governare e quindi di decidere, che già è difficile di per sé.

Ora, però la sinistra non riesce nemmeno a fare l'opposizione. Disunita, caotica, acefala e disorientata sta reagendo alle grandi performances ottenute dal governo in parte in modo scomposto e giustizialista, in parte in modo arrendevole e con poca convinzione ed in parte in maniera convulsa.

Nella manifestazione di ieri a Roma contro il governo si sono viste tutte le anime e le contraddizioni di questa opposizione. La manifestazione è stata indetta dall'IDV di Di Pietro (la schiera giustizialista) alla quale ha partecipato parte del PD (gli indecisi) e coloro che hanno le convulsioni politiche (Grillo e la Guzzanti). Questi ultimi hanno innescato la miccia, lanciando strali contro il Papa, Napolitano e Veltroni ma Di Pietro alla fine dei loro interventi ha arringato alla folla dicendo che lui si dissociava dalle parole dei due comici, almeno da quelle rivolte ai tre personaggi appena citati. La gente ha applaudito prima Grillo e poi Antonio, senza capirci niente, perché dicevano cose esattamente opposte. Se ci mettiamo anche i fischi dei socialisti di alcuni giorni fa, ecco le quattro diverse opinioni illustrate prima. Anzi, cinque, se vogliamo considerare anche quelle della sinistra arcobaleno, affondata miseramente alle elezioni di Aprile.

La situazione a sinistra è veramente disperata: non si vede una linea politica comune e cavalcare l'antiberlusconismo come fanno certi magistrati è controproducente, perché la gente, sondaggi alla mano, dopo il virus Prodi capisce che bisogna votare per chi sa prendere decisioni difficili ma forti ed efficaci.

Giovedì si inizierà a votare il pacchetto sicurezza al quale la Lega ha dato l'input. Quasi novanta cittadini su cento approvano il pacchetto, eppure con la tattica suicida da sempre espressa da chi è avulso dal mondo reale, la sinistra si ostina ad appoggiare il rimanente zoccolo duro del 10-15% dei buonisti filoclandestini.

Contenta lei, sicuramente contenti anche noi.

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