Libere Risonanze: Fanaticambientalismo

04 luglio, 2008

Fanaticambientalismo

Finalmente, entro la fine di Luglio, Napoli tornerà alla normalità dopo i soliti disastri perpetrati dalla sinistra in tutti questi anni di governo della regione.

Subito i fanatici ambientalisti hanno iniziato a latrare per il fatto che l'impianto di Acerra e quelli che sorgeranno non potranno essere ad impatto ambientale pari a zero.

Bene, vorrei chiedere a costoro se mi sanno dire cosa, al mondo, ha impatto ambientale zero. Perfino - scusate l'esempio - il metano effuso dai peti delle vacche al pascolo (ovvero la cosa più naturale che vi sia) è nocivo per l'ambiente.
Vi sono persone che vivono nelle metropoli immerse in una cortina di gas di scarico che si taglia col coltello, altre che fumano almeno un pacchetto di sigarette al giorno, altre che mangiano senza un lamento schifezze piene di conservanti e coloranti, altre che introducono montagne di anticrittogamici: ebbene, anche una sola di queste abitudini è infinitamente più pericolosa di quanto non lo sia un impianto di smaltimento. Mettete cento persone a fumare in una stanza una sola sigaretta a testa e poi vedrete se insieme non fanno l'equivalente in smog di una giornata di lavoro da parte di un termovalorizzatore.

La verità è che un moderno impianto di smaltimento standard ci danneggia in quantità irrisoria rispetto a ciò che ci facciamo con le nostre stesse mani (e senza pensarci troppo) ma a differenza di tante insane abitudini alle quali potremmo ovviare ma che consideriamo erroneamente irrinunciabili perché ci fa comodo considerarle tali, la questione dello smaltimento dei rifiuti è un'esigenza primaria e non si può pretendere di tenere le strade pulite senza un minimo di sacrificio.

Un sacrificio che, ripeto, è davvero irrisorio, visto che è stato certificato che l'impianto di Brescia rilascia nell'aria una quantità di smog minore di quello rilasciato da una normale automobile diesel avente media cilindrata.

E' lo stesso discorso delle centrali nucleari: se vogliamo l'energìa in grandi quantità per la nostra società dobbiamo assicurarci che le scorie vengano messe in bidoni di piombo e stipate in un luogo sicuro e protetto dalla vigilanza, in attesa delle centrali di quarta generazione che avranno il vantaggio di bruciare anche gli scarti delle prime, eliminandoli posticipatamente dal territorio. Sappiate che mediamente una centrale nucleare produce 3 metri cubi di scorie all'anno, una quantità contenutissima e facilmente gestibile, sempre che si disponga di un'intelligenza di poco superiore a quella di uno scimpanzé. Personalmente mi sento più sicuro nel sapere che le centrali che producono elettricità possono radunare le scorie in appositi bidoni protetti e vigilati piuttosto che sapere che si dissipano nell'aria, come accade ora, nubi di polveri sottili. E, scusatemi, mi fa anche molta più paura il fatto che un tal Ahmadinejad possieda centrifughe per l'arricchimento dell'uranio dichiarando candidamente che Israele scomparirà dalle mappe: però nella pubblica percezione la minaccia nucleare bellica viene presa sottogamba e tollerata con una facilonerìa che ha dell'incredibile.
Insomma, non mi fa paura una pistola in sé ma semmai mi può far paura chi la impugna.

Il problema, pertanto, si sposta. La scelta non è SE inquinare ma QUANTO si inquina, ovvero lo scegliere globalmente il dispositivo più efficiente a fronte dell'inquinamento minore.

E qui, nei discorsi degli ambientalisti del NO, si aprono falle grandi come crepacci.

I tanto decantati pannelli solari - peraltro costosissimi e dalla bassissima efficienza - per fornire energia di notte avrebbero bisogno di una batteria enorme che, esaurendosi a forza di caricarsi e scaricarsi, costerebbe per il suo recupero e smaltimento un occhio della testa non solo in termini di denaro ma anche di inquinamento (e di energia). A meno che, ovviamente, non si voglia vivere utilizzando in tempo reale tutta l'energia elettrica prodotta (e solo quando il sole splende alto) e regredire al tempo degli Unni per la restante parte della giornata.

Così come per i pannelli solari, tutto ciò che dipende dalle bizze della natura non può essere usato quale fonte primaria ed affidabile di energìa proprio perché non costante e dalla bassissima efficienza. Come si fa ad alimentare una fabbrica eolica se il vento cala di botto? Come fa a fornire energìa l'idroelettrico se si verificano delle estati particolarmente calde ed i fiumi si prosciugano (ricordate i black out di alcune estati fa)? Per quanto concerne l'idrogeno ho già spiegato in molti post precedenti che esso non esiste allo stato molecolare libero, ma LEGATO alle molecole: per ricavarlo in modo da poterlo utilizzare occorre spezzare i legami, tuttavia per far ciò dobbiamo somministrare più energia di quella che si ottiene dal prodotto finito. E' come cambiare 100 euro con 50, ovvero un controsenso. Dove la prendiamo l'energìa necessaria e perché avventurarci in un gioco a perdere, sempre che non siano le centrali nucleari a fornirne tanta da permetterci il lusso di sprecarla, pur di possedere un gas facilmente cumulabile, conservabile e portabile?

In sintesi, possiamo dire di no a tutto (meno che alle droghe, alle sigarette, all'obesità che ogni anno miete decine di migliaia di vittime e via dicendo) pensando solo a stigmatizzare i danni più microscopici, mentre nel frattempo ci intossichiamo senza batter ciglio con mille cattive abitudini quotidiane. Sarebbe facile recuperare l'equilibrio: potremmo rinunciare solo ad una frazione di una di esse, ma le cattive abitudini provocano piacere e quindi diventa molto più semplice e populista osteggiare qualcosa che in termini di sensazione non ci costa nulla...fino a che un giorno non sentiremo bussare alla porta e ci troveremo davanti un ratto alto come noi.

Etichette: ,

4 Comments:

Blogger Variatio5 ha detto...

"in attesa delle centrali di quarta generazione che avranno il vantaggio di bruciare anche gli scarti delle prime, eliminandole di fatto in un secondo tempo dal territorio. Sappiate che mediamente una centrale nucleare produce 3 metri cubi di scorie all'anno"

Scusami, potresti citare la fonte di questi dati, per favore?
Mi interessano anche la fonte riguardo ai dati dei pannelli solari (te lo chiedo perché io so che chi installa pannelli solari non usa batterie, ma immette energia direttamente nella rete).
Grazie

sabato, 05 luglio, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ciao Emanuele, la fonte è il libro di Piero Angela - Lorenzo Pinna "La sfida del secolo" edito da Mondadori.

L'ho letto tutto e te lo consiglio vivamente, alla grande, è avvincente!

Ti lascio un interessante link alla presentazione del libro di Angela fatto in collaborazione con l'ENEA e quindi non con cialtroni qualsiasi.

http://webtv.sede.enea.it/index.php?
page=listafilmcat2&idfilm=118&idcat=29

Quanto ai pannelli solari troverai le fonti sullo stesso libro con tanto di tabelle (e comunque ti basta andare su un sito di operatori che vendono pannelli per accorgerti che la produzione di energia dal sole è infinitamente minore rispetto al fabbisogno completo di un paese in materia di energia.
Ti lascio alcuni link tra cui un post che scrissi in passato riguardo al solare e che ti possono dare un'idea.

http://www.cercatore.com/solare-
risparmio.php

http://libererisonanze.blogspot.com
/2006/03/prodi-tra-energia-solare-e
-colpi-di.html#links

Cercando nella rete quando leggerai di impianti solari ti accorgerai che si parla di RISPARMIO energetico, non di autosufficienza, dalla quale siamo distantissimi. Se volessi utilizzare solo energia solare un grosso pannello fotovoltaico non alimenterebbe nemmeno un piccolo ferro da stiro.

Inoltre l'inverter (è questo il nome del dispositivo che permette di vendere l'energia all'ENEL) funziona solo in tempo reale, non produce energia di notte e pochissima d'inverno quando le giornate sono più corte e la richiesta di energia sale perché si sta in casa, per l'illuminanzione e per il riscaldamento.

Ciò significa che ENEL preleva dal tuo pannello energia che dirotta subito ai suoi clienti, in realtime, senza accumularla. Ma il problema è proprio questo: a noi l'energia non serve sporadicamente, serve massicciamente ed ad ogni ora del giorno. Con la tecnologìa dei pannelli solari l'unico modo di accumularla è quello di usare gli accumulatori chiamati volgarmente batterie. Ma un piano energetico nazionale che puntasse a cercare di affrancare l'Italia il più possibile dal petrolio non potrebbe fare a meno di centrali atomiche.

Un'idea di ciò che sono le centrali di IV generazione te la potrai fare leggendo questo link:

http://it.wikipedia.org/wiki/
Reattori_nucleari_di_IV_generazione

Inoltre ti lascio un link su un mio post sul nucleare sicuro che a sua volta contiene altri 2 link.

http://libererisonanze.blogspot.com/2008/05/
nucleare-sicuro.html#links

P.S: ho dovuto spezzare i links in due o tre parti perché altrimenti non ci stavano nei commenti.

sabato, 05 luglio, 2008  
Blogger Variatio5 ha detto...

Ti ringrazio. Leggerò tutto.

domenica, 06 luglio, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Sono io che ringrazio te. E' bello scambiarsi notizie ed opinioni, matura sia chi le divulga che chi le recepisce.

Ciao Emanuele.

domenica, 06 luglio, 2008  

Posta un commento

<< Home