Libere Risonanze: Gli onesti che difendono i poveri

17 dicembre, 2008

Gli onesti che difendono i poveri

"Noi siamo gli onesti che difendono i poveri ed i lavoratori".

Questa è la frase-tipo che la sinistra inculca nei cervelli dei suoi adepti come si fa quando si lava il cervello alla gente usando quale mezzo di persuasione certe strampalate religioni.

Bene, come ampiamente dimostrato sia quando sono andati al governo che ora all'opposizione, la seconda parte della frase che ha per soggetto i sinistri è una bufala strepitosa.
La sinistra ha tassato e succhiato dalle tasche degli italiani montagne di denaro, non ha fatto nulla per difendere i cittadini dalle invasioni di immigrati ed ha rovinato proprio le classi più povere.

Ora si dimostra che anche la prima parte della frase è una emerita balla.
Tangentopoli aveva risparmiato la sinistra solo perché i magistrati si erano girati dall'altra parte al momento giusto, fingendo di non vedere tutte le porcherie di cui essa si era macchiata.

I magistrati allora avevano bisogno di una protezione politica per colpire la DC ed il PSI non potendo certo inimicarsi tutto l'emiciclo. La scelta della "tacita alleanza" ricadde sul PCI il quale diede ai magistrati una sorta di "tacita protezione" mentre al PCI venne concessa una "tacita omertà".

Ora che la sinistra conta come il due di coppe, però, l'equazione risulta sbilanciata in quanto i magistrati non sarano più protetti come un tempo (ricordiamo che la stessa sinistra parla di riforma della giustizia) e l'alleanza sembra essersi rotta. Pertanto, siccome quando si vuole protezione si salta sul carro dei vincitori, ecco che le inchieste contro il PD finalmente partono e si scopre che il Re è nudo.

A mio avviso questo improvviso risveglio dei magistrati dal loro profondo letargo è motivato dal fatto che essendo la giustizia in procinto di essere riformata si voglia dare al centrodestra l'impressione che in fondo anche l'opposizione venga colpita "con equità" e che questo faccia ampiamente comodo al PDL.

Il problema però non è l'equità (ancora molto sbilanciata in favore della sinistra) ma le tempistiche. Mi sbaglierò ma la magistratura sembra non colpire mai i poteri forti, bensì i partiti che sono in difficoltà il quel momento. Quando erano in auge il PCI od i DS che dir si voglia, la magistratura si scatenava prima contro la DC poi contro FI. Ora che il governo è sostenuto da quasi tutta l'Italia e che il PDL è fortissimo ecco che la magistratura va a bersaglio con il PD.

Oddio, non che vi siano motivazioni per non farlo: la storia dei rifiuti di Napoli, per esempio, è sotto gli occhi di tutti e vi sono responsabilità diffuse. Sorprende però questa "ventata" di arresti casualmente in coincidenza con il minimo consenso storico del PD. Certo, i magistrati usano sempre un occhio di riguardo nei confronti della sinistra: l'arresto del sindaco di Potenza è avvenuto solo dopo le elezioni nell'Abruzzo, mica si permettono di comportarsi come fecero con Berlusconi, che ricevette l'avviso di garanzia nel bel mezzo del G8...!

Però il dato è innegabile: la magistratura si è finalmente svegliata dal letargo e si scopre che di letame da pulire nell'opposizione ce n'é a iosa.

Ora speriamo che si sveglino dalla loro dabbenaggine coloro che hanno ancora il coraggio di votare il centrosinistra: la "verginità" del loro partito è stata violata da un pezzo, solo che ad una prostituta non basta una lavatina ed un pò di trucco per millantare purezza.

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1 Comments:

Blogger Unknown ha detto...

Mah, mi sembra che chi votava csx ora si dirige sull'IDV...oddio, che si siano svegliati più di tanto non mi sembra, anzi...

giovedì, 18 dicembre, 2008  

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