Libere Risonanze: Tutti contro tranne gli italiani

11 maggio, 2009

Tutti contro tranne gli italiani

La multietnicità è una risorsa, dicono i soliti "buonisti" sinistri che guarda un pò, buonisti non sono quando vanno al G8 a sfasciare una città od augurano tutto il male possibile all'avversario politico. In realtà a loro della multietnicità non importa un fico secco. Importano i voti.

Non riuscendo più a far presa sugli italiani, stanchi marci delle favole sulla fratellanza universale tra cittadini onesti e pusher importati, la sinistra cerca in tutti i modi un consenso "scambiando" la sicurezza e la tranquillità dei cittadini con il visto d'ingresso da regalare a tutti coloro che nei rispettivi paesi hanno problemi più o meno gravi. La situazione in molte città della penisola è così disperata che paradossalmente perfino gli stessi immigrati "legali", una volta ottenuti un lavoro, una casa ed una certa stabilità economica, diventano i più severi censori della politica delle porte aperte.

Il problema, insomma, è cosa si ha da perdere. Un italiano od un immigrato onesto hanno da perdere molto: un famigliare che viene accoltellato per cento euro, la virtù e l'equilibrio mentale di una figlia che viene presa e stuprata come fosse un animale, le proprietà che vengono rubate dalle case prese di mira dai ladri, la libertà di percorrere un viale senza essere minacciati, il diritto di non vivere barricati come in guerra, quello di poter aspettare il tram alla fermata senza vedersi arrivare addosso un ubriaco a tutta birra e non ultima la possibilità di potersi difendere in caso di aggressione senza che giudici ottusi trasformino una legittima difesa in omicidio intenzionale.

Per contro, chi arriva qui come un fantasma non ha nulla da perdere: non è identificabile e mal che vada se finisce in galera sta meglio che nel suo paese, almeno lì mangia e dorme. Il tutto, ovviamente, a spese nostre.

La tattica che la sinistra vorrebbe adottare è evidente e dai duplici effetti: si vogliono aprire le porte ai clandestini per poter creare confusione, in modo da accusare il governo dell'inefficienza delle sue leggi in relazione all'immigrazione.

Inoltre la sinistra vorrebbe lentamente cedere diritti agli irregolari: si vorrebbero regolarizzare i clandestini per qualunque motivo, sia che scappino da una guerra sia che arrivino a causa delle macchie solari. Il seguente passo sarebbe il ricongiungimento famigliare, in modo che i clandestini possano quintuplicare e figliare come conigli. Poi si inizierebbe a pretendere che anche loro possano votare, magari con l'appoggio di qualche franco tiratore come il presidente della Camera Fini che darebbe agli immigrati anche le chiavi di casa (degli altri). Infine si permetterebbe a costoro di introdurre leggi liberticide ed usanze barbare viste tanto di buon occhio dai noglobal, distruggendo così definitivamente ogni tipo di resistenza all'invasione. Si avrebbe quindi come risultato una marmaglia di ex clandestini (sempre più) che votano per la sinistra ed una enclave di italiani (sempre meno) che votano la destra.

I sinistri, però, non hanno fatto i conti con gli italiani che fortunatamente ancora sono in numero ampiamente maggioritario i quali, a parte qualche loro adepto accecato dall'ideologia, hanno capito che si gioca sulla loro pelle per pura speculazione politica.

E gli italiani, neanche a dirlo, hanno preso il bastone elettorale (ma non solo quello elettorale) e sono pronti a darlo in testa a tutti coloro che li stanno portando alla rovina, immigrati e loro fiancheggiatori politici.

A questo punto, vistisi tagliati fuori e criticati aspramente, i sinistri latrano di "populismo", di "imbarbarimento" e di "razzismo" non rendendosi conto che stanno offendendo proprio quei cittadini (in gran parte di classi meno abbienti) che desiderano poter fare una passeggiata nel quartiere senza finire sbudellati.
D'altra parte le posizioni assunte della sinistra sono assurde e paradossali: si accusa il popolo italiano di fare scelte a stragrande maggioranza ed i partiti del centrodestra di mettere in pratica quelle istanze che proprio il popolo italiano (a detta della carta costituzionale "SOVRANO") delega liberamente al parlamento.

Aveva ragione Berlusconi quando diceva che la visione politica della sinistra è diametralmente opposta a quella del centrodestra: il centrodestra accoglie le istanze dei cittidini e le mette in pratica, diventando così un esecutore della volontà del popolo. La sinistra invece impone le proprie scelte al popolo in puro stile sovietico, contrastando ed impedendo una libera scelta "dal basso", essendo la visione dello stato della sinistra non quella di una sovranità popolare ma di una sua sudditanza permanente.
E, manco a dirlo, quando gli elettori capiscono l'inganno osteggiando la sinistra in numero sempre crescente essi diventano "popolo bue", "razzista" o "servo" e l'Italia diviene improvvisamente un paese che "fa schifo" e "di cui vergognarsi" mentre si tirano perfino fuori idiozie come il "regime" o la "censura televisiva".

Purtroppo per loro, però, un pò di cervello e la verità sono antivirali eccellenti contro chi fa della doppiezza il proprio credo, anche perché i cittadini l'avvertono bruciante sulla loro stessa pelle.
La verità è sotto gli occhi di tutti, lampante, semplice ed evidente ed il cervello agli italiani non manca certo: con questi ingredienti nel prossimo ma anche anteriore futuro la sinistra non potrà che abbaiare inutilmente e, soprattutto, correre all'indietro.

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