Libere Risonanze: Bada, Badante!

07 luglio, 2009

Bada, Badante!

Sembra che il mondo dei clandestini inizi e finisca con una categoria precisa: le badanti.

Poiché in Italia la sinistra non riesce a far pignucolare gli italiani con l'immagine del negretto che arriva su un barcone povero, scalzo ed affamato perché essi ne hanno piene la palle di quartieri off-limits, di spacciatori, di rapinatori, di stupratori e di topi d'appartamento, occorreva trovare nell'immaginario nazional-popolare la solita icona che spreme l'animo con storie da libro Cuore perché si sa, l'italiano è mammone ed ha la lacrimuccia facile.

Tra tutte le categorie di immigrati la più adatta a questo ruolo è la badante. La badante nell'immaginario è la classica donnona grassa che sbriga le faccende e lava i piatti, fa il bagno agli anziani e li porta su e già da una scala.
Subito il pietismo s'incunea: i provvedimenti sull'immigrazione sono sbagliati, non vorrete mica bastonare questo esempio di solerzia e di altruismo?
Poco importa che la badante sia pagata due euro l'ora, che faccia letteralmente la fame, che non abbia contributi né diritti, che possa anche essere picchiata o licenziata su due piedi: la badante deve rimanere così com'é, in quel limbo di semivita che da sempre la caratterizza.
Gli stessi che offrono questo futuro alle badanti, però sono quelli che abbaiano tutti i santi giorni con i loro sindacati perché non si vedono riconosciuti fino in fondo i loro diritti, perché pensano di essere sfruttati o perché la loro età pensionabile viene spostata in avanti nel tempo.

Bell'esempio di coerenza, complimenti sinistra!

Poi, dulcis in fundo, vi è il trionfo della spapla (diciamo così in ferrarese quando uno sta per mettersi a piangere ed assume con la bocca quella caratteristica conformazione contratta): i vecchietti. Poveri e dolci vecchietti - larimuccia - che sono lì, inoffensivi e bisognosi, come faranno senza badante clandestina? Come faranno, poverini, se la badante non sarà più una ladra senza volto, se non fregherà più la pensione di nascosto o peggio, se non sarà più una troia e rifiuterà di farsi sposare per mettere le mani sulla cittadinanza e sui suoi beni?

Povero vecchietto, come farà a farsi fregare? Qui occorre un bel sighiozzo collettivo, un piagnisteo generalizzato, un ettolitro di lacrime ed un fazzoletto grande tre ettari.

La verità è che se non si è duri e fiscali i pericoli sono molti: per la badante che non è garantita in nulla e per l'assistito che, non avendo ella né un volto uno straccio di professionalità, può uscirne danneggiato non solo economicamente ma anche fisicamente.

Si vuole una badante? Si proceda così: la badante rientri nel suo paese e poi venga invitata a lavorare qui. In questo modo ella avrà un regolare contratto, una casa, un'identità certa e tutti i suoi diritti. Pagherà le tasse ma avrà la sua brava pensione. Inoltre solo le badanti professionalmente serie potranno esercitare la loro professione, le altre rimarranno a casa loro.

Ad un italiano che inizia a lavorare si chiede il curriculum e si fanno le pulci in maniera esasperante. Perché per le badanti straniere dovrebbe essere diverso?

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