Libere Risonanze: Loro "democrazia", nostro sangue

14 dicembre, 2009

Loro "democrazia", nostro sangue

Tra un pò riceveremo un volantino con un invito: "Signori e signore venite, prego! Venite in Piazza Duomo a vedere come trionfa la democrazia, potrete infatti scegliere a maggioranza tra una ghigliottina, un cappio od una bella lapidazione taliban-style". E perché non si dica che non amiamo il nostro territorio e che siamo degli ignoranti, la lapidazione verrà democraticamente eseguita per mezzo di souvenirs, c'é da scegliere tra il Duomo di Milano, la Madùnina e qualche cornice da dieci chili, copia di quelle esposte nella Pinacoteca di Brera".

L'escalation della violenza e dell'odio è arrivata alla sua ovvia foce: l'aggressione fisica.
Si badi, questo non è un punto di arrivo, ma di partenza. Infatti questo film l'avevamo già visto, il regista della puntata precedente era tal Roberto Dal Bosco che, credendosi un cineasta d'eccezione, lanciò un cavalletto contro il Presidente del Consiglio, colpendolo in pieno.

La storia si ripete. Il "turista" Massimo Tartaglia, non apprezzando la riproduzione del Duomo di Milano in suo possesso, ha pensato bene di tirarla contro Berlusconi, perché così come dicono i vicini "è tranquillissimo, solo ogni tanto gli vengono i cinque minuti". Già, chissà quanti minuti ci vogliono per caricare una pistola...

Ebbene, sembra che chi attenta all'incolumità del Presidente Berlusconi sia sempre solo un pazzo, in quanto si dà per certo che una persona assennata ma facinorosa non possa farlo. Poi si vedono le manifestazioni della sinistra con centinaia di migliaia di persone e si sente gridare "Berlusconi al rogo", "Berlusconi a marcire in galera" e "10, 100, 1000 Nassyria". Si va su Facebook e si trovano un sacco di bastardi che scrivono la stessa cosa. Si apre il giornale e si leggono le notizie che arrivano da Copenaghen, i "pacifisti" mettono a ferro e fuoco la città. Le ipotesi sono due: o sono tutti pazzi, nel qual caso la sinistra è composta da una manica di scemi (mica male questa ipotesi...), oppure quella della follìa è una scusa che non regge, tantopiù che la famiglia del delinquente era pidiessina e mica lui è andato a tirare il Duomo di Milano in faccia Franceschini o Rutelli. Ma che caso, eh?

Più che l'atto in sé, però, mi ha inviperito la reazione dei detrattori e degli oppositori politici: i fomentatori storici, ovvero i sinistri si sono detti "indignati" per ciò che è accaduto e stanno correndo ai ripari cercando si nascondersi sotto una maschera di perbenismo; ma se Berlusconi fosse stato ammazzato, nelle loro stanze da letto avrebbero brindato con champagne e trans per tutta la notte.

Il Grande Magistrato Di Pietro, dal canto suo e dall'alto della sua perfetta padronanza dell'italiano, ha balbettato che "Berlusconi se l'é cercata". La cosa mi ricorda l'atteggiamento degli stupratori quando cercano di giustificare le loro porcate affermando "sì, però lei mi provocava mettendosi la minigonna". Con magistrati simili non mi sorprende che l'Italia sia andata a rotoli per decenni. Altoché test di idoneità per l'ingresso in magistratura, qui ci vorrebbero Nietzsche, Freud, una siringa di scopolamina ed una potentissima macchina della verità!

E che dire della vergognosa performance di Casini? Proprio ieri egli ha affermato che in caso di elezioni anticipate sarebbe stato pronto ad unirsi all'Italia dei Valori ed alla sinistra per salvare la democrazia dalla monarchia assoluta. Bravo Casini, dichiarazioni registrate, peccato però già oggi egli faccia un bel dietrofront scandalizzandosi perché qualcuno odia Berlusconi. E pensare che Il Presidente del Consiglio l'aveva invitato ad unirsi al PDL, quel DEMOCRISTIANO!!!.

Ed infine ma non per ultimo, ecco il popolo della sinistra che oggi fintamente ed ipocritamente difende Berlusconi tentando di irretire il popolo italiano con un buonismo di facciata ma essendosi esibito in gare di intolleranza proprio il giorno prima, vomitando insulti sugli incolpevoli Moratti, Formigoni ma soprattutto sui famigliari delle vittime di Piazza Fontana.

No, cari signori, non ci può essere alcun dialogo con i farabutti, con coloro che riconoscono la democrazia solo quando essa prevede loro al governo. L'unica soluzione per questa gente è la galera.
E per i fomentatori, il castigo di vedersi puniti dagli elettori nonché la cacciata nelle riserve indiane dell'opposizione.

Etichette:

2 Comments:

Blogger Angelo Ventura ha detto...

Intendevo dire che qui si parla di uno squilibrato che -forse-è stato mosso da un clima di contrapposizione esasperata, alimentata da entrambe le parti politiche Ciò non toglie che gli attacchi di Berlusconi alla Costituzione fossero deplorevoli come l'assurda aggressione di ieri sera è assolutamente da condannare, come ogni atto di violenza.
D'accordo con te su Islam e USa

lunedì, 14 dicembre, 2009  
Blogger Tommaso Pellegrino ha detto...

Gli atteggiamenti tenuti da certi politicastri dell'opposizione dopo il dramma di Milano è inqualificabile.
Su quello che, secondo me, occorre a questo punto, nella politica italiana, sarebbe troppo lungo esprimersi qui, in un semplice "commento", e pertanto rimando all'ultimo post sul mio blog all'indirizzo www.tommasopellegrino.blogspot.com.
Tommaso Pellegrino-Torino

martedì, 15 dicembre, 2009  

Posta un commento

<< Home