Libere Risonanze: Giuda se ne va

16 aprile, 2010

Giuda se ne va

Stavolta finisce diversamente.

All'epoca dei romani Giuda tradì Cristo e lo condannò alla morte. Oggi Giuda tradisce ancora, ma il suo principale è ben corazzato ed è pronto a rendergli pan per focaccia.

Giuda ama l'immigrazione selvaggia come e più dei sinistri. Per l'ottenimento della cittadinanza egli propone solo pochi Baccanali (mentre gli altri imperi alzano questa barriera) ed a chi entra nella provincia regala pure il voto politico a spaglio come il verderame.

Giuda è stato eletto grazie al suo principale e con voti di chi credeva nella sua religione diventa notabile del Tempio. Giuda però se ne frega di ciò che pensano coloro che lo hanno eletto ed ogni giorno se ne salta fuori con una nuova fregnaccia così, tanto per rompere le palle a chi deve lavorare e rimettere in piedi la provincia.

Giuda dovrebbe ringraziare i suoi apostoli che faticosamente tutti insieme cercano di mettere a posto il sud di Gerusalemme e dovrebbe ringraziare pure quelli che cercano di portare ordine a nord della città. Invece Giuda si scatena contro questi ultimi incurante del fatto che essi giorno dopo giorno attirino sempre più adepti grazie alla loro laboriosità ed al loro rigore.

Giuda mette in continuazione i bastoni tra le ruote al suo benefattore ed intinge non solo un pezzo di pane nel suo vino ma tre panetterìe intere.

Giuda va dai romani e flirta alle loro conventions, i Festivals Unitae godendo come un matto nel sentirsi applaudire dai vari Bruto, Cassio, Nerone, Caligola Populusque Romanus che l'adorano e lo portano in trionfo più dei loro stessi leaders, i quali non valgono un cazzo e lo stimano perché Giuda vale ancora meno di loro.

Giuda vorrebbe baciare il suo principale per soffiargli il pulpito da cui declamare le parabole distorcendo tutto il senso del discorso religioso, solo che se andasse al potere altroché di parabole, nel partito si dovrebbe parlare al massimo di coseno perché più di un solo elettore egli non otterrebbe.

Insomma, sembra che sia la volta buona per poter cacciare Giuda, lo si porti come Barabba di fronte alla gente consentendo ad essa di votare per vedere chi, tra lui ed il suo principale, è più gradito al cuore del popolo.

Ed alla fine si ricominci a gestire la Res Publica grazie a molti altri Baccanali di religiosa operosità, con 11 apostoli, tanta lealtà e soprattutto con uno stronzus in meno.

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3 Comments:

Blogger Unknown ha detto...

Giuda et stronzus: mai definizione fu più calzante :-)

venerdì, 16 aprile, 2010  
Blogger Unknown ha detto...

Decisamente corretto il pensiero, molto ironica e pertinente la storiella.
Mi piacerebbe poter collaborare di più a riguardo, divulgare quanto più questo nuovo modo di vedere le cose, sostituire i vecchi politicanti scalda-sedie, pagati bene per farlo.
http://operazionesardegna.wordpress.com/
Speriamo di sentirci presto. un saluto Roberto

venerdì, 16 aprile, 2010  
Blogger Unknown ha detto...

Concordo pienamente per la bella parodia, calzante a riguardo al personaggio.
Poi dopo ieri notte, nel programma di rai2 (mi pare), dove intervenivano D’Urso e Bocchino, hanno raggiunto il massimo della riprovazione da parte mia e di quei molti che in precedenza avevano stima per Fini e i suoi fedelissimi.
Le differenze erano tali che anche Di Pietro, Travaglio e la Rosi Bindi sembravano teneri agnellini nei confronti del PDL.
Chi ha seguito la trasmissione lo sa, una figura per il PDL decisamente indecente, spero veramente che decidano di fare le valige tali personaggi che non mi ci riconosco più.
Un saluto
Roberto
http://operazionesardegna.wordpress.com/

sabato, 17 aprile, 2010  

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