Libere Risonanze: La diversità non è un valore

20 aprile, 2010

La diversità non è un valore

Per i politici è consumata abitudine, quando litigano all'interno delle loro coalizioni, pronunciare la scontatissima frase "il nostro partito (o schieramento) è democratico".

Ancor peggio, sento spesso azzardare la frase "la diversità nel nostro partito è una ricchezza".

Questo stupido e vacuo modo di presentare le cose dovrebbe, nelle teoriche intenzioni dei politici, convincere l'elettore di destra o di sinistra che fare a seggiolate nelle coalizioni sia bello e che costituisca una sorta di plusvalore.

Con lo stesso concetto, quindi, potremmo affermare che alcuni bambini sono fortunati a stare in famiglie dove madre e padre s'azzuffano tutti i santi giorni, perché questo è sintomo di democrazia: la moglie può dire democraticamente al marito "sei un porco" ed il marito alla moglie "brutta zoccola". Quando poi uno dei due prende una pistola e spara un colpo nel cervello all'altro la democrazia arriva al suo tripudio.
Seguendo il fil rouge dell'esempio succitato, potremmo dire che è bello vedere i calciatori che si scannano in campo perché ognuno di loro democraticamente dà del deficiente all'altro, che le loro tifoserie si devono tanquillamente linciare in quanto così esprimono democraticamente il loro dissenso e così via per tutti i contrasti mondiali, guerre e rivoluzioni comprese.

Perfino Osama Bin Laden ed Ahmadinejad, poveretti, hano diritto ai loro bravi 5 minuti di farneticazioni per esprimere il loro personale dissenso ed abbrustolire gli istaeliani con l'atomica.

Pertanto quando sento Fini e Berlusconi litigare ed i loro colonnelli che "gettano acqua sul fuoco" affermando che ammazzarsi è normale dialettica interna devo ammettere che divento improvvisamente poco amante della democrazia. Infatti ciò che da un pò circola negli ambienti del PDL sembra lo stesso discorso che si fa a sinistra, in cui il tutti contro tutti viene sciroppato alla gente come una bellissima e costruttiva dialettica.

Insomma, pare che l'andare d'accordo sia demodeé e che sintomo di vitalità sia lo sparar bordate: speriamo che qualcuno nel PDL rinsavisca accorgendosi di questa fesseria e che finalmente prenda coraggio, ammetta la guerra interna e soprattutto spedisca Fini fuori dal partito con un bel calcio nel sedere.

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