Libere Risonanze: Spavalderia perduta

27 aprile, 2010

Spavalderia perduta

La politica in Italia talvolta appare più una sorta di Grand Guignol che uno scontro effettivo tra idee differenti.

In alcuni casi scorre sangue a fiumi, si mozzano teste, si fanno a fette gli interlocutori ma poi si scopre che la cadrega è comoda e chi si accorge di essere perdente torna a testa bassa sui retti binari, come se ciò che avviene non fosse nient'altro che una rappresentazione teatrale.

Abbiamo assistito tutti alla battaglia di Fini in italiavisione mentre sfidava Berlusconi dalla platea puntandogli il dito contro. Lasciamo stare le implicazioni che ciò comporta e le scelte di campo a cui ognuno di noi può aderire o meno. Sta di fatto che Fini sembrava intenzionato a fare a pezzi il Cavaliere, a distruggerlo in un baleno.

Poi la dolorosa realtà. Nell'auditoruim nessuno applaudiva Gianfranco mentre per il Cavaliere si registrava una vera ovazione, mentre milioni di mail di elettori infuriati con Fini arrivavano ai giornali, al partito, alle agenzie. Su Facebook è stato un attacco forsennato.
E' notizia di quest'oggi che Gianfranco continua a perdere pezzi. Ormai gli rimangono solo un manipolo di personaggi a lui fedeli, come dall'articolo del giornale di oggi.
Articolo

Ma un golpista che fallisce nei propri intenti dovrebbe essere quantomeno fucilato o messo in galera. Tradotto, per Fini occorrerebbe l'esilio dal partito.
Invece Fini abbassa la cresta e sviolina ciò che piace tanto al resto del partito, che non si va ad elezioni e che bisogna fare le riforme. Non mi opporrò, assicura. Caro Berlusca, mettiamoci una pietra sopra.

Ma Berlusconi rincara la dose: per divorziare basta una persona sola. Già, alla prima nefandezza tu sei fuori.

Pensavo che almeno il coraggio di combattere la sua battaglia fino in fondo pur con esito scontato Fini l'avesse. Invece noto che non solo ha perso il suo colpo di stato all'interno del partito.
Oggi ha perso anche ogni credibilità politica.

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