Libere Risonanze: 2007 - Operazione Questua

22 febbraio, 2007

2007 - Operazione Questua

Come i mendicanti, con il braccino teso e la mano a cucchiaio.
Non credevo mai che l'Italia sarebbe caduta così in basso, in 42 anni in politica ho visto di tutto, inciuci, tradimenti, crisi, unioni e dissoluzioni di interi partiti.
Non pensavo però di assistere alla totale perdita di dignità da parte di un'area politica, che con il fare da barbone o del lavavetri di turno, pur di non mollare la poltrona tira per la giacca i senatori dell'opposizione (gli stessi su cui aveva sputato durante 5 anni e dopo la vittoria elettorale) spigolando tra essi quelli che potrebbero permetterle di tirare a campare fino alla maturazione della pensione per i parlamentari.
Questo governo si era presentato a parole come un esecutivo granitico e doveva letteralmente spaccare il mondo: "con noi fiorirà la pace universale", si dichiarava, "l'Italia conterà più degli USA", "faremo da collante tra i popoli" e "risaneremo l'economia dando ai cittadini di tutto e di più".
Ora nessuno, a livello internazionale, ci considera nemmeno di striscio (che fine ha fatto la moratoria contro la pena di morte?), siamo derisi da tutta Europa (per non parlare degli Stati Uniti che addirittura ci considerano come un paese infido) ed il famoso "collante" non esiste nemmeno tra le 160 persone +1 del Senato. Che figuraccia !
La sinistra è come un tennista che ambisce a vincere il torneo di Wimbledon ma che si trova a dover fare il raccattapalle.
E così la maggioranza senza vergogna naviga a vista su un Titanic di buoni propositi: meglio di Pietro e - sorpresa - Mastella, gli unici a mantenere una certa dignità, innanzitutto come uomini e poi come politici.
In passato ho criticato aspramente questi due leaders. Un esempio è il post che scrissi il 25 Luglio 2006 a proposito dell'indulto http://libererisonanze.blogspot.com/2006/07/di-pietro-ma-che-hai-firmato.html#links . Nulla è di più distante da me di un segretario di partito superficiale, che firma i programmi senza guardare ciò che firma o peggio, di un rappresentante dello stato che approva una legge di scarcerazione per quei delinquenti che hanno danneggiato lo stato stesso od i suoi servitori.
In questa occasione però un democristiano (che è tutto dire) ed un magistrato di parte (altra anomalia italiana) hanno dimostrato molta più dignità e rispetto per le scelte dell'elettorato di quanto non abbia fatto il resto della cricca che infesta il parlamento. Perfino un dinosauro politico come Rossi (di Ferrara, la mia città - sigh) ha tirato fuori i suoi attributi restando coerente con se stesso mentre personaggi come Franca Rame adducevano alla scelta di votare per il governo motivazioni talmente ottuse da rendere incredibile il pensiero che a suo marito, altro bel personaggio, sia stato conferito un nobel.
Né conta ricordare all'Unione (ma forse è meglio chiamarla Polverizzazione) che qualunque altro governo al di fuori di quello di Prodi è possibile in quanto esso investito formalmente dall'elettorato della carica di leader in seguito ad elezioni primarie. Un qualunque cambio di rotta rispetto a tale scelta giustificherebbe la definizione dell'utile idiota data da Berlusconi durante il faccia a faccia pre-elettorale e finirebbe per avverare la previsione che fece in quell'occasione, ovvero quella che il professore sarebbe stato scaricato entro breve tempo a favore di un altro leader.
In questa girandola di perenne affanno e di svilimento generale delle istituzioni, in una situazione ondivaga in cui Follini e Casini "vorrebbero" ma non "possono", in un clima da rivolta popolare, si compie il destino del governo Prodi.
La speranza è che questo destino non trascini nel baratro anche l'Italia seria ed operosa.

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1 Comments:

Blogger Massimo ha detto...

Con la sinistra siamo già nel baratro.
Che la sinistra si stia dedicata al mercimonio di voti mostra quanto di basso profilo siano i suoi rappresentanti.
Che poi, passata la paura di perdere la poltrona, la sinistra estrema tornerà (com'è giusto che faccia) a fare caciara è un altro discorso ...

venerdì, 23 febbraio, 2007  

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