Libere Risonanze: D'Alema: che figura !

22 marzo, 2007

D'Alema: che figura !

Che figura !

In questo incredibile paese di clown, in cui si parla e si scrive per settimane di quattro stupide foto attribuite al portavoce del governo Sircana colpevole solo di aver rallentato la vettura in prossimità di un transessuale in agguato sul marciapiede ci troviamo di fronte al vero e terribile scandalo, quello attribuito al nostro ministro degli esteri in relazione alla vicenda Mastrogiacomo.

Da ieri infatti i giornalisti si sperticano in dettagli e dividono a metà (una per ogni scandalo) esattamente lo spazio di prima pagina, come se la vagina di questa o quella soubrette fosse importante come l'indecente figura internazionale fatta dall'Italia nei confronti degli alleati N.A.T.O.

Sì, perché quello che è accaduto ieri a proposito del fantomatico "via libera" degli alleati alla scarcerazione di pericolosi terroristi in cambio della liberazione di Daniele Mastrogiacomo ha davvero dell'incredibile.
Il ministro D'Alema pochi giorni fa andava vantandosi che il governo conducesse trattative con i talebani anche grazie alla benevolenza degli Stati Uniti, i quali, non si sa in quale suo sogno, non si sarebbero opposti all'operazione "un italiano per cinque talebani".

Senonché ad operazione conclusa il colpo di scena: USA e Gran Bretagna cadono dalle nuvole e ci accusano, a ragione, di aver condotto un'azione autonoma, svincolata non solo da ogni regola in materia ma anche e specialmente contro il buonsenso che vede le decisioni prese da Prodi & Co. mettere in pericolo gli uomini della coalizione prima ancora che i nostri soldati.

Non solo: una incredibile dichiarazione di Fassino ha quasi dato l'imprimatur, per fortuna senza riuscirci, al ritorno dei talebani in Afghanistan.

Cosa significa tutto ciò? Qualche considerazione è d'obbligo.

Primo: l'Italia nella rappresentanza del governo di centrosinistra racconta balle ai cittadini, balle che poi hanno le gambe corte in quanto puntualmente sviscerate e messe a nudo dai paesi facenti parte della coalizione. E non si può pensare nemmeno ad un accanimento dei soli USA nei confronti del nostro paese dopo le frequenti frizioni con il nostro esecutivo, dal momento che oltre al governo afghano nella persona di Karzai il governo Prodi (così legato a parole all'Europa) ha fatto indignare anche la Gran Bretagna. Ma forse per Prodi i britannici sono meno europei degli olandesi o dei greci, chissà.

Secondo: Prodi non ha capito che forse le frottole può raccontarle ad un popolo subculturato e cialtronesco come quello italiano (o meglio, quello italiano che lo vota) ma non a governi i quali per fortuna percepiscono correttamente la realtà delle cose e si assumono responsabilità di scelte difficili che i nostri attuali ministri a caccia di consensi e di poltrone non prendono nemmeno in considerazione di far proprie.

Terzo: Prodi ed il suo ministro degli esteri ci hanno esposto al ludibrio generale. Se penso che solo un pò più di un anno fa in politica estera eravamo il paese di riferimento principale, che tutti gli alleati ci rispettavano (e con sommo piacere ci schieravamo contro quei puzzoni dei francesi e tedeschi), che i ministri del nostro governo venivano invitati ad ogni conferenza ed ad ogni trattativa, che l'Italia fungeva da collante e mediatore tra paesi dagli interessi contrastanti, ora nell'assistere a questa debacle di credibilità mi viene il voltastomaco.

Quarto: l'italiano è percepito all'estero sempre come il furbetto, quello che frega gli altri pur di fare i propri interessi. Ebbene, gli stranieri hanno ragione, questo popolo di mammoni e pretaioli, di finti perbenisti dalla lacrimuccia facile saranno da oggi ancora più "marchiati" di ignavia. Per salvare una vita umana il nostro governo si è sbracato, privando tutti noi della nostra dignità di appartenere al tricolore. Tutto si fa pur di far cessare il tormento dei parenti lacrimosi: all'italiano si sa, piacciono le storie con il lieto fine. Poco importa che l'inizio del prossimo film incominci con i pianti disperati di altre mamme e vedove di soldati trucidati dai terroristi appena liberati: all'italiano importa solo del suo orticello. Grazie all'eroe Quattrocchi l'Italia divenne simbolo di coraggio e di lealtà al cospetto del mondo: a causa di questi scellerati al governo siamo ripiombati improvvisamente nel patetico e nell'inettitudine.

Quinto: la ciliegina sulla torta. Fassino vorrebbe coinvolgere nella conferenza di pace anche i talebani ed il popolo di celenterati della sinistra radicale plaude felice: quest'incubo equivarrebbe a proporre di trattare con Hitler o con Gengis Kan, con il mullah Omar o con i brigatisti. Siamo davvero alla follia, una follia opaca, miope e per certi versi clownesca, fortunatamente stoppata subito da un coro di indignazione da parte di tutto il mondo. Magari il governo tiene più alla considerazione di Bin Laden e dei suoi tagliagole piuttosto che alle sue alleanze internazionali.

Sesto: la questione assume contorni ancora più gravi per il fatto che l'Italia fa attualmente parte dei membri non permanenti in carica al direttivo dell'ONU, e quindi in questo momento ha una visibilità più accentuata agli occhi del mondo. Ma c'é da rilevare un altro importate fattore: con questa bella figura ci siamo giocati la nostra candidatura (sostenuta ricordiamolo, proprio dagli Stati Uniti) come possibile futura nazione promossa a rango di membro permanente nell'eventuale riforma ONU di cui ormai da tempo si parla.

Settimo: ho sentito discorsi incredibili sull'ingerenza statunitense nei nostri affari interni, come se il far scarcerare terroristi catturati da altri paesi facesse parte di una normale prassi di politica interna. Ma allora chiediamoci come mai non rifutammo sdegnosamente in virtù dell'intangibilità dei nostri affari interni l'aiuto che gli USA ci diedero dopo il secondo conflitto mondiale pompando soldi nelle nostre casse e ricostruendo da zero il nostro paese grazie al piano Marshall.
Perché in Italia si ha il vizio di accettare solo ciò che ci fa comodo?

Ottavo: appena saputo delle aperte rimostranze statunitensi in merito, D'Alema, dopo aver fatto il duro "in nome della non ingerenza negli affari italici" si precipita da Condoleeza Rice per il doppio salto mortale carpiato con leccata di culo. Siccome i dollari americani fanno gola e gli States sono grandi acquirenti di prodotti italiani, ecco il governo genuflettesi svergognatamente, rimangiandosi in toto ciò che aveva sprezzantemente e stupidamente dichiarato contro gli statunitensi per bocca dei sui portavoce.


Sono queste le implicazioni politiche causate da un esecutivo sussultorio, litigioso, disorientato, incapace, blasfemo, indegno, ingordo di poltrone e privo di riconoscenza nei confronti di chi nella storia ci ha rimesso milioni di morti per assicurarci libertà e benessere. Chi vede quest'Italia dall'estero penserà che tutti gli italiani siano di questa pasta: lasciatemi chiedere scusa ai nostri alleati e rassicurarli del fatto che gli italiani veri come Falcone e Borsellino, come gli eroi di Nassirya, come Quattrocchi, come coloro che giornalmente si oppongono ai soprusi ed all'inciviltà soffocando i lutti delle loro battaglie con un dolore composto, ebbene, questi italiani sono ancora e sempre al vostro fianco, pronti ad affossare questo lerciume alla prima consultazione elettorale. E solo allora potrete capire che la maggioranza di noi vi considera degli amici per cui vale la pena spendersi e combattere.

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3 Comments:

Blogger Bisquì ha detto...

Complimenti! Bellissimo post.

giovedì, 22 marzo, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Grazie, carissimo ! Un saluto cordiale.

venerdì, 23 marzo, 2007  
Blogger Massimo ha detto...

Le mistificazioni dei sinistri mi inducono a sostenere sempre di più il "no" al rifinanziamento. Senza cedere e, soprattutto, senza credere alle promesse di rinforzare l'apparato militare e le regole di ingaggio. Tanto, se mentono a se stessi, raccontando le favole sull'approvazione Americana, non avrebebro alcun ritegno a mentire e non mantenere gli impegni.

lunedì, 26 marzo, 2007  

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