Libere Risonanze: I perché dei NO alla Chiesa

12 maggio, 2007

I perché dei NO alla Chiesa

Ultimamente si fa un gran parlare del perché la gente non ami più la Chiesa Cattolica e si moltiplicano le polemiche tra cattolici e laici.

Secondo il mio parere se si critica il Papa (non magari la persona, piuttosto simpatica, ma come capo di un'istituzione) probabilmente un motivo c'é.

C'é nelle banche vaticane, che macinano soldi a tutta birra e poi parlano di povertà alla gente di per sé già incattivita per non riuscire a sbarcare il lunario.

C'é nell'8 per mille che si versa alla Chiesa, cifra SOLO IN PICCOLA PARTE destinata alle opere di bene mentre una mitria dorata costa milionate.

C'é in questo articolo in cui si legge quanto vergognosa sia l'ipocrisia Vaticana a proposito della sobrietà e della moderazione "come strada da percorrere per arrivare a Dio"
http://qn.quotidiano.net/2007/05/10/11019-chiesa_possiede.shtml

C'é in esempi come quello del santuario di S.Giovanni Rotondo in cui la Chiesa subodorando il business è letteralmente entrata a piedi pari espropriando i guadagni dei cappuccini che avevano due soldini grazie al turismo, costruendo una struttura costata dai 30 ai 35 milioni di € neanche fossero le Twin Towers nuove e mettendo in piedi una specie di immenso suk colmo di gadgeds, alberghi ed affini - ricordate cosa fece Gesù alle bancarelle dei mercanti all'uscita del tempio?

C'é nell'ingiustizia dei patti lateranensi, per cui non solo il clero non paga una lira di tasse (ICI e compagnia bella) ma addirittura campa con i nostri soldi, una montagna, versati ogni anno dritti dritti nelle sue casse.

C'é nella vergogna di un carrozzone come quello del Brasile, dove il Vaticano ha messo in piedi un happening con effetti speciali da Pink Floyd, spendendo le classiche Lire di Dio quando poteva organizzare un incontro con i fedeli molto più sobrio e magari devolvere il denaro risparmiato ai poveri delle favelas.

C'é nel continuo predicar bene e razzolar male, nel NO con cui la famiglia a cui è stata uccisa la ragazza con l'ombrellata ha dignitosamente e giustamente ribattuto durante la richiesta di perdono del prete.

C'é nel perdonismo nei confronti di laidi criminali e terroristi che violentano, uccidono, squartano e poi deridono le brave persone in nome di impossibile pentimento.

C'é nel continuo invito da parte del Papa ad aprire le porte alle popolazioni del terzo mondo, con il risultato che poi vengono qui in massa ad assaltare ville, stuprare le donne, investire le persone ubriachi ed accoltellare la gente; mica vanno ad accamparsi nella camera da letto del Papa (ed infatti una volta zingari senza casa si sono rifugiati in una Chiesa ma sono stati cacciati prontamente via). Come mai si parla di carità solo quando la devono fare gli altri?

C'é nel feroce conservatorismo della Chiesa attaccata ad inutili dogmi che spesso mettono i bastoni tra le ruote alla scienza ed a soluzioni impraticabili come la castità, mentre la gente crepa di AIDS e quando ha un tumore se è ricca se ne va in Svizzera a farsi curare con le staminali altrimenti muore rabbiosa.

C'é nel partito che per 40 anni ha rappresentato l'Italia, un partito cattolico, la DC in cui il lerciume traboccava come un geyser non meno di quanto ve ne era nel PCI e che a forza di rubare a mani basse nelle casse dello stato insieme ai compagni rossi ha rovinato il nostro paese.

C'é nell'incredibile e deleterio "dialogo" di cui la Chiesa si riempie la bocca, mentre la gente vorrebbe Osama & Co tutti stecchiti avendo paura perfino nel prendere un aereo, un treno o la metropolitana.

C'é nell'immenso scollamento tra vita clericale ed i problemi quotidiani della gente quando ci si sente ripetere che si devono fare sciami di figli, poi come li si mantiene non si sa.

Solo i missionari che si sacrificano sul campo e che fanno concretamente tantissimo sono grandi e coraggiosi uomini di Fede con la F maiuscola. Gli altri sono tutti opinionisti professionisti né più né meno di quelli che alla domenica sportiva chiaccherano di calcio seduti comodamente su una poltrona.


Io sono di destra ma non amo il Vaticano per questi motivi ed anche per altri, non perché mi è antipatico Ratzinger. Chi di noi critica la Chiesa (tranne qualche avanzo di galera che passa alle minacce e che andrebbe messo subito in galera) NON vuole né la morte del Papa e nemmeno la distruzione della Chiesa Cattolica. Però se essa continua su questi binari non si pretenda che la gente la accetti passivamente e di buon grado.

Etichette: