Libere Risonanze

12 giugno, 2010

Il Papa non si deve scusare

Ieri ho sentito la notizia secondo cui il Papa avrebbe chiesto scusa per i reati di pedofilia nella Chiesa.

Secondo il mio parere, però, di tutte le magagne di cui la Chiesa è protagonista questa è l'unica per la quale il Papa non deve scuse a nessuno, perché questi odiosi reati sono del tutto personali ed incontrollabili.

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26 marzo, 2010

Io sto con il Papa

Non ho mai amato la Chiesa, che reputo una vera e propria macchina macinasoldi alla faccia della sobrietà e dei valori morali. Mai mi è piaciuta la sua impertinenza e la sua intolleranza, né mi piacciono i suoi proclami politici diretti agli italiani che, essendo appunto di natura politica, sono giustamente passibili di dure opposizioni. Né mi piace sua solita e successiva tattica di ritirare la mano e scandalizzarsi per le critiche subite dopo aver gettato il sasso in virtù di un non si sa quale diritto di porsi come la fonte della Verità, dal momento che troppo spesso la Chiesa affronta appunto questioni che non le competono.

Insomma, quasi nulla della Chiesa mi piace, però l'assistere a questo attacco concentrico sul tema della pedofilia mi fa davvero irritare.

Questa sceneggiata per infangare il Papa è durata anche troppo e sarebbe ora di reagire contro giornalacci squallidi che inventano Breaking News solo per fare sensazionalismo.

Certo, il problema pedofilia nella Chiesa esiste ed è ancora più grave che nel resto della società, perché proprio se commesso da un prete un reato simile diventa ancora più odioso. Però questo squallido rituale è stato amplificato enormemente dalle testate giornalistiche che non vedono l'ora di crearsi lo scoop per poter disseminare scandali farlocchi. In realtà di preti pedofili ve ne sono assai pochi, anche se, come detto prima, la loro colpa li inchioda a responsabilità doppiamente gravi.

Di tutto si potrà dire, però, tranne che il Papa non sia in prima linea per combattere questo fenomeno. Da lui sono giunti pesantissimi strali contro i preti pedofili, fino alla promulgazione di misure drastiche per eliminare le mele marce. Se c'é un Papa che odia e contrasta questi reati, ebbene, questo è proprio Benedetto XVI.

Questa volta, quindi, ritengo che la laida e perversa abitudine di schizzare di fango sulla Chiesa e sul Pontefice debba essere fermata. Per vie legali, se occorre.

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20 ottobre, 2009

L'orto del Vaticano

Buffa, questa Chiesa Cattolica ed incoerente pure.

La notizia secondo cui l'ora di religione non si deve toccare (parole del Vaticano) da un lato mi induce ilarità, dall'altro mi irrita.

La ragione della mia ilarità è che la Chiesa continua a tirarsi la zappa sui piedi: purtroppo però non si accorge che insieme a lei tra l'incudine ed il martello ci siamo anche noi italiani. La sua solita filosofia del "volemose bene" coniugata all'imperfetto (ed in seconda persona plurale) aveva suscitato moltissime proteste tra gli italiani quando i monsignori e prelati vari rilasciavano dichiarazioni burrascose contro la rozza Lega, accusata di fare del razzismo solo perchè non intendeva spalancare le porte dell'Italia al mondo intero. Ne abbiamo sentite di tutti i colori, che noi italiani siamo egoisti, che siamo razzisti, che odiamo "il diverso" (ma guarda un pò da che pulpito, visto che i gay vengono così bene accettati da Nostra Madre Chiesa), insomma, che pensiamo solo al nostro orticello.

Ebbene, la Chiesa insieme ai sinistri si è messa di traverso quando Maroni ha promulgato le leggi sulla sicurezza che prevedevano i respingimenti. Da allora la Chiesa ci ha considerati poco più che barbari.

Ma i conti non si fanno senza l'oste ed in questo caso l'oste sono gli stessi immigrati che, raggiunto nel nostro paese un ragguardevole numero grazie al cattocomunista-pensiero delle porte spalancate, ora pretendono di differenziare l'ora di religione escludendo in parte la pastorale opera del Vaticano.
E poiché questa è una novità che non coinvolge gli altri come quando i portoni delle basiliche si chiudono e di notte gli stupri o le rapine ce li cucchiamo solo noi ma non i preti, ebbene, in questo caso la Chiesa si specializza nella suo più riuscito spettacolo: il trasformismo.

D'impulso e con sdegno la Chiesa si mette a protestare perché qualcosa di suo viene sottratto, perché la tradizione che voleva l'ora di religione a suo solo ed unico appannaggio potrebbe essere condivisa con altre religioni. Ed ecco l'ipocrisìa che m'indigna: dopo averci chiesto di aprire le braccia e stendere un tappeto rosso (il colore non è casuale) la Chiesa cambia radicalmente e schizofrenicamente idea se anche ad essa viene richiesto un sacrificio.

Già c'erano stati i prodromi di una simile situazione quando qualcuno pensò di costruire le moschee vicino alle basiliche: allora il niet Vaticano fu secco, deciso ed inappellabile.
Però la Chiesa di Roma vede di buon occhio i nomadi sotto casa nostra "perché bisogna dividere il pane".

Solo che i filoni e le rosette in Vaticano se li magnano loro, almeno a giudicare dalle pance dei cardinali, da sempre belli rosei e pasciuti.

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03 luglio, 2009

Tour Vaticano 2009

Tour Vaticano 2009.

Signori e Signore, Vi presento il Vostro 8x1000 donato alla Chiesa Cattolica.

Come potete vedere, dal finestrino anteriore potrete ammirare lo spot TV in cui, tra preti sorridenti, bambini neri festosi e musiche angeliche, una voce fuori campo dice che la Chiesa Cattolica ha costruito scuole ed aiutato i poveri del mondo grazie al tuo contributo e bla bla bla ... Potrete anche vedere in alto la rappresentazione della principale preoccupazione della Chiesa , ovvero il passaggio delle donazioni dell'8x1000 dall'89,82% all'86% con un calo netto di BEN 3 punti, motivo per cui il clero quest'anno andrà in rovina.
http://www.itnews.it/news/2008/0916164401617/chiesa-allarme-cei-diminuiscono-donazioni-otto-per-mille.html

Se guardate a sinistra potrete vedere la Chiesa cattolica schierata al gran completo che bastona gli italiani perché appoggiano il reato di clandestinità e non intendono aprire le porte a delinquenti, stupratori, assassini e rapinatori di tutto il mondo.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/07/02/199956-oggi_essere_clandestini_reato.shtml

Se guardate a destra vedrete alcuni coglioni che ancora amano farsi bacchettare le dita dall'istituzione suddetta, che approvano le leggi sull'immigrazione e poi la domenica vanno a baciare i santini: se guardate bene ci vedrete tanta coerenza!

Se poi Vi girate, dal finestrino posteriore potrete ammirare dove va a finire il Vostro 8x1000 e le donazioni che fate al Vaticano, oltre ovviamente ai soldi che incassa grazie alle sue banche (no-profit?).
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/notizie/cronaca/2009/30-giugno-2009/san-giovanni-rotondo-pronta-criptadi-padre-pio-ma-scoppia-polemica-1601519720246.shtml

Signore e Signori anche per oggi il tour si conclude qui. Spero che abbiate apprezzato.

Vi ricordo che prima di scendere dal pullman troverete una cassetta delle elemosine dedicata a Sant'Onassis Martire: confidiamo nel Vostro buon cuore, nella Vostra dabbenaggine e soprattutto nel Vostro portafogli...

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18 marzo, 2009

Perdonatelo perché non sa quello che dice

Non mi piaceva il Papa di prima.
Non mi piace quello di oggi.
Purtroppo l'Italia quasi quotidianamente ha una pesante palla attaccata alle caviglie: quella della Chiesa Cattolica, che continua a sfornare Papi giurassici e fuori dalla realtà come forse solo i comunisti (ma quelli davvero ortodossi) riescono ad essere.
Bene hanno fatto Francia, Germania ed Unione Europea a scagliarsi contro le parole dette dal pontefice che vorrebbero scoraggiare l'uso del preservativo: se dessimo ascolto a quest'uomo l'unica libertà concessaci sarebbe quella di come genufletterci per tutto il giorno.
Il capitalismo? Sia Woytila che Ratzinger lo hanno definito una sorta di demone da combattere, se non fosse che proprio il capitalismo dà da lavorare e da mangiare alla gente e che a causa degli sciagurati patti lateranensi mantiene con le nostre tasse lo spocchioso clero.
Il sesso? Manco a parlarne! Vita monastica e via andare, poi si legge di sacerdoti pedofili od intrigati in pratiche sessuali da kamasutra sperimentale.
Il denaro? Orrore, è il vitello d'oro dell'era moderna. Eh, già, allora come la mettiamo con Marcinkus e le banche vaticane che macinano soldi come se fossero grano?
La ricerca sulle staminali e sulle cellule embrionali? Per carità! Così la gente potrà morire tranquillamente di tumore tra lacrime e tormenti. Beh, in fondo il dolore avvicina a Dio, no?
I Clandestini? Aprite le porte delle vostre case, fratelli, però nelle Chiese mai!
L'eutanasia? Nemmeno per sogno, Welby dall'altro mondo ringrazia l'umanità della Chiesa per non avergli nemmeno concesso il funerale.
I preservativi ed i contraccettivi? Lungi da noi! Ascoltiamo tutti il Papa, così tra cinque anni avremo una popolazione mondiale di trenta miliardi di persone di cui la metà malata di AIDS ed epatite c.
Bravo Joseph, continua così: poi non lamentarti quando la gente vi manda a quel paese...

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08 febbraio, 2009

La vita si sconta morendo?

Beati voi, che sapete esattamente cos'é la morte e cos'é il coma, che potete decidere sulla base di dati "certi", che sapete capire se Eluana soffrirà più stando per sempre su un letto od al contrario, nel morire di fame e di sete.
Beato Lei, Papa Benedetto, che capisce tutto, che dà del tu a Dio, che sa valutare e quantificare la sofferenza umana, che sa gestire la vita con assoluta fermezza anche quando essa diventa peggio della morte.
Beati Voi, cari interventisti, che sapete sempre esattamente cosa fare, che potete staccare una spina con freddezza e lucidità procurando la morte di una donna innocente senza rimorsi, che siete decisi e forti di una solida coscienza pragmatica.
Invece io, essere umano pieno di dubbi, sono fortemente combattuto: perché pur da credente, a differenza del Papa, comprendo che la pietà talvolta supera la sacralità della vita ma al tempo stesso al contrario, nonostante mi affanni a mettere in campo tutta la logica possibile, emerge dalla mia coscienza una vocina che mi chiede se non sia meglio salvare la vita ad Eluana.
La scienza insegna che è impossibile formulare una qualsiasi tesi se non si parte da basi certe e quindi allo stesso modo è impossibile parlare del miglior destino per Eluana se non si sa prima esattamente cosa siano l'anima, la morte, la vita, la coscienza ed il coma.
Certo, possiamo discorrere filosoficamente di ciò che a noi sembra meglio, ma siamo sicuri che ciò che pensiamo sia effettivamente la soluzione più giusta per chi soffre e non semplicemente uno specchio della nostra coscienza riflesso su una realtà altrui?

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27 gennaio, 2009

L'olocausto in parrocchia

Parliamoci chiaro: io non sono ebreo, né musulmano, né cattolico. Sono semplicemente un uomo che cerca di ragionare sui fatti, per questo motivo del tutto obiettivo, e quando ne rilevo una distorsione o sento puzza d'imbroglio mi oppongo a pieni polmoni e senza curarmi di false scale gerarchiche.

Per questo sono spesso irriguardoso nei confronti i tutte le religioni, che nel bene o nel male si vantano di possedere la Verità o peggio, predicano bene e poi razzolano male.

Non parlo solo dell'islamismo per il quale vi è spesso un fanatismo ormai conclamato, né dell'ebraismo, che annovera anch'esso tra le sue fila un bel pò di fanatici. Anche il cattolicesimo ha le sue belle pecche e, siccome purtroppo ci troviamo a fare i conti con un'Italia nella quale interferisce una sorta di loggia massonica clericale, io me la prendo in maniera particolare contro i più diretti interessati, ovvero quelli che rompono le scatole a casa mia standosene al sicuro in un altro stato: non mi riferisco ovviamente ai preti comuni, grandi uomini che fanno grandi cose con pochi mezzi ma all'establishment del Vaticano, di cui il Papa è il primo attore.

La vicenda che mi ha indotto a scrivere l'ennesimo post contro il Papa è questa: tra gli scissionisti della Chiesa di Mons. Lefebvre ad alcuni dei quali Ratzinger ha tolto la scomunica (comminata da Woytila) ve n'é uno di 68 anni, tal Richard Williamson, il quale è un deciso negazionista dell'olocausto.

Secondo il Sig. Williamson (chiamarlo monsignore secondo me è blasfemìa) l'olocausto è stata un'invenzione, una burla architettata dagli ebrei per potersi piangere addosso.

Forse questo personaggio dovrebbe farsi un giretto ad Auschwitz, magari si potrebbe riattivare l'impianto proprio quando egli sta visitando il reparto docce, in modo da fargli prendere una bella paura e fargli capire che razza di idiozie stia affermando. Poi, magari, un girettino lì anche per "Benedetto" XVI sarebbe salutare, magari una permanenza di una settimana in una camerata in cui venivano stipati gli ebrei invece dei consueti Grand Hotel che occupa quando si sposta con tutto il "gregge di pecorelle", che evidentemente devono produrre una lana d'oro visto che i viaggi pastorali costano milioni di euro, in gran parte pagati dallo stato italiano a causa dello scellerato Concordato.

Ebbene, Ratzinger con questo "perdono" ha superato ogni forma di decenza: oppure no, visto che Pio XII arrivò perfino a benedire le truppe di Hitler e di Mussolini durante la seconda guerra mondiale. Per poter superare tale confine "Benedetto" XVI deve lavorarci su ancora un bel pò...

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03 dicembre, 2008

Moschee I-Lega-li

A Roberto Cota, presidente del gruppo della Lega alla Camera, bisognerebbe fare un monumento.
Oggi il deputato Cota, in seguito alla scoperta di piani terroristici perpetrati da marocchini ed aventi lo scopo di uccidere centinaia di persone mediante l'esplosione di camion imbottiti con bombole di gas nei parcheggi di alcuni centri commerciali di Milano, ha proposto una moratoria sulla costruzione di moschee in Italia.
Questa proposta, che mi trova assolutamente d'accordo, è un solo segnale all'Islam, ma un segnale forte: attenti ad alzare il livello di scontro, perché le decisioni radicali possiamo prenderle anche noi.
E c'é da augurarsi che lo Stato intervenga con forza e decisione, perché se la parola passasse ai cittadini inferociti allora sì che l'Islam rischerebbe grosso.

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13 novembre, 2008

Lettera aperta per Eluana

Addio Eluana.
O meglio, arrivederci, perché tutte le nostre anime, quando anche per noi verrà il momento, troveranno la gioia di stare insieme nella gloria di Dio.
La tua vita è stata sfregiata dalla sfortuna, come tante altre vite mietute troppo precocemente.
La nostra esistenza è una questione di punti di vista: tu hai vissuto più intensamente di molti bambini che a pochi anni muoiono di fame o vengono uccisi da malattie e guerre. Ma è anche vero che la tua giovane età è stata stroncata da un incidente d'auto che ti ha condannato ad un calvario atroce.
Abbiamo dovuto decidere per te, cara Eluana. Dovevamo farlo. La tua tenera età che ti apriva alla vita non lasciava presupporre che le cose sarebbero andate in questo modo e quindi, in assenza di una tua decisione, ci siamo dovuti prendere quest'onere.
La scelta è stata pesantissima, sappi che nessuno di noi, quando si tratta di scelte così personali, potrà mai stabilire se ciò che pensa sia giusto o sbagliato ed in che misura lo sia. Chi è convinto di regalarti la minore sofferenza possibile lo fa secondo la sua personale percezione della vita, secondo fede, secondo logica o secondo esperienza: pertanto qualunque strada si intraprende potrebbe non coincidere con quella che tu desideri. Ecco perché chi decide per te porterà sempre nella sua coscienza uno sfregio, una specie di peccato originale.
Le mie convinzioni al proposito, cara Eluana, sono abbastanza solide da farmi allineare con la sentenza della Corte di Cassazione. Però sappi che in un angolino della mia coscienza rimane sempre la domanda di fondo: la penso in modo giusto?
Ma anche se la mia fede fosse incrollabile e vedessi le cose in modo totalmente differente, la stessa domanda rimarrebbe inchiodata nei miei pensieri, tale e quale.
Forse, essendo la nascita e la morte le uniche cose alle quali lo scibile umano non può accedere, sono anche gli unici eventi che unificano il pensiero in una sola domanda, accomunando nello stesso dubbio sia i sostenitori dell'eutanasia che quelli della conservazione in stato vegetativo.
Sta di fatto, cara Eluana, che ognuno di noi, comunque la pensi, cerca di esprimere la sua opinione pensando di fare il meglio per te.
In un mondo in cui ognuno pensa solo per sé non curandosi degli altri, questa, comunque sia, mi sembra già una grande prova d'amore.
Tuo,
jetset.

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05 novembre, 2008

La lapidazione di Aisha

Vi invito a leggere attentamente questi articoli:
E c'é chi ha il coraggio di chiamarla civiltà. Solo i sinistri possono tollerare un simile scempio, non ho visto nessun corteo "pacifinto" in piazza, nessuna indignazione conclamata, eppure la notizia è di quelle da far insorgere il mondo intero.
Silenzio da parte dei "guardiani dei diritti civili": solo quando gli Stati Uniti mettono giustamente a morte qualche delinquente o Berlusconi promulga qualche legge contro l'immigrazione clandestina sono tutti lì, a latrare sull'inciviltà dell'occidente.
Ecco perché la sinistra è stata, è, e sarà sempre la nostra nemica.
P.S. Nel secondo articolo si legge: "L’Islam", ha ricordato la sorella, "non permette che una donna sia messa a morte per adulterio se non si sono presentati pubblicamente l’uomo con cui ha avuto rapporti sessuali e quattro testimoni del fatto".
Ah, ecco, allora siamo a posto. Grazie, Islam, per questa lezione di civiltà e di garantismo...e poi ci si scandalizza se non si vogliono le moschee!
VERGOGNA!!!

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06 ottobre, 2008

Papecunia non olet

Siamo al delirio.

Papa Benedetto XVI anche stavolta, dopo la questione dei condom e degli anticoncezionali, ha perso una buona occasione per evitare di coprirsi di ridicolo od attirare su di sé l'indignazione delle persone che usano un minimo di cervello.

In occasione della crisi finanziaria in atto, il Papa ha dichiarato che "Vediamo adesso nel crollo delle grandi banche che i soldi scompaiono, sono niente, e tutte queste cose che sembrano vere in realtà sono di secondo ordine". Poi ha rincarato la dose: "Solo la parola di Dio è una realtà solida".

Lo confesso, sono attonito. Non mi piacciono le invettive alla Guzzanti, però di fronte a tali assurde esternazioni mi domando davvero se quest'uomo abbia un senso della realtà oppure viva nel mondo dell'iperuranio.

Se fossi stato il Papa avrei fatto un discorso del tipo "Il capitalismo speculativo fine a se stesso è cosa assolutamente sbagliata di cui prima o poi si pagano le conseguenze. La speculazione dev'essere saggia e soprattutto moderata perché dev'essere un mezzo e non un fine per migliorare la nostra vita terrena". Insomma, un occhio anche alla praticità della vita di tutti i giorni.

Ma il papa no. Il papa è radicale. Solo in Dio si trova tutto ciò che serve all'uomo, le esigenze terrene sono una quisquilia non degna di importanza. I soldi sono il demonio, gli interessi sul mio capitale sono orrori da eliminare (qualcosa mi ricorda il comunismo): il prossimo mese invierò a Dio le mie bollette ed alla provvidenza le mie tasse, poi se mi vengono a staccare il gas e la luce chiederò spiegazioni e miracoli al Datore di Lavoro del Papa.

Ma che dice quest'uomo? L'essere umano non campa solo di preghiere e di fede bensì anche di gratificazioni terrene. L'uomo ha quotidianamente a che fare con la malvagità, con la bontà, con i suoi bisogni, con i desideri, con la tangibilità del frutto del suo lavoro ed infine, perché no, con lo slancio necessario per raggiungere una condizione sociale sicura e tranquilla tramite la competitività e la meritocrazia, di cui la gratificazione è appunto il denaro. Certo, non bisogna mai perdere di vista il fatto che il denaro non fa l'uomo ed un animo umano attratto solo dai soldi è arido e vuoto ma questo è un caso estremo. La domanda per una persona normale che vive le disponibilità economiche dando loro la giusta importanza è: perché dovremmo fustigarci in continuazione come fanatici? I soldi sono cosa utile e positiva poiché quantificano concretamente il valore degli oggetti che tutti noi usiamo, altrimenti saremmo ancora al baratto arbitrario (che anch'esso in fin dei conti è una relazione commerciale). Il denaro ovviamente ci facilita la vita anche se non può riempircela. Poi, che se ne abusi (come è accaduto) è un altro paio di maniche: ma il Papa non ha sviluppato il suo discorso in questo senso, egli si pone come nemico dei soldi (e del capitalismo) in generale. Più o meno come Papa Giovanni Paolo II da cui Ratzinger ha assorbito parecchio e che a dispetto di tutte le lacrimucce versate dal popolo e la mitizzazione postmortem da parte dei media non mi è mai stato simpatico.

Ebbene, chiediamo un pò al Papa quanto ci costi la Sua Chiesa, cosa fanno le sue banche quando macinano denaro (e speculano allegramente come tutte le altre), il perché alcune banche vaticane sono tra le maggiori mediatrici per l'esportazione di armi verso paesi del terzo mondo. Chiediamoci quanto costi un viaggio papale, quanti ori e tesori del Vaticano (ben custoditi nelle casseforti - non si sa mai che il diavolo ne fuoriesca) siano proprietà della Chiesa e quanti immobili essa possieda. Perché il Papa chiede alle Sue pecorelle lo 0,7% delle imposte annuali? Perché quando il Papa s'ammala ha a disposizione sempre i migliori chirurghi ed un intero piano dell'ospedale? Quanto costa un semplice abito da cerimonia di un comunissimo prete tra stole, rasi ed oro zecchino? Perché la Chiesa non paga l'ICI?

Guardate che bell'abitino discreto indossa il Papa nella foto inserita.

Scusatemi ma queste esternazioni mi fanno infuriare: non accetto questo genere di prediche da chi vive nel lusso stratosferico pretendendo falsamente di portare la parola di Cristo, il Figlio di Dio, un Uomo Immenso che a differenza del Papa cavalcava un asino e morì nudo su una croce.

VERGOGNA!

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02 luglio, 2008

Chiesa razzista a senso unico

Cominciamo a parlare di privilegi. Eh sì, perché se il prendere le impronte digitali è razzista nei confronti dei non italiani allora è razzista al contrario il fatto che gli immobili intestati alla Chiesa non paghino l'ICI, visto che una cattedrale è sicuramente definibile come immobile di classe A1.

E' poi razzista al contrario anche il fatto che lo Stato italiano devolva montagne di denaro allo Stato vaticano, sono razzisti il battesimo, la comunione e la cresima perché il povero bambino non può decidere delle sue sorti ma è costretto ad uno shock quando il prete lo asperge d'acqua o lo costringe a mangiare l'ostia.

E' razzista che al Papa, quando viene un coccolone, sia dedicato un intero piano d'ospedale e siano chiamati i migliori chirurghi del mondo, è razzista che la Chiesa non accolga nei suoi edifici di proprietà i rom e gli extracomunitari, è razzista che si suoni il mio campanello ogni anno per la benedizione della casa perché in realtà il prete viene a soldi, è razzista la questua perché mette in difficoltà i più poveri, è razzista che le donne non possano officiare messa né diventare papesse, è razzista che ai preti non sia consentito sposarsi ed avere figli.

Visto quante cose sono razziste? Scommetto che non ci avevate pensato, eh?

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23 giugno, 2008

La comunione solo ai puri?

Ieri il Papa ha ricevuto il premier Berlusconi in Vaticano. La visita è stata cordiale ma vi è stata una differente interpretazione su un fatto inerente alla fede.

Berlusconi si è presentato dal Papa chiedendo che la comunione potesse essere accordata anche a coloro che sono separati o divorziati. Il Papa ha rifiutato affermando che "solo i puri hanno diritto alla comunione".

In questo caso sono perfettamente d'accordo con il Papa non per le motivazioni da egli espresse ma per una questione di piani diversi.

Nonostante io critichi le suddette motivazioni (gli assassini, i ladri e gli stessi cardinali - quelli degli scandali - fanno tranquillamente la comunione e quindi non vedo perché non dovrebbero farla i divorziati) è palese che se si vogliono accettare il sacramenti della Chiesa si devono rispettare i paletti che quest'ultima conficca nel terreno.

Il Papa potrebbe anche decidere che i biondi o coloro che sono alti più di m.1,75 non possono sposarsi e pure se tale ingiustizia fosse legittimamente criticabile non dovrebbe destare alcuno scandalo, perché la Chiesa ha tutti i diritti di agire come meglio crede nel suo campo di competenza.

Chi si sposa, chi divorzia, chi accetta i sacramenti o si definisce cattolico accetta anche le imposizioni ed i dogmi che questa condizione comporta così come chi entra dal concessionario e compra una vettura non ha il diritto di obbligare il rivenditore a modificare il prezzo.

Chi accetta di essere cattolico ne deve accettare tutti gli aspetti, pure quelli che sembrano più bizzarri, discutibili o dissennati senza se e senza ma.

Io non mi ritengo superiore ai cattolici ma questa devozione non mi convince. Personalmente non ho nulla a che fare con il cattolicesimo proprio per questo motivo, non mi sposerò mai né andrò in Chiesa. Non ritenendo alcuna Chiesa in diritto di salire in cattedra non ne accetto i diktat, le invasioni di campo politiche né le continue ingerenze nella vita privata e nelle libere scelte degli uomini.
Ma allo stesso modo non condivido le ingerenze dello stato laico negli affari della Chiesa ed è ovvio che quando si parla di sacramenti siamo nel terreno del mistico che quindi non compete né alla politica né a Silvio.

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05 giugno, 2008

Date, fedeli, date!

Il Papa ha sempre ragione per definizione, é un assioma, un postulato, un dogma perché qualunque cosa dica essa è ispirata da Dio e ciò che dice il Sommo non si può contraddire.

E che caspita, Lui è il Suo vicario, il Suo portavoce: con un capo del genere mica ci si aspetta che Benedetto XVI dica stupidaggini, altroché quel poveraccio di Bonaiuti che è costretto a trascrivere le parole di Berlusconi, questo sì è uno che prende del posto!

Grazie al Verbo del Papa (che spesso coincide con quello dei comunisti - lo hanno detto anche loro che Cristo fu il primo comunista, no?) abbiamo appreso che in Italia le porte all'immigrazione dovrebbero essere aperte a tutti; esattamente come ci dice l'Europa, forse Dio è europeista e le famose "Lire di Dio" in realtà sono "Euro di Dio" se non altro visto quanto valgono sul mercato internazionale.

E quindi alé, apriamo le frontiere con caritatevole misericordia, indossiamo un saio e mettiamoci a parlare con il lupo, tanto poi ci penserà la provvidenza ad ammansirlo. E se ci sbrana affronteremo la morte cantando, da bravi osservanti, come fecero i nostri antenati mentre i leoni li pappavano nelle arene.

Questa sì è carità cristiana, questo sì è porgere l'altra guancia - e non solo le guance!

"Cari Fedeli" ci dice il Vicario di Dio, "non abbiate paura di essere derubati, date, date, date tutto ciò che avete e vi sarà restituito in Paradiso con gli interessi, perché Dio è un grande economista, molto più di Tremonti: ed ora scusatemi, sono in ritardo perché devo andare ad attivare gli allarmi delle camere blindate in cui sono custoditi i tesori del Vaticano".

Perfetto. Un discorso coerente, che fila, pragmatico, altissimo, oserei dire troposferico: ma che vi saltano in testa dubbi e congetture? Il Verbo è stato ispirato dall'Assoluto con cui Benedetto parla nighttime.

Date, date, date, che quando vi hanno svuotato la casa non avrete più motivo di temere i ladri.

Lo dico anche alle donne: datela, datela, datela al violentatore entrato nel nostro paese senza un volto ed un'identità, che vi incantona in un angolo buio. Che sono queste omofobìe? Avrà pur diritto anche lui alla sua fetta di felicità ed ad un sano coito, come ogni italiano che si rispetti!

Date, date, date il denaro alle banche vaticane, che sanno bene come fare la carità...

Date, date, date la macchina al balcanico sbronzo, così falcia il prato ai margini delle strade e si risparmiano i soldi dei diserbanti.

Date, date, date i permessi di soggiorno come si dà il verderame, l'integrazione culturale è un dovere, le moschee prolifichino pure, appunto, come moschee, a patto che stiano ad almeno un chilometro dalle chiese. Perché? Boh, però l'ha detto Dio sempre nighttime!

Date, date, date alla società molti, molti bambini perché i bambini sono l'avvenire di un paese. Come? I bambini costano più dei preservativi e non ce la fate a mantenerli? Allora astenetevi dal sesso, magari oltre a sentire le pulsioni più umane volete pure mangiare e dormire, pretenziosi!

Ma stanotte è stato diverso, udite, udite, in sogno una visione di Dio l'ho avuta io:

Egli era su un grande trono, mi guardava con sguardo amorevole. Sentivo in Lui una luce ed una forza dirompente. Gli ho detto "Scusami se ho dubitato di Te ma sai, talvolta l'intelletto che mi hai generosamente dato m'induce a riflettere e so che il Tuo portavoce non ama alcun revisionismo". Ed Egli con voce possente ma che denotava una certa delusione mi ha risposto: "Fa niente, Io cerco di cambiare portavoce mediamente ogni ventina d'anni ma questi o non capiscono o non stanno a sentire". "Comunque" mi dice "sono d'accordo che in Italia si accolgano il più possibile gli extracomunitari: facciamo così, non destinate più l'8 per mille alla Chiesa Cattolica e non devolvete più nemmeno le montagne di soldi che ogni anno le versate grazie al concordato. Inoltre eliminate pure l'esenzione dal pagamento dell'ICI per chiese e proprietà del Vaticano, perché la mia Prima Casa è il Paradiso e perché sono indubbiamente considerabili come edifici di classe A1. Vi chiedo però che tutti i soldi che ricaverete da questa operazione, anziché al Vaticano vengano destinati ai poveri clandestini che non hanno nulla, accoglietene più che potete, vedete voi quello che potete fare. Così sia!".

Stamattina mi sono svegliato ed alla luce di questa nuova Rivelazione sono corso a chiedere udienza in Vaticano.

"Non era Dio, era il Demonio travestito !!!", mi è stato risposto.
Già, come ho fatto a non pensarci prima...

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25 marzo, 2008

Magdi Allam: questo è un Uomo.

Lo scrivo con la lettera maiuscola: Magdi Allam è uno dei miei Giornalisti preferiti, lo sarebbe stato se fosse rimasto Musulmano, se fosse Induista, Ebreo, Buddista o adoratore di Totem.

Quindi non mi soffermerò sulla sua Fede, in quanto a mio avviso tutte le fedi, se volte al bene ed all'amore, sono degne di rispetto. Le Fedi dovrebbero essere tutte uguali, volte alla considerazione per le sofferenze del prossimo ed al rispetto per sé e per gli altri.

Magdi però ha dato un imprimatur particolarissimo alla sua conversione dimostrando che la LIBERTA' PERSONALE è più forte e radicata di qualunque costrizione e di qualunque fanatismo.

Non sto parlando dell'Islam buono, cioé l'Islam che fa di Allah un Dio Misericordioso e dei suoi seguaci uomini e donne altrettanto civili.

Sto parlando dell'Islam fanatico, quello che insegna ad un genitore di uccidere sua figlia perché ella ama i costumi occidentali. Mi rifersico all'Islam che odia ogni progresso ed ogni personalità, quello che vorrebbe vederci tutti come capre adorare una divinità in maniera acefala ed acritica rispetto alle nostre stesse azioni, quello che dichiara ancor oggi guerre dal sapore medioevale nonostante il suo nemico non ci sia più da un pezzo, quello che fa strage di donne, bambini ed innocenti nel momento in cui i suoi tirapiedi collocano bombe nei mercati, nei treni e nelle metropolitane o si lanciano con aerei di linea nei centri abitati, quello che innesca rivolte mondiali e spargimenti di sangue per due vignette buffe su un giornale.

Questo è l'Islam che ha fatto allontanare Magdi dalla sua precedente Fede, una religione divenuta troppo spesso coacerbo di violenza e di sopruso, una religione che, se mal interpretata discrimina le donne, incita all'odio ed alla guerra.

Mi rifiuto di pensare che l'Islam appena descritto sia IL VERO ISLAM, una religione non può amare la morte ed il suicidio allo scopo di togliere la vita ad altri, semplicemente perché in tal caso non sarebbe una religione.

Però bisogna fare i conti con la realtà: troppo spesso gli estremisti si rendono autori di stragi e delitti efferati con la silente colpevolezza degli islamici moderati che altrettanto spesso se ne stanno zitti, nascondendosi nell'oblio e lasciando a questi delinquenti il vanto di essersi appropriati della religione come mezzo per uccidere e schiacciare i popoli.

L'Islam, così come fu per la Chiesa Cattolica, ha bisogno di evolversi per potersi esprimere nella sua grandezza e così come gli eserciti del Papa dovettero essere sconfitti perché si fosse potuto costringere la Chiesa a riformarsi, ora l'Islam ha bisogno della sconfitta dei terroristi per poter splendere come una religione del bene e non di morte.

No, non è stato Magdi ad abbandonare l'Islam, è stato l'Islam a perdere Magdi, perdendo insieme ad egli un grande uomo.

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04 marzo, 2008

Padre Pio, ciak si gira!

L'altra notte in tutta fretta (e soprattutto di nascosto) la Chiesa ha fatto ancora una volta ciò che non doveva: dopo quarant'anni dalla sua morte ha esumato il cadavere di Padre Pio. Poco importa se sia consuetudine esaminare le salme dei santi dopo un certo periodo di tempo: speravo che la Chiesa si fosse finalmente svincolata da questa crudele e macabra usanza, invece mi sbagliavo. Come in un film, un bruttissimo film medioevale nel quale il voyeurismo e le prospettive di guadagno prevaricano il buon gusto la bara del Santo è stata scoperchiata, violata ed esposta alla visione collettiva in una sorta di horror moderno, come se dell'orrore di questi tempi ne sentissimo il bisogno.

Che cosa credevano di trovare dentro alla bara coloro che hanno caldeggiato l'esumazione?
Forse cercavano conferma al mito che il corpo di Padre Pio si sarebbe conservato nel tempo, così da invocare al miracolo e richiamare l'adorazione dei fedeli che avrebbero acquistato gadget, foto, santini e porcherie varie.

Invece Padre Pio li ha fregati: il corpo è devastato dall'umidità e le uniche parti ancora parzialmente integre sono mani e piedi. Grazie, dolcissimo Santo, per non esserti prestato a questo massacro!

A questo punto s'impone una considerazione: dovrebbe essere inspiegabile che una Chiesa la quale predica il valore ed il primato dell'anima rispetto alle cose materiali e corruttibili, che ci racconta di come il corpo sia solo un pezzo di carne (polvere siamo e polvere diventeremo, ricordate?) e che ciò che conti sia "il nostro spirito" conservi una mummia - anzi mi correggo - un cadavere putrefatto e lo esponga svergognatamente "all'ammirazione" delle folle. Scrivo che dovrebbe essere inspiegabile perché temo che invece una spiegazione ci sia e non abbia a che fare con la metafisica: con l'anima non si fanno soldi, meglio sconfinare nel truce e nell'orrido, la gente accorrerà e pagherà fior di denari pur di impressionarsi. Ma se volessimo proprio impressionare la gente basterebbe una gita a Napoli, in mezzo ai rifiuti.

Una sola volta (e ringrazio Dio per questa unicità) mi è personalmente capitato di entrare in contatto con le reliquie dei santi: ero con la mia fidanzata, avevo circa 25 anni e per Natale venne costruito un presepe a S.Rita, una chiesetta di Ferrara. Entrai insieme a lei una domenica pomeriggio e dopo aver ammirato il bellissimo presepe, prima di andare a cena facemmo un giro all'interno della chiesa. Ebbene, erano state esposte le reliquie dei santi e credetemi, un museo dell'orrore non poteva essere più schifoso. Dentro le teche si scorgevano unghie ammuffite, capelli marci, pezzi di ossa, di lingua, di occhi, di carne avvizzita e frollata, il tutto in mezzo ad una puzza di conservante che a malapena copriva quella della carne mummificata: una mostra spaventosa, rivoltante, oscena e blasfema.
Quella sera ebbi il voltastomaco e non riuscii a mangiare, perfino la mia fidanzata che lavorava come assistente di base e quindi era avvezza a spettacoli poco piacevoli si scandalizzò e diede forfait di fronte ad un bel piatto di tortellini serviti nel ristorante migliore della città. Insomma, quella fu l'esperienza più nauseante della mia vita e non la auguro a nessuno, tantomeno auguro ad un Santo che tutti amiamo di esserne il soggetto che insensibilità o sconcezza di chi ancora crede di rappresentare un'autorità morale per la gente permette di esporre e vilipendere in quel modo.

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17 gennaio, 2008

Università la Scemenza

Un NO secco all'ostracismo religioso della Sapienza viene anche anche dal mio blog che spesso lancia strali contro la Chiesa ed alcune sue posizioni e/o comportamenti inaccettabili.

Non mi piace questa dittatura, non mi piace che il Papa non possa parlare, non mi piace che non possa esprimersi. Questa è tirannide, una tirannide laicista e medioevale, una sorta di ritorsione per quello che la Chiesa fece a Galileo ed a Giordano Bruno: in questo modo, però, si diventa aguzzini come coloro che furono.

Si può criticare fin che si vuole il Papa, io per primo mi schiero contro di lui. Non sono d'accordo quasi su nulla, trovo frane di ipocrisia nel suo Verbo e nelle azioni della sua Chiesa, che così tanto si discosta dalle parole di Gesù.

Però la parola non dev'essere negata a nessuno, tantopiù se si è fatto parlare in pubblico un delinquente come Ahmadinejad. Il Papa, certo, predica la pace anche se la predica razzolando male e questo è comunque meritorio.

Su questo episodio esprimo la mia completa solidarietà al Papa, che difendo come uomo e come rappresentante di un'istituzione avente il diritto di esprimersi: ovviamente, però, quando lo fa ha il dovere di accettare le critiche di chi gli fa notare cose ad Egli scomode.

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30 ottobre, 2007

Medioevo now

E dai! Ancora un'indebita intromissione della Chiesa negli affari italiani.

Ieri Papa Benedetto XVI ne ha detta un'altra delle sue. Premetto che non sono cattolico e che quindi da perfetto laico non ho la benché minima soggezione sia nei confronti della Chiesa che nei confronti del Papa. Non riconosco, tra l'altro, al Papa alcun primato ed alcuna autorità morale se non quella che egli esercita nei confronti dei suoi adepti perché la Chiesa a causa di quel suo predicar bene e razzolar molto male (non solo da oggi ma da secoli) mi è stata sempre invisa.

E non si confonda il mio essere laico con il laicismo: così come quando il Re è evidentemente nudo non si può dire che si è dei sovversivi se lo si fa notare, allo stesso modo quando leggo o m'indigno contro l'operato di certa parte della Chiesa (non quella dei missionari, di Padre Pio, di Madre Teresa etc..., intendiamoci!) non accetto che mi si etichetti come laicista.

Iniziamo dal pulpito da cui viene la predica: la Chiesa si è macchiata nei secoli di tanto di quel sangue da alimentare tutto il Mediterraneo, a partire dalla vicenda dell'inquisizione passando per i vari scandali Marcinkus fino alle banche vaticane, che tutt'ora macinano denaro come grano e che ogni anno sono tra le prime finanziatrici per intermediazione relative all'esportazione di armi (salvo poi venire a proporre candidamente ai propri clienti i cosiddetti "fondi etici", oh, anime immacolate!). Non parlerò del vergognoso comportamento del clero relativamente al caso Welby, che gli negò il funerale né del continuo tentativo da parte della Chiesa di frenare la scienza anche quando il buonsenso vorrebbe che invece la si potesse aiutare in ogni modo allo scopo di salvare vite umane.

Disquisirò dell'ultima boutade di Benedetto XVI: ieri il Papa ha esortato i farmacisti all'obiezione di coscienza nei confronti di quei farmaci che impediscano la nascita di embrioni. Devo supporre che tra questi vi siano anche e perfino i preservativi.

Ora, il Papa non può e non deve permettersi la libertà di incitare le categorie professionali a negare ciò che al cittadino è dato di diritto dalla legge, fortunatamente laica, dello stato italiano. Fosse per me io caccerei dal loro lavoro anche i medici obiettori, non solo i farmacisti, perché sono medici e farmacisti ad essere al servizio della gente e non il contrario.

Se si sceglie di fare il soldato non ci si può rifiutare di sparare addosso al nemico, parimenti se si fa il medico legale non ci si può certo rifiutare di eseguire le autopsie sui cadaveri per questioni "etiche", se si fa il becchino non si può diniegare la cremazione dei cadaveri e se si decide di fare il pizzicagnolo, pur se si è musulmani, non ci si può astenere dal servire prosciutti e mortadelle alla gente.

Il concetto mi sembra chiaro e nitido ma, come si può arguire dalle parole del Papa, egli presume che tutti gli italiani siano cattolici e che dipendano dal suo Verbo (spesso e volentieri costruito "ad hoc" dai poteri forti del clero).

Ebbene, questa ipocrisia deve finire, l'ipocrisia di possedere verità e la moralità assolute, il tutto mentre la Chiesa di Roma spende e spande milioni di euro per ogni viaggio del Pontefice che parla dei poveri. Notatelo: la "casta ecclesiastica" si appropria di intere città acquisendo immobili di valore inestimabile per poi piangere per i senzatetto, ci chiede di accogliere gli extracomunitari salvo poi protestare quando viene costruita una moschea vicino ad una chiesa, ci domanda di fare figli (come se fosse facile mantenerli) ma costringe i suoi ministri al celibato, vorrebbe che noi disprezzassimo il capitalismo ma è infognata in giri d'affari miliardari, non paga una lira di tasse (vedi ICI) e, dulcis in fundo, ci chiede moralità e castità quando ogni giorno se ne sente una su preti lussuriosi e strane perversioni all'interno e fuori dei conventi.

Ma nella Città del Vaticano il medioevo sembra essere ancora di moda, con tutte le sue contraddizioni.

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23 maggio, 2007

Attacco ai "preti pedofili", una porcata

Alcuni giorni or sono solfeggiando con il mio mouse sui blog di Tocqueville ho notato un articolo molto bello contro la decisione della Rai di trasmettere il reportage della BBC sui preti pedofili.

Immediatamente ho dato la mia solidarietà al blogger schierandomi decisamente con lui e commentando la vicenda.

Ebbene, trasmettere una simile idiozia è non solo ingiusto nei confronti del clero (ricordiamoci che in Inghilterra sono protestanti) ma anche errato dal punto di vista statistico.

Nel commento ho scritto che in insiemistica esistono classi chiamate "insiemi". Un insieme può essere formato, per esempio, dalla totalità dei preti e delle gerarchie ecclesiastiche. Possiamo per sommi capi definire anche un altro insieme (anche se matematicamente non esattamente circoscritto, dati i confini non altrettanto definiti) quello dei pedofili. Ebbene, i preti pedofili costituiscono l'intersezione dei due insiemi e danno origine ad un sottoinsieme, peraltro talmente ridotto da essere insignificante.

Nella fattispecie infatti potremmo parlare anche del sottoinsieme relativo ai medici pedofili, agli ingegneri pedofili, agli operai pedofili e così di seguito fino all'esaurimento delle categorie professionali. Mandare in onda un servizio sui preti pedofili è come trasmettere un servizio sui delinquenti francesi, i ladri giapponesi o gli spacciatori con gli occhi neri.

Le nostre considerazioni però non si fermano qui: se guardiamo più nel dettaglio, l'insieme dei preti pedofili rispetto a tutte le altre categorie è di gran lunga il più insignificante. Certo, qualche prete è stato coinvolto in vicende di pornografia infantile o di pedofilia ma il problema è morale più che quantitativo ed è appunto per questo motivo che la cassa di risonanza mediatica ha diffuso nell'immaginario collettivo il falso e fuorviante messaggio che molti preti siano orchi.

Ebbene, personalmente ritengo che un'incidenza della pedofilia così bassa nel clero non solo sia indice di quanto certi imbecilli vogliano gettare immeritato discredito sulla Chiesa riguardo a tale questione ma anche come si cerchi di estendere una responsabilità personale a tutto l'ordine ecclesiastico, che appoggia la pedofilia tanto quanto la potrebbero appoggiare l'Ordine dei Medici od i sindacati.

Servizi-spazzatura come quelli che Santoro si è accaparrato non solo sono vergognosi ed intasmettibili in un paese civile ma fanno del terrorismo mediatico perché inducono le persone a pensare che la Chiesa sia un covo di molestatori di bimbi, principio che, nonostante tutte le discutibili scelte dell'entourage cattolico, è da biasimare e da condannare con la massima fermezza possibile.

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13 maggio, 2007

Spacciatori, ne renderete conto...

Bellissimo discorso del Papa agli spacciatori, fatto di passione e di durezza. E' questo il Papa che mi piace, un Papa forte che non ha paura di dire le cose come stanno. "Attenti" - ha tuonato contro gli spacciatori - "perché del male che fate ne dovrete rispondere davanti a Dio". Niente di più vero, Dio li giudicherà per quello che sono: criminali.

Una posizione finalmente rigida e perfettamente in linea con la dottrina cristiana.

E' questo il cattolicesimo coerente che vorremmo: per fortuna certi episodi mi fanno capire che nella Chiesa vi è anche il lato della medaglia pulito.

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