Libere Risonanze: febbraio 2007

26 febbraio, 2007

Il solito dei soliti

In quest'ultima settimana abbiamo rivisto i soliti personaggi comportarsi nel solito modo. Abbiamo potuto sorbirci nell'ordine:

1. Il Presidente della Repubblica, solito comunista, che pur di dare una mano ai suoi compagni finge di non vedere. "Non ci può essere altro governo al di fuori di questo", afferma: già. Non può essere altro governo DI SINISTRA al di fuori di questo, ovviamente. Andiamo ad elezioni, caro Napolità, e poi vedrai se non ci sarà un governo dalla maggioranza plebiscitaria. Vuoi un governo stabile? Facci votare, te la garantiamo noi cittadini la stabilità del prossimo esecutivo! Paura eh? Caro Presidente, hai dimostrato di anteporre il tuo partito al bene del paese. Un Presidente simile andrebbe quantomeno deposto.

2. La solita sinistra massimalista, che trama nell'ombra, fa cadere il governo, arriva alla rissa e ritrae vigliaccamente la mano per poi raccontarci che non era successo nulla. E che dire della solita doppiezza che consiste nello sfilare con i propri elettori latrando idiozie per le strade di Vicenza per poi tradirli in parlmento? Duri e puri, si definiscono: branco di voltafaccia, questo sono.
3. La solita sinistra cattocomunista calabraghe, senza dignità e senza alcun amor proprio, pronta a rinnegarsi pur di accattonare senatori dall'altra sponda promettendo poltrone.
4. Il solito D'Alema, che fa promesse e poi se la rimangia. "Se non avremo la maggioranza andiamo tutti a casa", disse: bene, D'Alema non ci pensa nemmeno a mollare la poltrona perché la sua parola è come carta straccia.
5. Gli fa compagnìa il solito Prodi, che dà le dimissioni come una furia scatenata e dopo dodici ora stila il nuovo programma, pacioso ed allegro come non mai. Un Prodi che leva i DICO dal programma per la solita paura di cadere, aggirando così i problemi invece di affrontarli e stilando dodici punti da votare, che distribuiti su un totale di quattro futuri anni di governo danno come risultato la bellezza di tre votazioni all'anno. Il resto del tempo il parlamento verrà trasferito alle Maldive. E' proprio vero: i circhi non sono mai abbastanza pieni di pagliacci.
6. I soliti democristiani, nella fattispecie Follini, pronto a vendersi pur di occupare una poltroncina tradendo così il mandato degli elettori. Questo personaggio è il più spregevole di tutti perché mentre le sinistre fanno il loro sporco gioco cercando almeno di restare disperatamente al governo su mandato degli elettori di sinistra, egli pugnala alla schiena il proprio elettorato pur di fare i propri interessi. In questo disprezzo più Follini di quanto non disprezzi Saddam Hussein: almeno egli non si è inciuciato con gli statunitensi per salvarsi.
Una sola parola per sintetizzare: schifo.

Etichette:

22 febbraio, 2007

2007 - Operazione Questua

Come i mendicanti, con il braccino teso e la mano a cucchiaio.
Non credevo mai che l'Italia sarebbe caduta così in basso, in 42 anni in politica ho visto di tutto, inciuci, tradimenti, crisi, unioni e dissoluzioni di interi partiti.
Non pensavo però di assistere alla totale perdita di dignità da parte di un'area politica, che con il fare da barbone o del lavavetri di turno, pur di non mollare la poltrona tira per la giacca i senatori dell'opposizione (gli stessi su cui aveva sputato durante 5 anni e dopo la vittoria elettorale) spigolando tra essi quelli che potrebbero permetterle di tirare a campare fino alla maturazione della pensione per i parlamentari.
Questo governo si era presentato a parole come un esecutivo granitico e doveva letteralmente spaccare il mondo: "con noi fiorirà la pace universale", si dichiarava, "l'Italia conterà più degli USA", "faremo da collante tra i popoli" e "risaneremo l'economia dando ai cittadini di tutto e di più".
Ora nessuno, a livello internazionale, ci considera nemmeno di striscio (che fine ha fatto la moratoria contro la pena di morte?), siamo derisi da tutta Europa (per non parlare degli Stati Uniti che addirittura ci considerano come un paese infido) ed il famoso "collante" non esiste nemmeno tra le 160 persone +1 del Senato. Che figuraccia !
La sinistra è come un tennista che ambisce a vincere il torneo di Wimbledon ma che si trova a dover fare il raccattapalle.
E così la maggioranza senza vergogna naviga a vista su un Titanic di buoni propositi: meglio di Pietro e - sorpresa - Mastella, gli unici a mantenere una certa dignità, innanzitutto come uomini e poi come politici.
In passato ho criticato aspramente questi due leaders. Un esempio è il post che scrissi il 25 Luglio 2006 a proposito dell'indulto http://libererisonanze.blogspot.com/2006/07/di-pietro-ma-che-hai-firmato.html#links . Nulla è di più distante da me di un segretario di partito superficiale, che firma i programmi senza guardare ciò che firma o peggio, di un rappresentante dello stato che approva una legge di scarcerazione per quei delinquenti che hanno danneggiato lo stato stesso od i suoi servitori.
In questa occasione però un democristiano (che è tutto dire) ed un magistrato di parte (altra anomalia italiana) hanno dimostrato molta più dignità e rispetto per le scelte dell'elettorato di quanto non abbia fatto il resto della cricca che infesta il parlamento. Perfino un dinosauro politico come Rossi (di Ferrara, la mia città - sigh) ha tirato fuori i suoi attributi restando coerente con se stesso mentre personaggi come Franca Rame adducevano alla scelta di votare per il governo motivazioni talmente ottuse da rendere incredibile il pensiero che a suo marito, altro bel personaggio, sia stato conferito un nobel.
Né conta ricordare all'Unione (ma forse è meglio chiamarla Polverizzazione) che qualunque altro governo al di fuori di quello di Prodi è possibile in quanto esso investito formalmente dall'elettorato della carica di leader in seguito ad elezioni primarie. Un qualunque cambio di rotta rispetto a tale scelta giustificherebbe la definizione dell'utile idiota data da Berlusconi durante il faccia a faccia pre-elettorale e finirebbe per avverare la previsione che fece in quell'occasione, ovvero quella che il professore sarebbe stato scaricato entro breve tempo a favore di un altro leader.
In questa girandola di perenne affanno e di svilimento generale delle istituzioni, in una situazione ondivaga in cui Follini e Casini "vorrebbero" ma non "possono", in un clima da rivolta popolare, si compie il destino del governo Prodi.
La speranza è che questo destino non trascini nel baratro anche l'Italia seria ed operosa.

Etichette:

Il governo dei buffoni

  1. Giorno 20/02/2007, parole di D'Alema: "se viene a mancare la maggioranza andiamo tutti a casa".
  2. Giorno 21/02/2007, ore 14.40: la maggioranza manca.
  3. Giorno 21/02/2007, ore 20.00: Prodi dà le dimissioni.
  4. Giorno 21/02/2007, ore 23.00: Prodi sarebbe disponibile a formare un altro governo "a patto che vi siano convergenze solide".
  5. Giorno 21/02/2007, ore 23.30: i pagliacci di sinistra, scorgendo una possibilità per rimanere attaccati alle loro poltrone (stipendi faraonici compresi, alla facciaccia di voi operai che dicono di rappresentare) si avventano come avvoltoi sulle parole di Prodi e urlano che "si può rimanere in sella" pur se in minoranza al senato.
  6. Giorno 22/02/2007, ore 00.30: ormai tutti sono convinti di un Prodi-bis, come se non fosse successo nulla.

Notare l'antitesi tra il punto 1. ed il punto 6, il tutto in 24 ore.

Saltimbanchi senza dignità e senza credibilità, questo sono i sinistri: gli operai farebbero bene a ricordare che quando una fabbrica li licenzia perché questi maramaldi la mettono in condizioni di fallire, quando viene rapinato loro il TFR o quando vengono tartassati dalla finanziaria che li massacra di tasse ESSI NON HANNO UNA SECONDA POSSIBILITA' MA DEVONO CHINARE IL CAPO E PAGARE PREZZI ALTISSIMI.

RICORDATEVELO, CARI OPERAI QUANDO ANDRETE A VOTARE ANCORA. LA SINISTRA NON FA I VOSTRI INTERESSI MA SOLO I SUOI E PROPRIO DA QUESTA VICENDA POTETE VEDERE QUANTO SIANO BRAVI A CAMBIAR GABBANA. COSI' ANCHE PER LE PROMESSE CHE VI FANNO: VI PROMETTONO EQUITA' MA VI FANNO A PEZZI A FORZA DI GABELLE.

A questo punto solo la serietà del Presidente della Repubblica ci divide dal baratro della formazione di un nuovo governo di sinistra. Speriamo che Napolitano prima che comunista sia innanzitutto uomo d'onore.

Etichette:

21 febbraio, 2007

Ed ora non azzardatevi ad inciuciarvi.

LA DITTATURA E' FINITA !

I TIRANNI E GLI AFFAMATORI SONO IN ROTTA !

Ed ora un avvertimento ai nostri deputati e senatori da parte dell'elettorato di centrodestra:

NON AZZARDATEVI AD INCIUCIAVI CON QUESTI SATRAPI.

NESSUN GOVERNO TECNICO, NESSUNA LARGA INTESA, NESSUN AIUTO.

DOVETE ADOPERARVI TUTTI PER FARCI VOTARE DI NUOVO.

SE NON SEGUIRETE QUESTE DIRETTIVE VOSTRA BASE E' PRONTA AD AFFOSSARE ANCHE VOI ALLA PRIMA TORNATA ELETTORALE

RICORDATEVELO E STATE ATTENTI A QUELLO CHE FATE.

Etichette:

19 febbraio, 2007

Io mi odio: parola del Governo

Siamo all'esaltazione del paradossale: la base del governo ed alcuni suoi partiti sfilano contro il governo di cui fanno parte per impedire la costruzione della base. Un perfetto chiasmo per di più condito con un'antitesi.

Occorre infatti scomodare figure retoriche di liceale memoria per definire l'attività di questo incredibile governo, che si regge nelle bufere grazie alle sole unghie conficcate nelle poltrone e che propone astruse alleanze di facciata per irretire il popolo ignorante.
Questa politica sussultoria e bradisismica ormai consolidata devasta la credibilità internazionale del nostro paese e frantuma le sue fondamenta democratiche: il tutto, però, con una novità. Il governo in una sorta di eiaculazione perversa gode non solo nel rovinare e far impazzire i cittadini per bene ma anche nel carburare odio contro se stesso.

E' il solito genoma della sinistra, ovvero esistere allo scopo di odiare qualcuno (io la chiamo "sindrome da rivoluzionario"). In politica estera ciò accadde con l'Unione Sovietica, Cuba, la Cina e gli stati comunisti in generale: a fronte di rivoluzioni anche in parte condivisibili sono seguiti però settant'anni di dittature e di odi nei confronti di quello che era identificato come il nemico da abbattere, nonché un sistema politico a dir poco criminale. L'occidente ed i dissidenti erano "i nemici" e quindi andavano fatti a pezzi.
L'unico collante per evitare la disgregazione di questi paesi era proprio l'odio nei confronti del sistema occidentale (infatti abbiamo visto tutti, venuto a mancare quest'ultimo, come sono finite Unione Sovietica ed Jugoslavia).

Lo stesso dicasi per la storia politica italiana: l'ex PCI odiava letteralmente la DC, allora identificata come il nemico da combattere. Poi è subentrata la seconda repubblica e quando il comando è passato al centrodestra il mirino si è spostato su Berlusconi, reo di essersi messo di traverso impedendo l'ascesa del Soviet Italiano. Anche in questo caso l'inesauribile serbatoio d'odio della sinistra è stato catalizzato e convogliato tutto contro il governo di centrodestra, qualunque fosse la legge da promulgarsi. Allora sputare sui chi votava CDL era doveroso e riempire di balle gli italiani una strategia al massacro più che giustificata.

Ora però è venuto il loro turno: sono al governo e, come disse Dante della sua mente nella Divina Commedia, "qui si parrà la tua nobilitate".

Improvvisamente, la sinistra, battuto il nemico di turno in maniera democratica e venuto a mancare il casus belli, si è trovata a DOVER governare, ovvero a doversi muovere nel terreno per essa più impervio ed ostile, per giunta in un paese democratico che può pesantamente punirla alle prossime elezioni.
Ma come un asino non può divenire un cavallo, così il DNA della sinistra non può modificarsi geneticamente rifiutando violenza ed odio, che in mancanza di un nemico a cui dichiarare guerra si sono rivolti contro la stessa maggioranza - la sindrome del rivoluzionario, appunto.

I segnali che confermano questa tesi sono molteplici: proprio in questo periodo di governo affidato alle sinistre sono fiorite le Brigate Rosse, a di là delle dichiarazioni di facciata sul rifiuto della violenza da parte del governo, sempre ad uso e consumo del popolo credulone.

I sindacati ed ancor di più la loro base abbaiano e si rivoltano contro il governo secondo le peculiarità di lotta da sempre collaudate e sponsorizzate in base a quell'odio di classe che le sinistre hanno da sempre attizzato contro loro nemici.

Infine il governo che odiandosi esiste, bersaglio e cacciatore allo stesso tempo.

Il problema però è che con l'odio non si può che portare al collasso un paese.

Etichette:

08 febbraio, 2007

Preghiera per il papà di un amico

Mercoledì 7 Febbraio 2007 il papà di un carissimo amico è deceduto. Tutto lo staff, i bloggers e gli utenti de Il Castello e di Triares esprimono pubblicamente le loro condoglianze a questo forte e leale uomo che da sempre si è distinto per la sua correttezza e per la sua grandissima anima.

Vista la grande partecipazione al suo dolore unisco idealmente le mie mani a quelle di tutti gli altri membri dei suddetti aggregatori per un abbraccio affettuoso e dedico al suo caro papà un Padre Nostro:

Padre Nostro
che sei nei cieli
sia santificato il tuo nome
venga il Tuo Regno
sia fatta la Tua Volontà
come in cielo così in terra
dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione
ma liberaci dal male.

Amen

Etichette:

06 febbraio, 2007

Prodi senza credibilità e senza paesi amici

"L'Italia ha finalmente acquistato rispetto e considerazione a livello internazionale".

Queste le parole di Prodi alcuni mesi or sono. Ebbene, questa frase venne ideata e pronunciata quando la politica estera non era ancora stata toccata dalle sinistre e vivevamo della rendita lasciata dal governo Berlusconi.

Poi vi è stato l'inciucio del nostro governo con gli Hezbollah, la questione della base di Vicenza, la sparata di Chirac sulle bombe atomiche dell'Iran (sappiamo tutti quanto Prodi ammiri quel viscido francese doppiogiochista) ed infine il voto sulla missione in Afghanistan.

Quindi le critiche internazionali, che sono piovute come grandine da parte degli ambaciatori di molti paesi esteri.

E' veramente incredibile il destino di questo governo che annuncia tutto ciò che invece va ad accumularsi nel carnet delle smentite.

Prima delle elezioni abbiamo sentito il centrosinistra parlare in ottica post-elettiva di "tranquillità del paese" e di "armonia tra le parti sociali". In dieci mesi di governo abbiamo categorie inferocite, scioperi a raffica ed odio viscerale dei cittadini nei confronti delle sinistre.

Abbiamo sentito anche parlare di "odio per Berlusconi", di un paese che non può più del leader della CDL. Ebbene, le elezioni hanno svelato che metà del paese stava ancora con il suo precedente leader ma ciò che più conta è stata l'analisi dei fatti: dieci mesi dopo Berlusconi viene applaudito ovunque mentre Prodi ed i suoi ministri fischiati e contestati tra urla ed ingiurie profferite perfino dai suoi stessi elettori.

Abbiamo poi sentito parlare della "rinascita italiana sotto le bandiere della sinistra", di un'Italia che sarebbe "sbocciata come un fiore" ma gli elettori di centrosinistra si sono accorti che di carciofo si trattava, senza nemmeno la soddisfazione di gustarsi un cynarone. Se prima si arrivava appena alla fine del mese oggi si arriva al Banco di Pegni già alla seconda settimana.

Abbiamo sentito Prodi con il suo faccione ridanciano promettere la coesione dei partiti del governo ma abbiamo assistito e continuiamo ad assistere a vere e proprie guerre tra le bande che compongono la sua coalizione, scontri costituiti da colpi bassi, smentite, dietrofront e tradimenti.

Abbiamo anche ascoltato le sinistre sperticarsi in giuramenti sull'abbassamento delle tasse per i poveri e per coloro che ricadono nelle fascie di reddito più basse ma per costoro a fronte di un risparmio di una trentina di euro sono schizzati alle stelle gli estimi catastali, l'ICI, si è introdotta la tassa di successione, sono state aumentate mille altre tasse e ci si è inventati perfino la tassa sul pronto soccorso, calando la scure impositiva proprio sulle teste dell'elettorato più bisognoso.

E che dire del decreto d'indulto ? Durante il periodo elettorale le sinistre hanno riempito i loro discorsi con intenzioni di ripristino della legalità che, a loro dire, la CDL aveva compromesso: il risultato di tale provvedimento è sotto gli occhi di tutti.

Quanto alle nomine nei gangli vitali del paese da parte di esponenti del centrodestra, le sinistre sostenevano che sotto la guida della Casa delle Libertà in Italia esistesse il regime, salvo poi occupare tutto l'occupabile ed introdurre norme staliniste perfino sul diritto di opinione.

In più, durante il periodo elettorale Prodi si scagliò anche contro la normativa sulle pensioni, secondo lui degna di un paese incivile perché penalizzante in quanto impositiva nei confronti dei cittadini di pensionamenti in età troppo avanzata: senonché, una volta andato al potere, si è scoperto che lo stesso Prodi (smentendo le promesse rilasciate pochi mesi prima) si accinge a varare provvedimenti che allunghino ulteriormente l'età del pensionamento. Le riforme riguardanti il nodo pensionistico, inoltre, a causa delle inconciliabili frizioni con la sinistra massimalista vengono rimandate dal governo sine die nonostante le pressanti richieste dell'Unione Europea in tal senso. D'altra parte la sicurezza con cui Prodi affrontò le tribune elettorali "convinto di rappresentare una forte e solida guida per l'Italia" si sciolse dopo pochi mesi, già quando il governo dovette affrontare una finanziaria che cambiava ogni mezz'ora come il percorso di un pollo affetto da aviaria.

In tutto questo polverone poi, non dimentichiamo la travagliata legge sui PACS: anche in questo caso le promesse elettorali vanno a farsi benedire. Mastella si mette di traverso mentre Luxuria spinge per le unioni di fatto.


Ed ora la Banda Bassotti che infesta attulamente l'Italia oltre ad averci rapinato con tasse e balzelli, dopo aver ridotto il nostro paese ad un coacervo di proteste e di gente disperata, dopo essersi fatta guidare da un Presidente del Consiglio che alla presidenza dell'UE era deriso da tutti sta scialando la credibilità internazionale del nostro paese faticosamente accumulata in 50 anni di relazioni a causa (anche ma non solo) di un Ministro degli Esteri ex-comunista il quale rilascia dichiarazioni temerarie ed offesive, tanto che l'ambasciatore di un paese da terzo mondo come la Romanìa appena entrato nell'Unione Europea bastona un'Italia vigliacca, inaffidabile, confusa e soprattutto traditrice.

Il tramonto delle nostre alleanze, insomma coincide con il tramonto del nostro paese.

Tremonti disse bene: si salvi chi può.

Etichette:

03 febbraio, 2007

Milioni di bestie ed un pallone

Bestie. Nient'altro che bestie.

Ciò che è accaduto a Catania non solo era prevedibile ma scontato: non sono bastati i morti del passato, i fischi e gli insulti a giocatori di colore solo perché neri, le scritte blasfeme, i feriti che ogni anno si contano a centinaia per colpa dei bastardi che insozzano le tribune. Proprio alcuni giorni fa abbiamo assistito alla morte di un dirigente, Ermanno Licursi, picchiato a sangue da alcuni giocatori. Oggi fa le spese di questa pazzìa un uomo della polizia di 38 anni sposato e con due figli, l'ispettore capo Filippo Racisi.

Ed ogni volta si sentono le stesse manfrine dei masturbacervelli, colpa del disagio sociale, del fatto che "è responsabilità di pochi" e che calcio non deve pagare per i soliti delinquenti; si tirano fuori scusanti come l'agonismo, la società, le prospettive di vita, le stelle allineate nel Sagittario invece che nel Toro.

E parimenti ogni volta lo stato promette vendette esemplari, ci vengono promessi pugni di ferro e metodi staliniani. Poi, trascorsi tre giorni, il pugno si scioglie come la neve ed i termini cominciano a stemperarsi: il calcio s'interroga, il calcio s'indigna, il calcio riflette.
Ed il governo ? Beh, quello manda fuori i delinquenti con gli indulti.

Tempo due domeniche e si assiste alla solita buffonata: fantocci sui campi vestiti con le maglie delle opposte tifoserie che si stringono le mani, cartelli idioti come quelli dei pacifinti "NO AL RAZZISMO" o "NO ALLA VIOLENZA", cuori giganteschi stesi da bambini spaesati sui tappeti erbosi degli stadi. Perfino gli scandali che dovevano retrocedere le squadre fino al calcio dilettantistico, col passare dei gradi di giudizio si riducono progressivamente alla condanna di qualche punto da sottrarre nel campionato in corso.

Poi si riprende a giocare e dopo qualche mese ci scanna come prima, anzi, di più.

La verità è una: il calcio è un gioco di merda, seguito da gentaglia di merda.

Nessuno sport annovera tra le sue fila un tale lerciume di tifoseria come il calcio: io una volta andai ad una partita della SPAL, trascinato dagli amici a forza. Ebbene, nelle due ore che seguirono soffrii come un cane: vidi una tal massa di gentaglia da farmi schifare l'ambiente per tutta la vita (e questo ben venticinque anni fa).

Petardi come bombe lanciate in mezzo alla gente, bottiglie di vetro che volavano sulle teste, urla, bestemmie a non finire, auguri di cancri e tumori agli avversari, rutti, peti, c'era anche uno che pisciava sugli spalti tra l'indifferenza e l'ilarità generale, mentre i bimbi guardavano con gli occhi sgranati ed un pò frastornati mentre i padri cavernicoli si fumavano tre pacchetti di sigarette e profferivano di fronte ai figli parole impronunciabili. Sì perché ci sono anche degli imbecilli che allo stadio portano i loro figli.
Ed è solo un piccolo stadio di una cittadina in fondo tranquilla.

Nel mondo del calcio fa spettacolo il peggio della natura umana: sgambetti, botte tra i giocatori, testate nel petto, ingiurie indicibili, spintoni, indisciplina, scommesse clandestine. Perfino società e dirigenti sono corrotti.

Io seguo da anni la Formula 1: ebbene, amo questo sport anche perché vi è un pubblico civile, che tifa per il pilota o la squadra senza desiderare che l'avversario si schianti contro un muro fracassandosi il cranio.
Un pubblico competente che ama i motori ed a cui piace la competizione, magari il brivido della velocità ma mai e poi mai il sangue.

Lo stesso dicasi per tutti gli altri sport: sportivi campioni nelle loro discipline da decenni ai quali non viene passata dal CONI nemmeno la divisa, gente che si allena facendo vita monastica ed immensi sacrifici per passione e per uno stipendio da fame. Poi, sul podio, dopo essere stati trattati dallo stato come pezzenti si avvolgono pure nel tricolore. Questi sì sono Uomini e Donne con la maiuscola.

Nel calcio no: il branco si getta a capofitto nul business, si pagano caproni ignoranti decine di milioni (fino a picchi di centinaia) e li si tratta come idoli. Vanno a tutte le trasmissioni possibili ed immaginabili, trapanano veline come catene di montaggio e protestano se lorsignorìe vengono disturbati per gli allenamenti. E mentre i vari Luciferi, come nei gironi infernali, provvedono a ciabattare dribbling ed assist più o meno riusciti, i mostricciattoli della tifoseria escono dall'inferno e si mettono a danzare in un sabba attorno ai loro perversi totem.

Il tutto mentre lo stato finge di indignarsi: invece di dare la possibilità alla polizia di sparare ad altezza d'uomo con proiettili di gomma (che fanno un male cane ed invalidano per qualche giorno) la politica si interroga sulla società, sui costumi, sul disagio e sulle sparate che da sempre giornalisti grassi ed opinionisti occhialuti pseudoculturati ci propinano nei vari processi, controprocessi, controappelli e cassazioni.

Ebbene, il calcio va fermato, ma non per un anno, PER SEMPRE.

Il calcio è un insulto da eliminare, da radiare, da espellere dalla nostra vita e specialmente dalla nostra cultura a viva forza, perché non è cultura ma solo immondizia puzzolente e contagiosa, come i reality.

In una società le cose che contano sono gli ospedali, l'assistenza ai deboli, le strutture, il lavoro, la floridità delle aziende, un'economia sana ed un capitalismo con paletti e garanzie, una giustizia seria ed inflessibile, la famiglia e la sua sicurezza, una sicurezza che abbia la precedenza sui diritti civili garantita da uno stato che sappia rispondere alla violenza brutale non a parole ma, se occorre, con altrettanta violenza.
E specialmente sono importanti CULTURA ED ISTRUZIONE.

Purtroppo, invece, viviamo nel solito mondo dei primati telefoninomuniti per cui domani ci sveglieremo con tante promesse, una sospensione di qualche mese ed il classico minuto di raccoglimento.

Poi di nuovo tutti giù, nell'Inferno.

Etichette:

01 febbraio, 2007

Pacs, ovvero truffe legalizzate.

In questo periodo di regime medioevale e di oscurantismo tra i vari problemi che affliggono l'italietta nostrana quali sciocchezzuole come le gabelle prodiane, la scarcerazione dei delinquenti, il collasso dell'economia, la malasanità, la giustizia ad orologeria, la fuga dei capitali, la cronica mancanza di energìa, l'immigrazione selvaggia, il depauperamento dei cittadini, il tradimento degli alleati internazionali e l'appoggio del nostro governo a terroristi o dittatori sanguinari vi è anche un argomento che da lungo tempo minacciava il sonno di tutti noi e che andava finalmente affrontato nella sua complessità: I PACS.
La necessità di dedicare tempo alla costruzione di "matrimoni" di serie B con dibattiti fiume e fumose formule alchemiche era impellente, così come era altrettanto impellente l'istituzione di un vincolo che formalizzasse l'unione tra le coppie gay, le quali in tal modo saranno libere di uccellarsi tranquillamente a testa alta fregiandosi di un titolo che potrà essere usato come magna charta nei gay pride.
Non starò qui ad elencare le tante motivazioni morali che mi trovano assolutamente contrario a questa novità introdotta dagli sfasciatori della civiltà che rispondono al nome di Soviet Supremo Italiano, nè voglio dilungarmi sul fatto che alla "bieca famiglia tradizionale", quella composta da padre - madre - figli non venga destinato né un eurocent e nemmeno la si prenda a cuore quando non arriva a pagare le bollette di fine mese, quando occorre una sanità efficiente od asili full-time a bassi prezzi per i bimbi i cui genitori lavorano tutto il santo giorno, quando si fornisce una scuola da terzo mondo e quando le si nega la possibilità di mandare i figli all'università perché la si fa a pezzi con IRPERF, ICI, IVA, TASSE SUL REDDITO, imposte sui guadagni di borsa ed ora perfino con la tassa di successione.
Non starò a dilungarmi nemmeno sul fatto che la prossima richiesta sarà di fatto la possibilità per le coppie autocertificate, gay e lesbiche di adottare figli, mentre una famiglia "qualunque" deve arrabattarsi in una trafila burocratica degna di Dedalo per poter dimostrare di essere perbene ed accedere ad una adozione, salvo poi scoprire dalla legge italiana che il bimbo stava meglio in un orfanotrofio ucraino a subire violenze piuttosto che rimanere al fianco di genitori premurosi ed amorevoli.
Non starò, dunque a scrivere delle implicazioni morali di cui i miei colleghi sugli aggregatori hanno già ampiamente approfondito gli aspetti.
Voglio concentrarmi invece su un altro aspetto, che potrebbe essere configurato come una truffa allo stato: ovvero le certificazioni false.
Dal momento che per stipulare un PACS occorrerebbe solo una semplice autocertificazione e che un siffatto istituto regalerebbe alla coppia diritti ma non imporrebbe alcun dovere coniugale ai contraenti, c'é da chiedersi come lo stato possa tutelarsi da un simile imbroglio.
Forse lo stato intende richiede in allegato all'autocertificazione un filmino di quando e quanto i contraenti fanno l'amore, con tanto di date ed ora ? Forse, c'é da aspettarsi di tutto da questi "grandi fratelli sovietici".
Perché, se così non fosse, non converrebbe assolutamente stipulare un matrimonio ma un PACS e rimanere in serie B.
E così addio famiglia.
Prendiamo ad esempio la reversibilità pensionistica: chi potrebbe impedire ad una persona (siano i contraenti omo od etero) di certificare il falso al fine di godere della reversibilità all'atto della morte dello pseudo-coniuge? Chi impedirebbe ad un contraente di far firmare ad una ricca ereditiera (od un ricco ereditiero) novantenne un bel foglio con la dichiarazione di unione ?
Ed in questo caso si aggirerebbe perfino la tassa sulle donazioni introdotta dal governo: invece di pagare per una donazione le tasse di registro e di donazione, ognuno di noi potrebbe PACSARSI con qualcuno ed oplà, la truffa sarebbe servita. Lo stato dovrebbe sborsare la reversibilità allo pseudo-coniuge mentre le tasse di successione, molto più basse di quelle di donazione, permetterebbero di aggirare quest'ultima.
E' come se lo stato dicesse: promulgo una legge per rapinarvi ma se stipulate un PACS potete fregarmi.
Siamo davvero al delirio.
Allo stesso modo non si capisce a quale rapporto sia data la precedenza in materia di eredità e reversibilità pensionistica in caso di stipula di matrimonio con divorzio seguito (o preceduto) da un PACS : al contraente del matrimonio o del PACS ?
Ed inoltre che diritti avrebbe un figlio nato da un rapporto PACS ? Non certo come quelli derivanti da un matrimonio, visto che il PACS è esclusivo dei doveri propri dell'istituzione matrimoniale ma è inclusivo solo di diritti.
In aggiunta si suppone che tutti i contraenti PACS siano uguali di fronte alla legge, senza distinzione tra uomini e donne: ebbene, se così fosse bisognerebbe ammettere anche le adozioni per i gay e le lesbiche perché altrimenti si discriminerebbero questi ultimi nei confronti delle coppie di fatto etero.
In conclusione questa sottospecie di governo, invece di pensare a cose importanti già tanto difficili da risolvere ama infognarsi in assurde ed inutili complicazioni, peraltro moralmente (e doverosamente, direi) eccepibili da ogni punto di vista.
Un governo, appunto, che discute di unioni di fatto ma che non sa essere unito nemmeno sul colore della carta igenica nei bagni del parlamento.

Etichette: