Libere Risonanze: aprile 2006

29 aprile, 2006

La seduta è sospesa !

Senato, 28/04/06: le sinistre non riescono neanche ad eleggere il presidente del Senato e Ridolini ha trovato degni sostituti. La giornata di ieri ha visto nascere la prima drammatica debacle della sinistra. Franco o Francesco Marini ? I sinistri ci vengono a dire che sono la stessa persona. Infatti io che mi chiamo Enrico rispondo anche al nome di Luciano, Platone, Serse e Staserapiove. Quindi, cari italiani, state pronti a cancellare dalla carta d'identità i dati anagrafici; se vostra moglie mentre fate l'amore vi chiamerà con un altro nome, ebbene, non preoccupatevi: i sinistri c'insegnano che siete sempre voi.

Innanzitutto una risata ce la strappa RincoScalfaro. La nostra mummia è riuscita a sbagliare il nome del candidato eletto, creando un caos terrificante ed inventandosi regole fai-da-te raffazzonate come il suo settennato.

In secondo luogo ringraziamo il Signore per aver dotato i sinistri di tale esiguità neuronale da non saper nemmeno scrivere correttamente su una scheda un nome ed un cognome. Ci chiediamo come possano, un domani, discutere di un qualsiasi problema politico visti questi precedenti. La risposta ? Semplicemente non possono.

In terza analisi c'é da farsi grasse risate sul come la sinistra farà a governare con un senato che vede i senatori a vita spesso impossibilitati a spostarsi data l'età ed i senatori eletti tramite voto estero sempre in viaggio. Questo divertentissimo quadro politico ribalta totalmente i giochi in favore del centrodestra, che alla fine della fiera sarà perennemente maggioranza.

In quarto luogo c'é da rilevare che anche alla camera abbiamo assistito al siluramento di Bertinotti in favore di D'Alema. E giù altre risate !

Quinta considerazione va al fatto che questi signori (oddio, signori è un pò troppo...) dovranno governare in trincea, con un Mastella che, già ritirato dall'Unione, accorrerà in un appoggio esterno (il che vuol dire la possibilità di stracciare gli accordi sul programma prodiano), un Pannella schiumante alla bocca ed ululante dal loggione (e ben gli sta, l'hanno fregato !), un Di Pietro che esce schifato dalla riunione del centrosinistra (vedi post del 14/04/06) ed una sinistra massimalista che fa la voce grossa contro i democristiani. Un macello, insomma, in cui solo una mortadella può trovarsi a proprio agio.

In ultimo, ma non per ultima la faccia di Salvi (il vero comico, quello che siede in parlamento di nome Cesare, ma visto che i nomi non contano chiamatelo pure Francesco): una vera e propria goduria. La faccia esibita a Matrix nella puntata del 28/04/2006 era davvero da stampare ed incorniciare, un'espressione del tutto stridente rispetto alla baldanza sciorinata durante il periodo dell'opposizione in cui i sinistri deridevano la CDL; a questa faccia faceva compagnìa quella del direttore del Manifesto che si affannava in una risatina dribblativa corredata da opportuno sguardo fisso sul vuoto.

Uno spasso insomma. Vabbé, prima o poi i rossi riusciranno ad eleggere i loro Presidenti...sempre che in parlamento permettano loro di votare con una croce come gli analfabeti.

26 aprile, 2006

25 aprile o 1 aprile ?

La pagliacciata a cui abbiamo assistito martedì scorso ormai si ripete da sessant'anni, ogni anno più o meno con le stesse modalità. I comunisti schierati nelle piazze a fare le marionette e gli elettori di destra costretti a disertarle per non dar la sponda a scontri e strumentalizzazioni.

Il 25 aprile è una buffonata a cui solo Ciampi finge di credere usando parole assolutamente fuori dal mondo. La festa degli italiani è in realtà la festa dei circoli arci, dei casseurs e degli intolleranti in genere.
Il 25 aprile non è una festa che ci accomuna ma anzi, divide perché invece di essere "la festa di tutti gli italiani" è un sopruso continuo nei confronti di quelle forze considerate nell'ignoranza delle masse sinistre "perdenti".

Nulla importa se alla fine della guerra i partigiani rossi approfittarono del loro ruolo per assassinare i partigiani di altre estrazioni politiche (come ad esempio in Friuli): avevano combattuto insieme con lo stesso ardore ed insieme avevano rischiato la pelle, eppure nel sangue dei sinistri già scorreva il virus della sopraffazione e della restaurazione di una nuova dittatura.

E così il 25 aprile viene ogni anno snaturato del suo significato perché a dittatura si oppone analoga dittatura, esattamente come dalla rivoluzione francese conseguì il potere Napoleone ribaltando quegli ideali di uguaglianza di cui proprio la rivoluzione francese si faceva promotrice.

Gli ebrei, massacrati da un regime bestiale e disumano festeggiano il 25 aprile come una festa che rappresenta la fine di una guerra la quale li vide vittime innocenti di un orrore infinito. Una festa in particolar modo dedicata a loro, dunque. Eppure il 25 aprile si bruciano le bandiere ebraiche.

Solo Ciampi non se ne accorge.

20 aprile, 2006

Ed intanto Bertinotti si fa la villa...

Ecco a voi, cari italiani, un esempio di coerenza, di sintonia con i "problemi reali del paese", di grande sensibilità nei confronti delle classi più povere.

Mi presento: mi chiamo Fausto e questo esempio sono io.

Poveri operai, che non riescono a sbarcare il lunario, sfruttati come sempre dagli imprenditori.
Poveri imprenditori, tirati per la giacca dagli operai che vogliono sempre di più, di più...

Poveri fancazzisti, che si trovano senza pensione e senza assistenza dopo una vita alla ribalta dei marciapiedi, capelli cotonati ed una chitarra in mano...
Poveri lavoratori che da sempre sgobbano come muli perché vi sono fancazzisti i quali pretendono la pensione e tutto il resto senza nemmeno sudare.

Poveri extracomunitari, castigati come bestie all'interno dei centri di prima accoglienza quando arrivano come clandestini.
Poveri commercianti, che in negozio si trovano una pistola alla tempia quando i clandestini assaltano il loro negozio.

Poveri terroristi che si fanno saltare per difendere un mondo che vede la donna trattata come un animale.
Povere donne, costrette ad indossare il burka a causa di una società retrograda ed oscurantista.

Poveri sfrattati, invece con me godranno di affitti a prezzi popolari nelle case sottratte in modo coatto ai proprietari d'immobili che hanno fatto sacrifici per investire in qualcosa di redditizio.

Ora torno a casa, a piangere su queste sventure: nella mia nuova villa a Massa Martana (PG) con giardino e piscina si piange meglio, ovviamente.

18 aprile, 2006

Prima critica internazionale

Certo che il governo Prodi sembra già deceduto prima di nascere: sentite cosa scrive il Financial Times a proposito del futuro dell'Italia.

Wolfgang Munchau, Financial Times:

"La risicata vittoria della coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi costituisce il peggior esito immaginabile in termini di possibilita' dell'Italia di rimanere nell'eurozona oltre il 2015. Prevedo che gli investitori internazionali inizino ad assumere scommesse speculative sulla partecipazione italiana all'euro entro la durata di un governo Prodi. Queste non sono scommesse sull'impegno politico di Prodi nei confronti dell'euro. Sarebbe infatti difficile trovare un politico piu' a favore dell'Europa dell'ex presidente della Commissione europea. Queste sono scommesse sulle circostanze economiche che potrebbero obbligare un governo a prendere decisioni che sono inimmaginabili fino al momento in cui diventano inevitabili. Tutti sappiamo che l'economia italiana si trova in profonde difficolta'. Ma e' importante ricordare che i problemi italiani sono differenti da quelli della Francia e della Germania. Molte economie continentali sono afflitte da bassa crescita e alta disoccupazione. Anche l'Italia soffre di un basso livello di crescita anche se la sua creazione di posti di lavoro e' stata rilevante. Ma il problema dell'Italia e' quello di non essere pronta a una vita nell'Unione monetaria.
Sin dalla nascita dell'euro nel 1999, l'Italia ha registrato un massiccio apprezzamento del suo tasso reale di cambio. I suoi costi unitari del lavoro sono cresciuti del 20% rispetto alla Germania. Ma mentre le retribuzioni tedesche reagiscono alla domanda aggregata, i salari italiani continuano a crescere a un ritmo del 3% annuo. L'Italia registra anche un problema di competitivita' di prezzo in molti settori economici. Un programma sensibile di riforme economiche dovrebbe concentrarsi sulla contrattazione salariale e sulla regolamentazione dei mercati dei beni e servizi. Dall'altro lato Prodi offre il tipo sbagliato di riforme, che consiste nello stesso tipo di riforme dell'offerta che sono fallite in altri Paesi europei. E dal momento che la sua frammentata coalizione di moderati, socialisti e comunisti, avra' una sottolissima maggioranza in Senato, potrebbe anche non essere in grado di portare a compimento il suo insufficiente programma. Se l'Italia continuera' a perdere competitivita' macroeconomica, un movimento politico populista potrebbe ben emergere con un programma per l'abbandono dell'euro.
Proviamo a immaginare l'inimmaginabile e ipotizziamo che un futuro governo italiano riporti la lira. Cosa succederebbe al debito del Paese, prevalentemente denominato in euro, che attualmente raggiunge il 106,5% del Pil? L'Italia sarebbe quasi certamente incapace di rimborsare pienamente le sue obbligazioni nei confronti degli investitori. E dovrebbe o riconvertire tali debiti in lire a un tasso di cambio sfavorevole agli investitori, o addirittura dichiarare apertamente l'insolvenza".
Dal punto di vista di un investitore l'abbandono dell'eurozona e' equivalente a un'insolvenza sovrana. E data questa prospettiva, perche' i mercati finanziari non stanno ancora scommettendo su un tale evento? La scorsa settimana i rendimenti sui titoli pubblici decennali italiani registravano solamente un differenziale di 0,3 punti al di sopra degli equivalenti titolin tedeschi. E tale valutazione suggerisce che i mercati non vedono attualmente un alto rischio di default. Ma certamente, anche se qualcuno reputa improbabile l'abbandono italiano dell'eurozona, il rischio non è nemmeno pari a zero".

Bene, e dopo queste campane, caro Professore dei miei stivali, facci vedere cosa sai fare. Il Financial Times definisce l'armata Brancaleone messa in piedi da questo personaggio naif "una frammentata coalizione", il suo programma viene bollato come "insufficiente" e quanto alle riforme proposte da Prodi, esse sono considerate "il tipo sbagliato di riforme", partorite da una linea politica acefala che ha fatto andare alla bancarotta molti paesi europei (il riferimento ai paesi del blocco comunista è evidente).
Ma la chiave di volta più importante, quella che rappresenterà lo scoglio su cui la nave prodiana si schianterà miseramente è il problema dei salari, argomento tabù per comunisti, verdi e noglobal che ergeranno le loro barricate. I primi nuvoloni s'addensano già all'orizzonte: come giustamente il Financial Times auspica, le uniche riforme efficaci per il mercato del lavoro sarebbero quelle di un allineamento flessibile dei salari in funzione della domanda e dell'offerta, ovvero la contrattazione salariale che ovviamente la sinistra vitupera al fine di mantenere i consensi tra il suo elettorato; ma come disse Truman "lo scaricabarile finisce qui".

Inoltre vorrei far notare che nell'articolo si scrive espressamente di "PRODI" e della " sua coalizione" e si parla degli scenari futuri per l'Italia in rapporto al governo entrante.
Prodi però continua a fare orecchie da mercante ed a dichiarare che "l'articolo ce l'aveva con Berlusconi".
Siamo a posto: ci mancava di essere governati da un personaggio affetto da Alzheimer !!!

Ora mi accorgo di quanto sono stato fortunato per aver studiato all'università sotto la giuda di docenti competenti e seri.

Auguri Prof. (?) Prodi, ora che hai la bicicletta pedala !

16 aprile, 2006

BENVENUTO MONSOREAU !!!

Un amico si è aggiunto al blog LIBERE RISONANZE.

E' dai tempi dei Cavalieri di Atlantide e delle mitiche battaglie sul forum del Resto del Carlino che ci conosciamo: il nostro amico MONSOREAU è una persona competente, colta, moderata, decisa ed estremamente coerente, oltre ad essere una di una gentilezza squisita.

E' un onore, quindi, accogliere tra le file di LIBERE RISONANZE questo nuovo contributor, sicuro che con lui questo blog acquisterà molto in autorevolezza.

BENVENUTO, MONS !

BUONA PASQUA !!!

LIBERE RISONANZE augura ai suoi lettori una
BUONA PASQUA

Un particolare augurio di Buona Pasqua alle nostre forze dell'ordine che ogni giorno si battono eroicamente in difesa del cittadino ed alle nostre truppe impegnate all'estero, nel difficile e duro lavoro di pacekeeping.
A loro va la nostra stima ed il nostro ringraziamento.
Buona Pasqua e grazie, ragazzi !

A presto !

14 aprile, 2006

Prima previsione: azzeccata !

Dal "Corriere della Sera", quotidiano autoproclamatosi "DI SINISTRA" ecco il primo articolo sull'inizio dello sfascio del governo Prodi.
Da notare, con grande ilarità, che il governo è ben lungi dal formarsi e già si litiga, indovinate per cosa ?
MA PER LE POLTRONE !

Che strano, eh ? Il primo "ve l'avevo detto !" è già stato confermato dai fatti...vi dirò, spero vivamente che la CDL non torni al governo dopo il conteggio delle schede perché questi nuovi panni di Cassandra mi piacciono assai, ci si sta comodi e si ride un sacco !!!

Se non credete a ciò che scrivo, se pensate che sia una mossa propagandistica per screditare il governo nascente leggete l'articolo originale al link del "Corriere della Sera":
Articolo

Per chi non ha voglia di leggersi il link, l'articolo è questo:
Di Pietro litiga con Mastella sulle poltrone

L'ex pm si sfoga: «Il leader dell'Udeur non fa altro che chiedere posti, vuole anche la presidenza del Senato»

ROMA - Prima grana nel centrosinistra. Antonio Di Pietro lamenta la scarsa considerazione da parte dell'Unione per il risultato conseguito alle elezioni. «Sono appena uscito da una riunione fiume dell'Unione - ha raccontato a Sky il leader dell'Italia dei Valori- dove per tutto il tempo hanno fatto finta di non vedermi. Ad un certo punto qualcuno mi ha chiesto: ma quanti seggi hai preso, quattro o cinque? E io: veramente 25! Quello che parlava di più era Mastella che non faceva che chiedere posti, la presidenza del Senato e qualche ministero».
13 aprile 2006

E per il futuro ci aspettano un sacco di risate ! Siamo già a 25 seggi da scalare dal premio di maggioranza.
A chi ha creduto che i DS, la Margherita ed i comunisti fossero prodighi di favori leviamo tutti in coro un bel "COGLIONI" !!! (fa anche rima)

Prossima tappa: le proteste di Pannella e di Mastella. (altra rima)

11 aprile, 2006

Ed ora provate a governare !!!

Election Day, il giorno dopo. Le bocce sono ferme e contrariamente a tutte le aspettative, si scopre che per fortuna in Italia i "coglioni" prevalgono solo per un'infinitesima maggioranza.

Questo dato stempera un pò le preoccupazioni della vigilia e del dopo exit-polls in cui ci avevano detto che la gran parte degli italiani si sarebbero gettati nella brace.

A questo punto i risultati evidenziati ci forniscono abbastanza spunti per considerazioni negative ma anche per considerazioni positive:

Considerazioni negative: L'Unione, grazie al premio di maggioranza che assegnerà 62 deputati in più vince le elezioni. Questo dato di fatto è assolutamente nefasto per il paese perché consegnerà la nostra amata bandiera nelle mani di chi urla 10, 100,1000 Nassirya e perché in questo modo, giorno dopo giorno finché un nuovo governo sarà al potere, essa verrà disonorata da chi nel tricolore non vede un ideale ma al contrario, un mezzo per arrivare a diffondere il caos nella nazione. D'altra parte nei perversi piani di noglobal e comunisti il fatto di insediarsi nei gangli vitali della democrazia presuppone proprio l'avvio della distruzione della democrazia stessa, come per una sorta di cavallo di Troia che una volta raggiunto l'interno della città rilasci le truppe al fine di completare l'opera di annichilimento della città ospitante.

Noglobal, comunisti, verdi e le forze massimaliste della sinistra hanno capito che lo Stato può essere indebolito solo raggiungendo il suo cuore e poiché la natura autoritaria di tali compagini prevede il caos e l'instabilità come fattore di malcontento, esse si serviranno di questo fenomeno per alimentare la protesta in seno alla popolazione. Costoro faranno di tutto per sollevare le ire popolari contro i moderati del loro scheramento e dell'opposizione allo scopo esasperare la popolazione: perché si sa, quando il popolo è esasperato a trarne vantaggio sono proprio le fazioni estremiste.
In mezzo a questo drammatico gioco a perdere in cui inevitabilmente i massimalisti faranno opposizione interna vi staranno però gli italiani, bersagli di una politica acefala e farragginosa che li porterà dritti ad un rapido depauperamento dei loro risparmi di una vita intera.

La sinistra inizierà con il pretendere una tassazione selvaggia sulle rendite che produrranno come effetto la fuga dei capitali all'estero, proseguirà con imposte sulle case e con gli espropri delle abitazioni, causerà la chiusura o l'emigrazione di moltissime aziende ringhiando con l'appoggio dei sindacati (provocando tra l'altro una ripresa fortissima della disoccupazione), ci inimicherà paesi come gli U.S.A. che importano da noi moltissime merci (prova ne è stata la fragorosa caduta dell'export della Francia dal dopo-guerra iracheno) e dulcis in fundo, darà origine ad una sorta di guerra civile tra italiani ed extracomunitari con l'apertura delle porte all'immigrazione clandestina. Senza contare poi il blocco dei cantieri per l'ammodernamento del paese e la resa della nostra nazione sul fronte dell'energia, che, in linea con le oscillazioni del prezzo del petrolio costerà sempre più sia cittadino che all'industria, facendo andare fuori mercato i prodotti finiti delle nostre aziende e costringendole di fatto al fallimento.

C'é però per fortuna un'ancora di salvataggio: sul fronte delle notizie positive, infatti, potremmo paradossalmente considerare l'ascesa dell'Unione come un banco di prova per l'epurazione di tutte le frottole raccontate agli italiani e saremo testimoni della loro politica impositiva ed illiberale, ottenendo il risultato di scoprire agli occhi degli italiani il bluff di cui Prodi & Co. sono stati ideatori.

Per anni abbiamo sentito latrare questi figuri sulla necessità "di dare una svolta all'Italia", di "iniziare una nuova era", di "mandare a casa Berlusconi", come se le difficoltà dell'Italia derivassero dal demonio Berlusconi. Il grosso vantaggio per il centrosinistra è però che finora esso ha avuto buon gioco nell'unirsi in un NO collettivo. Sarà ORA che per costoro inzieranno davvero i problemi, perché il NO è un collante forte solo se non si deve proporre un'alternativa costruttiva. Da oggi questi signori dovranno far vedere che cosa sanno fare e ci sarebbe da divertirsi un mondo a guardarli rantolare se nel frattempo i loro leaders non cercassero di portare il paese alla rovina. In questo fosco quadro, quindi, c'è da rallegrarsi che la CDL abbia ottenuto un risultato così clamoroso; tale risultato permetterà un'opposizione forte, vigile e durissima, che non solo scoprirà agli occhi degli italiani il vero gioco al massacro di cui le sinistre si renderanno responsabili ma dimostrerà per contro ai "coglioni" che l'hanno votata che il governo cercherà di approvare leggi inique e vessatorie contro l'incolumità dei suoi cittadini e l'integrità dei loro capitali; sarà da questo momento in poi, insomma, che si dimostrerà quanto l'Italia senza la CDL sarebbe destinata a diventare una seconda Corea del Nord e che la nostra economia senza l'opposizione di centrodestra cadrebbe irrimediabilmente nel baratro.

Il centrodestra pertanto è destinato a diventare il polo del "ve l'avevamo detto noi" ed alle prossime elezioni (molto, ma molto anticipate) potrà tornare alla guida del paese dimostrando in maniera inequivocabile alla gente di essere l'unica alleanza politica che si può contrapporre alla sciagura del paese.

Per quanto concerne questo blog ho ripensato a lungo all'opportunità di reinserire o no i riferimenti alla bandiera italiana dopo le vibranti proteste di alcuni di voi. Ho deciso di restituire la bandiera al blog dopo una sofferta decisione ma di LISTARLA A LUTTO finché questo odioso governo rimarrà in carica.
LA BANDIERA CHE RICOPRI' LA BARA DI QUATTROCCHI NON PUO' ESSERE LA STESSA BANDIERA TENUTA IN MANO DA CARUSO.

L'Italia, oggi 11/04/2006, assiste al suo funerale: come l'anima abbandona il corpo in punto di morte così gli ideali contenuti nel tricolore abbandonano il nostro vessillo, impugnato da facinorosi, da sostenitori del terrorismo, da liberalizzatori delle droghe e da anarchici casseurs.

In ultimo ma non per ultimo vorrei dedicare un ringraziamento al popolo dei "non coglioni", a quell'Italia intelligente e caparbia, silente e laboriosa che si è mossa con ogni mezzo per ergere le barricate contro la barbarie e l'ipocrisia, cogliendo di sorpresa tutte le Cassandre di sinistra.

Libere Risonanze ed Il Castello saranno sempre entusiasti di divulgare i Vostri ideali di libertà e di far sentire la Vostra voce mentre il centrodestra per mezzo dell'appoggio fornito dai Vostri voti combatterà con Voi la battaglia per i diritti che Vi saranno negati.
Statene pur certi, fino all'ultimo dei nostri uomini.

La guerra al Vostro fianco è iniziata.

10 aprile, 2006

La vergogna di essere italiani

Bene. Abbiamo perso e ne prendiamo atto.

Le forze dittatoriali hanno avuto il sopravvento e gli italiani, in maggioranza COGLIONI, hanno fatto la differenza. Ora sta a questi COGLIONI governare e noi saremo nella posizione di chi sta alla finestra a guardare ed a ridere, finora occupata dalla sinistra.

Ora, piccoli italiani falcemartellati, tenetevi le tasse, la disoccupazione, l'indifendibilità dei capitali, le crisi di governo, gli espropri delle case e le pensioni a pezzi, gli sfasciatori delle vostre città, i drogati, i terroristi islamici, i clandestini che vi assaltano la casa.

Ve lo meritate.

Poi, quando tutto ciò sarà compiuto, verrete a bussare alla porta del centrodestra e sarete ricevuti con un "VE LO DICEVAMO, COGLIONI".

Da parte mia leverò ogni riferimento alla bandiera italiana dal mio blog.
Se il governo rappresenta il tricolore nel mondo, quest'ultimo non può essere associabile ai comunisti, da sempre CONTRO gli interessi dell'Italia.

Oggi l'Italia è defunta: al suo posto nasce la succursale di Al Queida in Europa.

Ed io mi rifiuto di essere rappresentato da questa gentaglia.

07 aprile, 2006

Appello agli elettori

Cari elettori di centrodestra ed elettori indecisi, siamo giunti finalmente alla consultazione elettorale per le politiche 2006.

Mai come quest'anno il vostro voto è stato così importante.

Importante per il futuro del paese, ma dal momento che il concetto di "paese" è spesso percepito come alieno dal singolo individuo, Vi invito a riflettere sul Vostro singolo voto che salverà non tanto la nazione ma Voi stessi.

Per questo Vi esorto ad andare a votare, qualunque sacrificio Vi costi il farlo, perché profilandosi una sfida all'ultima scheda abbiamo bisogno di tutti Voi, fino all'ultimo elettore.

Per questo non importa chi voterete nella nostra coalizione: Vi sta antipatico Berlusconi ?
Votate AN, UDC, LEGA od i partiti satellite. L'importante è che i nostri voti rimangano nell'alveo del centro-destra perché sappiatelo, se la sinistra andasse al potere distruggerebbe l'Italia più di quanto non riescano a sfasciare cento congiunture internazionali messe insieme. E, quando riprenderemo il potere (perché gli italiani si accorgeranno - tardivamente, ahinoi, dell'errore), per rimettere a posto i bilanci dovremmo pagare tutti un prezzo altissimo, fatto allora sì, di lacrime e sangue.

Pertanto ho stilato un piccolo riassunto di 15 valide motivazioni per NON VOTARE LA SINISTRA che spero stamperete ed un minuto prima del voto estrarrete dal taschino, leggendole con attenzione.

Se volete i noglobal al governo, votate la sinistra.
Se volete i trans al governo, votate la sinistra.
Se volete come amico Bin Laden & soci votate la sinistra.
Se volete un'invasione di clandestini e di delinquenza votate la sinistra.
Se volete che la Chiesa Cattolica venga repressa e che comandino gli islamici votate la sinistra.
Se volete non sapere più dove investire i vostri risparmi perché dovunque li mettiate verranno tassati, votate la sinistra.
Se volete pagare nuovamente l'imposta di successione votate la sinistra.
Se volete che la vostra casa non sia più vostra e che vi costringano ad affittarla a prezzi iniqui, votate la sinistra.
Se volete cancellare la legge Biagi, vedere così le nostre aziende licenziare i vostri figli e trasferirsi di sana pianta in Cina, votate la sinistra.
Se volete pagare l'energìa come l'oro dite no al nucleare e votate la sinistra. Poi provate a far andare avanti il paese con l'energìa solare, ci sarà da ridere.
Se volete interrompere tutti i lavori di ammodernamento e di collegamento con il resto d'Europa votate la sinistra.
Se volete che i delinquenti entrino in casa vostra minacciando la vostra famiglia senza che voi possiate reagire (pena la galera per voi che siete parte lesa), votate la sinistra.
Se volete imparare l'arabo votate la sinstra.
Se volete l'instabilità e continue crisi di governo, votate la sinistra.
Se volete che vi chiudano la bocca non appena dissentirete, votate la sinistra.

In sintesi: se volete essere Cogli... con la C maiuscola, votate la sinistra.
Io non credo che lo siate, però talvolta il mondo gira a rovescio: impeditegli di invertire la rotazione. Sta tutto in Voi.

La CASA DELLE LIBERTA' è anche casa Vostra, con la differenza che nessuno mai riuscirà a tassarla od espropriarvela.

Abbiamo fiducia in Voi: che Dio, la Vostra intelligenza e la Vostra determinazione Vi salvino da ciò che potreste perdere.

Buon voto !

06 aprile, 2006

Prove tecniche di dittatura

Inizia prima del 9 e 10 Aprile la campagna di dittatura sovietica dell'Unione, che usa come un manganello l'indecente legge sulla par condicio. D'altra parte è risaputo: dall'Unione non ci si può aspettare altro. E' infatti accaduto che un programma Mediaset già in cantiere da mesi prevedesse la presenza di Berlusconi e di Prodi per dibattere sulle questioni politiche future. Il programma al centro della querelle sarebbe dovuto essere un ennesimo banco di prova per i due leaders a favore della chiarezza e dell'informazione nei confronti dell'elettorato sui programmi concernenti le prossime votazioni che si terranno sabato e domenica.

Senonché il leader-fantoccio dell'Unione, scivolato nei consensi a quote bassissime, in difficoltà con i suoi alleati in ordine sparso su ogni argomento, messo all'angolo dal suo stesso indefinito programma che come unica risorsa certa prevede una marea di tasse e la forte erosione dei risparmi degli italiani, ha pensato bene di scappare glissando ulteriori interviste sulle intenzioni impositive della coalizione di sinistra.

Ovviamente, essendo stato esteso l'invito anche al leader di centrodestra e non avendo costui alcunché da temere dal raffronto dei programmi, a fronte di una rinuncia di Prodi è arrivata la disponibilità a presenziare di Berlusconi.

Apriti cielo !

La sinistra ha subito latrato le sue proteste all'istituto di vigilanza chiedendo e riuscendo nell'annullamento della puntata.

Chiediamoci: perché un simile comportamento ?
Forse che se l'Unione non avesse nulla da nascondere si negherebbe ?

Due sono le spiegazioni:

la prima, un ulteriore approfondimento dei temi tanto cari alla sinistra sulle sue intenzioni impositive del dopo-voto spaventerebbe così tanto gli italiani da farli emigrare in massa verso le liste della Casa delle Libertà. Come un truffatore che nasconde i suoi scheletri nell'armadio così la sinistra cerca di impedire all'elettorato di conoscere le sue intenzioni, fatte di espropri di case, di tasse di successione, di imposte sugli investimenti, incurante del fatto che gli italiani, popolo di risparmiatori, in momenti di congiuntura come quello che abbiamo attraversato spesso campano proprio grazie alle plusvalenze derivanti dai loro risparmi, siano esse fornite da rendite immobiliari che da titoli od azioni. La sinistra, non presentandosi al fuoco di fila delle domande dei giornalisti si appresta a nascondere il cadavere della sua politica fiscale che già puzza di falso e che è già stata scoperta degli italiani per quella che è: una tempesta di tasse.

la seconda, ovvero il tentativo di chiudere la bocca a chi ha qualcosa da dire. Sapendo di essere in difficoltà e di essersi scoperto prima della consultazione elettorale, Prodi, che non sa dove sbattere la testa, cerca il pareggio annullando un confronto che lo vede soccombente. Chi non ha nulla da dire e molto da nascondere cerca così di chiudere la bocca a chi ha molto da spiegare, semplicemente usando l'authority come arma.

Esattamente come una dittatura sovietica.

05 aprile, 2006

Dire quello che tutti vorrebbero...

Bravissimo Berlusconi !

Forse il leader della CDL sarà un pò "colorito", però introduce bene il concetto che tutti gli appartenenti alla Casa delle Libertà pensano da un pezzo dei sinistri: COGLIONI !

Questo leader ha avuto il CORAGGIO di esprimere ciò che tutti pensiamo, dopo anni di offese e violenze da parte dell'elettorato sinistro e dei suoi leaders.

Ci siamo presi dei razzisti, degli imbecilli, dei ladri e dei pecoroni. Ci hanno detto di tutto e di più, ci hanno insultati nelle piazze, nei cortei, nelle riunioni sindacali, in radio, nelle televisioni e specialmente nella vita di tutti i giorni, ghettizzandoci e confinandoci al silenzio come per la carboneria ai tempi di Mazzini.

Hanno incendiato le nostre sedi, distrutto i manifesti, picchiato i nostri militanti, violentato le nostre città ed infine ci hanno ostracizzati dalla vita politica come se fossimo infetti.

Ci hanno dato degli assassini quando abbiamo appoggiato gli Stati Uniti, dei dittatori quando cambiavamo le leggi, dei mascalzoni quando i magistrati emettevano i loro avvisi di garanzia rivolti a Berlusconi, puntualmente caduti nel nulla.

Ci hanno dato dei fascisti, ma non per ciò che di buono il fascismo istituì per l'Italia, no, solo per l'olio di ricino ed il manganello che secondo loro avremmo usato e che invece, al contrario, stavano ben saldi nelle loro mani.

Ci hanno contestato nelle università, hanno cacciato i nostri sostenitori internazionali ed i nostri elettori, deriso i nostri programmi, sputato sui successi delle nostre iniziative, disonorato i nostri morti, rovinato l'immagine del nostro paese all'estero pur di metterci in cattiva luce agli occhi degli altri popoli.

Ed ora questi DELINQUENTI hanno il coraggio di rivoltarsi alla naturale conseguenza di chi è stufo di sentirsi sbranato dagli ipocriti e dai bugiardi, dai violenti e dai fanatici.

CHE SI VERGOGNINO !

E' NATO IL CENTRODESTRA CHE NON ACCETTA LE PROVOCAZIONI !

FINALMENTE ED A TESTA ALTA !

04 aprile, 2006

Prodi VS Matematica

"Chi si attacca ai numeri è come un ubriaco che si attacca ad un lampione per essere sostenuto".

Ecco la frase-boomerang che Prodi ha pronunciato ieri sera nel corso del faccia a faccia televisivo con Berlusconi. In questa affermazione c'é tutta l'approssimazione e la semplicioneria del rubicondo leader dell'Ulivo. Eh, sì, proprio perché invece è nei numeri che risiede la verità. I numeri non mentono. I numeri non hanno colore politico. I numeri sono lì, scolpiti, freddi e veritieri. Le chiacchere ed i buoni propositi viceversa servono solo agli illusi ed agli ignoranti, alla cerchia di incapaci a cui Prodi si rivolge. Non si sono mai costruiti ponti, palazzi, opere pubbliche, computers, macchinari e tutto ciò di cui l'uomo può al giorno d'oggi fruire con le chiacchere. Viceversa sono i numeri il vero linguaggio universale, l'astrazione, il quid che fa la differenza tra un uomo ed una scimmia.

Berlusconi ieri sera si è arrabbiato, secondo me sbagliando. Avrebbe dovuto semmai replicare in questo modo. Perché le scimmie possono appunto, al massimo scimmiottare saltando da ramo in ramo pregando il cielo che il sostegno che le sorregge non si spezzi al loro passaggio. Chi se ne sta saldamente attaccato ad un lampione, invece, ha un sostegno forte, sicuro, reale e concreto ed inoltre dispone di un bel pò di luce per vedere lontano.

D'altra parte per Prodi i numeri sono illustri sconosciuti e chi ve lo scrive ha cognizione di causa perché è un ingegnere. Prodi "Professore" ? E' da esempi come questo che si arguisce quanto sia stato impellente il riformare di sana pianta la scuola. Pensate un pò che preparazione vi potrebbe fornire un insegnate come Romano, uno che non ama i numeri.

D'altra parte la sua padronaza per le cifre viene ben espressa dalla sua confusione al riguardo. L'imposta di successione ? Per capitali di 140.000 €, no forse di 500.000 € ma che dico, di molti milioni di €. Che significa molti ? 1, 10, 100 ? Già, praticamente la stessa cosa.

In insiemistica se parlo di "un insieme di alberi alti" dico una sciocchezza perché il concetto di "albero alto" è soggettivo e quindi non definisco alcun tipo di insieme. Per un nano può essere alto un bonsai, per un giocatore di pallacanestro può essere bassa una sequoia. Diversamente costituisce un insieme "il gruppo di alberi alti, ad esempio, più di 10 metri", perché esso è convenzionalmente misurabile. E', in sintesi, un bel lampione saldo e forte a cui aggrapparsi.

Questo breve excursus evidenzia quindi una lampante realtà: Prodi rimanda di proposito a dopo le elezioni la decisione sul limite oltre il quale scatterà la tassazione, non definendolo a priori per evitare un'emorragia di voti e tamponando il discorso con la "tassazione per i capitali di molti milioni di €" nella speranza che gli italiani lo votino.
Perché, nel caso di vittoria dell'Unione, state pur sicuri che verrete tutti quanti massacrati dalle imposte.

Ammettiamo comunque che la tassa di successione fosse ripristinata per capitali superiori a 140.000 €. Prepariamoci a vuotare le tasche o ad accendere ceri alla Madonna perché i nostri cari rimangano sempre in salute. Ci saremmo tutti dentro e la botta sarebbe tremenda. Per un capitale di 140.000 € il 2% di imposta sarebbe 1.400 X 2= 2.800 € e questo considerando un'imposta minima.

Ebbene, oltre a questo infausto evento se la sinistra andasse al potere se ne aggiungerebbero altri: la sinistra intende aumentare le rendite catastali, aumentando di fatto l'ICI.
Inoltre è già consolidato il fatto che gli accordi con Dilibero & soci prevedano l'esproprio coatto della terza casa da destinare a prezzi popolari ad inquilini estranei.

Questi provvedimenti avrebbero molti effetti:

1) Bloccare l'edilizia. Chi mai comprerebbe una casa a queste condizioni ? Meglio l'affitto (se non fosse per il fatto che, ironia della sorte, esso verrebbe ovviamente aumentato dal proprietario a causa dalle onerose spese sulla casa introdotte dalla sinistra).

2) Impedire ad un padre di famiglia di acquistare una casa per i propri figli anticipatamente e cioé quando il mercato è più favorevole. Se il mercato degli immobili fosse in una fase di ribasso ed i prezzi delle case fossero convenienti, un padre di famiglia potrebbe decidere di acquistare per i propri figli un appartamento da donar loro al compimento della maggiore età. Una famiglia media di padre, madre e due figli però non potrebbe farlo perché Prodi ed i quaranta ladroni hanno deciso che gli immobili in mano a quella famiglia devono essere al massimo due, pena l'affitto forzato del terzo immobile.

3) Il punto 2) innescherebbe ovviamente un avvitamento del mercato. Nella legge del mercato, infatti, è ovvio che un investitore che intenda acquistare un bene lo faccia al più basso prezzo possibile. Se il mercato dell'edilizia non "tirasse" più, i prezzi degli immobili scenderebbero mettendo in difficoltà il comparto: ma questo rappresenterebbe per lo stesso comparto edile proprio la sua ancora di salvezza. Infatti i bassi prezzi spingerebbero gli investitori ad acquistare di nuovo ed ad investire, facendo ciclicamente risalire il valore delle case e ridando fiato all'economia del settore. Introdurre una norma come quella paventata (anzi, già decisa) dall'Unione equivarrebbe limitare enormemente tale ripresa espropriando di fatto la possibilità di investire in qualcosa che non siano i guadagni di borsa obbligazionari od azionari (anch'essi tartassati dall'Ulivo, n.d.r.) che possa rendere interessi in termini economici.

4) Come in una sorta di domino (essendo l'economia strettamente connessa all'humus in cui si opera), i capitali a causa del punto 3) fuggirebbero dagli investimenti immobiliari e/o fondiari per convergere in una direzione che fornisse all'investitore un'accettabile plusvalenza. Neanche a dirlo, essi fuggirebbero all'estero, ovvero dove regolamentazioni ed imposte fossero nettamente più basse. Dal momento che, però, solo grandi società o grandi capitalisti possono disporre di un'organizzazione in grado di portare all'estero i capitali senza farsi scoprire dalla finanza, il risultato sarebbe che i grandi capitali fuggirebbero senza lasciar traccia mentre chi dispone di qualche centinaio di migliaia di euro sarebbe bersagliato di tasse. Esattamente l'opposto di quanto la sinistra FINGE di volere.

L'espropriazione dei soldi dei cittadini, insomma è già cominciata. La macchina da guerra ingorda e ladrona delle sinistre sta oliando i suoi ingranaggi coperta dal faccione sorridente del fantoccio-Prodi che continua a rassicurare i cittadini per evitare che il suo gregge fugga terrorizzato nelle liste della CDL.

E voi, cittadini italiani, prima di tracciare una croce sul simbolo dell'Unione sappiate che con quella croce sarete CONDANNATI a farvi derubare, che se ora faticate ad arrivare alla fine del mese nonostante tutti gli sforzi del governo, con i sinistri i vostri soldi saranno finiti già al giorno 10.

Sappiate inoltre che Prodi, il pasdaran della matematica fai-da-te, verrà bruciato al primo voto di fiducia lasciando il posto a Luxuria, Diliberto, Bertinotti, Caruso.

Ed allora sì che vedrete i sorci verdi (anzi, rossi).

Sono così sicuro di ciò che affermo che vi invito a stampare questo post, a piegarlo, a metterlo in un cassetto e, se vincesse la sinistra, a tirarlo fuori tra un anno. Poi chi di voi ha votato per l'Unione piangerà salate lacrime di coccodrillo nel rileggerlo.

Pensateci bene, prima di votarli. Non si scherza con i pazzi.

03 aprile, 2006

A MORTE, A MORTE, A MORTE !!!

Al diavolo il politcally correct: è stato il politically correct a rovinare l'Europa, a rammollirla ed a trasformarla nello zimbello di tutti gli altri paesi del mondo. Certi assassini come quelli di Tommaso meritano la condanna alla pena capitale. Anzi, di più: meritano la tortura prima dell'esecuzione, una feroce, lenta e dolorosissima tortura oppure la decapitazione come certi video dei terroristi islamici ci hanno abituato. E non mi si venga a parlare del fatto che "lo Stato non si deve mettere allo stello livello degli assassini": ebbene, in certi casi è impossibile che questo accada perché lo Stato non ucciderebbe persone innocenti ma parassiti, animali che da soli si sono messi nella condizione di essere sterminati come pidocchi e che hanno fatto dell'efferatezza la loro regola di vita.
Lo Stato non uccide in questo caso esseri umani, ma brucia spazzatura.

"Se non fossimo cristiani pretenderemmo la pena capitale", dichiara Casini: benissimo, allora cancellatemi da tutti i registri ecclesiastici, annullate tutti i sacramenti che mi sono stati accordati e scomunicatemi pure, forse me ne andrò a stringere la mano a Belzebù: la mia anima vale eccome la giustizia contro i boia di Tommaso.

Questo post inoltre ha un secondo scopo e cioé quello di mandare al diavolo tutti coloro che ipocritamente non toccano Caino solo perché Abele non è figlio loro.

Finché, appunto, non toccherà loro piangere la morte del proprio angelo.

A MORTE ! A MORTE ! A MORTE !