Libere Risonanze: Il Papa non si deve scusare

12 giugno, 2010

Il Papa non si deve scusare

Ieri ho sentito la notizia secondo cui il Papa avrebbe chiesto scusa per i reati di pedofilia nella Chiesa.

Secondo il mio parere, però, di tutte le magagne di cui la Chiesa è protagonista questa è l'unica per la quale il Papa non deve scuse a nessuno, perché questi odiosi reati sono del tutto personali ed incontrollabili.

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2 Comments:

Blogger Tommaso Pellegrino ha detto...

Ormai chiedere e richiedere scuse sembra essere diventato un bisogno irrinunciabile per la Chiesa Cattolica, da quando cominciò Giovanni Paolo II, anni fa. Scuse per le Crociate e gli eccessi dell'Inquisizione, scuse agli esponenti di altre religioni per frasi che, magari, sono proprio questi ultimi a strumentalizzare in malafede, in quanto chiunque, con un minimo di buona volontà, capirebbe benissimo che esse non sono state pronunciate per offendere intenzionalmente nessuno, ora anche le scuse per le malefatte dei preti pedofili.
Riguardo alle scuse per comportamenti della Chiesa di molti secoli fa, riprovevoli soltanto se visti attraverso le lenti della sensibilità odierna, c'è da dire che proprio queste sono forse le meno dovute, in quanto appunto tali avvenimenti sono senz'altro da considerare nell'ambito del loro contesto storico e spesso, secondo certi studi più recenti, pare non fossero poi neppure così odiosi come la "leggenda nera" diffusa dalle varie propagande anticlericali, fiorenti negli ultimi secoli, ce li ha dipinti. Senza contare che corbellerie anche peggiori sono, in passato, state commesse un po' da tutte le grandi religioni, ma che, da che mondo è mondo, nessun capo religioso si è mai sognato di chiedere scusa per alcunchè, tranne, per l'appunto, i vertici cattolici.
Le scuse porte per il comportamento dei preti pedofili, invece, mi sembrano per lo meno più comprensibili sul piano umano: sono le scuse chieste dal Santo Padre alle vittime, a nome di quei figli della Chiesa che hanno fatto tanto male e che non possono richiederle direttamente. Anche un qualsiasi genitore chiede scusa lui al vicino di casa al quale il figlio ha rotto la finestra giocando a pallone, pur non essendo obiettivamente responsabile del fatto, non essendo i comportamenti spontanei del pargolo sempre controllabili. Insomma, si tratta di "richieste di scusa" - quelle per vecchi comportamenti storici della Chiesa in quanto istituzione e quelle per il comportamento recente di singoli sacerdoti - di natura completamente diversa e non confrontabili tra di loro.
Concludo invitandoti a fare un salto sul mio blog (www.tommasopellegrino.blogspot.com): interessanti novità.
Salutoni.
Tommaso Pellegrino-Torino

domenica, 13 giugno, 2010  
Blogger Angelo D'Amore ha detto...

lui e' il n. 1 della chiesa cattolica. in modo tardivo ha chiesto scusa. e' il minimo che potesse fare. oggi va di moda il silenzio su tutto. il rumore molto spesso, e' scomodo a tanti.

lunedì, 14 giugno, 2010  

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