Libere Risonanze: Lettera aperta per Eluana

13 novembre, 2008

Lettera aperta per Eluana

Addio Eluana.
O meglio, arrivederci, perché tutte le nostre anime, quando anche per noi verrà il momento, troveranno la gioia di stare insieme nella gloria di Dio.
La tua vita è stata sfregiata dalla sfortuna, come tante altre vite mietute troppo precocemente.
La nostra esistenza è una questione di punti di vista: tu hai vissuto più intensamente di molti bambini che a pochi anni muoiono di fame o vengono uccisi da malattie e guerre. Ma è anche vero che la tua giovane età è stata stroncata da un incidente d'auto che ti ha condannato ad un calvario atroce.
Abbiamo dovuto decidere per te, cara Eluana. Dovevamo farlo. La tua tenera età che ti apriva alla vita non lasciava presupporre che le cose sarebbero andate in questo modo e quindi, in assenza di una tua decisione, ci siamo dovuti prendere quest'onere.
La scelta è stata pesantissima, sappi che nessuno di noi, quando si tratta di scelte così personali, potrà mai stabilire se ciò che pensa sia giusto o sbagliato ed in che misura lo sia. Chi è convinto di regalarti la minore sofferenza possibile lo fa secondo la sua personale percezione della vita, secondo fede, secondo logica o secondo esperienza: pertanto qualunque strada si intraprende potrebbe non coincidere con quella che tu desideri. Ecco perché chi decide per te porterà sempre nella sua coscienza uno sfregio, una specie di peccato originale.
Le mie convinzioni al proposito, cara Eluana, sono abbastanza solide da farmi allineare con la sentenza della Corte di Cassazione. Però sappi che in un angolino della mia coscienza rimane sempre la domanda di fondo: la penso in modo giusto?
Ma anche se la mia fede fosse incrollabile e vedessi le cose in modo totalmente differente, la stessa domanda rimarrebbe inchiodata nei miei pensieri, tale e quale.
Forse, essendo la nascita e la morte le uniche cose alle quali lo scibile umano non può accedere, sono anche gli unici eventi che unificano il pensiero in una sola domanda, accomunando nello stesso dubbio sia i sostenitori dell'eutanasia che quelli della conservazione in stato vegetativo.
Sta di fatto, cara Eluana, che ognuno di noi, comunque la pensi, cerca di esprimere la sua opinione pensando di fare il meglio per te.
In un mondo in cui ognuno pensa solo per sé non curandosi degli altri, questa, comunque sia, mi sembra già una grande prova d'amore.
Tuo,
jetset.

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1 Comments:

Blogger Angelo D'Amore ha detto...

chissa' se lei potesse assistere a tutta questa confusione che si e' cretata intorno alla vicenda sarebe felice. penso che questi drammi vadano vissuti aprescindere dalle scelte, in assoluto silenzio.

domenica, 16 novembre, 2008  

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