Libere Risonanze: Omossessualità e shariafobia

27 agosto, 2007

Omossessualità e shariafobia

Pegah Emambakhsh è una cittadina iraniana, la sua storia somiglia a quelle di moltissime donne ed uomini che vivono anche nel nostro paese una condizione di vita sessuale diversa dalla maggioranza di noi: Pegah infatti è lesbica.

In un paese civile queste persone fanno la loro scelta, vivono le loro preferenze in maniera privata, senza esibire, senza ostentare, come d'altra parte è richiesto che si faccia per una qualunque coppia etero. Un paese civile deve poter tutelare la libertà di ognuno di noi ma vigilare attentamente che questa libertà non dilaghi nel cattivo gusto e nell'imposizione talvolta naif di atti osceni.

In Iran no. Il regime sanguinario a cui tanto la sinistra nostrana guarda con benevolenza solo per il fatto di essere avversario di Israele e degli USA diviene però oggetto di critica nel momento in cui una donna, per il solo fatto di essere lesbica, viene lapidata.

E' da fatti come questo che si tirano le conclusioni di un dualismo ipocrita: la sinistra che appoggia un regime "dimenticandosi" della sua ferocia quando fa politicamente comodo, reagisce con indignazione quando esso confligge con i propri cavalli di battaglia, ovvero il riconoscimento del mondo gay.

Avremmo apprezzato di più se la sinistra avesse appoggiato i giudici della sharìa iraniana, visto che questa parte politica difende tanto l'estremismo e l'ortodossìa islamica dalle "nefaste" intrusioni dell'Occidente. Oppure, meglio, avremmo apprezzato di più l'esatto contrario, ovvero un disprezzo a tutto campo di questo vile e meschino regime, perché chi nega i diritti umani degli innocenti non può essere poi appoggiato secondo la logica della realpolitik da strada.
E' incredibile, insomma, che quelli che si definiscono "sostenitori dei diritti civili" poi difendano gli aguzzini quando si decide di mettere alla berlina o di abbattere un regime.

Per quanto riguarda Pegah spero vivamente che l'Unione Europea accetti la domanda di asilo: importiamo tranquillamente il peggio della feccia da ogni paese del mondo e poi storciamo il naso per salvare la vita ad una innocente.

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6 Comments:

Blogger Massimo ha detto...

D'accordissimo sulla critica ad una sinistra che interviene contro il regime iraniano solo quando osa toccare una delle lobby che la sostiene (in questo caso la lobby omosessuale).
Meno sul fatto che ci si debba far carico dell'asilo. In Gran Bretagna, dove c'è una legislazione che non può accettare lezioni di libertà e rigore dall'Italia, hanno valutato il caso e deciso che non fosse meritevole di asilo. Perchè dovremmo farcene carico noi, senza conoscere i fatti, dando quindi un pessimo segnale a tutti coloro che, anche imbrogliando, vogliono entrare da noi ?

lunedì, 27 agosto, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Beh, sembra che in questo caso ci siano una condanna ed un rischio di lapidazione reali; d'altronde anche quando gli extracomunitari chiedono asilo politico per presunte persecuzioni si esaminano i casi uno per uno, no? Si potrebbe imbrogliare anche nel definirsi oppositori del regime cinese, castrista, siriano, etc...
Se si vuole imbrogliare si può cercare di farlo con mille espedienti, l'importante è che le istituzioni vigilino attentamente e che non concedano l'asilo con leggerezza. Comunque per quanto concerne il controllo sono d'accordo con te.

lunedì, 27 agosto, 2007  
Blogger gabbianourlante ha detto...

infatti anche a me ha stupito il fatto che GB non gli abbia dato asilo... ennesima truffa?

martedì, 28 agosto, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Non credo sia una truffa, in questo caso, penso sia una cosa seria dal momento che è di oggi la notizia che la Gran Bretagna ha sospeso l'estradizione. E comunque la ragazza rischia davvero la lapidazione perché c'é una reale condanna. A questo punto, se così fosse, sarete d'accordo con me che non si può lasciare ammazzare una ragazza solo per il fatto che ella è lesbica, mentre io sono d'accordo con voi che i controlli su eventuali escamotages di espatrio devono essere rigidi e molto accurati.

Io non me la sentirei di rispedirla a casa, se di truffa non si tratta...

martedì, 28 agosto, 2007  
Blogger Massimo ha detto...

Jet, le tue osservazioni sono pertinenti, ma il punto è che noi abbiamo svolto alcuna istruttoria , in pratica "compriamo a scatola chiusa".
La scelta giusta sarebbe: o l'Inghilterra se la tiene perchè ha i requisiti per l'asilo, oppure, se non ha i requisiti per la Gran Bretagna, perchè dovrebbe averli per l'Italia ? Noi non possiamo essere il refugium peccatorum per chi non desiderato in altre nazioni !

mercoledì, 29 agosto, 2007  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Caro Massimo, ho capito dove vuoi arrivare, mi sembra una deduzione molto intelligente: vorresti dire che occorrerebbe definire per l'intera Unione una procedura standardizzata al fine di selezionare l'immigrazione? Sarei d'accordo con te e non potrebbe essere che così, visto che una volta in Gran Bretagna l'immigrato è libero di muoversi su tutto il suolo europeo. Infatti non si possono accogliere i rifugiati senza estendere i diritti di movimento anche a loro.

Purtroppo però questo schifo di Europa non è né pronta né politicamente unita (immagina che differenza d'interpretazione tra paesi colonialisti come la Francia e paesi tradizionalmente chiusi come l'Austria).

Il problema è proprio l'Europa, questa frettolosa accozzaglia di popoli i cui cittadini giustamente snobbano perfino la costituzione comune.

mercoledì, 29 agosto, 2007  

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