Libere Risonanze: Cara, vecchia immunita'!

24 giugno, 2008

Cara, vecchia immunita'!

Vi era una volta un'Italia che divideva in due fascie i propri cittadini: la prima fascia era quella dei cittadini qualunque, soggetti a tutte le leggi promulgate dal parlamento. Vi era poi una seconda fascia, una casta privilegiata di parlamentari che godeva dell'immunità giuridica "per poter legiferare in tranquillità".

Tutti noi, all'epoca ci indignammo per questo privilegio riservato a pochi che ai nostri occhi significava potere assoluto. Effettivamente era così, l'Italia era marcia, bisognava cacciare i delinquenti che si annidavano in parlamento.

L'immunità venne soppressa e con essa iniziò a scatenarsi un altro potere: quello dei giudici.

All'inizio ci sembrò tutto rose e viole, i giudici mettevano in galera coloro che avevano sfasciato l'Italia: o meglio, mettevano in galera solo quelli di una parte politica. Aspettammo invano che tali giudici si svegliassero e lavorassero a 360° anziché a 180 ma per un motivo che allora ci sfuggiva gli esponenti del PCI, nonostante porcherie e collusioni da ergastolo erano sempre risparmiati dalla nuova casta.

Torniamo ora con la macchina del tempo ai giorni nostri: ci attenderemmo un cambio generazionale, invece no. Sorprendentemente ci ritroviamo molti degli stessi politici di allora tra i piedi, sono usciti dalla porta e rientrati dalla finestra e spesso nelle file dell'attuale opposizione.

Al governo, per fortuna, la vecchia casta in difficoltà è stata cambiata e sono subentrati altri uomini, efficienti e decisionisti. Se la nostra macchina del tempo ci portasse con un balzo da allora ai giorni nostri, capiremmo anche da che parte politica stia la nuova casta e quindi il perché siano state risparmiate dalle bufere giudiziarie tutte le vecchie ciabatte del PCI.

Ma, allora come ora, vi è sempre una casta a comandare: quella casta di tangentopoli che acclamammo e che nel corso degli anni ha acquisito un potere immenso è diventata un mostro, una specie di Moloch che inquisisce, processa ed accusa senza alcun fondamento, che sbatte gente innocente in galera, che addirittura pretende voce in capitolo in materia di promulgazioni delle leggi, che scarcera gli assassini, i delinquenti ed i terroristi, che si gira dall'altra parte se il colore dell'inquisito tende al rosso e monta processi ad orologeria contro coloro che non stanno dalla sua parte politica: una casta che adoperando l'arma sottile di infiniti minigolpe entra di prepotenza in spazi che non le competono.

Al pari della vecchia casta dei politici anche questa nuova casta non paga mai. Quando un processo fittizio per cui si sono spesi milioni di euro (sempre a carico dell'inquisito) termina con la non sussistenza dei fatti ciò che accade al giudice od al collegio è semplicemente la scomodità di liberare l'ufficio dai faldoni e metterli nei sovraffollati archivi statali. Sto scrivendo solo di Berlusconi? No, anche la vicenda Mastella insegna, un personaggio divenuto politicamente scomodo ed a cui i togati rossi hanno deciso di scavare la fossa usando il loro potere.

Un viaggiatore del tempo che fosse arrivato nel presente avrebbe trovato insomma una situazione molto peggiore di quella in essere durante la prima repubblica.

Ma una possibilità per uscire da questa situazione c'é: abbattere anche questa seconda casta.
E' ovvio che non ci si possa immaginare che la casta dei giudici abbatta se stessa, ma come allora accadde che la casta giuridica abbatté quella politica ora è necessario che quella politica abbatta quella giuridica, pur mantenendo intatto il concetto che chi subisce un processo per un reato reale deve essere giudicato.

Lo si potrebbe fare introducendo la responsabilità penale e civile del giudice (oggi se un giudice sbaglia per dolo, incompetenza, inerzia o colpa grave paga lo stato, cioè i cittadini stessi) ed una garanzia in più per coloro che al governo devono poter lavorare in tranquillità grazie all'introduzione di una specie di immunità temporanea.

Si potrebbe per esempio ipotizzare una legge che sospendesse i processi a carico dei ministri, del premier e delle tre principali cariche dello stato fino all'esaurimento del loro mandato (facendo slittare in questo caso anche la decorrenza dei termini).

In questo modo si potrebbero conseguire due specifici obbiettivi: il posizionamento di paletti ben precisi nei confronti di giudici "d'assalto" e contemporaneamente la possibilità di processare chi, tra i politici, ha effettivamente commesso dei reati, il tutto senza intaccare sia l'azione del governo che quella delle istituzioni.

Etichette: ,

4 Comments:

Anonymous Anonimo ha detto...

Bravo Jet!
Hai ricostruito perfettamente la vicenda. Speriamo di farcela questa volta! :-)

mercoledì, 25 giugno, 2008  
Blogger Nessie ha detto...

Del resto a proposito di ciò, Chirac che venne inquisito dai giudici francesi, poté portare a termine il suo mandato presidenziale. Ma in Francia, si sa, il potere politico di un presidente è sacro.

mercoledì, 25 giugno, 2008  
Anonymous Anonimo ha detto...

complimentissimi.
un ottimo post.

mi viene da ridere al pensiero di come una certa parte degli italiani (che probabilmente e grazie a Dio non ha mai avuto a che fare con la magistratura) stia con gli stessi magistrati che oggi si lamentano perchè si vedrebbero sospesi i processi da una legge dello stato quando solo ieri rimettevano in libertà assassini e mafiosi e stupratori e ubriachi al volante perchè avevano lasciato scadere i termini per trattenerli in galera ancora prima del giudizio; gli stessi giudici che appena possono appendono un cartello e scappano in vacanza rinviando sine die il processo; gli stessi giudici che lavorano meno di qualunque altro dipendente pubblico.

mah...

è più che necessario porre un limite allo strapotere dei giudici...

mercoledì, 25 giugno, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Grazie ragazzi/e!

Purtroppo i magistrati hanno acquisito così potere in Italia da diventare delle specie di Dei. I perggiori, poi, sono gli ex magistrati che non conoscono nemmeno l'italiano perché perlano come boscimani e che oltretutto si buttano in politica...

mercoledì, 25 giugno, 2008  

Posta un commento

<< Home