Di Pietro ha incredibilmente ragione
Eppure oggi mi sono inzaccherato: per la prima volta nella storia Tonino ha ragione. Veltroni non ha fatto un cazzo (scusate le tinte un pò accese del termine) per sbloccare il tavolo, è arrivato per ultimo, ha fatto una telefonatina ad Epifani - adesso che abbiamo incastrato il Berlusca si può procedere così si fa pure una bella figura - ed ora vuole presentarsi come il Grande Mediatore.
Che lo si biasimi o no (io lo biasimo moltissimo ma riconosco che stavolta dice la verità) non c'era Veltroni ma Di Pietro davanti all'aeroporto ad urlare a squarciagola insieme ai piloti che poveretti, tirano a campare con 150.000€ l'anno ed insieme al personale iscritto alla CGIL plaudente ed esultante per il fallimento della trattativa, evidentemente già conscio che tanto il consenso ad orologeria sarebbe arrivato.
Eppure nulla è cambiato al tavolo, nulla in più è stato concesso: vi sono state solo alcune inutili precisazioni sovrapponibili e coincidenti con quelle già previste dal piano CAI di una settimana fa.
La prova della politicizzazione della vicenda è che mentre la CGIL ha firmato per le motivazioni politiche suddette, la corporazione dei piloti che politicizzata non è sta ancora rifiutando il piano CAI perché nessun ulteriore vantaggio è stato ancora concesso.
E così abbiamo un bel piano Alitalia attorno al quale ruota il nulla: un Veltroni che gonfia con l'aria compressa il suo intervento di mediatore facendolo sembrare un trionfo. I sindacati che usano la stessa aria compressa per aver fintamente mostrato i canini "al padrone". L'unico esponente della sinistra che ha enunciato qualcosa che possieda un minimo di realismo è proprio, incredibile a dirsi, Di Pietro, il quale ha detto a chiare lettere a Walter di non pavoneggiarsi perché non lo merita.
Per il l'aria compressa aspettiamo che ritorni ancora a pensare.
Etichette: Politica Interna, Sindacati
0 Comments:
Posta un commento
<< Home