Libere Risonanze: Il trappolone Alitalia

25 settembre, 2008

Il trappolone Alitalia

Era una pantomima. L'intera vicenda Alitalia era una laida pantomima inscenata dalle sinistre che hanno giocato su 20.000 posti di lavoro pur di incassare una pseudovittoria.

Mi spiego: alcuni giorni fa CAI ritira l'offerta "prendere o lasciare" perché alcuni sindacati ed i piloti non ne volevano sapere di firmare l'accordo. Berlusconi e Sacconi, che tanto si sono spesi per giungere ad una felice conclusione della vicenda, avevano già affermato che sarebbero entrate come soci di minoranza altre compagnie aeree interessate all'operazione, sempre che i sindacati avessero firmato.

Ma il PD ed i sindacati ribelli vicino alla sinistra hanno girato le spalle, mettendo fuorigioco Berlusconi e facendo rischiare il fallimento di Alitalia. Ad un osservatore poco attento questo potrebbe sembrare un duro ma normale scontro nell'ambito del mercato del lavoro, invece è una trappola ad orologeria ben congegnata.

Passano i giorni e le bocce sono ferme. Nessuno si muove. Nessuno vuole Alitalia. Il povero commissario Fantozzi mette umilianti annunci sui giornali, chi vuole Alitalia può venire a prenderla, vi preghiamo di far presto, vi regaliamo una cassa d'olio in omaggio. Berlusconi prega ed implora di firmare ma si scontra con i diktat dei sindacati, che non si sognano nemmeno di regalargli l'ennesima vittoria. La CAI rimane alla finestra.

A questo punto scatta la trappola: Veltroni si muove e manda una lettera a Berlusconi, dopo deliranti critiche assolutamente infondate Walter scrive "sono d'accordo con Lei, Alitalia va salvata ma il suo modo di procedere è stato a dir poco dilettantistico. Faccia qualcosa per portare al tavolo le parti". Berlusconi riparte di buona lena ed ottiene da CAI di tornare al tavolo per la firma (esattamente alle stesse condizioni formulate prima con qualche piccolo aggiustamento).
A questo punto i sindacati, che rifiutavano sdegnosamente l'accordo come se fosse stato partorito da Belzebù, ora esultano felici e si dicono pronti alla firma. Risultato: Veltroni è riuscito ad ottenere il nulla, ma gonfiato come un pallone.

In questo modo, dopo aver criticato in maniera indegna Berlusconi, Veltroni fa la bella figura di colui che ottiene i risultati "dialogando" e si propone come l'uomo che ha avuto il merito di sbloccare la trattativa. Già, è bastato un "Go Ahead" ai sindacati al momento giusto e tutti i problemi, tutte le eccezioni, tutti gli ostacoli sono improvvisamente svaniti. In realtà la trattativa non c'é mai stata, perché di fatto i sindacati hanno accettato ciò che era stato proposto prima, ovvero l'entrata di partners stranieri (come prima) e la base contrattuale precedente quasi invariata.

Chi dice che certi sindacati non siano le prime linee del PD nega l'incontestabile.

Questa nauseante messinscena lo dimostra.

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