Libere Risonanze: Alitalia, AltraItalia

12 novembre, 2008

Alitalia, AltraItalia

Sembrava finita: era un'agonìa che durava da anni, una baruffa continua promossa da un caos di sigle e potentati che non si curavano di devastare quanto più possibile la controparte per ottenerne il massimo dei vantaggi. Fossimo in una guerra, questa strategìa nei confronti del nemico sarebbe intelligente ed efficace.
Purtroppo non stiamo parlando invece di una guerra convenzionale ma di una guerra nucleare nella quale chi si prende la responsabilità di schiacchiare il bottone deve aspettare altrettanti missili di ritorno, condannando così non solo il nemico ma anche se stesso e gente innocente all'estinzione.
Per Alitalia siamo arrivati ad una situazione da reparto psichiatrico: le sigle sindacali che non intendono ottemperare all'accordo danneggiano la compagnìa di bandiera "per garantire un futuro alle loro famiglie". Così facendo, però, condannano il loro datore di lavoro all'abbandono e le loro stesse famiglie alla distruzione. Beh, certo Colaninno dopo questa vicenda non girerà per i marciapiedi chiedendo l'elemosina: chi rimarrà col cerino in mano saranno proprio lorsignori. Se questo lo ha capito perfino la CIGL significa che davvero Alitalia sta cadendo senza paracadute in un baratro di ottundimento.
I sindacati ribelli vorrebbero riaprire il confronto e ricominciare tutto da capo, la qual cosa è già di per sé folle. Inoltre ho sentito che alcuni rappresentanti auspicherebbero ancora la nazionalizzazione della compagnìa di bandiera: ma certo, così Alitalia potrebbe tranquillamente continuare a sperperare come prima, facendo pagare il conto al contribuente.
Tié, vi faccio il gesto dell'ombrello.
Nessuna società come Alitalia ha mai goduto di simili attenzioni, iniziando da una risonanza mediatica fuori dall'ordinario per una compagnìa fallita da anni che nonostante tutto invece di mandare a casa con tanti saluti i propri dipendenti capricciosi ha continuato a vivere ben al di sopra delle proprie disponibilità. Una società salvata solo in nome del suo ruolo strategico, che ha caricato di debiti i cittadini ed i cui sindacati se ne sono fregati altamente di tutto e di tutti, continuando per anni a proteggere le corporazioni intestine sulle spalle di noi contribuenti. Una società i cui sindacati stessi hanno costretto il governo (il quale ha cercato di salvare posti di lavoro di gente che invece applaudiva al proprio licenziamento) ad un'illegale prestito ponte che ancora una volta graverà su di noi. Una società i cui tali sindacati hanno sdegnosamente rifiutato qualunque piano di risanamento/vendita/ristrutturazione precedentemente promosso. Una società a cui sono state concesse alternative ed ammortizzatori sociali talmente vantaggiosi da risultare a dir poco imbarazzanti per non dire vergognosamente spudorati, in un momento tra l'altro in cui l'operaio che perde il lavoro viene cacciato a casa senza tanti complimenti. Una società morta da un pezzo e parte del personale della quale, invece di ringraziare governo e cittadini levandosi il cappello, indice scioperi selvaggi facendo inferocire quegli stessi cittadini che con i loro soldi ingiustamente lo sta salvando dalla bancarotta.
Ebbene, io invece spero veramente che Alitalia collassi.
Non possiamo lasciar passare un simile comportamento. Il governo si muova più alla svelta faccia pagare i danni a coloro che hanno causato questi disservizi.
Dal canto mio, l'ho già scritto in precedenza, non volerò mai più con Alitalia. Non solo per una questione di disservizi ma prettamente per una questione di princìpio.
Se questa è guerra che guerra sia: sappiano i signori sindacalisti che l'arma nucleare definitiva l'ha in mano il cittadino, non loro: il cittadino può benissimo fare a meno del loro lavoro e rivolgersi ad altre compagnìe aeree, loro, invece, non possono fare a meno dei soldi del cittadino.

Etichette: ,

4 Comments:

Blogger Angelo D'Amore ha detto...

BLOCCO ALITALIA: ANCHE GRILLO RESTA A TERRA

giovedì, 13 novembre, 2008  
Blogger Adriano Smaldone ha detto...

ciao sono adriano smaldone l'autore del blog www.smaldoneadriano.blogspot.com facci un salto se ti va se lasci un commento t'inserirò nei "blog amici" cosi potrò sempre commentare il tuo blog spero che farai la stessa cosa anke cn il mio

giovedì, 13 novembre, 2008  
Blogger Angelo D'Amore ha detto...

il mio e' stato un commento "forzato", proprio per domostrare come si diano tutte le colpe a berlusconi per celare i guai del paese e per coprire la logica del sindacato vero leader dell'opposizione.

giovedì, 13 novembre, 2008  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Ciao Angelo, ti chiedo scusa, non l'avevo capito, ogni tanto arrivo in "ritardo".
Si vede che due anni di sinistra (sigh) hanno contaminato anche me ;-)

Ciao!!!

giovedì, 13 novembre, 2008  

Posta un commento

<< Home