Libere Risonanze: Obama, si inizia con molte chiacchere

21 gennaio, 2009

Obama, si inizia con molte chiacchere

Ieri si è consumata la delirante la festa mediatica che ha accompagnato la discesa in campo del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America Barack Hussein Obama.
Niente da dire, una festa spettacolare ed a tratti un pò grottesca con tanto di "sfilata dei giardinieri" che conducevano dei tosaerba (in perfetto stile americano che di pacchianate e di nonsense è il numero uno).
Vabbé.
Poi, il discorso, sintetizzabile con una parola sola: cambiare.
Una parola senza senso, cambiare. Cambiare in che modo? Boh.
Inizia l'arringa, sembra un pistolotto elettorale: fraternizzare con i musulmani, eliminare la povertà, imprimere una svolta alle tecnologìe energetiche, regalare la pace nel mondo e l'uguaglianza per tutte le genti, far virare l'economia di 180°, riformare lo stato sociale: insomma, un'agenda tale che uno solo di questi punti richiederebbe non uno ma venti mandati e farebbe tremare i polsi anche a Ghandi in persona.
Sarà pur vero, io auguro al presidente la migliore fortuna possibile ma mi pare che a chiacchere sia molto bravo ed in genere, tranne che per gli avvocati, a troppe chiacchere trovano riscontri pochi fatti.
Mi sembra una chimera ambiziosa, insomma, il riuscire a fare tutte queste cose: sarebbe come se io dicessi che da domani guadagnerò cinquanta milioni di euro al giorno, camperò fino a trecentoventi anni, vincerò le gare di tutte le discipline olimpiche, leggerò tutti i libri prodotti dall'umanità e mi tromberò le cento top model più pagate del mondo. Sarò anche un gran economista, sarò pure in buona salute, un grande atleta ed anche una persona coltissima, per giunta anche un figo ma francamente tutte queste promesse non mi sembrano un granché credibili.
Vedremo, ovviamente spero che Obama riesca in tutto ciò che afferma di voler fare ma attenzione: troppe aspettative possono poi trasformarsi in grandi delusioni.
Intanto il primo provvedimento di Obama è stato rivolto ai criminali terroristi rinchiusi a Guantanamo, non ai poveri o agli emarginati. Da oggi tutti i processi contro di loro sono stati sospesi, poverini. Invece di impiccare sul posto gente che ha ammazzato non per errore ma volontariamente centinaia di persone, il primo provvedimento è invece quello di tutelarli.
La vicenda mi ricorda un certo governo Prodi il cui primo atto ufficiale fu l'indulto, con buona pace delle vittime.
Se il "cambiamento" è il calabraghismo alla Carter, allora c'é veramente da essere preoccupati...

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2 Comments:

Blogger Angelo D'Amore ha detto...

il cambiamento loro l'hanno nella testa. cosa che noi non avremo mai.
io ho dedicato un post ad obama.
non mi chiamate trasformista.
se vai a vedere alla categoria esteri. obama lo sostengo dall'inizio della sua campagna elettorale o quanto meno da quando e' entrata nel vivo.
mentre lui saliva alla casa bianca, i nostri politici davano l'ennesima prova della loro pochezza, in sterili scontri da ballaro'.
noi dovremmo avere piu' coerenza. anche su facebook, dove sono registrato da qualche settimana, nel profilo politico ho cresto una sigla che indica lo stato d'animo del sottoscritto:
ddd deluso dalla destra.
berlusconi ha incentrato la sua campagna elettorale sulla deleggittimazione di bassolino ed iervolino. quando c'e' stato il momento di infierire sukll'avversario, e' rimasto morbido e silente.
a napoli ho scritto varie volte contro iervolino e bassolino ma quando ho visto le sceneggiate dell'opposizione fuori il maschio angioino, con consegna di tapiri, cartoline di dimissioni, con avvocati prestati alla politica per accrescere i propri affari, sbandierando generiche sigle aggregatrici come quella di noi consumatori, mi sono chiesto:
ma dov'e la vera destra in cui credevo?
allora, siamo realisti, pragramatici.
adesso si pensi a lavorare.
in questo mi sento molto leghista

mercoledì, 21 gennaio, 2009  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Hai ragione Angelo, però a me il fatto di chiudere Guatanamo sta sullo stomaco. Spero che Obama sia un presidente deciso e non uno stolto calabraghe come fu Carter.

Vedremo, io mi auguro davvero che lui sia il magnifico presidente che tutti auspichiamo. Insomma uno alla Kennedy, che cerca la pace in tutti i modi ma se costretto fa la voce grossa come durante la crisi di Cuba.

Quanto a Berlusconi, beh, tra tutti i pregi che ha (e ne ha molti) mi sembra tiepidino sull'immigrazione (anche se su altre questioni è più duro della Lega). Ecco perché anch'io sono leghista, sono un uomo draconico quando ci sono da prendere decisioni difficili e la Lega, ne sono convinto, se si presentasse anche la Sud farebbe incetta di voti. Il Sud ha capito che la Lega NON è contro i suoi cittadini ma contro un'amministrazione folle delle risorse. Infatti vedrai come sgamberanno gli amministratori quando vi sarà il federalismo e voi tutti al Sud ne trarrete giovamento! Inoltre per quando concerne il fronte mafia, osservo che non ci sono mai stati così tanti arresti come da quando Maroni è agli interni. Ricorda che al Sud non ci può essere sviluppo (quindi ricchezza) senza legalità e sicurezza. Poi ci sono gli sbarchi: la Lega sta difendendo l'Italia tutta, non solo il Nord. Insomma, la Lega è in netta crescita e ne sono molto, molto contento.

giovedì, 22 gennaio, 2009  

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