Libere Risonanze: Quattro passi nel delirio

18 novembre, 2009

Quattro passi nel delirio

Ecco l'ultima performance di Grillo:

http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_1fc13fee-d35b-11de-a0b4-00144f02aabc&vxBitrate=300

"Bisogna ripartire con un altro concetto culturale dell'energìa, è un'altra cosa".
Infatti nei suoi comizi Grillo usa microfoni ed impianti che succhiano decine di migliaia di watt...
Poi vorrei vedere se in casa sua c'é la luce elettrica o se Grillo si muove al buio con una candela, se non usa il riscaldamento e non sfrutta tutti i servizi elettrici, del gas, dell'acqua come ognuno di noi.

"Bisogna cambiare il sistema"
"E come si cambia il sistema?"
"Dicendo - questo si fa e questo non si fa più, ad esempio le automobili"
Già e chi dice questo? Chi stabilisce cosa non si fa più e cosa si fa? E Grillo usa l'auto? A me pare di sì ed anche piuttosto spericolatamente, visto che fu condannato in cassazione a 15 mesi di galera per omicidio colposo plurimo (morirono due adulti ed un bambino a causa della sua guida non proprio eccellente). Ed eccolo a pontificare sulla nocuità delle automobili...

"Si fa autostrade informatiche anziché col cemento..."
A parte l'orrendo uso del singolare al posto del plurale (Di Pietro suo amico docet) bisognerebbe spiegare a Grillo che le cosiddette "autostrade informatiche" sono nient'altro che connessioni globali per lo scambio di dati, non costruzioni fisiche che permettano di spostare merci o persone. Insomma, le "autostrade informatiche" sono delle specie di corsie potenziate di connessione del network che nulla hanno a che fare con le autostrade classiche. Affermare che bisogna sostituire le autostrade con le autostrade informatiche sarebbe come dire che per progettare un computer occorre sostituire l'ingegneria elettronica con l'ingegneria genetica dando così origine ad una colossale idiozia, visto che la prima si occupa di circuiti mentre l'altra di DNA.
Inoltre quest'affermazione cozza con la prima, perché le "autostrade informatiche" necessitano di un grande impiego di energìa che, come ha detto il Vate della contraddizione, non dev'essere usata. E allora come la mettiamo?

Il delirio continua:

"Non si devono fare più auto, come in tempo di guerra, quando gli Stati Uniti hanno detto - non bisogna più fare auto ma carri armati - e non si è prodotta più un'auto".
Allucinante, questa affermazione. Gli operai USA furono messi a produrre carri armati, jeep, mezzi anfibi, aerei, navi che inquinavano esageratamente, tanto che i carri armati più "risparmiosi" facevano sì e no 2 km con un litro di gasolio. Il problema però non era quello di far cantare gli uccellini nei prati ma di sconfiggere Hitler.

http://it.wikipedia.org/wiki/M2_%28carro_armato_medio%29

C'é poi da notare che gli operai non furono cacciati a casa ma anzi, lavorarono il doppio, visto che venivano impiegati per produrre mezzi da guerra. E quindi le fabbriche durante la WWII inquinarono molto di più. Grillo invece vorrebbe "le automobili coi generatori". Generatori di che? I generatori vanno a benzina od al massimo quelli idroelettrici con un flusso consistente d'acqua! Forse Grillo allude alle batterie (che non sono generatori ma particolari capacitori ed inquinano un sacco)? Occorre elettricità per farle andare, mica si caricano da sole (e poi si scaricano dopo pochi km di marcia). Usiamo il solare? E di notte, d'inverno, come facciamo? Inoltre le auto solari devono possedere una superficie immensa. Ci mettiamo a guidare un campo da calcio ambulante? O usiamo l'idrogeno (verrà ventilato dopo)? Grillo ignora che l'idrogeno non si trova allo stato molecolare ma legato alle molecole (es. l'acqua H2O) e che per "strapparlo" da esse occorre una quantità di energìa molto maggiore di quella che l'idrogeno ottenuto può fornire. E dove prendiamo quest'energìa? E poi, se avessimo l'energìa già disponibile, perché buttarne una parte cospicua per produrre idrogeno?
Ci dica Grillo quali "generatori" chiacchera!

"Bisogna fare rete con l'energìa, non una fabbrica che faccia un milione di watt ma un milione di persone che facciano un watt".
Quindi tutti a pedalare cyclettes collegate alla rete elettrica, compagni! Io non so cos'abbia bevuto quel giorno, ma vi rendete conto? E ci sono pure dei pirla che vanno ad ascoltarlo quando evangelizza la gente con queste assurdità! Solo l'alimentatore del PC di Grillo succhia sui 500W di picco. Quindi per permettergli di postare sul suo blog dovrebbero essere impiegate 500 milioni di persone, ovvero 1/12 della popolazione mondiale...o forse vuol dire che tutti quanti dovremmo consumare un watt? Bene, bisognerebbe sfidare Grillo a vivere con un solo watt di potenza elettrica. Mi piacerebbe vedere come fa.

"Quando parli del nostro paese ti guardano con una sottile ammirazione perché cercano di capire come fai a sopravvivere".
Io la risposta ce l'ho: basta prender residenza in Svizzera e far pagare un bel biglietto ai boccaloni che stanno a sentire delle stronzate in un pala-qualcosa. Poi basta mettere le stesse fregnacce su qualche libro e venderlo. Così si potrebbero anche guadagnare nel 2002 la somma di 2.214.286 €, nel 2003 la somma di 2.633.720 €, nel 2004 la somma di 2.133.694 € e nel 2006 la somma di 4.272.591.

Altroché Vaffa-Day, Vaffa tutti i Days!

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6 Comments:

Blogger passione65 ha detto...

Il comico-politico è la contraddizione vivente, che ben rappresente gli ambientalisti...
Tempo fa avevo letto un bell'articolo su Panorama che metteva in evidenza come sia nata una nuova leva di contestatori fondamentalisti contrari a tutto, senza eccezioni, che bloccano qualsiasi progetto anche se legato alla produzione di energia con fonti rinnovabili e alternative...


http://blog.panorama.it/economia/tag/eolico/

sabato, 28 novembre, 2009  
Blogger Unknown ha detto...

Jetset,lei è talmente disinformato che mi rifiuto di pensare che creda di dire la verità o argomenti validi.
A casa di Grillo la luce elettrica c'è ed è fornita da panelli solari che addirittura scaricano nella rete ENEL la quantità in eccesso e perciò è Beppe Grillo che fornisce energia e l'ENEL è sua cliente. Capito mi ha?
Le automobili si possono fare, è sufficiente passare all'idrogeno o alla corrente elettrica. A questo proposito le debbo far presente che non è necessario installare i panelli sul tetto della macchina. Lei facendo questo esempio si riduce ad essere una macchietta da avanspettacolo.
L'auto si allaccia ad una colonnina e con una presa si ricarica di energia prodotta da panelli solari oppure da pale eoliche.
La produzione di idrogeno assorbe più energiaa di quanta ne produce?
Ma mi faccia il piacere si contenga!

domenica, 29 novembre, 2009  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Parte 1

Vorrei tanto che chi scrive solo perché ha le dita da battere su una tastiera si astenesse dal lasciare stupidaggini su questo blog, visto che anche le scimmie di un circo se ben addestrate lo sanno fare e magari sfigurano meno di certi uni.

Innanzitutto mi spieghi il signor Briccone (il cui nick è una garanzia) come fa Grillo a produrre energia elettrica d'inverno o di notte, ovvero quando il consumo di energia è alle stelle ed il sole non c'é. Forse va in giro con una candela e si scalda con un bue ed un asinello?

In secondo luogo direi che Grillo guadagnando 4.272.591€ per sperticarsi in bufale a cui gente come lei crede può permettersi di installare pannelli solari (ed anche tanti) visto che costano un occhio della testa ed i costi vengono riassorbiti in decine d'anni (io tra 10 anni non so nemmeno se sono vivo). Inoltre Grillo vive in una bella casa con giardino e piscina per cui il posto in cui mettere i pannelli solari ce l'ha.

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070926163030AAr3btv

Pertanto la gente ricca come lui non ha problemi a far installare i pannelli. Il problema invece è che la gente normale non guadagna così tanto e non abita in luoghi grilleschi ma in appartamenti o casettine ed a parte lo spazio sul tetto (che è ridicolo per servire tutte le famiglie) non sa dove piazzare i pannelli.
E comunque rimane il problema dell'elettricità che non è accumulabile ma va sfruttata immediatamente. Pertanto a meno che uno non abbia una centrale solare in giardino con una batteria grande come una casa o non viva su Mercurio il cui tempo di rotazione sull'asse è esattamente pari a quello di rivoluzione attorno al Sole, la questione dell'energìa solare diventa un bel problema anche considerando il fatto che il tempo fa i capricci e che quando ci sono giornate piovose (o corte) il solare rende pochissimo.

A tal proposito posto un mio vecchio articolo in cui si calcolava il fabbisogno di una famiglia media per essere "indipendente" dall'energìa elettrica.

http://libererisonanze.blogspot.com/2006/03/prodi-tra-energia-solare-e-colpi-di.html#links

Quanto all'idrogeno, guardi, forse anziché di idrogeno lei necessiterebbe di una bella cura di fosforo.

Sappia che sono ingegnere e quindi so di cosa scrivo, per risponderle le linkerò un paio di paginette esplicative con tanto di formule e non di comizi da guitti. Pertanto sarebbe bene che prima di mettere mano ad una tastiera lei studiasse un pò di chimica, magari dall'ABC.

http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno

e ancora

http://www.caffescienza.it/index.php?option=com_content&task=view&id=116&Itemid=69

mercoledì, 02 dicembre, 2009  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Parte 2:

Legga i capitoli sulla produzione industriale e impari qualcosa di più delle semplici e grasse carnevalate di cui lei si fa evangelizzatore.

L'unico modo per produrre idrogeno in quantità ragionevole, attualmente, potrebbe essere fornito dalle centrali nucleari. Si fornisce energia elettrica all'acqua che per elettrolisi produce una certa quantità di idrogeno. Questo trasforma una forma di energia difficilmente immagazzinabile (se non con batterie che però sono costose, poco efficienti ed altamente inquinanti quando si esauriscono) in una forma immagazzinabile e perfino comprimibile. Tutto questo, ovviamente, a patto che si voglia perdere per strada molta energìa (che invece potrebbe essere utilizzata direttamente sottoforma di energia elettrica) perché per arrivare all'idrogeno dalla centrale nucleare occorre trasformare l'energia termica in quella meccanica (si muovono turbine col vapore, sa, come le locomotive di una volta) poi quella meccanica in elettrica (le turbine muovono le dinamo) poi l'elettrica dovrebbe servire a produrre idrogeno. Ora, per far andare miliardi di auto ad idrogeno occorrerebbero tante di quelle centrali da tappezzare l'intero globo. Ah, dimenticavo un particolare: Grillo non vuole nemmeno le centrali nucleari. Ma che lungimiranza!

Inoltre vi è un ulteriore problema: l'idrogeno, una volta prodotto, deve essere stipato in bombole. Ora, come lei non saprà, perché vedo che con la chimica non va proprio a letto, l'idrogeno è un gas altamente esplosivo e quindi pericolosissimo, molto ma molto più del gas metano che si usa attualmente. Il dirigibile Hindemburg esplose proprio per questo motivo e da quel momento i dirigibili vennero gonfiati ad elio od ad aria calda.

http://dailymotion.virgilio.it/video/x1wqp2_incendio-dirigibile-hindemburg-1937_events

Ora, a meno che non si voglia trasformare un'automobile in una vera e propria bomba ambulante (il che può essere piacevole solo per un islamico fondamentalista) per rendere "inerte" l'idrogeno alle fiamme occorre raffreddarlo fino a liquefarlo ma occorre usare una quantità enorme di energìa (e quindi ricominciamo da capo). Oppure vi sono delle bombole il cui interno è pieno di grafite, tra i cui piani si possono annidare le molecole di idrogeno. Ma la grafite è costosissima ed ovviamente riduce enormemente lo spazio riservato all'idrogeno: quindi dovremmo viaggiare con un megabombolone sulla cappotta della macchina, tra l'altro pesantissimo perché la grafite non è leggera come l'idrogeno, aumentando i consumi in maniera esponenziale. A proposito: anche la produzione delle bombole costa un sacco di energìa, dall'estrazione della grafite alla produzione della bombola "chiavi in mano". E quindi ci invischiamo ancora di più.

mercoledì, 02 dicembre, 2009  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Parte 3:

Inoltre lei non ha la minima idea di quanto sia scarsa la produzione del solare e dell'eolico.

Per caricare una batteria, con il sole a picco o con il vento forte, lei dovrebbe stare attaccato a tale colonnina per due giorni. E se non c'é il sole? E se è notte? E se non c'é vento? Che fa, bivacca davanti alla colonnina in attesa della primavera? Sverna davanti alla colonnina? E lo sa che una grossa batteria grarantisce ad un'auto un'autonomia massima di un centinaio di km? Se devo andare a Palermo che faccio? Sto un mese davanti alle colonnine? Inoltre ci saranno dietro di me un mare di altri automobilisti che dovranno fare anche loro la carica: quanto dovranno aspettare? Sei anni? Un'era geologica? E quando la batteria è esaurita dove la metto? Provi a disperdere nell'ambiente una batteria esausta e vedrà quanto la natura la ringrazierà! Le batterie, caro signor professore, sono le cose più inquinanti che l'uomo abbia prodotto e per smaltirle occorre energia (ci risiamo!) ed attrezzature.

Ma si rende conto delle stronzate che scrive?

Senta, caro signore, si istruisca invece di prendere in giro chi ne sa molto più di lei, visto che un pò di tempo per aprire un libro di scienza lo si trova sempre: poi però bisogna avere anche le capacità per capirlo e su questo nutro molti dubbi.

mercoledì, 02 dicembre, 2009  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Parte finale:

le cito sempre il link di prima. Come leggerà all'inizio, l'autore di tale articolo è direttore di ricerca del CNR presso l'Istituto dei Sistemi Complessi, Firenze.

http://www.caffescienza.it/index.php?option=com_content&task=view&id=116&Itemid=69

Ora vada al punto 2. "Produzione dell'idrogeno" e legga attentamente, è piuttosto facile perché discorsivo quindi anche uno come lei lo potrebbe (sottolineo potrebbe) capire.

Poi prenda una vanga ed inizi a scavare, in primis perché ha fatto una figura da seppellirsi, in secondo luogo perché le riesce meglio impugnare quell'attrezzo piuttosto che un libro di tecnologia.

A questo proposito e raccogliendo la sfida dei suoi sfottò, posto un articolo riguardante la carica di una batteria piccolissima, di SOLI 7Ah mediante impianto solare.

Le prove sono state fatte caricandola in 5, 7 o 10 ore.

Tanto per fare un esempio dei tempi di carica con il solare, altroché "ci si ferma alla colonnina e si carica la batteria"!
http://www.electroportal.net/g.schgor/wiki/articolo16

mercoledì, 02 dicembre, 2009  

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