Libere Risonanze: L'involuzione della specie

05 febbraio, 2010

L'involuzione della specie

E' un ominide piccolo e fragile e come tutti gli ominidi piccoli e fragili abbaia per fare la voce grossa.

Ahmadinejad è, dopo Saddam Hussein, l'esempio lampante di chi del mondo non ha capito un cazzo. Oddio, non che non ce ne siamo mai accorti, s'intende.

L'ominide in questione vaneggia tra il pensiero di polverizzare Israele, la negazione dell'olocausto ed il credere che il suo paese sia una superpotenza che invece non è.
L'ominide in questione all'interno del suo paese ammazza, schiavizza, reprime e tortura. All'esterno di esso si farebbe ridere dietro, se non fosse che tocca argomenti tragici e per nulla divertenti come la Shoah.

L'ominide definisce tutti i paesi del mondo a turno "servi" dei sionisti, degli americani, dell'occidente e non si accorge che l'unico servo è proprio lui, ma della sua incompetenza, della sua malafede, della sua ignoranza e della sua vigliaccheria.

L'ominide vorrebbe avere alla bomba atomica ma non glie la lascieranno mai costruire, perché se fosse in procinto di arrivarci, lui sì verrebbe seppellito dai razzi.

L'ominide crede di poter ricattare il mondo ma così come il buon (si fa per dire) Saddam che è stato impiccato, nel caso egli facesse troppa confusione c'é una bella forca ad attenderlo.

L'ominide non si rende conto di ciò che sta rischiando, il popolo gli si sta rivoltando contro e così tutti i paesi del globo, che lo ostracizzano. Solo pochi sinistri e l'ONU lo stanno ad ascoltare. Un bellissimo paese come l'Iran, culla della storia e della cultura non merita un ominide così e nemmeno la cricca degli autoproclamatisi "santoni" che lo tengono sotto il giogo.

L'ominide non ha capito nulla: almeno le scimmie quando vedono il pericolo hanno il buon senso di scappare.

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1 Comments:

Blogger Angelo D'Amore ha detto...

per assurdo, proprio la fine di saddam, ha portato alla ribalta questo folle solitario. la sua fine arrivera' per mano dei suoi stessi fidi e assoggettati sottoposti.

domenica, 07 febbraio, 2010  

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