Libere Risonanze: Poca legna nel terzo forno

01 febbraio, 2010

Poca legna nel terzo forno

E' indubbio che il partito di Casini possa fare ciò che vuole del suo consenso: nessuno nega che Pierferdinando possa prendere qualunque decisione ed allearsi con chi vuole, sempre che ci riesca.

Altra cosa è la moralità politica insita in ciò che Casini cerca di fare: il partito di Casini ricorda vagamente quel Partito Socialista che faceva da ago della bilancia tra lo schieramento della DC e quello delle sinistre. La differenza, però, è che in quanto decisivo in termini di voti il vecchio PSI poteva permettersi il lusso di prendere per la gola i democristiani e di piegarli ai suoi capricci.

Oggigiorno, invece, le cose stanno diversamente: la maggioranza secondo gli ultimi sondaggi naviga tranquillamente verso il 50% dei consensi, più di quanto essa non avesse ottenuto alle politiche e decisamente di più delle europee che rappresentarono un breve momento di difficoltà per il centrodestra. Inoltre l'alleanza tra Lega e PDL è fortissima e non vi si sono nubi all'orizzonte. In più il popolo del centrodestra compatto vede il partito di Casini come spazzatura da prima repubblica, la classica vecchia balena bianca ora ridotta al massimo alle dimensioni di un tonno ma avente lo stesso peccato originale del vecchio partito, che è poi lo stesso peccato di cui si macchia la Chiesa, ovvero il rompere le palle quando si cerca di promulgare leggi in difesa dell'Italia. Per questo motivo mai il popolo del centrodestra vorrà in seno una simile serpe, vista l'atroce esperienza di continua mediazione che Berlusconi dovette operare durante il suo precedente governo. D'altra parte Berlusconi, schifato, l'ha detto: per fortuna l'UDC è rimasto fuori dall'esecutivo. Parole sante.

Analizzando la situazione dall'altra parte, parimenti, Casini dovrebbe non dormire sonni tranquilli. All'opposizione c'é uno schieramento in coma profondo, lacerato, litigioso, caotico, inetto, irrisoluto, eterogeneo e penoso per quantità ma sopratutto per qualità. In una guerra totale all'arma bianca ed in un polo nel quale la parola d'ordine è tutti contro tutti, il partito di Casini rappresentarebbe ciò che Mastella rappresentava nel governicchio Prodi: un ulteriore e spaventoso boomerang. Immaginate uno schieramento che andasse ancora dai comunisti a Casini, Di Pietro compreso e con un Bersani che dorme sonni eterni, perché come da me ampiamente previsto (Vedi Post) Camomillo non solo non ha carisma ma non è minimamente capace di fare il leader, se non come collaudatore in un'azienda di sonniferi. In secondo luogo anche il popolo del centrosinistra vede in Casini un personaggio politico da evitare come la peste, visto come esso ha reagito nelle primarie pugliesi.

Insomma il problema di Casini è che da un parte sono troppo forti per volerlo attaccato alle suole e dall'altra sono troppo deboli per dargli una chance: anzi, l'unica cosa che accomuna i nostri elettorati è che entrambi lo rifiutano sdegnosamente.

Pertanto Casini si accontenta di fare il giochino delle alleanze a geometria variabile che può riuscire finché ci si trova in situazioni locali ma che a livello nazionale risulterebbe inattuabile e controproducente per entrambi i poli perché l'UDC è un rompiscatole cosmico: per questo motivo il rifiutare una simile alleanza è per entrambi gli schieramenti un motivo d'orgoglio, da una parte perché i vincitori delle elezioni possono dire di averne potuto fare a meno e dall'altra perché i perdenti possono arrogarsi il merito di uscire sconfitti ma con un minimo di dignità.

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10 Comments:

Blogger pensatore libero ha detto...

Classica analisi piena di dietrologia, retorica e di zero contenuti.
Il progetto dell'Unione di Centro e ben chiaro. Porta avanti una politica fatta di idee e ideali ben precisi fatta di identità cristiana con dei precisi valori fondanti, primo fra tutti la famiglia come centro di tutte le iniziative.
Può piacere o non piacere, ma nelle regioni dove andrà al governo potrà iniziare questa nuova stagione politica per portare avanti le proprie idee, che a quanto pare danno fastidio.
E questo è un buon segno...

lunedì, 01 febbraio, 2010  
Blogger Angelo D'Amore ha detto...

in campania, se il pdl si unira' all'udc, non avra' il mio voto.
come me la pensano in tanti. berlusconi e' avvisato.

lunedì, 01 febbraio, 2010  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

@ Pensatore libero: commento senza capo né coda che rivela una totale mancanza di visione d'assieme ed una assoluta mancanza di pudore.

Mi spiego: qualunque politica è di per sé fatta di idee ed ideali. I comunisti ne hanno alcuni. Il PDL ne ha altri. I socialisti pure. Il PD anche. La Lega idem come sopra. Casini ha i suoi. Che siano giusti o sbagliati, è il popolo che vota ed è il popolo che decide. La mia analisi è sulla politica delle alleanze, quindi sei già fuori tema.

Comunque non ho paura a venire a giocare nel tuo campo: per entrare nel merito, parlare di ideali che come principi fondanti si basano "sulla famiglia" è di un qualunquismo strepitoso. E' come Bersani quando promulga i suoi "bisogna" ed i suoi "si deve".

Faccio un esempio: il sostegno alle aziende è o non è un "aiuto alle famiglie", visto che con questi provvedimenti si cerca di assorbire la crisi senza far fallire le nostre imprese e quindi mandare a casa padri e madri di famiglia? Ed ancora: dare una bella bastonata all'immigrazione è o non è un aiuto alle famiglie, spesso costrette a vivere in quartieri impossibili pieni di zingari, di irregolari e di spacciatori (se non di stupratori)? Fermare l'immigrazione selvaggia è o non è un "aiuto alle famiglie", visto che gli irregolari lavorano per 25€ al giorno e fanno concorrenza sleale ad onesti cittadini che si trovano ad essere disoccupati? Colpire la mafia come sta facendo il governo è o non è un "aiuto alle famiglie", visto che a causa della mafia nessuno si azzarda ad aprire un'impresa al Sud e quindi a dare lavoro regolare ai cittadini? E via dicendo.

Certo, a parole le opposizioni sono tutte brave: date, date, date. Già, ma poi i conti pubblici chi li fa quadrare, visto che tutti ti tirano per la giacca?

Inoltre ti faccio notare che i democristiani sono gli ultimi, assieme ai socialisti, a poter parlare di queste cose visto che durante i quarant'anni della loro scellerata e ladrocinante gestione della cosa pubblica hanno rubato a piene mani arricchendosi sulle spalle della comunità. E' a causa dei democristiani se ci ritroviamo col terzo debito pubblico più consistente al mondo, per cui, caro amico, se proprio sei un libero pensatore cerca di pensare meglio a ciò che scrivi raccontandola tutta quanta, la storia.

Ed il Vaticano davanti a cui Casini si genuflette, dall'alto delle sue banche d'affari e dei suoi capitali sterminati chiede agli italiani di "donare" così come quando chiude le chiese verso le 19 e poi le puttane, gli spacciatori, i delinquenti e gli stupratori ce li cucchiamo noi per le strade.

Vergognatevi, voi non avete alcun diritto salire sul pulpito e poi farci la predica.

martedì, 02 febbraio, 2010  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Come vuoi, Angelo. Tanto non votavi per Berlusconi nemmeno prima o mi sbaglio? Un saluto affettuoso. Ciao!

martedì, 02 febbraio, 2010  
Blogger pensatore libero ha detto...

Caro Jetset, mi dispiace ma forse dovresti approfondire un poco di più le nuove idee dell'Unione di Centro.
Sono daccordo con te che per aiutare le famiglia il sostegno alle imprese che danno lavoro è fondamentale. Ma il nostro senso di famiglia è più vasto rispetto al solo aspetto economico, la famiglia è la cellula fondamentale della nostra società e il suo sfaldamento sta mettendo a rischio la nostra società con lo svuotamento di quei valori che sono stati da traino per il nostro sviluppo e la nostra crescita.
Famiglia naturale per come siamo stati creati e rispetto della vita dal concepimento alla morte rappresentano una sfida da portare avanti come priorità assoluta per porre le basi per un futuro più vivibile.
Saluti.

martedì, 02 febbraio, 2010  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Infatti sono d'accordo con te, la famiglia è il punto centrale della società. Non dimenticare però che vi sono anche i singles e che fa questa scelta non dev'essere emarginato.

Purtroppo, e dico purtroppo, lo sfaldamento della famiglia oltre che per ragioni economiche avviene per ragioni morali.

Ad esempio, tutte quelle famiglie che si trovano ad avere in casa figli drogati ne soffriranno. Ecco perché bisogna promulgare leggi durissime contro chi spaccia ed anche contro chi si droga. Vi sono mille modi per intervenire a favore della famiglia, anche indirettamente.

Per quanto concerne il problema degli aiuti diretti, però, purtroppo le risorse che si hanno non bastano per tutti visto il nostro debito pubblico, quindi si fa quello che si può cercando di bilanciare le cose.

L'idea del coefficiente famigliare, ad esempio, è proprio di Berlusconi ma bisogna che teniamo onestamente in conto che c'é stata una grossa crisi e che sono stati spesi fior di miliardi in agevolazioni e prestiti, quindi lo stato deve rientrare, altrimenti andiamo in bancarotta.

Purtroppo questo imprevisto non consente di attuare da subito le politiche di agevolazione alle famiglie. Credi che il PDL non lo voglia fare? Onestamente ammetterai che questa è una delle priorità del governo. In questa battaglia siamo con voi, però la cosa si fa quando è possibile, perché di istanze di emergenza se ne ricevono tutti i giorni e pure a ragione di chi le avanza.

Ecco perché credo che l'UDC sia un partito più orientato verso il centrodestra. Però il centrodestra è anche retto ad acclamazione plebiscitaria da Berlusconi e questo impedisce a Casini di scalare la vetta. Ecco perché non potremmo mai andare politicamente d'accordo. Noi non abbiamo bisogno di primarie. Le primarie sono un sintomo di debolezza, non di forza, è uno scaricare il barile all'elettorato perché non si sa cosa fare. Fate voi, che a noi va bene tutto. Bella roba. Quando un partito non sa nemmeno chi eleggere come suo segretario generale, significa che non ha né un presente né un futuro.

Quanto al bipolarismo, io e gran parte del popolo del CDX siamo bipolaristi convinti e questo è un altro ostacolo alla vostra alleanza con noi. Noi vogliamo minimizzare il più possibile le alleanze, ecco perché diamo corpo alle fusioni. In questo modo chi si aggrega a noi diviene bipolarista, essendo parte integrante del nostro staff. Ti ricordo che quando vi era il pentapartito regnava la confusione, avevamo una frammentazione spaventosa ed alcuni partitini ricattavano l'esecutivo. L'avete provato sulla vostra pelle, voi democristiani, che vi siete fatti ricattare per anni da Craxi (infatti vi eravate alleati per necessità ma lo odiavate più del Diavolo). Ecco, a me quel "per necessità" dà fastidio. Io preferirei perdere le elezioni con l'onore delle armi piuttosto che allearmi "per necessità". Ora, trasformare bipolarismo in tripolarismo, in primis scatenerebbe una frammentazione estrema (ognuno potrebbe sentirsi libero di frazionarsi un un polo) ed in secondo luogo costringerebbe i poli maggiori alle alleanze non "per condivisi ideali" ma "per necessità".

E, come la storia ci insegna, chi si allea per necessità (vedi Prodi) combina casini con la c minuscola.

Un saluto ed un grazie per l'interessante discussione.

martedì, 02 febbraio, 2010  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

P.S: @ liberopensatore. Ti faccio un altro esempio di aiuto alle famiglie attuato dal governo, mi sovviene ora. Ricordi quando i tassi d'interesse dei mutui a tasso variabile erano saliti in maniera vertiginosa e le famiglie non riuscivano più a pagare le rate? Ebbene, il governo promulgò una legge che prevedeva l'obbligo per le banche, se fosse stato richiesto dal cliente, di estendere per qualche anno in più il mutuo in modo da poter abbassare le rate. Ovviamente il governo non avrebbe potuto imporre entrambe le cose, ovvero rate agevolate e lo stesso periodo temporale, innanzitutto perché i conti non sarebbero quadrati e poi perché il contratto si sarebbe trasformato in un mutuo a tasso fisso, con evidenti proteste di chi, per non rischiare, aveva scelto di stipulare quest'ultimo pagando rate maggiori.

Questo fu un esempio lampante di aiuto alle famiglie.

martedì, 02 febbraio, 2010  
Blogger pensatore libero ha detto...

Bene, sono contento che la tua risposta sia stata più moderata e più aperta ad un dialogo (rispetto all prima), segno sempre di qualcosa di costruttivo.
E' vero che sulle politiche famigliari e sulla vita trovo la naturale collocazione dell'UDC nel centrodx, purtroppo uno dei difetti di questo centrodx è la capacità di dialogare e mettersi in discussione.
Rispetto le tue idee sul bipartitismo, ma la politica non è una scienza esatta, e una politica bipartitica la vedo più adatta a paesi di cultura anglosassone.
Trovo dietrologica l'equazione più partiti=più ingovernabilità.
Penso ad esempio alla Germania o ad altre grandi democrazie.
L'Italia e gli italiani non hanno una cultura bipolare e non glielo si può imporre per decreto. La nostra è una nazione fatta di tante anime e tante culture difficilmente riconducibili a solo 2 partiti (perlomeno come li intendiamo qui in Italia, e il flop del PD ne è l'esempio lampante che non basta il nome per essere un movimento di americana memoria).
Comunque non bisogna affrontare certi argomenti dando per scontato di aver ragione, un giusto spazio di dubbio va sempre lasciato.
D'altronde penso che solo gli ignoranti credono di aver sempre ragioni.
Saluti.

mercoledì, 03 febbraio, 2010  
Blogger Jetset - Libere Risonanze ha detto...

I miei commenti riflettono il tono dell'interlocutore. Se il tono è aspro la risposta è aspra. Se il tono è amichevole lo è anche la risposta che ne segue. Nulla di più.

Quanto alla Germania io non sarei troppo prodigo di elogi, visto che proprio la Merkel esce da una situazione difficile data dalla grossa coalizione, creata per evitare in extremis l'ingovernabilità.

Votare un partito non significa condividerne a fondo tutte le scelte ma grande la maggioranza di esse.

Ad esempio, io sono di CDX però sono a favore dell'eutanasia e dell'aborto purché essi vengano applicati non con leggerezza ma con oculatezza. Lo stesso dicasi per la Chiesa, che io non posso sopportare e per la quale, per contro, il CDX spesso si spertica.

Per questi temi forse sono più di sinistra ma per tutto il resto sto col CDX, quindi lo voto.

Pretendere che ogni partito sia portatore di idee del tutto condivise è come chiedere ad uno di aver fede in una religione, o la si prende tutta in blocco oppure niente. Ecco perché personalmente io non amo le religioni pur credendo in Dio (è una scelta personale).

Se così facessimo, infatti, se ci costruissimo partiti indentitari al 100% dovremmo averno in Italia 60 milioni, ognuno istituito e confezionato ad hoc e singolarmente per ciascuno di noi.

Il paese non avrà pure una cultura bipolare ma non vedo grande voglia di tornare all'antica frammentazione, visto che Casini porta avanti un discorso di pluripartitismo che però raccoglie solo il 6% dei consensi. Questi risultati, invero, significano l'opposto: gli italiani dei parlamenti polverizzati ne hanno piene le tasche.

E la cultura bipolarista se non c'é può sempre nascere.

mercoledì, 03 febbraio, 2010  
Blogger pensatore libero ha detto...

Quello che tu dici sull'impossibilità di avere un partito identitario che ognuno possa condiviedere in tutto e per tutto e vero fino ad un certo punto.
Certo che questa impossibilità ora la stanno sperimentando sulla loro pelle sia il PD che il PDL, ma L'Unione di Centro è qualcosa di diverso e su certi temi chiave e prioritari non ci sono divergenze di vedute, e come ho già scritto parlo della famiglia e del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale dove la nostra idea è chiara ed univoca.
Il centro per come lo intendo io nasce appunto come luogo aperto al dialogo e proprio per questo moderato dove le decisioni possono essere più facilmente prese perche supportate proprio da questo incontro moderato di idee. Ecco perchè in questo nuovo progetto c'è spazio per gente come te che si dice di destra ma su alcuni argomenti ragiona come la sinistra o viceversa.
Saluti.

giovedì, 04 febbraio, 2010  

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