Libere Risonanze

29 maggio, 2008

Soluzioni (di)scaricate

Dopo che la sinistra ha fatto a pezzi l'Italia - ed il macello di Napoli è la prova lampante di cosa siano capaci di fare a livello politico gli ex figli dei fiori - una soluzione per Napoli s'impone, ovviamente scaricata dal vecchio governo di sinistra sulle spalle del nuovo governo di centrodestra.

Ebbene, secondo il mio parere una soluzione ci sarebbe: innanzitutto bisognerebbe garantire i cittadini delle zone in cui sorgeranno le discariche eseguendo carotaggi e preparando i depositi in maniera aperta, trasparente ed adeguatamente attrezzata. Ma questo Bertolaso lo sta già facendo ed è davvero un fenomeno.

In secondo luogo si dovrebbe prevedere un "piano di rientro". Una volta costruiti i termovalorizzatori bisognerebbe garantire alle popolazioni che abitano nei pressi delle discariche che la spazzatura sversata nelle cave sarà lentamente ma progressivamente smaltita nel tempo.

Questo potrebbe creare un clima di concordia e di collaborazione tra governo ed abitanti, stemperando le tensioni e favorendo il lavoro di pulizia che ormai per Napoli s'impone con urgenza.

Queste proposte mi sembrano ragionevoli e degne di considerazione: il governo ha il dovere di fare tutto ciò che è in suo potere per garantire non solo la salute dei cittadini (che già sta garantendo con i rilievi delle cave) ma anche un basso impatto psicologico sulla popolazione.

E' però vero che il governo deve decidere, deve giungere immediatamente ad una soluzione del problema e quindi non può e non deve farsi ricattare da chi si fa prendere dalla sindrome NIMBY, ovvero quel fenomeno per cui qualunque iniziativa, intervento, struttura od impianto previsto nel territorio contiguo suscita proteste e barricate.
In tal caso, se nonostante tutti gli sforzi e le garanzie del governo i cittadini non volessero sentir ragione, si deve procedere senza indugio e forzatamente alla costruzione delle suddette strutture e soprattutto occorre che il governo adoperi il pugno di ferro nei confronti degli scalmanati.

Vi faccio un esempio: nella mia città, Ferrara, vi è la Montedison, una fabbrica grande come una seconda città, che praticamente è inglobata in un quartiere, essendosi l'area urbana espansa nei decenni.
Ebbene, la Montedison per la città ha sempre rappresentato un problema ed una ricchezza: il problema è quello di avere una mostruosa fabbrica di prodotti chimici e plastici proprio alle sue prote, il che ha spesso irritato i cittadini. Però è innegabile che la Montedison abbia dato lavoro e grande sviluppo all'intera città, e questa è una sua ricchezza.

Essendo, come dicevo, una fabbrica di prodotti chimici e plastici la Montedison smaltisce i gas di scarico "incenerendoli" con procedimenti che risalgono a qualche decina di anni fa. Diciamo che molto è stato fatto per migliorare l'efficienza di questi smaltimenti, ma molto rimaneva ancora da fare.
Ebbene, all'interno della fabbrica si è così deciso di installare una centrale elettrica a turbogas che sfrutta proprio questi gas di scarico, li distrugge, li inertizza e nel contempo produce molta energìa. A settembre-ottobre, quando la centrale diventerà operativa, la quantità di rilascio dei gas diverrà una minima frazione di quella che era normalmente rilasciata nell'atmosfera prima dell'avvento della nuova struttura.

Neanche a dirlo, subito in città sono scoppiate sterili polemiche: i verdi e gli ambientalisti, le varie legheambiente insieme ai comunisti radicali hanno fatto leva sulle paure e l'ignoranza dei più anziani, hanno raccontato che la centrale rilascierebbe fumi che provocano il cancro e chissà quali altre malattie. A nessuno dei soliti ambientalisti fai-da-te è passato per la mente di dare la giusta informazione, ovvero che invece la centrale a turbogas è un toccasana (e per di più utile) per la città perché al contrario, diminuirà notevolmente l'aria dagli effetti della combustione.
Una prova? Se vi capiterà di passare per l'autostrada A13 (Padova-Bologna) arrivati nei pressi di Ferrara Nord volgete lo sguardo verso Est: vedrete un'enorme fabbrica illuminata come New York con ciminiere altissime, in cima alle quali spesso ardono enormi fiamme che rischiarano la notte. Ebbene, quel fuoco è alimentato dai gas bruciati dall'industria, che certo non fanno bene per quanto concerne la polluzione. Con l'entrata in servizio della centrale a turbogas da 800 MW, tali ciminiere verranno disattivate ed i gas della centrale verranno convogliati all'interno del nuovo impianto con evidenti benefìci.

Potrete trovare una specifica in questo sito:
http://www.enipower.eni.it/italiano/dove_operiamo/ferrara.htm

Ebbene, per fortuna i ferraresi non sono napoletani. Sì, vi sono state proteste e volantinaggi, qualche striscione corredato con relativa scritta di protesta appeso nei pressi, alcuni siti internet che come al solito strumentalizzano la vicenda, però tutto sommato la centrale si è fatta e la popolazione ha reagito abbastanza bene: sono arrivati i tecnici, hanno esaminato l'impianto ed hanno dichiarato che esso non è assolutamente pericoloso. La popolazione ha accettato, magari con qualche mugugno, ma sostanzialmente ha capito e certo non ha tirato le pietre agli operai.

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14 aprile, 2008

Notizie dalle regioni rosse!!!

Oggi ho acquistato il Resto del Carlino, giornale delle regioni rosse (ma che rosso non è!).

Ebbene, nella mia regione, l'Emilia Romagna ma anche in Liguria, in Toscana e nelle Marche (regioni tradizionalmente in mano alla sinistra) la percentuale di astensione rispetto alle ultime elezioni politiche va dal -4% della mia città (Ferrara) ad oltre il -7% di Genova.

Qui i sinistri danno per disastroso il risultato delle loro liste, ho parlato con conoscenti che votano a sinistra e mi dicevano che onestamente si aspettano una debacle: se il buongiorno si vede dal mattino direi che questo sembra essere per loro un colpo mortale.
Tra un'ora circa vedremo, però oggi un raggio di sole in più illumina il nostro paese.

Ve lo dice uno che è in prima linea come guastatore in una regione di inveterati comunisti.

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13 gennaio, 2007

Ospedale di Ferrara, e via con gli sprechi !

Ferrara, la mia città, conosce in questo periodo l'ennesimo paradosso: l'ospedale di Ferrara verrà sostituito da una enorme struttura ubiacata in piena campagna a più di 5 chilometri di distanza dai confini esterni della città con tanto di metropolitana, ovvero l'ennesima follia dell'amministrazione locale.

Partiamo da un pò di tempo fa: Ferrara non è nuova a questi salassi per le casse del comune, che poi viene a piangere miseria aumentando le tasse dei ferraresi. E' capitato con il famoso "scandalo del palazzo degli specchi" una struttura faraonica costruita nell'immediata periferia che doveva diventare un centro amministrativo. Inutile dire che la struttura non è MAI stata usata perché in odor di mafia, ed ora è in disfacimento. I controlli da parte degli enti competenti ? Assenti.

Lo stesso dicasi per molti parcheggi cittadini (Via Kennedy, Via Arianuova, etc...) situati AMPIAMENTE DENTRO il limite di inaccessibilità che scatta quando c'é il blocco del traffico, quasi a ridosso del centro. Un visitatore arriva e... ZAC, si trova in piena statale un bel cartello con la dicitura "Ferrara, città delle biciclette" (altro spreco inutile) - e dei cretini, aggiungo, visto la percentuale di comunisti - ed un cartello di vietato l'accesso nei giorni di blocco del traffico. A parte che arrivando ai cartelli non è possibile parcheggiare la macchina in piena statale (o fare inversione), mi spiegate come si fa ad arrivare al parcheggio quando esso è in una zona in cui viene vietato l'accesso ? Mah. La cosa è resa ancor più buffa dal fatto che da uno di questi (il parcheggio Diamanti) partono navette per il centro, come se tale parcheggio fosse ubicato FUORI dall'area d'accesso inibito. Ma allora si potevano fare i parcheggi fuori e farci passare i tram, che già ci sono.

Altro esempio di spreco fu l'adozione del riscaldamento geotermico: Ferrara fu letteralmente sventrata per la posa di tubi che dovevano convogliare acqua calda alle abitazioni, senonché vennero scelte tubature inadatte per questo scopo. Risultato: le tubature si arrugginivano e Ferrara fu sventrata per la seconda volta, per cambiarle. Chi possiede l'allacciamento con la diffusione geotermica, poi, dice che è più sconveniente del riscaldamento normale e funziona da schifo. Un altro regalo da parte dell'amministrazione.

Ultimo della serie, l'esempio del rifacimento di Piazzetta Municipale. Alcuni anni or sono si decise che doveva essere rifatta la pavimentazione della piazzetta. Fu scelto un bel cotto ferrarese che sembrava intonarsi con gli edifici storici. Senonché dopo pochi mesi, al giungere delle prime piogge e dell'inverno la pavimentazione iniziò letteralmente a sbriciolarsi. Ho sentito di tutto su questa vicenda, a qualcuno per difendere l'amministrazione venne anche in mente di dare la colpa ai ragazzini, "che facevano scoppiare i petardi in prossimità del capodanno", un'invenzione da mentecatti, visto che tutta la piazza era a pezzi e che nemmeno in Iraq i terroristi potevano ridurla così. Poi, fatti i rilievi, l'oracolo: le mattonelle non erano state scelte con criteri da esterno ma semplicemente sulla base del colore e della forma. Avete capito ? Erano mattonelle da interni ! Subito iniziò una querelle tra Comune ed impresa, accusata di aver fornito materiale scadente. Mi sarebbe piaciuto capire come il Comune abbia controllato questa scelta e chi per esso abbia preso la decisione di iniziare i lavori senza controlli.

Oggi sul Carlino di Ferrara vi era un articolo sul Gabibbo, di nuovo all'ospedale di Cona, quello suddetto, per cui domani o la prossima settimana vedrete il servizio su Striscia la Notizia. A parte l'enorme inadeguatezza di una struttura così lontana per cui una situazione di trasporto d'urgenza richiede un tempo tanto lungo da far schiattare l'ammalato, c'é poi da rilevare che vie d'accesso non sono state ancora fatte (pur essendo già stati spostati là alcuni reparti ovviamente ancora lontani dall'essere attivi), l'ospedale è circondato da desolazione, è da moltissimi anni in costruzione e non solo s'é già deteriorato ma è perfino già sprofondato, richiedendo lavori di consolidamento del terreno. I geologi che hanno (a postumi, ovviamente) fatto i rilievi hanno definito quell'area argillosa "il peggior terreno possibile per costruire un edificio così grande". Sicché un sacco di miliardi se ne sono andati per farlo rimanere ALMENO in piedi: però anche qui vorrei sapere chi, nel Comune, ha deciso questa soluzione. Oggi la notizia: l'ospedale che sarebbe dovuto essere costruito in tempi brevi non sarà pronto nemmeno nel 2009 perché occorrono un sacco di altri soldi (ma sicuramente per favorire una provincia rossa Prodi darà ordine al comune di requisirvi la casa tramite l'ICI). E vi è di più: data la distanza a Ferrara verrà costruita perfino una metropolitana "di superficie" che collegherà Ferrara con l'ospedale. Alla faccia dei NO-TAV e della riduzione degli sprechi, senza contare che chi si sente male e va all'ospedale può contaminare tutti quelli del vagone. Uno spreco terrificante, una rapina a mano armata per i ferraresi, perché per far passare il metrò per Ferrara si sta scavando come le talpe sotto i binari del treno (quello vero) in Via Ravenna e perché tale metropolitana quindi non sarà tanto "di superficie" ma di semi-superficie. Sarebbe invece bastato utilizzare l'area tra Ferrara ed il Po (al posto del Centro Universitario Sportivo, ad esempio) appena fuori le mura e costruire una seria tangenziale che ancora non c'é (o c'é a pezzi che finiscono nel nulla, come alla rotonda di Via Ravenna). Si sarebbero potuti acquistare autobus per il trasporto senza scomodare treni che costano un occhio, non si sarebbe dovuto scavare e l'ospedale darebbe stato facilmente raggiungibile a piedi da vecchietti ed anziani tramite un piccolo sottopassaggio pedonale. Per quanto riguarda il C.U.S. si sarebbe potuto spostarlo perché chi fa attività sportiva può anche permettersi di fare qualche centinaio di metri in più, cosa che gli anziani non sono invece in grado di sostenere.

In sintesi, il ferrarese medio non avrà più la casa: però avrà la possibilità di soggiornare assiderato nel nuovo ospedale, sempre che riesca a camminare come Cristo sulle sabbie mobili della campagna ferrarese, possieda una Range-Rover per accedervi (tassata adeguatamente pure quella) ed un casco da minatore quando scende in metrò.

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