Libere Risonanze

12 settembre, 2009

Sotto la presidenza, niente

Facciamo un esempio così ci capiamo:

il vostro idraulico, il vostro elettricista, il vostro muratore ed il vostro piastrellista vengono da voi per riparare un tubo, cambiare un filo elettrico, fare un buco nel muro e cambiare una piastrella rotta. Ad un certo punto, mentre stanno trafficando, vi chiamano e vi dicono:

1) L'idraulico: "guardi che non mi piacciono i suoi sanitari, non sono in stile con la casa e questo non mi garba".
2) L'elettricista: "questi fili elettrici sono tutti da cambiare anche se non hanno niente perché a casa mia si cambiano ogni anno".
3) Il muratore: "la disposizione delle stanze è orribile, ora voglio tirare su due muri in modo da dividere in due sia la camera la letto sia il soggiorno".
4) il piastrellista: "i suoi pavimenti fanno schifo, a me non piace il cotto, li voglio vedere di gres porcellanato".

Ed insieme vi dicono: "dovete subito fare ciò che abbiamo detto noi, immediatamente e poche storie. Mettiamo la cosa ai voti".

Mettiamo che siate così pazzi da dar loro retta, perché avevate stabilito che chi viene in casa vostra a lavorare ha diritto di esprimere un parere vincolante. Si vota, voi siete in tre e loro in quattro e loro hanno la maggioranza. Oppure in teoria sareste quattro contro quattro (voi ed i vostri due figli) ma vostra figlia è innamorata dell'idraulico e vota con lui contro di voi (la sinistra, la Chiesa). Siete costretti a cambiare i sanitari, l'impianto elettrico, a tirar su i muri e a mettere le piastrelle solo perché avevate introdotto una regola idiota.

I quattro artigiani la prossima volta entreranno nuovamente a casa vostra e pretenderanno di rivoluzionarvi ancora la casa, così voi spendete e loro guadagnano. Alla fine della fiera voi non sarete più padroni in casa vostra.

Ho fatto questo esempio per farvi capire quanto l'idea di Fini di dare il voto a chi lavora qui (non a chi è già cittadino e che già vota) sia demenziale e pericolosa. I lavoratori stranieri vengono qui A LAVORARE ma NON SONO ITALIANI, così come gli artigiani dell'esempio non fanno parte della vostra famiglia. NON HANNO e NON DEVONO avere diritto di veto e di scelta su come noi gestiamo il nostro paese: l'idraulico, l'elettricista, il muratore ed il piastrellista si devono limitare ad eseguire il lavoro ad essi commissionato senza metter bocca nelle scelte di una famiglia che non è la loro.

Invece Fini, Casini e la sinistra ci vengono a dire che chiunque venga a lavorare qui deve avere diritti esattamente come un italiano: la cosa è sconvolgente.
Il buonismo, d'altra parte, conduce ad una spirale molto ma molto perniciosa non solo perché sparge di borotalco il culo dei malintezionati ma perché confonde i diritti UMANI con quelli COSTITUZIONALI. Le due cose sono ben diverse.

Insomma, Fini confonde il rispetto per l'immigrato non italiano che viene a lavorare ed a cui si garantiscono i diritti umani ed anche molti diritti legali (contributi e quant'altro) con una peculiarità che è sempre stata e deve restare degli italiani, ovvero quella dei diritti costituzionali in materia di voto.

Certo che un Presidente della Camera che confonde questi due concetti mi fa riflettere e rabbrividire: ma chi diavolo abbiamo messo a capo dell'aula dei deputati?

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14 maggio, 2009

Un doctor nella nostra house

In medicina, quando si vuole combattere una malattia si cerca di colpire in molte maniere l'organismo che ci attacca: ad esempio per la malaria, causata da protozoi che circolano nel sangue, si cerca di creare un ambiente inadatto al suo ingresso nel nostro corpo grazie all'uso del chinino, che di fatto rende il sangue un ambiente ostile per la sopravvivenza e la diffusione della stessa.
Se invece si vogliono colpire i batteri una buona cura sono gli antibiotici i quali vanno a distruggere gli organismi "alieni". Il problema degli antibiotici, però, è che insieme agli organismi nefasti spesso vengono colpiti anche i batteri utili all'organismo, come ad esempio i fermenti lattici, che devono prontamente essere reintergati mediante la prescrizione di medicinali ad hoc.
Se invece nell'organismo entra un virus, ad esempio come quello dell'influenza, si cerca di aiutare le difese immunitarie a combatterlo perché non esiste alcun farmaco tranne qualche antivirale che possa colpirlo a causa della sua capacità di mutazione intrinseca che non permette di bersagliarlo con precisione. Si ricorre allora alla prevenzione con un vaccino il quale è composto dallo stesso virus privato della sua carica patogena e che una volta iniettato "allerta" le difese naturali del nostro corpo a riconoscerlo ed ad attaccarlo nel caso in cui altri virus dello stesso tipo ma patogeni entrassero nell'organismo.
Ebbene, immaginate l'Italia come un grande corpo umano. Finora l'Italia è stata malata cronicamente perché a causa di scelte sciagurate e di buonismi vari la sinistra l'ha costretta ad ammalarsi in continuazione per effetto di una nauseante tolleranza verso la clandestinità imperante.
La sinistra in due anni di governo è stata come un medico che a fronte di un pericolo incombente e purtroppo già ampiamente conclamato non solo non ha mai prescritto una cura ma anzi, ha consigliato al malato di correre nudo sotto la bufera di neve in modo da permettere agli organismi aggressori di proliferare ancora meglio ed in numero sempre maggiore.
Il risultato è che in molti quartieri, specialmente in quelli più indifesi come le periferie e le zone popolari, le malattie si sono diffuse a tal punto da poter colpire impunemente italiani ed immigrati regolari, ovvero le cellule del "corpo Italia" costringendoli quando va bene a tapparsi in casa e quando va male, ovvero quasi ogni giorno, a subire violenze, rapine, percosse e stupri.
Ma l'anno scorso l'Italia ha scelto di cambiare medico ed oggi la musica è finita: questo medico è ben preparato, professionale e deciso a dar battaglia alla prepotenza ed all'illegalità, somministrando le giuste dosi di farmaco.
Chi crede di poter star qui e sfruttare i soldi faticosamente versati dai cittadini sottoforma di tasse continuando a vivere sulle loro spalle da oggi si sbaglia: come per la malaria, il clandestino troverà un ambiente ostile in cui ogni atto amministrativo non potrà essere espletato senza il permesso di soggiorno e quindi sarà praticamente negata ogni possibilità di accedere a servizi e strutture che spettano di diritto a coloro che lavorano, faticano e pagano per tali servizi.
Molto più efficacemente di quanto fanno gli antibiotici, inoltre, sono state approvate leggi che prevedono il reato di clandestinità. Chi viene qui senza presentare un permesso viene respinto, chi invece accede in Italia come regolare o rifugiato politico può entare e viene accolto con tutti i diritti di un lavoratore in terra straniera. Su questo punto il pacchetto sicurezza è chiaro: non si colpisce nel mucchio ma si seleziona ciò che può essere utile e tollerato dall'organismo da ciò che invece è nocivo ed esiziale.
Per quanto concerne i virus, sappiamo che già in Italia esistono fantasmi che si aggirano nelle periferie e che vendono droga, accoltellano, danno vita a bande organizzate o progettano attentati e stragi in tutto il mondo. Tali virus devono essere schiacciati con decisione ma le forze dell'ordine per quanto presenti sul territorio non sono sufficienti, perché per garantire la sicurezza dovremmo avere un poliziotto ogni cento metri. Le ronde, pertanto, possono essere un utilissimo aiuto nel contrasto alla criminalità perché "vaccinano" interi quartieri schedando e riconoscendo i delinquenti ed i loschi figuri, permettendo così, come fanno i vaccini, di allertare gli anticorpi ed i leucociti nel caso in cui tali delinquenti iniziassero a commettere reati di varia natura.
La cura è iniziata ed il dottore è molto bravo: ora sta a noi ringraziarlo.
Ricordiamocelo quando saremo chiamati ad infilare la nostra scheda nelle urne.

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19 marzo, 2009

Io denuncio, tu denunci...

Quando si combatte una guerra non si va tanto per il sottile: a mali estremi si devono praticare estremi rimedi.

La lotta alla clandestinità è una vera e propria guerra e se la si vuol vincere occorre farlo con ogni mezzo possibile, creando terra bruciata attorno a coloro che pensano di arrivare in Italia illegalmente e di farla franca grazie al buonismo cattocomunista che da sempre ci condanna a subire tutte le nefandezze possibili senza mai reagire.

Chi arriva illegalmente in Italia, insomma, è un fantasma e come tale non è una persona fisica, quindi non deve trovare alcun appoggio per una vita normale: non deve poter trovare chi gli affitti una casa, chi lo curi (o se lo si cura -perché è inumano non farlo- poi lo si rispedisce a casa sua) chi lo istruisca, chi gli dia aiuto, un lavoro in nero o da mangiare.
Solo così si può fermare questa spaventosa piaga, diffondendo tra gli irregolari la certezza che chi arriva qui spende solo dei soldi in un viaggio inutile.
Per quanto poi concerne la possibilità di lavorare in Italia, per gli extracomunitari si dovrebbe procedere con liste di attesa alle ambasciate e non farli entrare per permettere loro di cercare un lavoro, perché se essi non lo trovano ovviamente rimangono qui a delinquere.

Più precisamente bisognerebbe che il permesso di lavoro e quindi d'ingresso per gli extracomunitari fosse unica ed esclusiva competenza delle ambasciate.
Con cadenza mensile si potrebbero ad esempio stilare delle liste "di disponibilità" presso le aziende e dividerle per ambasciate, poi inviare ad esse queste liste di collocamento.
Alle ambasciate potrebbe essere fatto obbligo di richiedere ai cittadini extracomunitari il certificato dei carichi pendenti ed accettare solo coloro che non si sono distinti per azioni delinquenziali. In questo modo avremmo risolto il problema dell'immigrazione di gente poco raccomandabile.
Questo sistema avrebbe anche altri due vantaggi: il primo è che lo stato conoscerebbe dove l'extracomunitario lavora e quanto tempo rimane impiegato potendo anche predisporre opportune verifiche anche fiscali. Ovviamente la corretta assunzione dell'immigrato ed il suo adeguato e dignitoso trattamento dovrebbe essere responsabilità dell'azienda richiedente.
Il secondo vantaggio consisterebbe nel fatto che il lavoratore sarebbe garantito esattamente come gli italiani, l'azienda sarebbe costretta a versargli il salario sindacale, i contributi, i fondi per la malattia etc... Questo strapperebbe dalle mani della mafia o di organizzazioni criminali nostrane tutti gli immigrati.
Il che, di questi tempi, non è poco...

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