Libere Risonanze: maggio 2009

30 maggio, 2009

L'utile ingenuo

Nel precedente post, l'ottima Nessie mi ha fatto notare in un suo commento come i vari D'Alema, Fassino, Rutelli, insomma, i veri capoccia del Partito Democratico siano stati a guardare in disparte la faida tra Franceschini ed il Presidente del Consiglio Berlusconi.
Pensandoci bene a me un tale comportamento suggerisce un dubbio, peraltro suffragato da molti e continui indizi.
Partiamo dall'inizio e proviamo di andare con ordine: il PD, partito che doveva spaccare il mondo e governare l'Italia come una corazzata inaffondabile, inizia a perdere pezzi già alle prime battute, ovvero con la fusione tra due partiti incompatibili tra loro quali i DS e la Margherita. Una fusione a freddo che ha allontanato gli elettori di sinistra, anziché avvicinarli, così come i cattolici. Gli elettori dei DS lamentarono infatti uno spostamento del partito troppo verso il centro, quelli della Margherita lamentarono invece uno spostamento troppo a sinistra.
Accadde quindi che nessuno dei partiti accettò mai di buon grado una soluzione pervenuta "dall'alto", ovvero proprio da quei colonnelli come D'Alema, Rutelli, Prodi e Fassino che in sintesi erano i capi indiscussi del nuovo partito.
Accortisi dell'errore e di essere scaduti moltissimo quanto a popolarità, i colonnelli iniziarono a ricevere critiche dall'elettorato che diventarono col tempo proteste sempre più pericolose per la loro leadership.
Per ovviare a tale emorragia di consensi, la nomenklatura ebbe un'ultima chance: il governo Prodi appena eletto sarebbe dovuto servire a riparare i danni della fusione ed iniziare un nuovo rapporto di fiducia con l'elettorato. Per questo si mise in campo l'esponente politico più "pesante", uno degli allora colonnelli, l'unico che riuscì a battere Berlusconi grazie ad elezioni e senza l'aiuto di ribaltoni.
Il governo Prodi, però, si rivelò l'esecutivo delle mezze calzette per eccellenza, fu un disastro su tutti i fronti: gli italiani, infuriati dopo solo due anni in cui assaporarono l'amaro gusto del peggio della politica, punirono Prodi e la sua nomenklatura rossa, mettendo pericolo la permanenza al vertice del partito dei suoi vecchi leaders storici.
Fu così che il PD andò allo sbando come un moribondo che in un deserto si disidrata lentamente ma con continuità: i colonnelli non potevano più rappresentare né il partito, perché divenuti invisi ai propri elettori, né un credibile avversario politico del centrodestra.
Alla guida del PD fu quindi eletto Veltroni, uno che non contava un granché perché era stato marginalizzato a ruolo di sindaco. Walter venne corteggiato precipitosamente dai colonnelli e messo a fare la bella statuina al comando del partito ma capì ben presto qual'era il piano dei capi e si sottrasse al massacro in zona Cesarini.
Proprio in seguito a questa considerazione appare chiaro il discorso che Veltroni fece quando lasciò la presidenza del PD: "non sono l'unico responsabile del naufragio", disse. Tra le righe questo significava "non sono più disposto a far da bersaglio per pararvi il sedere, sbrigatevela da soli". Veltroni si era svegliato o, i colonnelli non avevano calcolato, era più sveglio di quanto ci si aspettasse.
Ma le cose continuavano a precipitare: occorreva trovare rapidamente qualcuno da sostituire al segretario dimissionario, uno che fosse altrettanto scarso ma che a differenza di Veltroni non avesse nemmeno l'arguzia politica per capire quale gioco gli stessero tramando contro.
In extremis venne trovato e messo al timone Franceschini, un politicante ideale per i tatticismi sinistri: Dario andava benissimo nel suo ruolo perché esponente di secondo piano, perché senza esperienza e perché sufficientemente ingenuo da non accorgersi del trattamento che i capi gli avrebbero riservato. Egli fu improvvisamente impacchettato e nominato "reggente" del partito, cosa che lo fece gongolare felice ed ignaro. Ovviamente venne eletto "reggente a tempo determinato", il perché lo vedremo in seguito.
A questo punto rispondiamo ad una prima domanda: vi siete mai chiesti perché i colonnelli abbiano esposto Franceschini fino a questo punto?
Ebbene, Franceschini è stato messo al timone del PD proprio perché i colonnelli sapevano perfettamente che egli avrebbe condotto il partito al disastro, come effettivamente egli sta facendo.
Allora mi chiederete: ma perché i colonnelli del PD dovrebbero volere il disastro del partito?
E' presto detto: la nave, in sostanza, stava affondando lentamente ed i colonnelli non volevano che la gente associasse ulteriormente la loro immagine con il collasso definitivo del PD, il che avrebbe voluto dire dimissioni in massa e sostituzione della classe dirigente del partito. Già la gente chiedeva la loro testa, se ben ricordate. Perfino i giornali nutrivano dubbi sul fatto che costoro avrebbero mai condotto il partito verso un'inversione di tendenza.
Pertanto, la "coraggiosa" nomenklatura pidiessina avrebbe deciso che sarebbe stato molto più saggio accelerare l'affondamento della nave, ma che questo non sarebbe dovuto avvenire con i colonnelli in camera di manovra.
E chi poteva condurre il Titanic verso un iceberg meglio di un uomo senza carisma, senza arguzia, senza esperienza e senza credibilità? Chi poteva causare prima e meglio di Franceschini l'affondamento del PD?
Detto, fatto.
Ma, obbietterete voi, non hai ancora risposto alla tua stessa domanda: perché mai i colonnelli avrebbero dovuto volere la rovina completa del partito? E soprattutto, perché era necessario che ciò avvenisse così in fretta?
La spiegazione ora appare più evidente: un utile ingenuo al timone avrebbe portato il PD ad un livello di impopolarità tale che una volta lasciata la segreteria del partito, qualunque successore fosse stato eletto, non avrebbe potuto che fare di meglio (e qui sveliamo il quesito del perché egli sia stato nominato "reggente a tempo determinato").
Una mossa indubbiamente furba, quella dei colonnelli, che stanno usando l'ingenuità di Dario come espediente per potergli rubare la scena al momento giusto, subentrandogli non appena la reggenza sarà finita ed il PD sarà arrivato a livelli così bassi da non poter scendere ulteriormente nei consensi popolari.
In questo modo, dopo avere dato carta bianca a Franceschini, al prossimo congresso quando il suo mandato scadrà (ecco il perché della "reggenza a tempo") egli verrà deposto con tanti "grazie" ufficiali ma con biasimo implicito e sostituito da uno dei soliti colonnelli, il quale, politicamente più scaltro, non potrà far altro che migliorare la situazione in fatto di consensi e prendere qualche punto percentuale di più, com'é fisiologico che sia quando al comando c'é qualcuno che sebbene fiacco di idee è pur sempre un politico navigato.
L'operazione dei colonnelli, insomma, assomiglia tutta ad una grande masquerade. Perché la masquerade riesca, però, è necessario che l'operazione avvenga in maniera repentina: deve accadere cioé che il designato "utile ingenuo" sia così scarso e senza esperienza da portare il partito a toccare il fondo PRIMA della riunione del congresso del PD, altrimenti si potrebbe verificare il caso in cui in seguito, pur con un colonnello al comando, il PD continui a perdere consensi.
Il cerchio si chiude e la manovra è chiara: sarebbe come se un pilota di F1 biasimato perché arriva sempre quarto o quinto cercasse di farsi sostituire da un brocco qualunque per alcune gare, in modo che la scuderia in seguito ai disastri combinati da quest'ultimo, lo richiamasse al volante e facesse apparire le sue mediocri prestazioni come un vero miracolo realizzato grazie al suo finto ruolo di salvatore della patria.
Ecco perché la nomenklatura se ne è stata zitta: in realtà quando Franceschini dice delle fesserie alla dirigenza del partito si fregano le mani perché sanno che l'ora del "golpe" si avvicina rapidamente e che più malconcio egli lascia il partito, più sarà ampio il recupero apparente che i colonnelli useranno come specchietti per le allodole di fronte al loro elettorato.
Un grazie a Nessie che con la sua domanda nel post precedente mi ha fatto ragionare su questi fatti apparentemente disgiunti tra loro.
Elementare, Watson...ehm...Nessie! ;-)

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29 maggio, 2009

A che gioco giochiamo?

Dopo tutte le sfuriate dei giorni scorsi a proposito delle vicende pseudogiudiziarie di Berlusconi, della sua separazione con la moglie, delle false illazioni di pedofilia attribuite al premier e delle uscite in perigliosi oceani fatti di domande pretestuose ed insensate sul fatto che gli italiani non dovrebbero far educare i propri figli dal Cavaliere, oggi Franceschini riparte come se nulla fosse accaduto. Anzi, si mostra benevolo.
Nei giorni scorsi, sordo a tutti coloro che gli ripetevano che un atteggiamento simile avrebbe danneggiato solo lui ed il suo partito, Franceschini vomitava fiele su qualunque parola e qualunque azione detta o perpetrata dal Presidente del Consiglio, inclusi i suoi rapporti con i figli.
Berlusconi è il Demonio, ma non un demonio qualsiasi, bensì quello precipitato negli inferi da Dio ed incastratosi per effetto del ritrarsi della Terra nel buco dantesco che si formò sotto Gerusalemme. Insomma, proprio quel demonio lì, che faceva di Bruto, Cassio e Giuda i suoi Vigorsol.
Berlusconi solo ieri era così biasimato che non lo si poteva toccare nemmeno con un bastone (se non per spaccarglielo in testa). Un personaggio che puzza di pedofilia, che tradisce la moglie, che ruba, corrompe ed imbavaglia cos'é, se non il Demonio?
Così, in una facinorosa crociata personale, Franceschini, urlando come Savonarola nei confronti della grande maggioranza di italiani che lo ascoltava attonita, marchiava a fuoco il Cavaliere con il simbolo dell'infamia: con uno così non vado a prendere nemmeno un caffé e come per la Medusa non lo guardo neanche negli occhi, non si sa mai cosa può escogitare contro gli onesti come me.
Oggi ci si sveglia e si leggono le notizie su Televideo: Franceschini è pronto a collaborare con Berlusconi per fare le riforme!
Sono saltato sulla poltrona. Ma come? Uno che fino ad ieri era il Demonio in persona, che non era credibile nemmeno per una barzelletta, che era un fanatico, un dittatore, un traditore, un fedifrago, un pedofilo, un corruttore, un ladro e magari anche un assassino...ora viene considerato un interlocutore per fare le riforme? SVEGLIATEMI!
Scusate ma qualcosa non torna.
Dopo aver riletto per tre volte la notizia a cui non volevo credere, a mente fredda ho concluso che:
O Franceschini aveva bevuto troppi caffé nei giorni scorsi(ma di quelli belli forti) oppure oggi ha preso un tubetto di Valium (magari se l'é fatto consigliare da Prodi).
Non voglio pensare e credere che Franceschini sia schizofrenico o magari abbia assunto qualche sostanza allucinogena, però suo il comportamento quantomeno mi sconcerta e mi insospettisce: personalmente comunuqe (anche se ammetto che mi piacerebbe) non seguo gli schemi mentali dei sinistri, che di un'ipotesi e senza prove fanno una certezza. Pertanto non credo nell'ipotesi dell'allucinazione da stupefcente.
O forse...forse che Franceschini abbia letto gli ultimi sondaggi dopo le sue performances al vetriolo ed abbia capito che a causa di esse il PD se ne sta ancora più nei liquami con l'acqua alla gola? Probabile.
Oppure...che abbia ragione il mio caro amico Gianni quando dice che Franceschini è un grande politico, furbo, abile, integerrimo, intelligente, da sempre moderato nei toni e nei pensieri? Lui dice che è un uomo da ammirare, a cui affidare i nostri figli.
Dimenticavo: domenica esorcizzano il mio amico Gianni.

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27 maggio, 2009

Franceschifo

Anche oggi Franceschifo non ha perso occasione per sparare una delle sue performances di spregievole gusto.

Dal circo della sinistra Franceschifo chiede agli italiani: "Fareste mai educare vostro figlio da uno come Berlusconi?".

A giudicare da come sono stati educati i figli Piersilvio, Luigi e Marina e da quanto in gamba siano, Franceschifo anche oggi semplicemente aprendo bocca ha incassato un bell'autogol.
Ma non è stufo di fare figure simili?

Ora però vorremmo girargli la domanda: mettereste mai nelle mani del partito di Franceschifo la vostra casa ed i vostri risparmi? Qui a Ferrara in molti l'hanno fatto, la società si chiamava Coopcostruttori di Argenta. Potete vedere dal link qui sotto com'é andata a finire.

Chiedete a coloro che si sono fidati della sinistra...ed ora a bivaccare inferociti in tribunale.

http://ricerca.quotidianonet.ilsole24ore.com/index.shtml?ricerca_libera=coopcostruttori&sort=swishrank

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26 maggio, 2009

Dietrologia di un tarocco

In politica vi sono poche cose davvero divertenti a parte quando si parla con i sinistri e si scopre che per quanto la vita possa andar male c'é chi è messo veramente peggio.

Oggi vorrei focalizzare l'attenzione su una delle più frequenti peculiarità di stampo sinistroide, ovvero il ricorrere alla dietrologia da tarocco per riempire una profonda miseria intellettuale ed una pochezza politica fuori dal comune.

L'argomento di cui sto parlando è la continua e pervicace abitudine dei sinistri di insinuare ciò che a loro più garba tramite una difesa che ha a dir poco del patetico: il presunto taroccamento delle immagini, delle notizie e degli avvenimenti.
Ovviamente i "tarocchi" sono sempre tutti quanti opera della parte avversa mentre tutto ciò che si vede, si percepisce, si fantastica o si lascia intendere in casa sinistra è da considerarsi più vera della sfericità terrestre. Nessun sinistro, per intenderci, metterà mai in dubbio l'autenticità delle foto delle torture che provengono da Guantanamo.

Ci imbattiamo quindi sovente in personaggi che gridano ai quattro venti che l'uomo non è mai andato sulla Luna (perché sulla Luna sono andati gli americani e non i sovietici), che sparano favole di complotti, che diffondono il credo che le torri gemelle siano state abbattute dalla CIA anziché da Al Queida. Addirittura quando non sanno come difendersi dall'evidenza sono così presi dal loro delirio da diffondere notizie di modalità diverse concernenti lo stesso complotto: per esempio si sente dire che alla guida degli aerei schiantatisi contro le Twin Towers c'erano funzionari della CIA (che ovviamente per uno stipendio governativo sono entusiasti di ammazzarsi), che le torri erano state preventivamente minate quindi fatte esplodere e che (questa è la più ridicola) gli aerei non si sarebbero in realtà abbattuti sulle torri ma che le riprese sarebbero state un tarocco: i jet si sarebbero schiantati altrove e le torri fatte saltare in aria, poi un'abile regìa avrebbe messo insieme le immagini. Costoro credono con demenziale entusiasmo a tutte e tre le versioni, non accorgendosi neppure che la cosa non sta in piedi perché esse sono mutuamente esclusive.

Insomma, sono così infervorati nella loro ipocrisia che sovente finiscono per credere alle loro stesse balle, quelle alla Grillo, per intenderci.

Non fa eccezione il "caso" Noemi: le foto di Berlusconi che brinda con i cuochi ed il personale sono state "ovviamente" taroccate, mica si può perdere un'occasione simile per far capire quanto si è imbecilli.

La cosa impressionante è la schizofrenia del popolo della sinistra e dei suoi giornali che continuano a sostenere tesi del tutto inventate quando sia i cuochi, sia i camerieri, sia gli avventori della festa, sia i genitori di Noemi hanno confermato in toto la versione di Berlusconi.
Certo i dietrologi diranno che Berlusconi ha pagato tutti quanti per tacere e che si è trattato di un festino alla Eyes Wide Shut: sicuramente lo immaginano già con maschera lo scettro mentre costringe vergini nude ad inginocchiarsi ed avere rapporti intimi promiscui.

Ciò che invece dispiace assai è che Franceschini ed i suoi seguaci abbiano leso ed insozzato l'immagine pulita di una ragazza di 18 anni compiendo uno vero e proprio stupro mediatico per i propri laidi scopi elettorali: cosa direste voi se qualcuno si mettesse urbi et orbi ad infangare la persona di vostra figlia sui quotidiani nazionali dandole della zoccola?

Mi piacerebbe chiudere Franceschini in una stanza insieme al padre di Noemi: poi vedremmo con quali connotati si presenterebbe alle elezioni...

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25 maggio, 2009

Diavolo d'un Cavaliere!

Ci sono cascati. Ci sono cascati di nuovo.

E' perfino disarmante la facilità con cui questa sinistra, che ragiona con la bile anziché col cervello, finisce di peso nelle trappole tese dal Cavaliere, il quale dal canto suo non sbaglia una mossa neanche a farlo apposta.

Per battere una simile sinistra andrebbe bene anche un personaggio di intelligenza medio-bassa (per non dire un cretino) ma per smantellarla pezzo per pezzo come sta facendo Berlusconi occorre un uomo di una lucidità e di un tatticismo strepitoso.

Berlusconi, ad oggi, che lo si voglia o no non è un uomo politico. Berlusconi è la politica.

Il Cavaliere somiglia un pò a Re Mida, tutto ciò che tocca diventa oro: viene attaccato con la farsa Noemi da una sinistra ridotta a gossip scandalistico e da testate giornalistiche compiacenti le quali per dieci giorni non fanno altro che battere su un chiodo già spuntato in partenza, viste le foto del tutto innocenti che ritraggono Berlusconi brindare con gli astanti della festa, cuochi e camerieri compresi.
La sinistra e la sua stampa avrebbero dovuto imparare dalla vicenda Lewinsky, scandalo che permise agli avversari politici di insistere fino alla nausea sul "rapporto improprio" del Presidente Clinton: i repubblicani ed i suoi detrattori stancarono e nausearono così tanto la gente che alla fine fecero virare l'opinione pubblica tutta a favore dell'allora numero uno della Casa Bianca.

Ma c'é una differenza netta tra la vicenda Lewinsky e quella Noemi: mentre nella vicenda Lewinsky fu consumato un qualsivoglia tipo di rapporto intimo, in quella di Noemi fu consumata al massimo qualche bottiglia di buon spumante italiano in più. E così come i repubblicani da quella vicenda subirono un terribile effetto boomerang, con l'affaire Noemi e con la tediosa ricerca di uno scandalo inesistente la sinistra ha aperto la sua corazza, mostrando a Berlusconi il cuore nudo che il Cavaliere ha subito trafitto grazie ad un'opinione pubblica a cui giustamente interessano sicurezza e riforme anziché velenose ricostruzioni di vicende mai avvenute.

Berlusconi, insomma, ha girato la frittata a suo vantaggio mostrando quanto la sinistra sia alla canna del gas e quanto la credibilità di ciò che afferma sia pari a zero. Mi chiedo ancora se Silvio non l'abbia fatto apposta, a far divulgare le foto. Se così fosse sarebbe stata una delle sue solite genialate, visto che egli ne è uscito più forte, che Noemi va su tutte le copertine delle principali testate nazionali (in pratica le ha spianato la strada verso il mondo dello spettacolo) mentre è sua moglie Veronica ad essere costretta a difendersi sui giornali. Sono triste e delusa, afferma. Bel colpo, Cav!

Gli attacchi continui e senza utilità a Berlusconi ricordano molto la fiaba in cui si grida "al lupo, al lupo" per fare uno scherzo alla gente del villaggio: a forza di gridare la gente si stanca e si irrita, così che quando arriva il lupo nessuno se ne cura e la vedetta viene sbrananta in un sol boccone.

Ma non bastava.

Successivamente la sinistra si è prodigata in un altro dei suoi show: l'affare Mills.
Anche in questo caso essa ha fatto fuoco e fiamme tralasciando una considerazione fondamentale: la gente, dopo tutti i mafiosi che la magistratura ha liberato per decorrenza dei termini, dopo tutti i delinquenti che ha scarcerato sputando addosso alle vittime e dopo tutti i tentativi di colpire ingiustamente Berlusconi, ne ha piene le scatole e la pensa esattamente come il premier. La magistratura attualmente è uno dei poteri più invisi alla popolazione italiana, secondo solo alla casta dei parlamentari di cui in seguito parleremo.

Anche in questo caso la trappola è scattata puntuale: Berlusconi ha portato la sinistra a giocare fuori casa, l'ha provocata, l'ha fatta sbraitare facendo sì che essa prendesse le difese di una magistratura che la maggioranza degli italiani ha in odio ed ha lasciato che gli italiani stessi giudicassero. "Se vi pare che la giustizia in Italia funzioni, ebbene, votate la sinistra" ha fatto intendere il premier. Chi ha subìto un processo civile o penale sa di cosa Berlusconi stia parlando. Chi non ha fortunatamente mai avuto a che fare con la giustizia, invece, legge i giornali e quando appaiono le notizie di processi che condannano un poveraccio perché ha rubato una gallina mentre magistrati ottusi (o politicizzati) rilasciano serial killer, stupratori e pedofili, fa due più due .

Cosa credete che pensi, la gente, di una "giustizia" simile?

Non contenta di essere caduta in ben due trappole la sinistra è riuscita a cadere anche nell'ultima in ordine temporale, quella relativa alla riduzione dei deputati e dei senatori. E' innegabile che in Italia la categoria più odiata siano i parlamentari, perché sono troppi, perché molti di loro non vanno neanche in parlamento, perché guadagnano come nababbi e perché sono dei veri privilegiati alla faccia di chi si fa il mazzo per una pagnotta.

Berlusconi è partito all'attacco provocando la sinistra, preparando l'ennesimo trabocchetto, dicendo ciò che la gente approva nella quasi totalità: i parlamentari sono troppi e molti di loro non fanno un piffero, nemmeno si presentano nell'emiciclo, sono perfettamente inutili. Il parlamento è pletorico, afferma il premier. Bisogna tagliare, e tanto.

Apriti cielo. La sinistra cade di peso nella terza trappola, dando di stomaco senza riflettere. Arrivano le bordate dell'opposizione tutta. Berlusconi ha ancora una volta acceso la miccia dell'inimicizia tra gran parte dell'opinione pubblica da una parte e PD, IDV ed UDC dall'altra .

Ma in questo contesto il Cavaliere stavolta si supera: afferma che l'opposizione non è necessaria per fare le riforme. I toni rimbombano e le opposizioni cadono nel buco l'una dopo l'altra. La gente ha capito dall'esperienza Prodi che le riforme non si varano con il consenso di mille partiti, anche se essi fanno parte della propria coalizione: troppi partiti significano troppi interessi contrapposti, non ci si può far ricattare dalle minoranze (e la sinistra ad oggi è tale).
Occorre un leader che imponga le scelte e le faccia votare, sempre grazie al consenso popolare.

Qui scatta la seconda parte del piano: la genialità di Berlusconi incalza le opposizioni. Egli propone una legge "di iniziativa popolare" perché "non si può chiedere ai capponi di anticipare il Natale".
Ancora la sinistra ci casca: "Berlusconi crede di essere Napoleone" spara Franceschini. Le opposizioni insorgono quasi al limite della sommossa ma pagheranno cara questa presa di posizione.
Le gente che Berlusconi vuole consultare per proprorre quest'iniziativa sarebbe pronta a bivaccare davanti ai gazebo se essi fossero già stati montati per raccogliere le firme.

L'idea di poter finalmente essere i protagonisti di un calcio nel sedere a tanti privilegiati da sempre a ragione visti come "la casta", solletica a tal punto la gente che lavora e fatica a sbarcare il lunario che siamo sicuri essa accorrerà a frotte ai banchetti.

Vi sarà una tale adesione popolare da far impallidire qualunque elezione e con essa impallidirà anche le sinistra: quando usciranno i dati ufficiali delle europee...

Diavolo d'un Cavaliere!

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22 maggio, 2009

Giustizia cieca, giustizia bieca

Quanti sono i sinistri che conoscono la vicenda Mills? Provate a farvelo spiegare da coloro che abbaiano quotidianamente contro il Presidente del Consiglio e li prenderete in castagna.
Sentirete balbettii improvvisi e cercheranno di sviare il discorso, mentre voi affonderete la lama nell'ignoranza di chi parla solo per dar aria alla bocca.

In parole semplici avvenne che l'avvocato inglese Mills fu contattato dall'armatore Diego Attanasio allo scopo di vendere una nave. Come compenso per tale vendita l'avvocato Mills percepì 600.000 dollari che egli versò in un conto corrente senza dichiararli al fisco britannico.

Accadde però che il fisco britannico se ne accorse e, chiamato a rapporto, l'avv.Mills cercò di far passare i 600.000 USD come donazione. Alla domanda di chi fosse il donatore l'avv.Mills dichiarò che fu Mediaset.

Il fisco inglese però non si fermò, le indagini andarono avanti e l'avv.Mills ritrattò, confessando la verità, ovvero di aver ricevuto i soldi da Attanasio. Tra l'altro saltò fuori una lettera firmata da Attanasio indirizzata ai gestori di trust delle Bahamas in cui egli scrive che l'Hadrian trust avrebbe dovuto ricevere 10 milioni di dollari e che prima della fine del mese i trustees avrebbero ricevuto da Ginevra una somma compresa tra 2,5 e 3 milioni di dollari. Nella lettera era specificato che la causale di ogni importo sarebbe stata il ricavato della vendita della nave in questione. Inoltre, prosegue Attanasio, "Ho già consegnato al signor Mills di Whiters una nota con le mie direttive riguardo all'amministrazione del trust, che egli è autorizzato ad inoltrarvi".

Per questo motivo il fisco inglese, dopo aver accertato la natura dei proventi che riguardavano l'avv.Mills, gli comminò una multa.

Questi atti sono depositati in Gran Bretagna e sarebbe bastata una rogatoria internazionale da parte del giudice per acquisire le carte e chiarire definitivamente la provenienza del denaro.

Invece no. I giudici ignorarono le ripetute richieste di rogatoria da parte della difesa di Berlusconi e procedettero come se nulla fosse, come se né la lettera, né le testimonianze di Attanasio, né i documenti legali del fisco inglese esistessero.

Sarebbe come se voi foste accusati di un omicidio avvenuto a Palermo mentre nel momento del delitto foste stati fermati dai carabinieri per un controllo a Torino e nel conseguente processo cercaste di sottoporre al giudice i tabulati dei carabinieri che vi scagionano ma il giudice non autorizzasse la difesa a presentare tali prove.

Ma non solo: sarebbe come se sul posto di lavoro per questo motivo vi chiedessero di licenziarvi. Ovvero, dopo il danno, la beffa.

Cosa direste voi? Non v'infuriereste? Mi sembra il minimo!

Perché quindi Berlusconi dovrebbe dimettersi? Perché dovrebbe mantenere un aplomb impeccabile? Io mi rivolterei come un leone ferito.

La verità è che vi sono magistrati che vìolano sistematicamente regole e buon senso, che in nome del loro credo politico si possono permettere di fare tutto ciò che a qualunque categoria professionale non è permesso e non pagano mai per il danno che causano con dolo o colpa grave, come per quei giudici che lasciano decorrere i termini di custodia cautelare per pericolosi mafiosi. Al massimo vengono trasferiti.

Sarebbe come se un medico, essendo di destra, lasciasse morire un paziente perché egli è di sinistra. Il medico verrebbe radiato dall'albo e finirebbe dritto filato in galera. Al limite ciò che può accadere ad un giudice, invece, è un semplice richiamo e chi risarcisce (sempre che la vittima abbia denaro, coraggio e pazienza per intentare una causa contro un membro di un potentato così forte) è non lui ma lo stato (ovvero noi stessi).

Lo sapevate? Sapevate che siamo noi cittadini a pagare gli indennizzi per gli sbagli in buona o cattiva fede dei magistrati? Bene, se non conoscevate questo dettaglio ora lo sapete.

E' così che funziona la "giustizia" in Italia: nel nostro paese c'é una dittatura ma non fa certo capo al Presidente del Consiglio...

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La giustizia in poche sillabe

Tic Tac Tic Tac Tic Tac G8 Driiiiiin! Tic Tac Tic Tac Tic Tac Elezioni e G8 Driiiiiin!

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19 maggio, 2009

Comunisti all'ONU

Mettiamo il caso che io vi suggerisca che secondo me il miglior governo dovrebbe essere così composto:
Presidente del Consiglio: Adolf Hitler
Presidente della Repubblica: Josif Stalin
Ministro degli esteri: Prek Sbauv Pol Pot
Ministro degli interni: Mao Zedong
Ministro alle politiche sociali: Heinrich Himmler
Vi scandalizzate? Sì? Tombola! E perché?
La risposta sarebbe molto semplice ed evidente: tutti coloro che ho citato hanno sostenuto ideologìe che hanno appoggiato e causato l'assassinio sistematico di milioni e milioni di innocenti. E così anche per coloro che hanno indirettamente appoggiato tali ideologie, come per i fascisti, dopo la guerra sono scattate le vendette sommarie da parte dei partigiani. L'equazione è semplice: tu in qualità di fascista hai fatto parte di un partito che ha eliminato fisicamente gli avversari politici e causato una guerra che è costata milioni di persone, quindi ne sei responsabile perciò paghi con la vita.
Beh, effettivamente una logica c'é.
Ma chi possiede un minimo di coerenza guardando i crimini commessi dall'altra parte dovrebbe fare lo stesso salto sulla sedia di cui ho accennato all'inizio dell'articolo. Anzi, forse il salto dovrebbe essere ancora più deciso.
Per questo motivo mi chiedo: come mai all'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati siede una donna, tal Laura Boldrini che appartiene a Rifondazione Comunista?
Come mai nessuno s'indigna?
Non voglio qui ricordare in dettaglio le "bravate" dei comunisti nel mondo ed il fatto che Hitler facesse una pippa a gente come Stalin, Pol Pot e Mao, i quali hanno assassinato centinaia e centinaia di milioni di persone solo per il fatto di essere oppositori politici. Non voglio scendere nel dettaglio del terrore scatenato da un'ideologia che, come per i campi di concentramento nazisti, si è servita di gulag e di deportazioni di massa per affermare ed imporre la sua tirannide.
Eppure nel mondo quando ci si professa nazisti si va giustamente in galera, perché esistono leggi atte a scongiurare il pericolo della diffusione di tale ideologia e del fatto che essa si espanda e dilaghi come un virus.
Però, a differenza dei nazisti, i seguaci di Stalin e di Mao ovvero coloro che aderiscono ad una ideologia molto più sanguinaria del nazismo, sono ammessi a presentare le loro liste per l'accesso in parlamento, vengono eletti ministri, siedono nell'emiciclo europeo ed addirittura, come la Boldrini, sono eletti a capo dell'Alto Commissariato per i rifugiati dell'ONU.
Già che ci siamo mettiamo Bin Laden a capo della CIA.
Come mai a chi si definisce "comunista", invece di aprire le porte della galera con le stesse accuse di chi si professa nazista, si concede il diritto di farci le prediche sull'immigrazione?
E' questa è la credibilità da carta straccia dell'ONU? Sì?
Perfetto.
Carta straccia per carta straccia, quindi, sarebbe ora che l'Italia decidesse di togliere i cospicui finanziamenti a questo ente non solo inutile ma estremamente dannoso, il quale si permette il lusso di tacciare di "razzismo" un governo che tenta di difendersi da un'invasione devastante, mentre annovera a capo dei suoi dipartimenti gente che aderisce ad ideologìe criminali.
La faccia tosta di chi siede al palazzo di Vetro è davvero internazionale nel senso che essa sì, non ha confini.

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14 maggio, 2009

Un doctor nella nostra house

In medicina, quando si vuole combattere una malattia si cerca di colpire in molte maniere l'organismo che ci attacca: ad esempio per la malaria, causata da protozoi che circolano nel sangue, si cerca di creare un ambiente inadatto al suo ingresso nel nostro corpo grazie all'uso del chinino, che di fatto rende il sangue un ambiente ostile per la sopravvivenza e la diffusione della stessa.
Se invece si vogliono colpire i batteri una buona cura sono gli antibiotici i quali vanno a distruggere gli organismi "alieni". Il problema degli antibiotici, però, è che insieme agli organismi nefasti spesso vengono colpiti anche i batteri utili all'organismo, come ad esempio i fermenti lattici, che devono prontamente essere reintergati mediante la prescrizione di medicinali ad hoc.
Se invece nell'organismo entra un virus, ad esempio come quello dell'influenza, si cerca di aiutare le difese immunitarie a combatterlo perché non esiste alcun farmaco tranne qualche antivirale che possa colpirlo a causa della sua capacità di mutazione intrinseca che non permette di bersagliarlo con precisione. Si ricorre allora alla prevenzione con un vaccino il quale è composto dallo stesso virus privato della sua carica patogena e che una volta iniettato "allerta" le difese naturali del nostro corpo a riconoscerlo ed ad attaccarlo nel caso in cui altri virus dello stesso tipo ma patogeni entrassero nell'organismo.
Ebbene, immaginate l'Italia come un grande corpo umano. Finora l'Italia è stata malata cronicamente perché a causa di scelte sciagurate e di buonismi vari la sinistra l'ha costretta ad ammalarsi in continuazione per effetto di una nauseante tolleranza verso la clandestinità imperante.
La sinistra in due anni di governo è stata come un medico che a fronte di un pericolo incombente e purtroppo già ampiamente conclamato non solo non ha mai prescritto una cura ma anzi, ha consigliato al malato di correre nudo sotto la bufera di neve in modo da permettere agli organismi aggressori di proliferare ancora meglio ed in numero sempre maggiore.
Il risultato è che in molti quartieri, specialmente in quelli più indifesi come le periferie e le zone popolari, le malattie si sono diffuse a tal punto da poter colpire impunemente italiani ed immigrati regolari, ovvero le cellule del "corpo Italia" costringendoli quando va bene a tapparsi in casa e quando va male, ovvero quasi ogni giorno, a subire violenze, rapine, percosse e stupri.
Ma l'anno scorso l'Italia ha scelto di cambiare medico ed oggi la musica è finita: questo medico è ben preparato, professionale e deciso a dar battaglia alla prepotenza ed all'illegalità, somministrando le giuste dosi di farmaco.
Chi crede di poter star qui e sfruttare i soldi faticosamente versati dai cittadini sottoforma di tasse continuando a vivere sulle loro spalle da oggi si sbaglia: come per la malaria, il clandestino troverà un ambiente ostile in cui ogni atto amministrativo non potrà essere espletato senza il permesso di soggiorno e quindi sarà praticamente negata ogni possibilità di accedere a servizi e strutture che spettano di diritto a coloro che lavorano, faticano e pagano per tali servizi.
Molto più efficacemente di quanto fanno gli antibiotici, inoltre, sono state approvate leggi che prevedono il reato di clandestinità. Chi viene qui senza presentare un permesso viene respinto, chi invece accede in Italia come regolare o rifugiato politico può entare e viene accolto con tutti i diritti di un lavoratore in terra straniera. Su questo punto il pacchetto sicurezza è chiaro: non si colpisce nel mucchio ma si seleziona ciò che può essere utile e tollerato dall'organismo da ciò che invece è nocivo ed esiziale.
Per quanto concerne i virus, sappiamo che già in Italia esistono fantasmi che si aggirano nelle periferie e che vendono droga, accoltellano, danno vita a bande organizzate o progettano attentati e stragi in tutto il mondo. Tali virus devono essere schiacciati con decisione ma le forze dell'ordine per quanto presenti sul territorio non sono sufficienti, perché per garantire la sicurezza dovremmo avere un poliziotto ogni cento metri. Le ronde, pertanto, possono essere un utilissimo aiuto nel contrasto alla criminalità perché "vaccinano" interi quartieri schedando e riconoscendo i delinquenti ed i loschi figuri, permettendo così, come fanno i vaccini, di allertare gli anticorpi ed i leucociti nel caso in cui tali delinquenti iniziassero a commettere reati di varia natura.
La cura è iniziata ed il dottore è molto bravo: ora sta a noi ringraziarlo.
Ricordiamocelo quando saremo chiamati ad infilare la nostra scheda nelle urne.

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11 maggio, 2009

Tutti contro tranne gli italiani

La multietnicità è una risorsa, dicono i soliti "buonisti" sinistri che guarda un pò, buonisti non sono quando vanno al G8 a sfasciare una città od augurano tutto il male possibile all'avversario politico. In realtà a loro della multietnicità non importa un fico secco. Importano i voti.

Non riuscendo più a far presa sugli italiani, stanchi marci delle favole sulla fratellanza universale tra cittadini onesti e pusher importati, la sinistra cerca in tutti i modi un consenso "scambiando" la sicurezza e la tranquillità dei cittadini con il visto d'ingresso da regalare a tutti coloro che nei rispettivi paesi hanno problemi più o meno gravi. La situazione in molte città della penisola è così disperata che paradossalmente perfino gli stessi immigrati "legali", una volta ottenuti un lavoro, una casa ed una certa stabilità economica, diventano i più severi censori della politica delle porte aperte.

Il problema, insomma, è cosa si ha da perdere. Un italiano od un immigrato onesto hanno da perdere molto: un famigliare che viene accoltellato per cento euro, la virtù e l'equilibrio mentale di una figlia che viene presa e stuprata come fosse un animale, le proprietà che vengono rubate dalle case prese di mira dai ladri, la libertà di percorrere un viale senza essere minacciati, il diritto di non vivere barricati come in guerra, quello di poter aspettare il tram alla fermata senza vedersi arrivare addosso un ubriaco a tutta birra e non ultima la possibilità di potersi difendere in caso di aggressione senza che giudici ottusi trasformino una legittima difesa in omicidio intenzionale.

Per contro, chi arriva qui come un fantasma non ha nulla da perdere: non è identificabile e mal che vada se finisce in galera sta meglio che nel suo paese, almeno lì mangia e dorme. Il tutto, ovviamente, a spese nostre.

La tattica che la sinistra vorrebbe adottare è evidente e dai duplici effetti: si vogliono aprire le porte ai clandestini per poter creare confusione, in modo da accusare il governo dell'inefficienza delle sue leggi in relazione all'immigrazione.

Inoltre la sinistra vorrebbe lentamente cedere diritti agli irregolari: si vorrebbero regolarizzare i clandestini per qualunque motivo, sia che scappino da una guerra sia che arrivino a causa delle macchie solari. Il seguente passo sarebbe il ricongiungimento famigliare, in modo che i clandestini possano quintuplicare e figliare come conigli. Poi si inizierebbe a pretendere che anche loro possano votare, magari con l'appoggio di qualche franco tiratore come il presidente della Camera Fini che darebbe agli immigrati anche le chiavi di casa (degli altri). Infine si permetterebbe a costoro di introdurre leggi liberticide ed usanze barbare viste tanto di buon occhio dai noglobal, distruggendo così definitivamente ogni tipo di resistenza all'invasione. Si avrebbe quindi come risultato una marmaglia di ex clandestini (sempre più) che votano per la sinistra ed una enclave di italiani (sempre meno) che votano la destra.

I sinistri, però, non hanno fatto i conti con gli italiani che fortunatamente ancora sono in numero ampiamente maggioritario i quali, a parte qualche loro adepto accecato dall'ideologia, hanno capito che si gioca sulla loro pelle per pura speculazione politica.

E gli italiani, neanche a dirlo, hanno preso il bastone elettorale (ma non solo quello elettorale) e sono pronti a darlo in testa a tutti coloro che li stanno portando alla rovina, immigrati e loro fiancheggiatori politici.

A questo punto, vistisi tagliati fuori e criticati aspramente, i sinistri latrano di "populismo", di "imbarbarimento" e di "razzismo" non rendendosi conto che stanno offendendo proprio quei cittadini (in gran parte di classi meno abbienti) che desiderano poter fare una passeggiata nel quartiere senza finire sbudellati.
D'altra parte le posizioni assunte della sinistra sono assurde e paradossali: si accusa il popolo italiano di fare scelte a stragrande maggioranza ed i partiti del centrodestra di mettere in pratica quelle istanze che proprio il popolo italiano (a detta della carta costituzionale "SOVRANO") delega liberamente al parlamento.

Aveva ragione Berlusconi quando diceva che la visione politica della sinistra è diametralmente opposta a quella del centrodestra: il centrodestra accoglie le istanze dei cittidini e le mette in pratica, diventando così un esecutore della volontà del popolo. La sinistra invece impone le proprie scelte al popolo in puro stile sovietico, contrastando ed impedendo una libera scelta "dal basso", essendo la visione dello stato della sinistra non quella di una sovranità popolare ma di una sua sudditanza permanente.
E, manco a dirlo, quando gli elettori capiscono l'inganno osteggiando la sinistra in numero sempre crescente essi diventano "popolo bue", "razzista" o "servo" e l'Italia diviene improvvisamente un paese che "fa schifo" e "di cui vergognarsi" mentre si tirano perfino fuori idiozie come il "regime" o la "censura televisiva".

Purtroppo per loro, però, un pò di cervello e la verità sono antivirali eccellenti contro chi fa della doppiezza il proprio credo, anche perché i cittadini l'avvertono bruciante sulla loro stessa pelle.
La verità è sotto gli occhi di tutti, lampante, semplice ed evidente ed il cervello agli italiani non manca certo: con questi ingredienti nel prossimo ma anche anteriore futuro la sinistra non potrà che abbaiare inutilmente e, soprattutto, correre all'indietro.

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08 maggio, 2009

Indietro tutta!

Era ora! Finalmente i clandestini che arrivano a frotte sulle nostre coste sono stati curati, impacchettati e rimandati indietro. La strisciante invasione del nostro paese inizia ad essere tamponata e vi è un governo che fa sentire forte la sua voce, che è poi la voce della stragrande maggioranza dei suoi cittadini: in Italia siamo stufi di fantasmi.
Ovviamente la sinistra si oppone con veemenza a tutto ciò che è logico ed un bene per l'Italia e per gli italiani: sarà la sua ennesima rovina alle elezioni europee. Se si devono spendere soldi meglio impiegarli per i terremotati abruzzesi che hanno pagato le tasse e lavorato da una vita piuttosto che buttarli per correre dietro ad illegali che scorrazzano impuniti per il paese, vendono droga, violentano donne e si appropriano di interi quartieri costringendo i cittadini onesti a barricarsi in casa in stato d'assedio.
L'accordo con Gheddafi ha permesso di iniziare questo nuovo new deal: i clandestini tornino a casa loro e se là c'é la guerra allora che si rivoltino contro i tiranni locali come fece l'Europa per liberarsi dalle dittature. Con buona pace di chi dice che Berlusconi ha fatto male a stringere amicizia con Gheddafi dobbiamo rilevare tre risultati impostanti: primo, le nostre aziende andranno il Libia a costruire ed acquisteremo le materie prime con minor difficoltà. Secondo, riusciremo a fermare l'invasione. Terzo, così facendo abbiamo strappato un paese dalle grinfie del terrorismo islamico senza colpo ferire. Mica male no?
D'ora in poi, comunque, qui in Italia ci sarà ugualmente posto per chi vuole venire a lavorare ma regolarmente e secondo ben definite quote.
Ma oltre al cancro della sinistra subito sono proliferate altre metastasi: l'Italia deve sorbirsi una Chiesa Cattolica che pontifica sempre per gli altri e mai per sé: se li prendesse lei i clandestini nelle sue chiese! Il mio 0,8% non andrà MAI alla Chiesa Cattolica, MAI. Anzi, farò sempre più proselitismo per contrastarla con ogni mezzo ed in ogni modo: e poi c'é chi si sorprende perché le chiese sono sempre più vuote!
In ultimo l'ONU: come ho già detto molte volte, il palazzo di vetro dovrebbe essere disinfestato dai parassiti ed essere utilizzato come parcheggio, di cui New York ha tanto bisogno.
Finalmente la nazione ringrazia ed al diavolo i buonisti.
Bravo Maroni!

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