Libere Risonanze: dicembre 2008

30 dicembre, 2008

AUGURI !!!

Libere Risonanze augura a tutti un felice 2009

(ed ai comunisti mille anni di questo governo)
*** By Jetset ***

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28 dicembre, 2008

Il diritto di difendersi

Non so cosa sia questa moda di unilateralismo ma non mi piace.
Alcuni giorni fa, dopo che da mesi l'esercito israeliano si era ritirato da Gaza come gesto di buona volontà, Hamas ha pensato bene di ridossarsi al confine e lanciare una selva di razzi sopra le città israeliane.
Quella palestinese è una tattica per aumentare il livello dello scontro mettendo in cattiva luce Israele: prima si chiede alla comunità internazionale di adoperarsi in faticose opere di medizione affinché i carri armati di Tel Aviv rientrino entro i confini dello stato ebraico, lamentando catastrofi umanitarie, epidemie, carestia di cibo e di benzina. Poi, quando finalmente Israele ottempera, lo si provoca nuovamente lanciando razzi sulle sue città.
La debosciata comunità internazionale, d'altra parte, lo permette senza fiatare e si fa prendere per i fondelli con una facilità che ha dell'incredibile, tanto che sembra quasi che i razzi siano mazzi di fiori quando partono in direzione Israele ed atomiche quando invece arrivano a Gaza. Questo modus operandi, quindi, mette i palestinesi dalle parte di coloro che hanno sempre ragione. A prescindere.
Da parte sua l'ONU continua a latitare quando i morti sono ebrei ed emettere condanne (che , in questo caso fortunatamente, contano come carta straccia) quando le vittime sono musulmane: un concetto di equidistanza che ricorda lo stesso "diritto" invocato da Goebbels & soci.
Il pessimo Papa, altra buon'anima, si accorge delle stragi solo quando vengono provocate contro i musulmani mentre non fa menzione pressoché di nulla quando i morti stanno tra le file degli israeliani. Per una preghiera e per un sermone deve capitare un 11 settembre: in quel caso il massimo sforzo in cui si produce il Pontefice è quello di invocare la fratellanza tra gli uomini, livellando così paternalmente urbi, orbi e sordi come se Bin Laden ed il Sig. Nessuno morto senza colpe tra le macerie delle Twin Towers fossero simili tra loro. Ma guai a scagliarsi contro i terroristi, vi sono i cattolici da proteggere: e così la giustizia va letteralmente a farsi fottere.
Ebbene, fuori dal coro invece io affermo che bene hanno fatto gli israeliani a reagire, bene fanno a rispondere colpo su colpo e bene faranno ad intraprendere qualunque azione volta a colpire Hamas: se i cittadini palestinesi vogliono la pace allora lavorino DAVVERO per la pace, iniziando con l'escludere quei movimenti terroristici che provocano questi terremoti. Altrimenti continuino a votare per un governo composto da terroristi e non si lamentino quando i jet israeliani fischieranno sulle loro teste.

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19 dicembre, 2008

Direzione Nazionale dei Bisogna

Direzione Nazionale del PD del 19/12/2008, Veltroni afferma:

"La crisi politica e morale pone un’alternativa secca: o innovazione o fallimento. O aiutiamo il Pd a saltare nel futuro o lo leghiamo al presente che ci precipita nel passato e il Pd rischia di essere travolto. Questo è il messaggio che viene dall’Abruzzo".

Bene. Che avete capito? Io niente.
"Aiutare il PD a saltare nel futuro...innovazione..." ok, e come si fa?
Quali provvedimenti concreti intende prendere Veltroni per traghettare il PD "nel futuro"?

Mi sa che questo sia l'ennesimo "bisogna" dei politici sinistri .

Bisogna riformarsi, bisogna unirsi, bisogna dar soldi ai cittadini, bisogna vincere le elezioni, bisogna che nel mondo ci sia la pace, bisogna che non piova.

Il "bisogna" di Veltroni è un semplice proposito, ma poi occorre affiancare ed esso una soluzione tecnica, occorre spiegare in che modo lo si vuol fare e pure dimostrare che con la soluzione da adottarsi tutta la baracca stia in piedi.

Ed è qui che casca l'asino, infatti il caro Walter ha detto tutto non dicendo nulla, limitandosi cioé ad un vacuo "bisogna". Ricordo a Veltroni che anche prima dell'elezione di Prodi venne stilato un programma mastodontico, in cui vi era tutto ed il contrario di tutto, colmo fino all'orlo di "bisogna". Poi con quel programma ci si è puliti non dico cosa.
In seguito fu stilato un secondo programma (ricordate quello in 12 punti?) anch'esso velleitario e contenente dodici "bisogna". Appena si è sfiorata un'idea di come impostarlo tecnicamente, il castello è crollato miseramente tra litigi e vendette, ritorsioni e ricatti ed anche quel programma ha fatto la fine della carta igenica.

Mentre il governo Berlusconi sforna leggi a raffica questi stanno ancora a discutere di orpelli e di sogni.

Oggi giocherò al superenalotto. Bisogna vincere 41 milioni di euro.

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18 dicembre, 2008

Il collante e le poltrone

C'é chi dice che la più grande scoperta degli ultimi 1oo anni sia stato il DNA. Altri pensano che sia internet. Altri ancora che sia l'energia nucleare.

Balle.

La più grande scoperta dell'umanità è un collante misterioso che la natura fa trasudare dai sederi dei politici della sinistra italiana. Tale collante rappresenta la più incredibile e potente forma di saldatura che la fisica abbia mai consentito: lo si rileva da come i politici della sinistra si fondano letteralmente con le poltrone dei vari incarichi ad essi precedentemente assegnati.

Prodi, nonostante una maggioranza da armata Brancaleone, rimase col culo sullo scranno di Presidente del Consiglio per ben due anni. Nemmeno Giulio Cesare ebbe maggior fortuna di Prodi: infatti mentre Romano venne sradicato da una "traditore" interno e tornò bello pasciuto nella sua Bologna, anche il romano Giulio venne tradito ma alla fine fu estirpato per mezzo di qualche graffio.

E che si può dire di Bassolino? Le promesse di un anno fa erano che una volta usciti dall'emergenza rifiuti si sarebbe "discusso" un suo abbandono. Da notare che l'uso del termine "discutere" non garantisce alcuna certezza ed infatti il Bassolino, nonostante il disastro che ha messo in ginocchio mezza Campania e nonostante l'emergenza sia ormai un ricordo è ancora lì, bello e come sempre "discutente".

Poi vi è stata la vicenda Villari: nonostante prima gli inviti ed in seguito le minacce da parte di tutto il mondo politico italiano Villari, splendente come il sole, poltrona ben saldata alle chiappe, si gode la solitudine della Presidenza RAI.

Infine c'é l'esempio della Jervolino: nonostante tutto il mondo le stia crollando addosso, nonostante il consiglio comunale sia stato falcidiato dagli arresti e sebbene di questo passo fuori dalla galera rimarrà solo lei, ella continua senza alcun problema a rimanere fusa nell'amplesso politico con la sua poltrona.

Consiglio pertanto gli scienziati di tutto il mondo di venire in Italia a studiare il fenomeno, così che con il collante analizzato e riprodotto in laboratorio si potrebbero attaccare che so, gli icebergs dell'atrico alla banchisa, in modo da evitare il prematuro scioglimento di questi ultimi.

Esattamente come non si sciolgono le giunte di sinistra.

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17 dicembre, 2008

Gli onesti che difendono i poveri

"Noi siamo gli onesti che difendono i poveri ed i lavoratori".

Questa è la frase-tipo che la sinistra inculca nei cervelli dei suoi adepti come si fa quando si lava il cervello alla gente usando quale mezzo di persuasione certe strampalate religioni.

Bene, come ampiamente dimostrato sia quando sono andati al governo che ora all'opposizione, la seconda parte della frase che ha per soggetto i sinistri è una bufala strepitosa.
La sinistra ha tassato e succhiato dalle tasche degli italiani montagne di denaro, non ha fatto nulla per difendere i cittadini dalle invasioni di immigrati ed ha rovinato proprio le classi più povere.

Ora si dimostra che anche la prima parte della frase è una emerita balla.
Tangentopoli aveva risparmiato la sinistra solo perché i magistrati si erano girati dall'altra parte al momento giusto, fingendo di non vedere tutte le porcherie di cui essa si era macchiata.

I magistrati allora avevano bisogno di una protezione politica per colpire la DC ed il PSI non potendo certo inimicarsi tutto l'emiciclo. La scelta della "tacita alleanza" ricadde sul PCI il quale diede ai magistrati una sorta di "tacita protezione" mentre al PCI venne concessa una "tacita omertà".

Ora che la sinistra conta come il due di coppe, però, l'equazione risulta sbilanciata in quanto i magistrati non sarano più protetti come un tempo (ricordiamo che la stessa sinistra parla di riforma della giustizia) e l'alleanza sembra essersi rotta. Pertanto, siccome quando si vuole protezione si salta sul carro dei vincitori, ecco che le inchieste contro il PD finalmente partono e si scopre che il Re è nudo.

A mio avviso questo improvviso risveglio dei magistrati dal loro profondo letargo è motivato dal fatto che essendo la giustizia in procinto di essere riformata si voglia dare al centrodestra l'impressione che in fondo anche l'opposizione venga colpita "con equità" e che questo faccia ampiamente comodo al PDL.

Il problema però non è l'equità (ancora molto sbilanciata in favore della sinistra) ma le tempistiche. Mi sbaglierò ma la magistratura sembra non colpire mai i poteri forti, bensì i partiti che sono in difficoltà il quel momento. Quando erano in auge il PCI od i DS che dir si voglia, la magistratura si scatenava prima contro la DC poi contro FI. Ora che il governo è sostenuto da quasi tutta l'Italia e che il PDL è fortissimo ecco che la magistratura va a bersaglio con il PD.

Oddio, non che vi siano motivazioni per non farlo: la storia dei rifiuti di Napoli, per esempio, è sotto gli occhi di tutti e vi sono responsabilità diffuse. Sorprende però questa "ventata" di arresti casualmente in coincidenza con il minimo consenso storico del PD. Certo, i magistrati usano sempre un occhio di riguardo nei confronti della sinistra: l'arresto del sindaco di Potenza è avvenuto solo dopo le elezioni nell'Abruzzo, mica si permettono di comportarsi come fecero con Berlusconi, che ricevette l'avviso di garanzia nel bel mezzo del G8...!

Però il dato è innegabile: la magistratura si è finalmente svegliata dal letargo e si scopre che di letame da pulire nell'opposizione ce n'é a iosa.

Ora speriamo che si sveglino dalla loro dabbenaggine coloro che hanno ancora il coraggio di votare il centrosinistra: la "verginità" del loro partito è stata violata da un pezzo, solo che ad una prostituta non basta una lavatina ed un pò di trucco per millantare purezza.

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16 dicembre, 2008

Dopo il tramonto, l'Alba

"Vista la condizione comatosa in cui versa il Partito Democratico sono pronta a candidarmi per le prossime elezioni".

Così esordisce Alba Parietti, nota showgirl italiana, ai microfoni di "Klauscondicio". E subito c'é chi storce il naso.

Alba Parietti è una donna intelligente e non vedo perché non dovrebbe tentare l'impresa. Se un personaggio dello spettacolo proviene da un mondo diverso da quello della politica non è detto che esso con l'esperienza non sia in grado di diventare anche un abile Presidente del Consiglio.

A me tutto questo ostracismo nei confronti di chi si guadagna il pane nello spettacolo non piace perché puzza di ghettizzazione. In parlamento sono stati eletti avvocati, industriali, calciatori, attori, trans. Perfino terroristi e pornostar. Alcuni di loro si sono rivelati dei buoni a nulla, altri invece si sono dimostrati essere piuttosto bravi.

C'é chi dice che una velina non possa fare il ministro: sarà, per quanto mi riguarda credo che dipenda dal cervello della velina (e non è detto che sia peggiore di quello di molti politici che calcano la scena da tanti anni).

In fondo i disastri peggiori mica li hanno fatti i personaggi dello spettacolo, no? Il nostro debito pubblico di tre milioni di miliardi delle vecchie lire ci è stato regalato non da una guizzante ragazza-immagine ma da fior di avvocati, notai, laureati e relativi consiglieri i quali, ammuffiti e curvi sul denaro del cittadino, hanno rubato a mani basse tutto ciò che era asportabile dalle casse statali.

Né si può dire che gli stessi politici siano stati abili gestori della cosa pubblica o che si possano reputare onesti e puliti. Almeno chi fa vedere le sue belle gambe non commette alcun reato ma anzi, ci delizia la giornata con un landscape di tutto rispetto. E le gambe o le tette non sono mutuamente esclusive rispetto alle funzionalità cerebrali.

Personalmente non sono abituato a giudicare la gente prima di averla vista all'opera, qualsiasi sia il lavoro (onesto) che svolge e comunque sicuramente la Parietti non sarebbe mai scarsa quanto i politicanti alla Veltroni, che finora hanno massacrato la sinistra italiana, la quale invece avrebbe un gran bisogno di svezzarsi e di maturare.

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Catastrofe a sinistra

Alle elezioni politiche di quest'anno la sinistra è stata associata ad un aggettivo: disastrosa.

Per le elezioni regionali dell'Abruzzo direi che il termine più consono è addirittura "catastrofica".

Le elezioni in terra del Gran Sasso, infatti, hanno messo in luce tre evidenze nella seguente scala di gravità:
Primo, che il centrodestra stende per K.O. il centrosinistra anche nelle regioni rosse, ultimo e misero baluardo di un'opposizione già morta e sepolta. Il centrosinistra perde un pò dappertutto ma ciò che più dovrebbe preoccupare la sinistra è che il centrodestra tiene molto bene le posizioni e che nonostante la solita campagna denigratoria messa in campo ad hoc, incrementa i consensi rispetto alle ultime politiche. Per contro, il centrosinistra retrocede di qualche punto e si piazza ancora più indietro di quanto non abbia fatto alle ultime elezioni.
La seconda ragione di preoccupazione, molto più grave della prima, riguarda i partitini della sinistra radicale. Si è capito che i partitini a livello regionale (Rifondazione, i Comunisti Italiani, Sinistra Critica etc...) separati tra di loro riescono a portare via a Veltroni il 7% circa dei consensi mentre insieme portano a casa un misero 3,2%. Su base regionale questo è un risultato drammatico perché significa che se il PD volesse un giorno governare dovrebbe per forza fare la parte dell'ostaggio in mano alla sinistra massimalista la quale, di fatto, prenderebbe per il collo lo spennato tacchino Veltroni. Il fatto ancora più grave, però, è che su base nazionale nessuno di questo partiti né coalizzati sotto un'unica lista né tantomeno separatamente, arriverebbe al 4%, soglia di sbarramento necessaria per essere rappresentati in parlamento. Per cui i massimalisti farebbero un duplice danno: a livello regionale sarebbero la classica spina nel fianco di una sinistra disorientata ed a livello nazionale sottrarrebbero inutilmente preziosi punti percentuali all'IDV ed al PD.
La terza considerazione, però, rappresenta la mazzata più terribile: quanto a preferenze ormai Di Pietro ha raggiunto il PD. Il Partito Democratico, abituato a dettar legge tra gli alleati ed ad essere identificato con la stessa definizione di "sinistra" (assumendo quindi questo ruolo di guida) sarà in continuazione avversato e contrastato da Tonino, il quale ha già detto a "Porta a Porta" che vuole creare una coalizione, facendo però capire di voler essere lui a dettare tempi, i modi e le regole. Siccome un ruolo di rincalzo per il PD è stato storicamente ed è attualmente del tutto inaccettabile per qualunque suo dirigente e siccome molte delle idee di Di Pietro sono avversate, se non da tutto il Partito Democratico, almeno da molte sue correnti interne, si può facilmente intuire quale sia la portata della deflagrazione che a breve scoppierà all'interno della sinistra.
Assisteremo quindi molto presto a cruente guerre e clamorosi colpi bassi tra Di Pietro e Veltroni, il quale non può nemmeno ipotizzare di allearsi con i massimalisti, perché in quel caso circa un terzo della sinistra (quella dipietrista) lo saluterebbe immediatamente lasciandolo affondare. Né Veltroni potrebbe legarsi a Di Pietro perché, come spiegato sopra, sarebbe condannato al ruolo del socio di minoranza a cui si intima "zitto e mosca".
Paradossalmente chi potrebbe aiutare Veltroni parrebbe proprio essere Berlusconi, il quale, sdoganandolo in un qualche modo, potrebbe regalargli una certa dose di autorevolezza. Non a caso i continui appelli di Berlusconi nei confronti di Veltroni perché molli Di Pietro sembrano proprio tendere a questo fine.
Ce la farà Veltroni a capire che il vecchio nemico di sempre in realtà gli sta tendendo una mano mentre egli sta affogando? A me invece sembra che, continuando pervicacemente a sproloquiare su argomenti che non interessano a nessuno quali ad esempio il conflitto d'interessi, Veltroni si stia decisamente allontanando dalla ciambella di salvataggio.
E come per il Titanic il cui comandante preferì dare ascolto ad uno stupido orgoglio nazionalista anziché lanciare subito l'SOS, l'oceano che lo circonda è freddo come l'Atlantico.

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15 dicembre, 2008

Scarpe calibro 7.62


Non nego che a me Bush sia sempre piaciuto. Mi piace perché è un uomo che ha saputo fare delle scelte difficili e coraggiose, un Presidente che è sempre andato contro lo stomachevole "politically correct" dei pacifisti e dei sinistri.

Ma quello che è accaduto a Bush sabato ha del favoloso: un giornalista iracheno durante la conferenza stampa si è alzato dalla terza fila e gli ha tirato le scarpe urlando frasi ingiuriose. Non un tiro a casaccio ma al bersaglio grosso, le scarpe come due lame sono arrivate all'altezza della testa ma Bush con uno scatto felino le ha evitate alla grande, grazie ad una plasticità strepitosa che darebbe dei numeri perfino a quella di atleti professionisti.

Alla richiesta di cosa ne pensasse del fatto appena accaduto, egli ha dichiarato: "Mah, so solo che le scarpe erano di taglia 10...".

Piacevolmente scopro un Bush in perfetta forma anche alla fine del suo mandato e per giunta molto, molto divertente.

Bravo Presidente!

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11 dicembre, 2008

Lasciar fuori i Casini

Francamente certe volte non capisco Berlusconi: la sua forza sta proprio nella compattezza del suo schieramento e nelle fortissime alleanze strette con la Lega, con la quale ha un dialogo franco, leale e soprattutto accomodante. La Lega è un partito che restituisce sempre il favore, motivo per il quale nell'attuale governo non vi sono scontri continui o di particolare intensità.
Dall'inizio del governo Berlusconi la maggioranza ha avuto solo qualche problema con Fini che incautamente ha delirato un pò sul voto agli stranieri oppure a causa delle dichiarazioni dello stesso Berlusconi, che "vede" bene la Turchia in Europa - a proposito, Cavaliere, un bel paio di occhiali nuovi Le farebbero bene. Ma al di là di questi sporadici e subito sopiti spunti polemici (di queste proposte non se n'é fatto nulla) la maggioranza va che è una bellezza.
Però a sorpresa ieri Berlusconi s'è lasciato andare ad un invito nei confronti di Casini riproponendo l'offerta pre-elettorale di confluire nel PDL che Casini stesso ha subito sdegnosamente rifiutato. Questo atteggiamento lo si potrebbe capire se centrodestra e centrosinistra fossero sostanzialmente alla pari in periodo elettorale: non lo si capisce invece ora, momento nel quale il PDL governa et impèra mentre il centrosinistra si sta disfacendo come neve al sole.
Non ci si capacita insomma del perché il Cavaliere voglia stravincere arrischiando una mossa azzardatissima, ovvero introducendo in seno al suo partito la classica serpe. Che Casini fosse inaffidabile lo ha dimostrato la precedente esperienza di governo, i cui lati oscuri sono quasi tutti da imputare al "corvo bianco".
Inoltre ricordiamo che Casini significa democristiano e democristiano significa affamato di potere nonché di poltrone, come i precedenti 40 anni di governo hanno ampiamente dimostrato.
Oltretutto democristiano fa il paio con cattolico e dalla Chiesa Cattolica Dio ce ne scampi e liberi, a maggior ragione visto che la gente italica sembra essersi svegliata dallo stomachevole moralismo e dai dogmi clericali e si guadagna sempre più la scomunica mandando al diavolo Papa e cardinaloni, i quali belli grassi e pascuti dall'alto del loro palchetto dorato arringano al popolo incazzato e sfiduciato che le bollette sono una quisquilia o che i rom sono crocerossine.
Dulcis in fundo mi sembra che Berlusconi le porte, per Casini, dovrebbe tenerle ben chiuse, visto che il suo vasto elettorato certo non amerebbe ricominciare la manfrina della Casa delle Libertà e che farsi ripudiare da Casini mi sembra cosa poco dignitosa e popolare.
Vabbé che Berlusconi è ottimista, ma l'alchimìa di trasformare l'acqua in vino riesce solo a Gesù Cristo ed a quei produttori di vino al metanolo che, come volevasi dimostrare, in fin dei conti non hanno fatto un'operazione molto furba.

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09 dicembre, 2008

Devastare per devastare

Grecia, Dicembre 2008: un giovane dimostrante viene accidentalmente ucciso dalla polizia mentre inscenava una manifestazione, non si capisce bene se in maniera pacifica o meno.
Viste le nefandezze compiute a Genova durante il nostro G8 e dal momento che i dimostranti erano di risma simile (comunisti, anarchici, etc...) propendo per pensare che si tratti dei soliti noti targati sinistra.
Ebbene, in tutta la Grecia scoppia la rivolta: negozi incendiati, devastazioni, auto date alle fiamme, cassonetti bruciati, strade deturpate.
L'attaccar briga con la polizia al fine di ottenere una sua reazione (e magari così ci scappa il morto) ed aver la scusa per distruggere le città è la collaudata tattica di questi teppisti, perché chiamarli dimostranti è fare un'offesa a coloro che chiassosamente ma comunuqe dignitosamente in piazza ci vanno per difendere il loro posto di lavoro.
Durante il passaggio della bara ovunque si sono visti pugni alzati al cielo e poi via, tutti a spaccare e devastare le città. A nulla sono valsi gli appelli della famiglia del ragazzo perché si evitasse un'escalation di violenza, realtà che fa capire quanta parte di ipocrisìa vi sia nelle motivazioni di questi "guerrieri della notte" per i quali ogni scusa è buona pur di spaccare tutto e scatenare la loro frustrata vita su oggetti inerti e su gente che cerca di fare il suo lavoro.
Se la polizia ammazzasse che so, un manifestante ogni settimana, se fossimo in un regìme, allora le violenze potrebbero anche essere comprensibili: vi sono polizie in giro per il mondo che ricorrono al mitra non appena un civile apre bocca.
In questo caso, invece, trattasi di un errore e di responsabilità personale. Dentro a quei caschi ed a quelle uniformi vi sono uomini che possono sbagliare, che possono perdere la testa o reagire in maniera anomala vedendosi aggrediti. Non dimentichiamo che i manifestanti hanno attaccato di loro iniziativa le camionette della polizia, quindi mi sembra giustificabile in maggior misura chi, preso dalla paura si è difeso, anziché coloro che come un branco di animali decidono di organizzarsi per mettere a ferro e fuoco una città.
D'altra parte fare i "rivoluzionari" (nell'accezione più negativa del termine) può costar caro: nessuno ha mai visto un Che Guevara fare la rivoluzione su una poltrona sorseggiando un drink ghiacciato.
Hasta la vista, Lipton Ice Tea: chi chiama un temporale prima o poi riceve tempesta.

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07 dicembre, 2008

Il due di coppe

Vi sono personaggi che in politica incantano anche i loro detrattori.
E' il caso di Tremonti, il quale nella trasmissione "Porta a Porta" di giovedì ha spiegato talmente bene la nascita, gli effetti ed i rimedi alla crisi economica da far rimanere a bocca aperta perfino Sansonetti, il direttore di Liberazione. La sua sembrava non un'intervista ma una vera ed interessantissima lezione scolastica sull'economia, tanto che gli sono state rivolte solo garbatissime domande ed opposta qualche tiepida e sparuta perplessità.
Vi sono persone invece che non convincono nemmeno i propri militanti.
Il caso è quello di Veltroni, il quale riesce a portare il partito nel burrone con le sue mani (ma anche se provasse a salvarlo sempre nel burrone esso finirebbe, magari più lentamente).
Veltroni, leader eletto alla sperainDio da una sinistra alla canna del gas non solo sbaglia tutto ciò che è sbagliabile, coadiuvato dal floscio Franceschini - sigh - mio concittadino, ma non riesce nemmeno ad imporsi nei riguardi dei propri subalterni.
Dapprima abbiamo assistito alla vicenda Villari, il quale, alla richiesta di Veltroni inerente alle dimissioni dalla Presidenza della Viglilanza RAI, ha fatto il gesto dell'ombrello. Anzi, diciamo che lo ha preso per i fondelli, perché dapprima Villari gli aveva promesso che si sarebbe dimesso, poi ci ha ripensato. Tié.
Immediatamente dopo è si è ripetuto un caso analogo, quello di Bassolino. Poiché Veltroni teme che a causa della vicenda rifiuti finalmente i giudici si muovano e mandino un bel cellulare (non un Nokia ma un furgone della polizia) a prelevare mezza dirigenza della regione Campania, egli ha pensato bene di anticipare la magistratura decapitando i vertici della regione prima che eventualmente essi vedano il sole a striscie e diano l'attacco per uno spaventoso scandalo di risonanza nazionale ed europea. Anche in questo caso Bassolino, che aveva promesso di pensare alle dimissioni dopo che la vicenda rifiuti fosse stata risolta, ha virato ad angolo piatto ed attualmente non intende lasciare la calda ed economicamente lussuosa poltrona. Altro gesto dell'ombrello ma si sa, l'Italia in questi giorni è colpita dal maltempo. Tié.
Mi fa ridere a forti singhiozzi il paragone: Berlusconi viene accolto dovunque con salve di cannoni e dà del "tu" a tutti i capi di stato e di governo del mondo, permettendosi anche di fare cucù alla Merkel.
Anche Veltroni fa cucù, ma giocando a nascondino, perché nessuno, nemmeno i suoi adepti, si accorgono della sua presenza.

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03 dicembre, 2008

Moschee I-Lega-li

A Roberto Cota, presidente del gruppo della Lega alla Camera, bisognerebbe fare un monumento.
Oggi il deputato Cota, in seguito alla scoperta di piani terroristici perpetrati da marocchini ed aventi lo scopo di uccidere centinaia di persone mediante l'esplosione di camion imbottiti con bombole di gas nei parcheggi di alcuni centri commerciali di Milano, ha proposto una moratoria sulla costruzione di moschee in Italia.
Questa proposta, che mi trova assolutamente d'accordo, è un solo segnale all'Islam, ma un segnale forte: attenti ad alzare il livello di scontro, perché le decisioni radicali possiamo prenderle anche noi.
E c'é da augurarsi che lo Stato intervenga con forza e decisione, perché se la parola passasse ai cittadini inferociti allora sì che l'Islam rischerebbe grosso.

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02 dicembre, 2008

Sbilanciamento economico

Con la vicenda Sky ottimamente gestita dal governo che finalmente (e giustamente) incasserà l'IVA in quantità adeguata a quella che pagano tutte le altre aziende, si conclude la solita querelle che vede gli avvoltoi della sinistra gettarsi su qualunque iniziativa possibile solo per far baccano.
Ebbene, vi è un particolare che però sembra sfuggire ai più: come tutti sapete, è stato calcolato che l'aumento dell'IVA al 20% graverà nelle tasche degli Skyisti per 7-8€ al mese.
La sinistra ovviamente abbaia e strepita, lamentandosi del fatto che questo aumento graverà sulle famiglie italiane (balla colossale, graverà solo sugli Skyisti i quali se si possono permettere Sky significa che possiedono anche i soldi per mangiare) e che va a destabilizzare il già pesante bilancio mensile.
Ora fatemi capire: è esploso tutto questo caos per 7€ al mese (e solo per chi può spenderli) ma quando il governo dà 40€ di aiuto con la social card ed aumenta da 200 a 1000€ l'aiuto alle famiglie, la sinistra strepita che è una miseria.
Come mai i soldi cambiano peso specifico a seconda dei desideri di Veltroni e soci?

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